Interrogazione n. 612/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 612/A

(Pervenuta risposta scritta in data 16/02/2022)

STARA – CADDEO, con richiesta di risposta scritta, sullo stato di attuazione del percorso di sperimentazione della rete 5G in Sardegna.

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I sottoscritti,

premesso che:
– il termine 5G si riferisce a tecnologie e standard di nuova generazione per la comunicazione mobile; costituisce la “quinta generazione”, rispetto alle precedenti 2G, 3G e 4G, di cui una delle sue caratteristiche principali è quella di permettere molte più connessioni in contemporanea, con alta velocità e tempi di risposta molto rapidi;
– attualmente è in corso una sperimentazione della rete 5G in varie aree del territorio italiano e il 2020 dovrebbe essere l’anno in cui si raggiungeranno una copertura e servizi maggiori;
– tra i luoghi scelti dal Ministero dello sviluppo economico per avviare una sperimentazione della nuova rete 5G vi è anche la città di Cagliari, dove è stato concesso all’operatore Fastweb l’utilizzo delle frequenze e la sperimentazione sarà legata al progetto del Joint innovation center sviluppato dalla Regione, da CRS4 e da Huawei, avviato nel 2016;
– la decisione del Ministero rappresenta un riconoscimento delle competenze e delle potenzialità dell’Isola nei diversi settori dell’alta tecnologia e scientifici, in grado di contribuire al cambiamento e alla trasformazione dei luoghi in cui viviamo in una città intelligente (sinart city), contribuendo al raggiungimento di un elevato livello di sviluppo urbano sostenibile e di una qualità di vita migliore per i cittadini, oltre ai benefici per i diversi settori economici;

evidenziato che:
– lo sviluppo tecnologico nei prossimi anni consentirà la digitalizzazione di ampi settori economici: dai trasporti all’industria, all’agricoltura, alla cultura, alla scuola, alla sanità, al turismo, all’ambiente, garantendo ampi margini di crescita anche nella nostra Isola, che oggi paga un altro prezzo per il ritardo di sviluppo in molti ambiti, compreso quello della infrastrutturazione digitale;
– la sperimentazione del 5G si basa sulla creazione di una rete di diffusione tale per cui ogni territorio urbano dovrà essere coperto, con un campo elettromagnetico molto più alto di quello sul quale si basano le tecnologie in uso attualmente e, conseguentemente, il numero di antenne attuale dovrà aumentare in numero considerevole;
– per tali motivi alcuni centri dell’Isola hanno espresso in diverse occasioni la preoccupazione e i dubbi sugli effetti che la sperimentazione potrebbe avere sulla salute delle persone a causa dei rischi connessi all’esposizione ai campi elettromagnetici ad altissima frequenza, anche se al momento non risultano evidenze scientifiche che le reti di nuova generazione costituiscano un rischio per la salute delle persone e abbiano connessioni con l’incidenza di alcune patologie;

considerato che:
– la discussione sugli effetti delle onde elettromagnetiche è una discussione che prosegue da diversi anni, ma che con l’avvento del 5G si è ulteriormente amplificata sia a livello nazionale che internazionale, portando molte amministrazioni locali a schierarsi contro la sperimentazione;
– con il decreto Semplificazioni pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 16 luglio, il Governo ha di fatto messo un freno ai rifiuti opposti da molti sindaci italiani che, tramite un’ordinanza, avevano vietato l’installazione di antenne 5G sul proprio territorio di competenza, nonostante le soglie fissate dallo Stato italiano siano particolarmente stringenti sul livello di emissioni elettromagnetiche rispetto a quelle fissate dall’International commission on non-ionizing radiation protection (ICNIRP), riconosciuto dall’Organizzazione mondiale per la sanità;
– l’allarme per i possibili effetti della sperimentazione del 5G è stato dato anche dai medici di ISDE – Medici per l’ambiente – che, in una lettera aperta all’Assessore Lampis, hanno messo in evidenza i possibili rischi che l’esposizione ai campi elettromagnetici ad altissima frequenza potrebbero avere sulla salute dei cittadini;

dato atto che:
– ormai un anno fa, l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente aveva dichiarato di essere pronto a fare tutti gli approfondimenti necessari relativamente agli effetti dell’implementazione della sperimentazione 5G in Sardegna e a fornire ai territori coinvolti i dati necessari alla sua prosecuzione o sospensione;
– ad oggi la Regione non ha fornito nessun ulteriore studio o approfondimento sul tema e alle parole dell’Assessore all’ambiente non è seguito nessun atto concreto;

ritenuto che l’implementazione della sperimentazione del 5G rappresenta per la popolazione una tematica capace di generare molti allarmi e preoccupazioni,

chiedono di interrogare l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente per conoscere se:
1) sia a conoscenza dell’avvio di sperimentazioni del 5G nel territorio regionale e quale si il suo eventuale stato d’avanzamento;
2) siano state predisposte misure specifiche con riferimento alla tutela e salvaguardia della salute dei cittadini coinvolti;
3) l’Assessorato stia raccogliendo dati e predisponendo studi in grado di indirizzare la Regione nel proseguimento della sperimentazione o nella sospensione in via precauzionale delle attività poste in essere nei singoli comuni.

Cagliari, 30 luglio 2020

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