Interrogazione n. 883/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 883/A

SATTA Gian Franco – AGUS – CADDEO – LOI – ORRÙ – PIU – ZEDDA Massimo, con richiesta di risposta scritta, sulla rimodulazione delle risorse destinate dall’articolo 8, comma 31, della legge regionale n. 48 del 2018 (Legge di stabilità 2019) per il triennio 2019-2021 per garantire un’integrazione del trattamento accessorio al personale non dirigente del Servizio sanitario regionale al fine di smaltire le liste d’attesa per le prestazioni sanitarie e sull’incomprensibile ritardo nell’attuazione della deliberazione della Giunta regionale n. 46/47 del 22 novembre 2019 da parte della ASSL di Sassari.

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I sottoscritti,

premesso che:
– con la legge regionale n. 48 del 28 dicembre 2018 (Legge di Stabilità per il 2019) all’articolo 8, comma 31, recante “Modifiche alla legge regionale n. 10 del 2006 e disposizioni in materia di sanità e politiche sociali”, la Regione per le annualità 2019, 2020 e 2021 ha stanziato la somma di euro 6.000.000 annui (missione 13, programma 02, titolo 1) per garantire al personale non dirigente del Servizio sanitario regionale un’integrazione del trattamento accessorio, finalizzata in maniera prioritaria quale incentivo per lo smaltimento delle liste d’attesa. Il comma 31 dell’articolo 8 ha altresì stabilito che “la Giunta regionale procede alla ripartizione delle risorse tra le aziende sulla base di meccanismi perequativi e i direttori generali procedono all’attivazione delle contrattazioni integrative sulla base della vigente normativa in materia”; inoltre “le risorse di cui al presente comma sono integrate annualmente con quelle disponibili presso l’Azienda per la tutela della salute, in seguito a trasferimenti effettuati dai capitoli SC02.1101, SC02.1147, SC02.1148, SC02.1149, SC02.1151, SC02.1152, SC02.1160, SC02.1161, SC02.5027, SC02.5028, SC02.5029, SC02.5030, SC05.0116, SC05.6005, SC05.6022, per le quali si siano realizzate economie di spesa nell’anno precedente a quello di riferimento”;
– a seguito dell’approvazione della legge regionale n. 48 del 28 dicembre 2018 (Legge di stabilità per il 2019), in attuazione di quando stabilito dal comma 31 dell’articolo 8, in data 19 febbraio 2019 è stato siglato un “Accordo integrativo sulle risorse aggiuntive regionali del trattamento accessorio – Comparto Sanità” tra le OO.SS. del Comparto e l’Assessore alla sanità, per la definizione sull’utilizzo delle risorse aggiuntive regionali (RAR) stanziate dalla predetta legge per il triennio 2019/2021 a favore del comparto del SSR;
– l’intesa sulle RAR 2019-2021, come si legge nell’Accordo, “ha come primo obbiettivo comune la piena valorizzazione del Sistema sanitario sardo attraverso i suoi operatori” e lo scopo prefissato è quello di “utilizzare le RAR nel fondo contrattuale delle aziende sanitarie pubbliche del SSR per incentivare l’attività degli operatori sanitari del comparto”, pertanto le parti hanno concordato “che i 6 milioni annui previsti all’articolo 8 comma 31 della legge regionale del 28.12.2018, n. 48, siano distribuiti tra le aziende del SSR in maniera direttamente proporzionale al numero degli addetti del comparto presenti in servizio alla data del 31.12.2018” e che le ulteriori risorse da integrare annualmente da parte di ATS per il medesimo periodo di riferimento, stimate fino alla definitiva quantificazione in un importo minimo di ulteriori 6 milioni di euro, sono destinate al fondo di cui all’articolo 81 del CCNL 2018 per la valorizzazione del personale e il miglioramento dei servizi attraverso quote di produttività per il personale del comparto sanità pubblica della Regione in attuazione della legge regionale 27 luglio 2016, n. 17;

