Interrogazione n. 598/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 598/A

(Pervenuta risposta scritta in data 05/08/2020)

LAI – COCCO, con richiesta di risposta scritta, sulle ripercussioni nella quotidianità dei cittadini e delle cittadine di diversi comuni della Regione causate dalla rimodulazione dell’orario di apertura degli uffici postali per l’emergenza Coronavirus.

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I sottoscritti,

premesso che:
– il disservizio dovuto alla chiusura di molti uffici postali in tutta la Regione a causa della pandemia in atto sta provocando gravi difficoltà e ingenti ripercussioni sui cittadini e sulle cittadine;
– in diversi comuni della Regione (che si elencano solo in parte: San Nicolò Gerrei, Segariu, Nuragus, Ulassai, San Basilio, Nurallao, Genoni, Villanovaforru, Armungia, Nuxis, Cossoine, Senis, Bortigali, Ballao, Gergei, Muravera, Triei, Anela, Loceri, Gadoni, Martis, Bonarcado, Loculi, Talana, Codrongianus, Birori, Olzai, Osini, Suni, Tratalias, Siamanna ecc…) la rimodulazione degli orari di apertura dello sportello postale presente nei comuni, decisa a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19, genera ormai da alcuni mesi lunghe file di attesa degli utenti all’esterno degli uffici, difficilmente gestibili sia per la sicurezza stradale che per quella sanitaria;
– a causa delle limitazioni imposte in questa situazione emergenziale molti uffici postali stanno aprendo al pubblico solo tre/quattro volte alla settimana e in quei giorni naturalmente si verificano concentrazioni di persone tali da creare code e pericolosi assembramenti di persone che attendono il proprio turno all’unico sportello, generando malumore tra gli utenti e notevoli difficoltà tra la popolazione anziana;

considerato che:
– da oltre un mese i Sindaci e gli amministratori comunali dei vari territori hanno intrapreso iniziative a vari livelli, chiedendo che gli uffici chiusi, soprattutto quelli più piccoli e periferici, fossero riaperti ma, purtroppo, con scarsi risultati;
– i pochi uffici aperti distano spesso decine di chilometri tra i vari paesi, costringendo molti cittadini e cittadine a recarsi in altri territori per poter fruire dei servizi erogati da Poste italiane, comportando non pochi problemi e difficoltà particolarmente nelle fasce più deboli della popolazione;

dato atto che:
– è indispensabile porre una maggiore attenzione nei confronti di quei cittadini e cittadine soprattutto anziani che, non essendo avvezzi agli strumenti moderni di accredito e utilizzo di carte di credito, da sempre vedono nell’ufficio postale della propria frazione o paese uno dei presidi principali della vita economica e sociale e per i quali il momento di riscossione della pensione in contanti allo sportello del proprio ufficio postale rappresenta un elemento di rassicurazione e spesso anche un momento di socializzazione;
– non si può rimanere insensibili rispetto ai bisogni e alle attese di centinaia di cittadini e cittadine soprattutto evitando di aggiungere loro ansie e ulteriori preoccupazioni oltre a quelle, già consistenti, causate dall’emergenza sanitaria;
– le scelte aziendali non possono e non devono essere intraprese imponendo un sacrificio ai presidi territoriali che servono le comunità e che sono indispensabili nella vita quotidiana di tutti i cittadini e le cittadine;

ritenuto che è assolutamente prioritario dare ai molti cittadini e cittadine un segnale di sensibilità, garantendo la funzionalità degli uffici postali che risultano strategici per il territorio e scongiurando il disagio venutosi a creare dalle lunghe file di attesa stressanti e pericolose per la salute soprattutto dei più anziani in questo particolare periodo estivo oltre che per evitare il pericolo del manifestarsi di assembramenti che, paradossalmente, sarebbe proprio il primo rischio da evitare,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione per sapere:
1) se sia a conoscenza della situazione sopra descritta;
2) se non ritenga opportuno e urgente, visto l’andamento discendente dei contagi e dell’emergenza sanitaria che sta portando alla graduale riattivazione delle attività produttive e dei servizi, esortare Poste Italiane a ripristinare nel minor tempo possibile l’orario e la funzionalità dei propri uffici postali al fine di scongiurare ulteriori chiusure di uffici postali e/o riduzione dell’orario nei comuni della Sardegna.

Cagliari, 15 luglio 2020

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