Interrogazione n. 322/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 322/A

(Pervenuta risposta scritta in data 02/02/2021)

MANCA Desiré Alma, con richiesta di risposta scritta, sul disavanzo dell’ARST Spa e le recenti discutibili scelte di gestione della società.

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La sottoscritta,

premesso che:
– l’Azienda regionale sarda trasporti è la principale azienda di trasporto pubblico presente nell’Isola e gestisce la quasi totalità delle autolinee extraurbane, il trasporto urbano su gomma in svariati comuni, la rete ferroviaria a scartamento ridotto sarda e il servizio tranviario a Cagliari e a Sassari;
– l’Azienda, istituita dalla Regione autonoma della Sardegna nel 1970, è confluita nel 2007 nella ARST Spa, società per azioni con socio unico la Regione e da essa interamente controllata;

considerato che:
– 1’ARST Spa mostra negli ultimi anni un trend operativo in progressivo deterioramento, come si evince dai Report annuali della società;
– in particolare, nel Report 2018 si legge che nel 2015 la società ha realizzato un margine operativo positivo di 4,2 milioni di euro, insufficiente in rapporto al volume di attività ma sufficiente almeno a garantire la continuità operativa;
– nel 2016 il margine operativo è sceso a 1,6 milioni di euro e nel 2017 è diventato negativo per 3,7 milioni di euro;
– l’esercizio finanziario chiuso al 31 dicembre 2018 ha visto la società ritornare all’equilibrio economico, con un risultato netto finale positivo per 23.387 euro;
– tuttavia, il saldo finale positivo è stato raggiunto esclusivamente grazie all’intervento della Regione al fine di assicurare il riequilibrio finanziario;
– infatti, l’articolo 5 della legge regionale 5 novembre 2018, n. 40 (Disposizioni finanziarie e seconda variazione al bilancio 2018-2020) ha autorizzato il trasferimento a favore dell’ARST Spa, nell’anno 2018, dell’importo di euro 8.520.000 quale ristoro onnicomprensivo per i maggiori oneri di manutenzione conseguenti alla eccessiva vetustà del parco autobus per gli anni dal 2015 al 2018 e dell’importo di euro 8.625.455 quale anticipazione di quota parte degli oneri sostenuti negli anni 2008 e 2009 per i rinnovi contrattuali di settore del personale ex Ferrovie dello Stato;
– qualora la Regione non intervenga di nuovo a coprire il disavanzo, sul bilancio 2019 si stima una perdita tendenziale di circa 3 milioni di euro e sul bilancio 2020 si può addirittura ipotizzare una perdita di oltre 10 milioni di euro;
– in un contesto siffatto, l’amministratore unico della società, a fine mandato, anziché sforzarsi di risanare i conti aziendali, ha ritenuto urgente procedere alla nomina di un nuovo dirigente, oltre ai 10 già esistenti, addetto alla comunicazione, con un ulteriore costo di circa 70.000 euro all’anno, che porta la spesa complessiva per i dirigenti a ben 1 milione di euro;
– tale decisione unilaterale e irresponsabile è stata fortemente contestata dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali, che hanno annunciato per il prossimo 24 marzo uno sciopero su tutto il territorio regionale di 24 ore che rischia di paralizzare il trasporto pubblico in Sardegna;

chiede di interrogare l’Assessore regionale dei trasporti per sapere quale sia esattamente l’attuale situazione finanziaria e contabile dell’ARST Spa e se non ritenga necessario e urgente verificare la legittimità e l’opportunità delle scelte di gestione operate dall’amministratore unico e dai dirigenti della società, ivi compresa la recente nomina di un ulteriore dirigente addetto alla comunicazione, che rischiano di aggravare il disavanzo che caratterizza i conti aziendali e di esporre i lavoratori e gli utenti al rischio di interruzione del servizio di trasporto pubblico.

Cagliari, 2 marzo 2020

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