Interrogazione n. 258/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 258/A

(Pervenuta risposta scritta in data 06/04/2020)

ORRÙ – CADDEO – PIU – AGUS – LOI – STARA – ZEDDA Massimo – SATTA Gianfranco – COMANDINI – MELONI – PISCEDDA – CORRIAS – GANAU – DERIU MORICONI – PIANO – COCCO – LAI, con richiesta di risposta scritta, sulla deliberazione della Giunta regionale n. 50/9 del 10 dicembre 2019 “Istituzione dell’unità di Progetto “Bonifica ambientale e rigenerazione urbana de La Maddalena” presso la Presidenza della Regione. Legge regionale n. 31 del 1998, articolo 26″.

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I sottoscritti,

premesso che:
– con la deliberazione della Giunta regionale n. 50/9 del 10 dicembre 2019 è stata istituita presso la Presidenza della Regione l’unità di Progetto “Bonifica ambientale e rigenerazione urbana de La Maddalena” ai sensi della legge regionale n. 31 del 1998, articolo 26, per la durata del completamento delle attività di bonifica e rigenerazione urbana dell’area;
– l’unità di progetto sarà diretta da un dirigente individuato nel Sistema dell’amministrazione pubblica della Sardegna ex articolo 1, comma 2 ter, della legge regionale n. 31 del 1998; il direttore generale del personale dovrà dare avvio alla selezione pubblica per titoli e colloquio per n. 1 dirigente coordinatore dell’unità di progetto bonifica ambientale e rigenerazione urbana de La Maddalena da scegliersi secondo specifica ed elevata professionalità tecnico/ingegneristico/archittetonico nell’ambito del sistema dell’amministrazione pubblica della Sardegna;
– all’unità di progetto sarà assegnato un contingente di personale che, in fase di primo funzionamento, sarà pari a sei unità (4 categorie D, 2 categoria C):
– n. 1 ingegnere/architetto urbanista, profilo D, che si occuperà della rigenerazione urbana e degli interventi infrastrutturali dell’area; la missione consiste nell’attività gestionale tecnica operativa specialistica in tutte le materie di propria competenza, nella redazione del piano di rigenerazione urbana e nella sua attuazione;
– n. 1 ingegnere ambientale, profilo D, che si occuperà della bonifica ambientale dell’area e della risoluzione delle problematiche ambientali; la missione consiste nell’attività gestionale operativa specialistica in tutte le materie di propria competenza, nella redazione del piano di bonifica ambientale e nella sua attuazione;
– n. 1 esperto giuridico, profilo D, che si occuperà delle problematiche e degli aspetti legali; la missione consiste nell’attività gestionale delle problematiche giuridiche connesse alla rigenerazione urbana e bonifica ambientale in materia di diritto amministrativo ed in particolare sulla legislazione ambientale, la normativa degli appalti pubblici, dell’urbanistica, dell’edilizia, delle autorizzazioni e concessioni, dei finanziamenti pubblici, delle società pubbliche e del procedimento amministrativo;
– n. 1 economista, profilo D, che si occuperà di verificare la corretta allocazione dei fondi, di elaborare il piano economico-finanziario relativo alla sostenibilità degli interventi previsti, di monitorare le fonti finanziarie pubbliche disponibili e l’ulteriore fabbisogno necessario alla realizzazione complessiva del programma, nonché di provvedere sui mandati di pagamento; la missione consiste nell’attività di verifica della corretta allocazione dei fondi stanziati dallo stato e dalla regione per la bonifica e rigenerazione urbana ed attività contabili/finanziarie connesse;
– il direttore generale del personale dovrà procedere, attraverso un avviso di manifestazione di interesse, alla verifica della disponibilità di personale interno al sistema Regione categoria D dei profili professionali sopra indicati, interessato a essere allocato presso l’Unità di progetto fino al termine delle operazioni;
– nell’ipotesi in cui non fosse totalmente o parzialmente possibile attingere da personale interno categoria D, eventualmente avvalendosi della Centrale regionale di committenza, il direttore generale del personale dovrà provvedere mediante apposito bando selettivo per reperire professionisti esterni, nei limiti di cui alla legge regionale n. 31 del 1998, articolo 6 bis, sull’attribuzione di incarichi di alta professionalità, utilizzando quota parte dei fondi di assistenza tecnica FSC 2014/2020 previsti nel Patto per la Sardegna;
– la struttura sarà in ogni caso coadiuvata da n. 2 istruttori amministrativi, livello C, che si occuperanno delle comunicazioni e delle istruttorie amministrative a tal fine opportunamente messi a disposizione dalla direzione generale del personale;
– l’unità di progetto, la cui durata è fissata al termine delle opere di bonifica e rigenerazione urbana e comunque non oltre la corrente legislatura, sarà dotata delle risorse finanziarie e dei fondi a disposizione, di rendimento e dello straordinario e delle risorse per le missioni;
– sarà anche costituito un gruppo di lavoro interassessoriale, di raccordo e di coordinamento, a supporto della struttura, composto da personale indicato rispettivamente dagli Assessorati della difesa dell’ambiente, dei lavori pubblici, della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, degli enti locali, finanze e urbanistica, dell’industria e della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio;
– sarà costituita a cura dell’Assessorato della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio una contabilità speciale ove dovranno confluire le risorse stanziate dallo Stato e dalla Regione per la bonifica e la rigenerazione urbana dell’area;
– gli Assessorati della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, degli affari generali, personale e riforma della regione, degli enti locali, finanze e urbanistica, dovranno dotare l’unità di progetto delle risorse finanziarie, umane, materiali e strumentali necessarie al suo funzionamento;

