Interrogazione n. 631/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 631/A

CUCCU, con richiesta di risposta scritta, sul futuro del Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna.

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La sottoscritta,

premesso che:
– un’area individuata quale Geoparco globale dell’Unesco deve essere amministrata da strutture ben definite, capaci di rinforzare la protezione, la valorizzazione e le politiche di sviluppo sostenibile all’interno del proprio territorio;
– i geoparchi sono soggetti, ogni quattro anni, a un riesame del loro funzionamento e della loro qualità, al termine del quale ricevono una carta verde se rispondono ancora pienamente ai criteri (conservando lo status), oppure una carta gialla se non rispondono più ai requisiti (con assegnazione del termine di due anni per adeguarsi), oppure una carta rossa se nei due anni seguenti alla carta gialla non si sono adeguati alle prescrizioni (perdendo definitivamente lo status);

rilevato che:
– il Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna – primo Parco al mondo della rete dei geositi-geoparchi – nel 2019, come era prevedibile stante la mancanza di una seria programmazione e di una dotazione organica adeguata, è stato escluso dalla Rete dei Global Geoparks Network Unesco, portando così a 9 il numero dei Geoparchi Mondiali Unesco presenti in Italia;
– tale esclusione ha vanificato le lotte, le speranze e le aspettative di tutti coloro che hanno creduto nel suo importante ruolo, che avrebbe dovuto condurre ad un miglioramento della qualità di vita delle comunità del territorio, allo sviluppo della rete di commercializzazione delle produzioni locali anche con un marchio registrato, allo sviluppo della conoscenza dei luoghi di interesse anche a fini turistici e di processi di riqualificazione urbana e territoriale;

richiamata la mozione n. 41 del 25 luglio 2019, prima firmataria la scrivente, con la quale, al fine di rivitalizzare e rilanciare il Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna, si proponeva di avviare quanto prima un dialogo costruttivo con le amministrazioni competenti e i soggetti interessati al fine di:
– precisare e rafforzare nel decreto di riforma il ruolo del Consorzio del Parco come agenzia di sviluppo alternativo e sostenibile, con funzioni di guida, di coordinamento e di promozione delle attività e dei soggetti regionali e comunali, che devono concorrere con le loro attività operative alla riqualificazione e alla valorizzazione delle aree minerarie dismesse della Sardegna;
– adeguare gli stanziamenti nazionali e sollecitare il concorso finanziario della Regione sarda come originariamente previsto, per consentire al Consorzio del parco di disporre di un organico qualificato e sufficiente per affrontare i compiti da svolgere e per supportare i comuni nel loro indispensabile ruolo di gestione e valorizzazione delle strutture museali locali connesse alla passata attività estrattiva;

appresa la notizia che:
Р̬ intendimento del Consiglio direttivo del Parco riproporre la candidatura nella Rete dei Global Geoparks Network Unesco, a valle di un coinvolgimento degli enti e delle istituzioni regionali e attraverso una programmazione sul territorio regionale e con il pieno supporto della Regione autonoma della Sardegna;
– la Regione sarà il soggetto capofila di una rete istituzionale che chiederà il riconoscimento della Sardegna nella Rete dei Geoparchi Unesco, per valorizzare le qualità ambientali e paesaggistiche della nostra isola con il coinvolgimento di tutte le comunità e di tutti i territori;

dato atto che il Geoparco deve essere gestito secondo un concetto olistico di protezione, educazione e sviluppo sostenibile;

ritenuto che occorre far tesoro dell’esperienza passata e porre in essere scrupolosamente gli atti necessari alla creazione di un territorio unificato con un’identità comune, dotazione organica adeguata e seria programmazione di sviluppo,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente per sapere:
1) quali azioni concrete e in che tempi intendano porre in essere affinché la Sardegna sia annoverata nuovamente tra i Geoparchi Mondiali Unesco;
2) se siano state già individuate e a quanto ammontino le risorse da destinare ad un serio progetto di sviluppo e programmazione, che consenta di tutelare e valorizzare il nostro patrimonio e promuova la sostenibilità delle comunità locali.

Cagliari, 13 agosto 2020

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