Interrogazione n. 97/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 97/A

(Pervenuta risposta scritta in data 11/12/2019)

COCCO, con richiesta di risposta scritta, sulla sospensione del servizio di vigilanza armata presso le postazioni di guardia medica turistica.

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Il sottoscritto,

premesso che:
– i servizi di guardia medica turistica sono presidi del sistema sanitario regionale che garantiscono l’assistenza sanitaria urgente, in località a forte flusso turistico, alle persone (italiani o stranieri) non residenti;
– l’Assessorato dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale individua ogni anno le località a forte flusso turistico nelle quali organizzare e garantire le prestazioni di assistenza sanitaria nei mesi estivi, con servizio giornaliero 24 ore su 24;
– nello svolgimento di questo indispensabile servizio decine di medici, la maggior parte donne, si trovano spesso ad operare in condizioni di rischio con continui e purtroppo crescenti, atti di aggressione e violenza che creano nei sanitari e negli assistiti preoccupazione e insicurezza;
– da quest’anno, come più volte denunciato dal sindacato dei medici di medicina generale (Fimmg) ai vertici dell’ATS Sardegna, il servizio di vigilanza armata nei mesi di luglio e agosto è stato sospeso;

considerato che:
– il servizio di vigilanza armata presso le postazioni di guardia medica turistica garantisce agli operatori sanitari lo svolgimento della propria attività lavorativa, nella maggior parte dei casi uno per turno, in condizioni di maggiore sicurezza e serenità;
– il progetto di razionalizzazione delle risorse e dei presìdi non può comportare drastici quanto inaccettabili tagli alla sicurezza degli operatori che garantiscono servizi sanitari essenziali alle persone;
– con la soppressione, o il ridimensionamento, del servizio si mette inoltre a rischio il futuro di decine di lavoratori impegnati nella vigilanza armata;

evidenziato che:
– nel corso degli ultimi anni gli operatori sanitari sono stati vittime in tanti presìdi turistici della Sardegna, spesso isolati e lontani dai centri abitati, di atti di aggressione e di violenza che hanno suscitato allarme nella pubblica opinione;
– sono sempre maggiori le rinunce da parte degli operatori sanitari a prestare il proprio servizio presso le sedi di guardia medica turistica,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale:
1) quali azioni intenda assumere al fine di garantire la sicurezza degli operatori sanitari impegnati presso le sedi di guardia medica turistica e spesso sottoposti a violenze e aggressioni;
2) quali azioni intenda assumere al fine di assicurare il prosieguo dell’attività lavorativa di decine di lavoratori che in tutte le postazioni di guardia medica turistica, garantiscono il servizio di vigilanza armata.

Cagliari, 22 luglio 2019

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