Interrogazione n. 894/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 894/A

(Pervenuta risposta scritta in data 28/06/2021)

COMANDINI – GANAU – CORRIAS – DERIU – MELONI – PINNA – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sulla sempre più grave situazione delle strutture sanitarie della Trexenta con particolare riferimento al Poliambulatorio del Comune di Senorbì.

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I sottoscritti,

premesso che:
– il distretto sanitario costituisce l’articolazione dell’azienda sanitaria, che in un definito ambito territoriale governa la domanda sanitaria e organizza l’assistenza primaria erogata dai servizi territoriali (decreto legislativo n. 229 del 1999);
– l’assistenza distrettuale assicura sul territorio le attività di prevenzione, diagnosi, cura promozione alla salute caratterizzate dalla forte integrazione tra interventi sanitari socio-sanitari;
– il Distretto sanitario del Sarcidano-Barbagia di Seulo e Trexenta, comprende ben 28 comuni e garantisce l’assistenza con diverse strutture dislocate nel territorio, tra le quali il Poliambulatorio di Senorbì;

considerato che:
– il poliambulatorio di Senorbì è un patrimonio per la comunità e dovrebbe svolgere un servizio socio sanitario in grado di dare risposte concrete alle esigenze di una popolazione con oltre i 65 anni di età e che vive in un territorio che sconta il prezzo di tutta una serie di disservizi che esasperano il già sentito problema dell’isolamento; nel corso degli anni, oltre al grave depotenziamento del servizio farmaceutico, anche il poliambulatorio non è più in grado di dare risposte adeguate ai cittadini, mancano gli specialisti, dal dentista al ginecologo, mancano i medici di igiene pubblica e quelli di medicina riabilitativa, e i pochi rimasti non riescono a smaltire tutte le richieste;
– il centro dialisi sarebbe dovuto essere ormai funzionante a pieno regime visto che l’accordo risale al lontano 2013, ma la struttura non è mai stata realizzata;
– il disservizio sanitario genera non pochi disagi ai cittadini, oltre alle lunghe liste d’attesa, i pazienti si ritrovano spesso costretti a rivolgersi alle strutture private, con un dispendio economico, non alla portata di tutti e di tempo, ma soprattutto, dovendosi recare a Cagliari, si ritrovano a percorrere molti chilometri in strade che spesso non garantiscono la sicurezza stradale;
– la carenza generale di una sanità territoriale ben organizzata sta di fatto riducendo la qualità e la quantità dell’assistenza nei territori periferici che da tempo stanno già pagando un prezzo molto alto in termini di depotenziamento dei servizi;

appreso che il Poliambulatorio di Senorbì, che serve i comuni dell’Unione dei comuni della Trexenta, che sono ben nove: Gesico, Guamaggiore, Guasila, Ortacesus, Pimentel, Selegas, Senorbì, Siurgus Donigala e Suelli, non è più in grado di garantire un servizio sanitario che possa rispondere alle esigenze dei pazienti, sia per la mancanza di medici mai sostituiti sia per la struttura, con spazi ridotti e male organizzati che non fanno altro che creare pericolosi assembramenti;

evidenziato che:
– oggi, in tempo di pandemia, la sanità pubblica svolge un ruolo ancora più importante perché è una delle attività fondamentali per la tutela della salute dei cittadini, essendo un servizio pubblico al servizio della collettività, deve avere una distribuzione omogenea e ben organizzata su tutto il territorio regionale, garantendo accessibilità in qualsiasi momento;
– ferme restando le esigenze organizzative necessarie alla riorganizzazione del poliambulatorio, è fuor di dubbio che tale situazione non può costituire elemento limitante del diritto alla salute, le strutture sanitarie devono garantire, essendo un servizio pubblico, continuità e accessibilità e un servizio idoneo a tutelare la salute dei cittadini;
– il depotenziamento del Poliambulatorio di Senorbì costringe i cittadini a recarsi a Cagliari per potersi curare e questo sarebbe da parte della regione, una negazione del diritto fondamentale alla salute,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza della grave situazione su esposta e non ritengano opportuno intervenire urgentemente affinché si creino le condizioni per ripristinare il funzionamento del Poliambulatorio di Senorbì, così da garantire il diritto alla salute dei cittadini tutti;
2) se non ritengano opportuno ed urgente verificare la situazione dell’accordo siglato nel 2013 per la realizzazione della struttura per dializzati.

Cagliari, 23 febbraio 2021

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