Interrogazione n. 210/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 210/A

(Pervenuta risposta scritta in data 04/02/2020 e in data 06/03/2020)

AGUS – ZEDDA Massimo – CADDEO – LOI – ORRÙ – PIU – SATTA Gian Franco – STARA, con richiesta di risposta scritta, sui commissariamenti di enti e agenzie regionali stabiliti dalla Giunta regionale e sulla volontà di ripristinare i consigli di amministrazione.

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I sottoscritti,

premesso che:
– negli ultimi otto mesi la Giunta regionale, attraverso diverse deliberazioni, ha disposto il commissariamento di diversi enti regionali;
– con la deliberazione n. 21/32 del 4 giugno 2019 la Giunta regionale ha disposto il commissariamento straordinario dell’Agenzia conservatoria delle coste della Sardegna, “per il tempo strettamente necessario alla conclusione del procedimento per l’individuazione del direttore esecutivo e, comunque, per un periodo non superiore a sei mesi.”
– l’avviso per l’individuazione del direttore esecutivo dell’Agenzia conservatoria delle coste della Sardegna è stato pubblicato il 17 settembre 2019 e prevedeva l’acquisizione delle manifestazioni di interesse entro il 24 settembre; allo stato attuale il direttore esecutivo non è ancora stato nominato dalla Giunta regionale;
– con le deliberazioni n. 36/37, n. 36/38 e n. 36/39 del 19 settembre 2019 la Giunta regionale per ciascuna delle agenzie regionali AGRIS, ARGEA e LAORE ha nominato un commissario straordinario, ai sensi della legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, articolo 4, comma 1, lettera s), per un massimo di sei mesi, per lo svolgimento delle funzioni di direttore generale previste nell’articolo 30 della legge regionale n. 13 del 2006;
– la Giunta regionale ha motivato la scelta di commissariare le tre agenzie “agricole” al fine “di dare immediato avvio a un percorso di studio e approfondimento che consenta la rivisitazione giuridico-normativa dell’ordinamento delle Agenzie operanti in campo agricolo, al fine di renderlo maggiormente aderente al mutato contesto economico-sociale”;
– in tali deliberazioni si evince come la Giunta regionale ritenga “inutile e dispendioso dare avvio alle procedure di cui alla legge regionale n. 31 del 1998 per la nomina medio tempore dei Direttori generali”, disapplicando, nei fatti, le norme regionali in materia di nomine apicali di agenzie e enti regionali;
– il dettato della legge regionale n. 1 del 1977 stabilisce che la Giunta possa deliberare la nomina di un commissario di enti, aziende, consorzi, istituti ed organismi vari sottoposti alla vigilanza della Regione “nei casi previsti dalla legge”; pertanto la norma non conferisce all’esecutivo regionale un potere illimitato, ma un potere limitato dalle previsioni di legge, non riferite dalla Giunta nelle delibere sui commissariamenti;
– in data 22 ottobre 2019 la Giunta regionale ha approvato la deliberazione n. 42/42 sul commissariamento straordinario dell’Agenzia regionale FoReSTAS, il cui testo non è ancora stata pubblicato nel sito web della Regione;
– in data 22 ottobre 2019 la Giunta regionale ha approvato la deliberazione n. 42/16 sul commissariamento straordinario dell’Azienda regionale AREA, il cui testo non è ancora stata pubblicato nel sito web della Regione;
– in data 22 ottobre 2019 la Giunta regionale ha approvato la deliberazione n. 42/17 sul commissariamento straordinario dell’ente regionale ENAS, il cui testo non è ancora stata pubblicato nel sito web della Regione;
– in data 22 ottobre 2019 la Giunta regionale ha approvato la deliberazione n. 42/33 sul commissariamento straordinario dell’istituto ISRE, il cui testo non è ancora stata pubblicato nel sito web della Regione;
– l’incarico di direttore generale dell’Agenzia ARPAS è scaduto il 25 luglio 2019; la Giunta regionale non ha approvato a tutt’oggi alcun provvedimento in merito;
– l’incarico di direttore generale dell’Agenzia sarde delle entrate (ASE) è scaduto il 25 luglio 2019; la Giunta regionale non ha approvato a tutt’oggi alcun provvedimento in merito;
– tale condotta è stata applicata dalla Giunta regionale alle aziende sanitarie regionali Azienda ospedaliera Brotzu e Azienda per la tutela della salute, ad oggi guidate da commissari straordinari peraltro in scadenza di mandato, senza che sia stata approvata o quantomeno presentata in Giunta alcuna proposta organica di riforma sanitaria;