considerato che:
– con legge regionale 13 marzo 2018, n. 8 (Nuove norme in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture), articolo 7 (Costituzione di una società per la realizzazione di opere pubbliche sul territorio della Sardegna) è stata costituita la società Opere e infrastrutture della Sardegna Srl;
– la società Opere e infrastrutture della Sardegna Srl è nata al fine di accelerare la realizzazione di opere pubbliche di rilevanza strategica o aventi carattere d’urgenza, di competenza e/o interesse regionale;
– la costituzione della Società, già dalla sua gestazione, ha ricevuto molte critiche, anche dall’allora opposizione in Consiglio, oggi maggioranza.

rilevato che:
– con la deliberazione della Giunta regionale n. 63/1 del 20 dicembre 2018 è stato nominato l’amministratore unico (in carica sino al 15 settembre 2019) e approvato lo statuto prevedendo, per l’anno 2018, uno stanziamento di 2 milioni di curo per le spese di costituzione e avvio della società;
– con la deliberazione della Giunta regionale n. 8/22 del 19 febbraio 2019 è stato approvato il Piano industriale per il primo triennio;
– il piano è stato elaborato sulla base degli interventi che la Regione ha stabilito di affidare alla società, tra cui la bonifica e rigenerazione urbana dell’area di rilevante interesse nazionale “Arsenale militare e area-militare contigua molo carbone” nell’isola de La Maddalena;

vista anche la precedente interrogazione n. 127/A sulla valutazione dell’operatività della società Opere e infrastrutture della Sardegna Srl e sull’opportunità delle assunzioni a tempo indeterminato della società considerato l’obbligo di valutazione, al termine del primo triennio, dei risultati di gestione e dal raggiungimento degli obiettivi prefissati al fine di valutare il prosieguo dell’operatività della società stessa, a cui a oggi non è ancora stata data risposta;

ritenuto che la deliberazione della Giunta regionale n. 50/9 del 10 dicembre 2019 determini una duplicazione di spese e competenze,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei lavori pubblici affinché relazionino su:
1) perché si sia deciso di istituire l’unità di Progetto “Bonifica ambientale e rigenerazione urbana de La Maddalena” presso la Presidenza della Regione, nel momento in cui lo stesso intervento era stato affidato alla società Opere e infrastrutture della Sardegna Srl con la deliberazione della Giunta regionale n. 8/22 del 19 febbraio 2019;
2) come le attività dell’Unità di Progetto si concilino con quelle della società Opere e infrastrutture della Sardegna srl;
3) quali siano il ruolo e le funzioni che deve svolgere la società Opere e infrastrutture della Sardegna srl in relazione agli obiettivi per i quali è stata istituita, esplicitando se di tali opere dovrà eseguire la progettazione, le procedure di gare, la direzione dei lavori ecc;
4) se, nell’ipotesi in cui tale società debba affidare incarichi di progettazione esterni, tale ruolo sia compatibile con le funzioni assegnate alla Centrale regionale di committenza nella quale operano dipendenti regionali formati per tutte le procedure di gara;
5) perché non si sia considerata fin da subito la possibilità di aprire un tavolo tecnico con gli ordini professionali e i portatori d’interesse al fine di valutare l’ipotesi di soppressione della società al fine di tutelare le professioni tecniche che necessitano di essere valorizzate, considerando altresì che diversi giovani professionisti, ogni anno, sono costretti ad abbandonare la Sardegna in cerca di opportunità in altre regioni d’Italia o all’estero.

Cagliari, 21 dicembre 2019

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