Interrogazione n. 962/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 962/A

MANCA Desiré Alma, con richiesta di risposta scritta, sull’intervento di restauro, risanamento conservativo, rifunzionalizzazione e allestimento museale del complesso immobiliare dell’ex Batteria navale SR 413 a Punta del Giglio.

 

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La sottoscritta,

premesso che:
– nel 2017 l’Agenzia del Demanio ha pubblicato il primo bando del progetto “Cammini e percorsi” per la concessione/locazione di trenta immobili di proprietà dello Stato situati lungo cammini storico-religiosi e percorsi ciclopedonali;
– tra gli immobili da affidare in concessione gratuita, ex articolo 11, comma 3, del decreto legge n. 83 del 2014, rientrava l’Ex Postazione antiaerea di Punta del Giglio, nel territorio comunale di Alghero;
– con l’avviso pubblicato dall’Agenzia del demanio si è scelto di procedere all’affidamento dell’immobile sopra indicato, nell’ottica della realizzazione di circuiti nazionali di eccellenza e alla promozione di percorsi pedonali, ciclabili e mototuristici, a imprese, cooperative e associazioni che fossero in grado di sostenere i costi di investimento per il recupero degli immobili e di avviare attività e servizi di supporto al camminatore, pellegrino e ciclista nella fruizione dei cammini e dei percorsi, di promozione del territorio, della mobilità dolce e del turismo sostenibile;
– l’immobile in questione è stato aggiudicato in concessione gratuita per nove anni alla Cooperativa “Il Quinto Elemento”;
– nel 2017 la Cooperativa ha presentato al SUAPE del Comune di Alghero la dichiarazione autocertifìcativa unica per la realizzazione del Progetto di restauro, risanamento conservativo, rifunzionalizzazione e allestimento museale dell’ex Batteria SR 413 a Punta del Giglio;
– l’intervento prevede il restauro dell’ex caserma di Punta del Giglio, la creazione di un Museo diffuso che valorizzi la storia dei luoghi e la realizzazione di un centro ricettivo-ricreativo dove poter soggiornare e praticare il cicloturismo, il trekking, la vela, ecc., e nello specifico di una foresteria denominata “Rifugio di Mare” con venti posti letto;
– la caserma di Punta del Giglio è un monumento storico-militare presente nell’area del Parco Naturale regionale di Porto Conte;
– gli immobili dell’ex Batteria navale sono stati dichiarati con il decreto del Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Sardegna n. 154 del 14 dicembre 2010 di interesse culturale, storico e artistico ai sensi dell’articolo 10, comma 1, e dell’articolo 10, comma 3, lettera d), del decreto legislativo n. 42 del 2004 e successive modifiche ed integrazioni;
– l’intervento della Cooperativa interessa la ZSC Capo Caccia (con le Isole Foradada e Piana) e Punta Giglio e la ZPS Capo Caccia;
– è stata, pertanto, convocata la conferenza di servizi, che si è tenuta in forma simultanea e in modalità sincrona ai sensi dell’articolo 37, comma 9, della legge regionale n. 24 del 2016;
– i componenti la conferenza di servizi, vale a dire il Parco naturale regionale Porto Conte, il Servizio tutela del paesaggio Sardegna settentrionale/SS, la Soprintendenza ufficio SABAP competente per territorio, l’Ufficio delle dogane di Sassari, l’Ufficio demanio e patrimonio di Alghero, l’Ufficio demanio marittimo di Alghero e l’Ufficio edilizia privata di Alghero il 2 luglio 2020 hanno deliberato all’unanimità parere favorevole all’accoglimento dell’istanza subordinato al rispetto delle prescrizioni dettate;
– la Cooperativa ha presentato, il 30 settembre 2020, la documentazione relativa al Progetto necessaria per l’attivazione del procedimento di Valutazione di incidenza ex articolo 5 del DPR n. 357 del 1997 e successive modifiche ed integrazioni;
– il Servizio valutazione impatti e incidenze ambientali dell’Assessorato regionale della difesa dell’ambiente con la determinazione n. 935 protocollo n. 23663 del 18 novembre 2020 ha espresso giudizio positivo di valutazione di incidenza per l’intervento “in quanto lo stesso”, se eseguito nel rispetto delle prescrizioni impartite in tale sede, “non produrrà incidenze significative sulla ZSC Capo Caccia (con le Isole Foradada e Piana) e Punta Giglio (ITB010042) e sulla ZPS Capo Caccia (ITB013044), garantendo il mantenimento dell’integrità del sito con particolare riferimento agli specifici obiettivi di conservazione di habitat e specie”;
– le prescrizioni impartite dal Servizio riguardano in particolare: l’attuazione di tutte le misure di mitigazione indicate nello Studio per la valutazione di incidenza ambientale del 15 settembre 2020, l’avvalimento, da parte della direzione lavori, di un esperto faunista e di un esperto botanico con comprovata conoscenza dei contesti ambientali propri dell’area di intervento a tutela degli habitat e delle specie animali e vegetali di importanza comunitaria, nonché la trasmissione al Servizio, prima della conclusione dei lavori, di apposito elaborato descrittivo, cartografico e fotografico rappresentante gli esiti del censimento puntuale degli individui che costituiscono le popolazioni dei taxa interessati e vulnerabili presenti nell’area con le eventuali conseguenti misure e modifiche apportate al progetto;
– i lavori risultano avviati;