vista:
– la legge regionale 16 settembre 2019, n. 16 recante “Seconda variazione di bilancio. Disposizioni in materia sanitaria. Modifiche alla legge regionale 11 gennaio 2018, n. 1 (Legge di stabilità 2018) e alla legge regionale 28 dicembre 2018, n. 48 (Legge di stabilità 2019), con la quale all’articolo 1 comma 2, lettera c) viene sostituito il comma 31 dell’articolo 8 della legge regionale 28 dicembre 2018, n. 48, con due nuovi commi (31 e 31 bis), i quali prevedono rispettivamente:
– al comma 31 la riduzione delle RAR per il personale del Servizio sanitario regionale per l’erogazione di prestazioni aggiuntive da destinare in maniera prioritaria quale incentivo per lo smaltimento delle liste d’ attesa, da 6 milioni a 3,5 milioni di euro per ciascun anno dal 2019 al 2021, peraltro includendo nella ripartizione delle risorse aggiuntive regionali anche il personale dirigenziale prima escluso;
– al comma 31 bis che “le risorse disponibili presso l’Azienda per la tutela della salute (ATS), in seguito a trasferimenti effettuati dai capitoli SC02.1101, SC02.1147, SC02.1148, SC02.1149, SC02.1151, SC02.1152, SC02.1160, SC02.1161, SC02.5027, SC02.5028, SC02.5029, SC02.5030, SC05.0116, SC05.6005, SC05.6022, per le quali si siano realizzate economie di spesa nell’anno precedente a quello di riferimento, sono destinate, per le annualità 2019, 2020 e 2021, all’integrazione delle risorse del capitolo SC05.6003 al fine di incentivare lo smaltimento delle liste d’attesa”. A differenza di quanto stabilito con la legge regionale n. 48 del 28 dicembre 2018, quindi, tali economie non concorrono più ad incrementare il fondo di cui all’articolo 81 del CCNL 2018 per la valorizzazione del personale e il miglioramento dei servizi, ma vanno ad integrare le risorse del capitolo SC05.6003 per il potenziamento della medicina specialistica extraospedaliera;
– la deliberazione n. 46/47 del 22 novembre 2019, avente ad oggetto “Abbattimento delle liste d’attesa. Ripartizione dei fondi di cui alla legge regionale n. 16 del 16.9.2019. Seconda variazione di bilancio. Disposizioni in materia sanitaria. Modifiche alla legge regionale 11 gennaio 2018, n. 1 (Legge di stabilità 2018) e alla legge regionale 28 dicembre 2018, n. 48 (Legge di stabilità 2019)”, con la quale viene data attuazione alle disposizioni contenute nella legge regionale n. 16/2019 e nello specifico, alle modifiche apportate all’articolo 8 della legge regionale n. 48 del 2018, che con il nuovo comma 31 bis destina le economie maturate su specifici capitoli di bilancio all’integrazione delle risorse del capitolo SC05.6003 dedicato al potenziamento della medicina specialistica extraospedaliera al fine di incentivare lo smaltimento delle liste d’attesa. Nella deliberazione viene inoltre precisato che le economie di spesa ricavate dai diversi capitoli elencati all’articolo 1, comma 2, lettera c) della citata legge regionale n. 16 del 2019 che andranno ad integrare le somme del capitolo SC05.6003, sono state certificate da ATS e ammontano ad euro 11.297.191,86;

