Interrogazione n. 1616/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 1616/A

MANCA Desirè Alma, con richiesta di risposta scritta, sulla ripartizione delle risorse per la sanità di Sassari.

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La sottoscritta,

premesso che:
– in data 21 settembre 2022 il quotidiano La Nuova Sardegna ha pubblicato un articolo dal titolo “Fondi alla sanità in convenzione: Cagliari-Sassari, è sempre 8 a 1”;
– nell’articolo si evidenzia che “anche nel 2022 le risorse alle strutture private convenzionate, che spesso colmano le lacune del pubblico erogando visite, esami diagnostici e di laboratorio che gli ospedali non sarebbero in grado di gestire, ancora una volta sono state distribuite sulla base dello storico; tradotto: chi più ha preso in passato più continuerà a prendere anche nell’immediato futuro; una spirale perversa che fa sì che il gap tra Sassari e Cagliari resti immutato (8 a 1) nei decenni;
– l’analisi dell’articolo prosegue specificando che: “i dati comparativi tra il 2021 e il 2022 sui budget riconosciuti alle varie ASL, sono illuminanti: Sassari, Olbia, Nuoro, Ogliastra, Oristano, Medio Campidano e Carbonia hanno subito una leggera sforbiciata delle risorse; l’unica ASL che invece ha aumentato del 4% i soldi in convenzione è quella di Cagliari, che nel 2021 prendeva 40 milioni 417mila euro e nel 2022 sale a 42 milioni 121mila, con una spesa pro capite per abitante che da 73,8 euro si attesta a 76,73”;

considerato che:
– stando al quadro rappresentato dalla stampa e documentato dalle tabelle allegate all’articolo nel corso degli anni non ci sarebbe stato un adeguato incremento dei fondi destinati alla sanità della città di Sassari a fronte dell’incremento del numero di accessi e di ricoveri cui l’ospedale di Sassari deve far fronte per superare le criticità determinate dal depotenziamento degli altri ospedali sardi, in particolare quelli di Oristano e Nuoro;
– in questo momento storico, il sistema pubblico versa in una situazione di grave difficoltà a causa della grave carenza di personale medico;
– le liste d’attesa sono cresciute considerevolmente e l’attività di smaltimento delle stesse prosegue molto lentamente arrecando gravi disagi all’utenza, costretta a rivolgersi alle strutture private convenzionate;
– le strutture private convenzionate sono, quindi, chiamate a svolgere una funzione di supporto e sostegno del sistema sanitario pubblico regionale;
– nella città di Sassari in particolare il sistema sanitario, depauperato nel corso degli anni in termini di strutture e personale, è incapace di far fronte all’aumento degli accessi e dei ricoveri di pazienti che provengono da diversi centri della Sardegna, come Nuoro e Oristano;

evidenziato che compito di questo Governo regionale è la tutela della dignità dei malati sardi, che deve essere garantita in egual misura su tutto il territorio regionale senza discriminazioni o disparità di trattamento,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza dei gravi disequilibri creati tra le varie strutture ospedaliere del territorio in seguito a una iniqua distribuzione delle risorse;
2) quali azioni intendano mettere in atto tempestivamente per garantire equità e rispetto del diritto alla salute di cittadini del Nord Sardegna.

Cagliari, 26 settembre 2022

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