Interrogazione n. 646/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 646/A

(Pervenuta risposta scritta in data 12/05/2021)

LAI – COCCO, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione dello smaltimento della frazione residuale dei rifiuti ingombranti a smaltimento destinati al recupero di materia e alla valorizzazione energetica.

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I sottoscritti,

premesso che secondo l’aggiornamento del piano regionale di gestione dei rifiuti in ambito urbano, approvato con deliberazione di Giunta regionale n. 69/15 del 23 dicembre 2016, viene individuato, per i comuni del bacino territoriale della Città metropolitana di Cagliari e del restante bacino territoriale del Sud Sardegna, quale impianto di riferimento per l’avvio del secco residuo e degli scarti di trattamento dei materiali da raccolta differenziata tra cui gli ingombranti a smaltimento, il termovalorizzatore del Consorzio industriale provinciale di Cagliari (Tecnocasic);

rilevato che i continui “fermo-impianto”, per assicurare i necessari interventi manutentivi (programmati e non) alle linee del termovalorizzatore del Tecnocasic, si riflettono negativamente sull’organizzazione delle raccolte dei sistemi di gestione dei rifiuti urbani nei comuni dei bacini territoriali di riferimento, tra cui i comuni dell’Unione comuni della Trexenta, che si vedono costretti a dover sospendere le raccolte, con conseguente disservizio all’utenza, della frazione residuale degli ingombranti quelli da avviare a smaltimento e destinati al recupero di materia e alla valorizzazione energetica (codice CER 20 03 07);

considerato che, sempre secondo l’aggiornamento del piano regionale di gestione dei rifiuti in ambito urbano, in caso di fermata delle linee del termovalorizzatore del Tecnocasic l’impianto di riferimento per il restante bacino del sud Sardegna risulta essere la discarica controllata di Villacidro della Villaservice Spa;

rilevato che il conferimento della frazione residuale degli ingombranti quelli da avviare a smaltimento (codice CER 20 03 07), nella discarica di Villacidro inciderebbe negativamente sulla percentuale di raccolta differenziata in quanto non farebbe rientrare questa frazione di rifiuto nella parte differenziata (condizione affinché vi rientri è che venga avviata al recupero di materia e alla valorizzazione energetica), ma bensì in quella indifferenziata assieme al secco residuo;

rilevato, inoltre, che numerosi comuni lamentano comunque delle difficoltà oggettive di varia natura per il conferimento di detta frazione di rifiuto presso la discarica di Villacidro;

ritenuta, da parte dei sottoscritti, l’importanza dell’argomento in questione per le motivazioni sopra espresse,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente per sapere:
1) se siano a conoscenza della situazione sopra esposta;
2) quali azioni intendano assumere per risolvere in maniera definitiva la situazione degli impianti di trattamento/smaltimento/recupero per il bacino del sud Sardegna;
3) se ritengano opportuno, col fine di garantire la regolarità delle raccolte di questa frazione di rifiuto nell’ambito dei servizi di gestione dei rifiuti urbani, intraprendere azioni anche di carattere eccezionale.

Cagliari, 9 settembre 2020

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