Interrogazione n. 477/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 477/A

MELONI, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di attivare con urgenza un laboratorio per la processazione dei tamponi Covid-19 anche in Gallura.

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Il sottoscritto,

premesso che:
– come noto tutto il Paese sta vivendo una situazione di particolare emergenza a causa della dichiarata pandemia di Covid-19;
– sia a livello nazionale che regionale sono state assunte importanti decisioni atte a contenere l’espandersi dell’epidemia, e naturalmente sono state decise misure, sia economiche che di organizzazione, riguardanti tutto il sistema sanitario con particolare riferimento agli ospedali;
– una delle armi più efficaci per combattere il contagio, è ormai appurato, è la tempestività di intervento, dunque la rapidità con cui le strutture sanitarie riescono a individuare i pazienti positivi per poter curare immediatamente l’infezione e contestualmente sottoporre alle rigide norme di isolamento coloro con i quali il paziente infetto è entrato in contatto;
– già dal 28 marzo scorso, con una lettera inviata al Presidente della Regione e all’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, lo scrivente chiedeva l’attivazione di un laboratorio nella città di Olbia che potesse processare i tamponi e fornire il risultato con la tempestività che impone la situazione;

considerato che:
– nonostante le richieste di coesione e collaborazione da parte della maggioranza, alla nota di cui sopra non è stato dato alcun riscontro; il tempo è passato, il ricordo delle vittime in parte si affievolisce (pure la Sardegna ha pagato il suo tributo) anche se la sorte, probabilmente solo questa, ha risparmiato all’Isola le gravissime situazioni verificatesi nel nord del Paese;
– dopo il lunghissimo periodo di fermo delle attività che ha messo in ginocchio la già fragile economia isolana, senza che ciò porti ad abbassare la guardia rispetto alla (ancora) pericolosa situazione di circolazione del virus, si pensa ad una graduale ripresa che, in questo momento, non può che puntare tutto sul turismo, settore trainante dell’economia sarda, ma oggi in grave crisi a causa del lookdown;
– come noto la Gallura raccoglie una fetta cospicua dei flussi turistici sardi, e quindi contribuisce in modo decisivo alla formazione del PIL realizzato in Sardegna in quel settore;
– in base a quanto dichiarato nei giorni scorsi dal Presidente della Regione sono previste, per questa difficile stagione turistica, circa due milioni di presenze ed è ragionevole pensare che parecchie di queste graviteranno sul nord-est dell’Isola;
– tuttavia, da quanto appreso nei giorni scorsi sulla stampa sarda, l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, attesa la quantità di tamponi effettuati in Sardegna inferiore alla media nazionale, oltre ad esternare la consueta lamentela circa la scarsità di reagenti messi a disposizione dalla protezione civile nazionale, si affrettava a rassicurare i sardi sostenendo che per processare i tamponi “abbiamo anche un buon numero di laboratori: tre a Cagliari (Policlinico, Santissima Trinità e Brotzu), due a Sassari, uno a Nuoro, uno a Oristano e siamo pronti ad accreditare anche San Gavino, Carbonia e Lanusei.” Proseguiva l’assessore annunciando che “possiamo potenziare il numero dei tamponi, non a tappeto, ma con interventi verso categorie precise, ad esempio i lavoratori delle strutture ricettive e gli operatori del turismo”;

ritenuto che:
– sia quantomeno paradossale, e per questo inspiegabile, che proprio della zona della Sardegna dove insiste il 70 per cento delle strutture ricettive dell’Isola e nel territorio per eccellenza a vocazione turistica, quale la Gallura, l’Assessore Nieddu non faccia cenno alcuno rispetto alla localizzazione, unitamente agli altri opportunamente già abilitati o comunque previsti e distribuiti nel territorio isolano, di uno specifico laboratorio analisi Covid-19 nel nord est della nostra Regione,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale:
1) per conoscere quali siano le ragioni per le quali ad Olbia e nel nord est della Sardegna (nonostante diverse richieste dello stesso tenore, giunte a seguito di quella formalizzata dallo scrivente lo scorso 28 marzo e richiamata in premessa) non sia stata mai avviata in questi mesi, e a quanto pare a tutt’oggi non sia ancora neppure prevista, l’attivazione di un laboratorio volto a processare i tamponi Covid-19 nel territorio gallurese;
2) per sapere se, considerato sia il bacino di utenza ordinario che quello connesso alla ripresa della stagione turistica (che vedrà la Gallura, con il suo aeroporto, i suoi tre porti commerciali e i numerosi porti turistici, confermarsi come la principale porta di ingresso e di ricezione dei flussi turistici isolani), non ritengano necessario e urgente provvedere all’attivazione nella città di Olbia di un autonomo laboratorio analisi dedicato alla processazione dei tamponi per l’individuazione del Covid-19.

Cagliari, 25 maggio 2020

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