rilevato che:
– con la deliberazione n. 46/47 del 22 novembre 2019, le risorse iscritte al capitolo di spesa SC08.7798 di cui all’articolo 8, comma 31, della legge regionale n. 48 del 2018 e successive modifiche ed integrazioni, per l’anno 2019, sono state ripartite tra le Aziende sanitarie del SSR nella seguente misura: 78 per cento all’ATS, 8 per cento all’AO Brotzu, 8 per cento all’AOU di Sassari e 6 per cento all’AOU di Cagliari, con la finalità di potenziare principalmente le prestazioni oggetto di analisi (classificate in ospedaliere e miste) per le quali viene dato mandato alla Direzione generale della sanità di sottoscrivere uno specifico protocollo operativo con le aziende locali;
– con la medesima deliberazione viene approvato che per l’utilizzo delle risorse iscritte al capitolo di spesa SC05.6003, di cui all’articolo 8, comma 31 bis della legge regionale n. 48 del 2018 e successive modifiche ed integrazioni, destinate ad ATS, la medesima Azienda e la Direzione generale della sanità predispongano un protocollo operativo, per ciascuna delle prestazioni indicate nell’ “Intesa” raggiunta tra Governo, regioni e province autonome sul Piano regionale di governo delle liste di attesa (PNGLA) per il triennio 2019-2021, recepita con deliberazione G.R. n. 21/24 del 4 giugno 2019, classificate come miste, che individui le ASSL e i presidi pubblici presso i quali potenziare tali prestazioni con l’obiettivo principale di ridurre i tempi di attesa;

tenuto conto che:
– ATS Sardegna e la Direzione generale della sanità hanno formalizzato il protocollo operativo con il quale è stato definito il quadro delle risorse economiche disponibili, suddivise, da un lato, al fine di finanziare le prestazioni aggiuntive del personale dipendente e, dall’altro, per finanziare il potenziamento delle prestazioni specialistiche convenzionate extraospedaliere, come stabilito nella deliberazione della G.R. n. 46/47 del 22 novembre 2019;
– a seguito dell’adozione del protocollo operativo le diverse ASSL della Sardegna hanno approvato i rispettivi “Progetti di abbattimento delle liste di attesa” per il triennio 2019/2021 e data la conclusione dell’anno 2019, hanno rimodulato le risorse assegnate sul biennio 2020/2021, attivando il potenziamento delle prestazioni specialistiche e liquidando almeno in parte il personale coinvolto. A riguardo se ne citano alcune:
– per la ASSL di Cagliari – Determinazione del Direttore della ASSL – Programmazione e Controllo di Area – n. 227 del 18.02.2020 di approvazione del “Progetto di abbattimento delle liste d’attesa sviluppato per dare seguito a quanto previsto con la deliberazione della Giunta regionale n. 46/47 del 22 novembre 2019, secondo le indicazioni fomite dalla Direzione generale”;
– per la ASSL di Sanluri – Determinazione del Direttore della ASSL n. 687 del 28 aprile 2020 di approvazione del progetto “Misure per l’abbattimento delle liste d’attesa di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 46/47 del 22 novembre 2019”, a cui sono seguite le determinazioni del Direttore della ASSL n. 1701 dell’11 novembre 2020 e 1995 del 28 dicembre 2020 per la liquidazione delle competenze in favore del personale che ha partecipato al progetto;
– per la ASSL di Oristano – Determinazione del Direttore della ASSL n. 338 del 4 marzo 2020 di approvazione del “Progetto della ASSL di Oristano per l’abbattimento delle liste d’attesa”, a cui sono seguite le determinazioni del Direttore della ASSL n. 1225 del 31 luglio 2020 e 1761 del 20 novembre 2020 per la liquidazione delle competenze;
– per la ASSL di Lanusei – Determinazione del Direttore della ASSL n. 367 del 6 marzo 2020 di approvazione del progetto “Misure per l’abbattimento delle liste d’attesa della specialistica ambulatoriale previsto dalla deliberazione della Giunta regionale n. 46/47 del 22 novembre 2019”, a cui è seguita la Determinazione del Direttore della ASSL n. 1868 del 4 dicembre 2020 per la liquidazione delle competenze;

appurato che per la ASSL di Sassari, come si legge dalla Determinazione del Direttore n. 1642 del 4 novembre 2020 di approvazione della Scheda progetto “Misure per l’abbattimento delle liste d’attesa della specialistica ambulatoriale, di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 46/47 del 22 novembre 2019”, “il Piano per l’abbattimento delle liste d’attesa, pur essendo stato definito nei primi mesi dell’anno, non è stato approvato formalmente a seguito del verificarsi della crisi epidemiologica derivante da Covid-19, che ha imposto l’assunzione di misure emergenziali con la chiusura per alcuni mesi di tutte le attività, anche di carattere assistenziale, e il conseguente aumento delle criticità legate alle liste di attesa nella sanità pubblica e privata e la necessità, pertanto, di prevedere, nel nuovo piano di abbattimento delle stesse, un particolare obiettivo per il recupero di tutte quelle prestazioni non eseguite a causa della riduzione dell’attività sanitaria”;

