Interrogazione n. 175/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 175/A

(Pervenuta risposta scritta in data 11/02/2022)

CADDEO РSTARA РAGUS РSATTA Gian Franco РORR̪ РLOI РPIU РZEDDA Massimo, con richiesta di risposta scritta, sui servizi svolti dai CAI (Centri antinsetti) e le problematiche in essi riscontrati.

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I sottoscritti,

premesso che con legge regionale del 1° giugno 1999, n. 21, vengono trasferite alle province, a decorrere dall’11 gennaio 2000 le funzioni concernenti il controllo e la lotta contro gli insetti nocivi ed i parassiti dell’uomo, degli animali e delle piante;

considerato che:
– ai fini del coordinamento dell’attività svolta dalle province e dalla città Metropolitana, l’Assessore regionale competente in materia di tutela dell’ambiente convoca almeno una volta all’anno una conferenza programmatica, per la formulazione degli indirizzi comuni;
– i CAI dovrebbero operare solo nelle parti di pertinenza pubblica (strade, caditoie stradali, rigagnoli, ristagni ecc..) ma, di fatto, il servizio interviene quotidianamente anche in strutture pubbliche, quali, ospedali, caserme, carceri, università e scuole;

riscontrato che negli ultimi anni, i centri anti insetti operanti nel territorio della Regione hanno affrontato con eccellenti risultati importanti infestazione di diverse tipologie di insetti dannosi all’uomo, agli animali e alle piante come ad esempio:
– “cavallette crociate” o “Locuste del Marocco”, che hanno infestato e distrutto raccolti e campi;
– ditteri quali:”aedes albopictus”(zanzara tigre), portatrice di malattie acute e virali quali: chikungunya, dengue e zika”culex” (zanzara), west nile disease;
– zanzara anopheles;
– punteruolo rosso che ha sterminato gran parte del patrimonio palmizio della Sardegna;
– lepidotteri defogliatori;

verificato che:
– nonostante il servizio fornito dai CAI sia completamente gratuito, alcuni tra gli enti che ne usufruiscono, appaltano lo stesso servizio a imprese private;
– la legge regionale n. 21 del 1999 non ha migliorato la qualità del servizio ma, anzi, lo ha parcellizzato dividendo il personale tra dipendenti ex regionali, della città Metropolitana e delle province, con una consistente riduzione degli organici dei centri anti insetti;
– le province e la città Metropolitana, iniziano la campagna di controllo e prevenzione ai ditteri (zanzare), in modo autonomo e non coordinato utilizzando prodotti antiparassitari con principi attivi diversi e non sempre adeguati all’intervento e al rispetto dell’ecosistema;
– l’acquisto parcellizzato dei prodotti antiparassitari ha costi maggiori per le amministrazioni locali,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale e l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente per conoscere se intenda:
1) riorganizzare, ed eventualmente con quali modalità, i centri anti insetti della Sardegna fin dalla campagna 2020;
2) prevedere un incremento delle risorse finanziarie affinché le amministrazioni locali possano acquistare nuovi mezzi e incrementare la dotazione organica;
3) rivedere la legge regionale n. 21 del 1999 internalizzando il servizio ai fini di una razionalizzazione della spesa e della gestione delle risorse pubbliche;
4) intervenire, anche mediante l’adozione di direttive specifiche, per puntualizzare gli ambiti e le modalità di intervento dei CAI.

Cagliari, 17 ottobre 2019

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