sottolineato che:
– dal mese di ottobre la Giunta regionale ha bloccato le pubblicazioni sul proprio sito web dei testi delle deliberazioni approvate sui commissariamenti degli enti regionali;
– è possibile ricevere un avviso via email in caso di futura pubblicazione nel sito web della Regione dei testi delle deliberazioni già approvate dalla Giunta regionale;

constatato che il 22 ottobre 2019, data in cui la Giunta regionale ha disposto buona parte dei commissariamenti oggi in essere, a margine di una riunione di maggioranza il Presidente della Regione ha dichiarato la propria intenzione di voler ripristinare i consigli di amministrazione degli enti regionali oggi guidati, conformemente alla normativa nazionale e regionale in materia, da un amministratore unico;

considerato che:
– in data 6 maggio 2012 si è svolto in Sardegna un referendum con 10 quesiti proposti dal Movimento referendario sardo a cui hanno partecipato oltre 525.000 elettori sardi;
– tra le questioni poste all’attenzione dell’elettorato, il nono quesito chiedeva ai sardi se fossero favorevoli all’abolizione dei consigli di amministrazione di tutti gli enti strumentali e agenzie della Regione autonoma della Sardegna;
– con una risposta affermativa pari al 97,18 per cento, l’esito della consultazione ha certificato in maniera netta l’opinione del popolo sardo sul nono quesito;

evidenziato che:
– la legge n. 175 del 2016 in materia di società a partecipazione pubblica dispone che l’organo amministrativo delle società a controllo pubblico è costituito, di norma, da un amministratore unico e che sia possibile derogare a tale principio solo con deliberazione motivata con riguardo a specifiche ragioni di adeguatezza organizzativa e tenendo conto delle esigenze di contenimento dei costi, previa trasmissione della stessa deliberazione alla sezione della Corte dei conti;
– tali disposizioni dettate dalla normativa statale sono senza dubbio e, a maggior ragione, applicabili anche a enti e agenzie del sistema Regione, così come definito dalla legge regionale n. 31 del 1998 come modificata dalla legge regionale n. 24 del 2014;

ritenuto che:
– il commissariamento dovrebbe rappresentare l’ultima soluzione percorribile nei casi in cui non possa essere garantito, per eventi eccezionali e imprevedibili, il corretto svolgimento delle funzioni di un ente pubblico;
– a tutt’oggi non risulta essere stata ipotizzata e adottata dalla Giunta regionale alcuna proposta di modifica della normativa vigente sul funzionamento degli enti regionali;
– tutte le deliberazioni della Giunta regionale in materia di commissariamento degli enti, almeno per quelle rese pubbliche attraverso il sito web istituzionale della Regione, non hanno riportato le motivazioni di eccezionalità o urgenza che hanno indotto l’esecutivo regionale a disporre i commissariamenti;
– la nomina di un commissario straordinario al posto della figura dell’amministratore unico (previsto nelle norme di funzionamento dei vari enti regionali) non produce nessun effetto in termini di “risparmio numerico” di posizioni da ricoprire,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione per sapere:
1) quale sia la causa che impedisce la pubblicazione delle delibere approvate dalla Giunta regionale sui commissariamenti degli enti regionali;
2) per quale motivo non siano state richieste manifestazioni d’interesse per ricoprire tali incarichi e per quale motivo non siano stati conferiti incarichi di direzione generale o di amministratore unico così come previsto dalle normative vigenti;
3) se siano stati richiesti opportuni pareri legali riguardo l’ammissibilità dei commissariamenti disposti dalle sopracitate deliberazioni e sulla possibilità di rintrodurre nel nostro ordinamento la gestione di enti e agenzie regionali affidata ai consigli di amministrazione;
4) se intendano soprassedere riguardo gli esiti del nono quesito referendario del 2012 che disponeva l’eliminazione dei consigli di amministrazione degli enti e agenzie regionali;
5) cosa intendano fare per garantire il funzionamento degli enti regionali che ad oggi operano in assenza di figura apicale;
6) se le deliberazioni sopracitate, in assenza di pubblicazione sul web e sul Bollettino ufficiale della Regione Sardegna, stiano producendo effetti di natura amministrativa, contabile e organizzativa di qualunque tipo.

Cagliari, 18 novembre 2019

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