Interrogazione n. 1627/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 1627/A

MELONI, con richiesta di risposta scritta, sulla grave situazione della sanità in Gallura, in particolare sulla chiusura dei laboratori analisi degli Ospedali di Olbia e La Maddalena.

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Il sottoscritto,

premesso che:
– il collasso della sanità sarda occupa ormai giornalmente la gran parte dello spazio dei quotidiani sardi, sono inoltre centinaia le interrogazioni, le mozioni e gli atti presentati in Consiglio regionale dall’opposizione e, talvolta, presentati pure dalla stessa maggioranza;
– la Giunta, il suo Assessore preposto e la maggioranza che governa la Regione, non solo non rispondono ai cittadini con i fatti, e non riscontrano le interrogazioni consiliari, ma, nonostante le reiterate richieste pressanti da parte dei consiglieri di opposizione, non concedono neppure la possibilità di discuterne in Consiglio, luogo deputato ad affrontare e risolvere i problemi dei sardi;
– in particolare, la situazione della sanità in Gallura peggiora di giorno in giorno, si susseguono notizie di chiusure di reparti ospedalieri, di riduzioni delle prestazioni di servizi sanitari, di personale allo stremo delle forze che nonostante l’impegno profuso non riesce più a garantire servizi adeguati;
– è recentissima la notizia che, a causa della riduzione del personale tecnico (si parla di un ulteriore taglio del 50 per cento da 16 a 8 unità, che si aggiunge alla riduzione di un terzo già avvenuta) il centro analisi dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, dal 15 ottobre prossimo non potrà più operare normalmente, se non per le urgenze e per specifiche gravi patologie;
– e ancora più recente l’altra brutta notizia per i galluresi, ossia che anche il centro analisi dell’ospedale di La Maddalena (che, si ricorda, è un’isola minore) sia in fase di chiusura;
– occorre inoltre aggiungere che i centri privati convenzionati con il sistema sanitario pubblico, a causa delle misere quote stabilite in Gallura per ciascun abitante (il più basso di tutta la Sardegna), hanno già raggiunto il budget assegnato e pertanto non potranno garantire il servizio in convenzione e dunque richiederanno ai cittadini il corrispettivo pieno per le prestazioni erogate;

considerato che evidentemente la situazione crea gravissimo disagio soprattutto per i cittadini meno abbienti e/o per coloro che hanno difficoltà a spostarsi in altri centri e vanifica gli sforzi fatti per raggiungere importanti obiettivi nel campo della prevenzione,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere se siano a conoscenza della situazione rappresentata, se e quali siano le azioni concrete che intendono intraprendere per risolvere il problema nell’immediato e quali per evitare il ripetersi della medesima situazione.

Cagliari, 5 ottobre 2022

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