ritenuto che:
– il ritardo operato dalla ASSL di Sassari nell’adozione e attuazione di un Progetto per l’abbattimento delle liste d’attesa sia incomprensibile anche nel contesto pandemico, dato che le altre aziende locali hanno adottato e attivato i rispettivi progetti nei primi mesi del 2020 riuscendo, almeno in parte, a contenere gli effetti drammatici che la pandemia ha prodotto sulle già affollate liste d’attesa. Oggi proprio a Sassari, invece, si vive una situazione drammatica, basti pensare che per alcuni esami diagnostici e alcune visite specialistiche fondamentali per la diagnosi precoce di malattie come i tumori, ad esempio una colonscopia, dal CUP viene fornita disponibilità in tempi accettabili solo presso le cliniche di Cagliari. Ancora più negativa è la situazione con riferimento ad una serie di visite specialistiche, c.d. programmate, come ad esempio risonanze magnetiche, alcuni tipi di TAC, visite endocrinologiche ecc., che a causa della pandemia sono state costantemente rinviate, per le quali ad oggi non è possibile neppure effettuare una prenotazione in quanto dal CUP viene ribadito che l’erogazione di tali prestazioni è “in pianificazione”;
– sia dovere della Regione assicurarsi che il diritto costituzionalmente garantito di accesso alle prestazioni sanitarie da parte dei cittadini venga rispettato e di vigilare affinché venga data piena attuazione alle misure adottate per garantire l’erogazione dei servizi, in particolar modo in settori fondamentali come quello della sanità, che già prima della pandemia da Covid-19, in Sardegna, ha mostrato la sua fragilità;
– a fronte dei dati allarmanti diffusi ad ottobre scorso dal Tribunale del malato, che narrano di oltre 1.200.000 visite specialistiche rinviate a causa della pandemia da Covid-19 in Sardegna, sia necessario e improrogabile aumentare gli sforzi atti a garantire una massiccia erogazione straordinaria di prestazioni sanitarie, anche adeguando le convenzioni con privati per l’erogazione delle visite specialistiche e, soprattutto, attivare uno scrupoloso monitoraggio dell’attività delle ASSL al fine di dare piena attuazione alla programmazione adottata,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza della situazione sopra riportata;
2) se non ritengano doveroso intervenire con la revoca del Commissario straordinario della ASSL di Sassari, in quanto la stessa ASSL, a differenza delle altre, sconta un ritardo di quasi un anno nell’attuazione di quanto stabilito nella deliberazione della Giunta regionale n. 46/47 del 22 novembre 2019 e che ad oggi pare non sia ancora in grado di gestire le liste d’attesa attraverso una programmazione efficace e funzionale;
3) quali iniziative intendano porre in essere per approfondire e monitorare lo stato di avanzamento della spesa prevista nella Determinazione del Direttore della ASSL di Sassari n. 1642 del 4 novembre 2020, quantificato in euro 331.157,35 per il periodo novembre-dicembre 2020, come da Scheda progetto “Misure per l’abbattimento delle liste d’attesa della specialistica ambulatoriale, di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 46/47 del 22 novembre 2019”.
4) se non ritengano necessario, anche in considerazione degli effetti prodotti dalla pandemia da Covid-19 sulle già affollate liste d’attesa, adottare una programmazione straordinaria che coinvolga in maniera cospicua anche il settore privato, al fine di smaltire il prima possibile tali liste, in attesa di procedere con le ulteriori assunzioni di personale sanitario al potenziamento del SSR pubblico, anche attraverso l’utilizzo delle strutture sanitarie periferiche presenti nel territorio regionale.

Cagliari, 15 febbraio 2021

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