considerato che:
– nella scheda di dettaglio della “postazione antiaerea di Punta Giglio” redatta dall’Agenzia del Demanio si legge che gli usi ammessi devono essere “compatibili con le attività/servizi di supporto al camminatore, pellegrino e ciclista in un’ottica di fruizione dei cammini e dei percorsi per la promozione del territorio, della mobilità dolce e del turismo sostenibile”;
– l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), con riferimento ai “Lavori edili in progetto per l’area costiera di Punta Giglio”, ha espresso il 25 marzo 2021 alcune osservazioni legate alla “presenza di avifauna marina e costiera, che rende le falesie di Punta Giglio un comprensorio particolarmente significativo entro la ZPS di Capo Caccia nonché nel contesto nazionale e Mediterraneo”;
– in particolare, l’Ispra evidenzia che il calendario riproduttivo delle specie costiere riportate in sede di studio per la valutazione di incidenza “sono inesatti per la maggior parte delle specie” e che lo studio non riporta dati precisi sull’insediamento, la nidificazione e la consistenza riproduttiva di specie animali “particolarmente vulnerabili a forme di inquinamento luminoso”, ritenendo doverosa la previsione anche di un arretramento di qualsiasi fonte di luce di almeno 10 metri dal margine della falesia, poiché la schermatura verso l’alto non sarebbe sufficiente a garantire l’invisibilità da quote inferiori o dal mare;
– evidenzia, soprattutto, “per le altre fonti di disturbo derivanti dall’esercizio di quelle che restano le più impattanti componenti progettuali (accesso alle postazioni mitragliere distribuite lungo gran parte del margine della falesia, realizzazione di una piscina, ristorante da 100 coperti)” l’impossibilità di indicare “forme di mitigazione che garantiscano la compatibilità delle strutture con le finalità istitutive di una zona a protezione speciale”;
– le osservazioni dell’Ispra sono evidentemente stridenti con il giudizio del Servizio valutazione impatti e incidenze ambientali della Regione, che ha sostanzialmente sminuito l’impatto dell’intervento sugli obiettivi di conservazione di habitat e specie dell’area,

chiede di interrogare il Presidente della Regione, l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente e l’Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica per sapere:
1) se siano a conoscenza delle problematiche sopra esposte in merito alla tutela paesaggistica e ambientale dell’area sulla quale è destinato a insistere l’intervento, altamente impattante, di restauro, risanamento conservativo, rifunzionalizzazione e allestimento museale dell’ex Batteria SR 413 a Punta del Giglio;
2) quali atti e misure intendano adottare affinché venga garantito il rispetto dei valori paesaggistici e di protezione e conservazione ambientale dell’area del Parco di Porte Conte, patrimonio inestimabile di natura, biodiversità, flora e fauna, situata nei siti SIC e ZPS della rete Natura 2000.

Cagliari, 8 aprile 2021

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