Interrogazione n. 1580/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 1580/A

PINNA – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sulla grave situazione in cui versa il Presidio ospedaliero Nostra Signora di Bonaria della ASL n. 6 di Sanluri.

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I sottoscritti,

premesso che:
– l’emergenza in sanità non è affatto superata, come dimostrano quotidianamente le denunce e le notizie che vengono riportate dagli organi di stampa in merito alle drammatiche carenze del SSR;
– il personale sanitario del SSR, già in numero insufficiente è arrivato, dopo due anni e mezzo di pandemia allo stremo delle forze fisiche e psicologiche;
– nelle interrogazioni n. 1171/A, n. 1248/A e n. 1272/A veniva segnalata ripetutamente la gravità della situazione dell’Ospedale Nostra Signora di Bonaria;
– è resa nota, tramite comunicato stampa delle rappresentanze sindacali dei medici e degli infermieri, l’ennesima emergenza che colpisce il succitato presidio della Asl 6 e in particolare è segnalata la situazione dei reparti di Pronto Soccorso e di Medicina con sofferenze riguardanti l’intero nosocomio;

rilevato che nei comunicati vengono denunciati tutti i numeri e le situazioni di criticità in cui versano pazienti e operatori sanitari:
– “La Medicina è satura di pazienti positivi al COVID (una ventina), ed accoglie anche altri pazienti negativi (circa 40 degenti in totale, a volte ben oltre), e non sempre riesce ad accettare nuovi ricoveri. Nel personale della Medicina 4 medici si sono infettati contemporaneamente, dimezzando di fatto l’organico, per cui per coprire i turni di servizio sono stati chiamati medici da altri reparti. Diversi contagi si sono registrati tra infermieri ed OSS del medesimo reparto” (Nota del 26.7.2022 del Segretario Generale CISL medici Medio-Campidano);
– “Gli elevatissimi carichi di lavoro, le note gravi carenze di organico, la chiusura i ricoveri della S.C. Medicina uniti alla recrudescenza estiva della pandemia da 19, stanno infatti portando la struttura verso una pericolosa implosione. Questo ha determinato una vera e propria trasformazione da struttura deputata alle urgenze emergenze al reparto di degenza certificato pienamente dal numero incredibile di pazienti presente sia in osservazione breve che dentro il pronto soccorso stesso dove i pazienti arrivano anche a stare giorni cambiando di fatto le caratteristiche stesse dell’assistenza” (Nota FIALS Segreteria Provinciale Sanluri Prot. n° 25/SP/2022 del 27.07.2022);

atteso che:
– solo alcune settimane fa diversi contagi hanno colpito il personale della Chirurgia ed analogamente per coprire i turni servizio sono stati cooptati, per un breve periodo, i medici dell’Ortopedia;
Рda tempo il reparto di Medicina ̬ chiuso a nuovi ricoveri e che inspiegabilmente non ̬ possibile, in una situazione di tale emergenza, appoggiarsi a strutture extra ASL in grado di ricevere nuovi pazienti;

considerato che:
– in questo stato di continua emergenza il Pronto soccorso, con un organico cronicamente insufficiente, non riesce ad assicurare il ricovero per tutti i pazienti;
– attualmente sono 17 i malati che, da diversi giorni in attesa di un ricovero nel reparto di riferimento per la patologia o di trasferimento in altri nosocomi, sono messi in attesa e temporaneamente ricoverati nel PS, 6 dei quali positivi nel reparto no Covid adiacente e gli altri 11 nelle stanze destinate all’OBI;
– è di tutta evidenza, quindi, la grave difficoltà del PS della struttura sangavinese ad assorbire gli accessi, con tutto il disagio noto a carico dei malati e delle loro famiglie;

tenuto conto che:
– il personale di questi reparti è esausto, molti medici costretti a lavorare in straordinario, in condizioni difficili ad elevato rischio clinico, talvolta al di fuori dalla propria branca specialistica, sono in evidente rischio di burnout con la conseguente scelta di lasciare il posto di lavoro ospedaliero pubblico (negli ultimi tre mesi ci sono state le dimissioni di tre medici che hanno impoverito ulteriormente l’ospedale);
– non risultano, inoltre, attivati gli incentivi economici e l’attribuzione degli incarichi per il personale ospedaliero;

considerato che la carenza di personale medico specialistico costituisce un enorme problema per tutto il SSR; sono note, ma insufficienti, le azioni poste in essere dalla Direzione generale della ASL per acquisire personale (concorsi, selezioni, mobilità) e che il presidio ospedaliero del Medio Campidano si è fatto carico, in questi due anni, con spirito di sacrificio e dedizione al malato e al SSR, di andare in soccorso agli altri ospedali in difficoltà aumentando enormemente il carico di lavoro o prestando risorse di personale alle altre ASL;

evidenziato che nonostante la Commissione consiliare competente nella seduta n. 14/103 del 17 maggio 2022 abbia approvato con osservazioni e modifiche le linee guida di indirizzo per gli atti aziendali delle ASL allo stato attuale la Giunta regionale non avendo ancora provveduto all’approvazione delle linee guida definitive non consente alle aziende sanitarie locali e dunque nemmeno alla ASL n. 6 Medio Campidano, di poter approvare il proprio piano aziendale;

atteso che il perdurare della grave situazione sopra descritta può portare a gravi conseguenze sulla salute individuale e della comunità afferente alla Asl del Medio Campidano anche per l’esposizione al rischio elevato di errori di natura professionale dovuta a un rilevante stress da lavoro correlato accumulato (decreto legislativo n. 81 del 2008, Testo unico sulla sicurezza del lavoro),

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza della grave situazione in cui si trova l’Ospedale Nostra Signora di Bonaria di San Gavino;
2) se corrisponde al vero che i pazienti residenti in altro bacino ASL positivi al Covid non vengono ricoverati nei reparti di destinazione per urgenza e per branca specialistica richiesta dal PS;
3) quali provvedimenti sono stati attuati o intendano attuare per non giungere alla probabile ennesima chiusura dei reparti;
4) se siano informati che ad oggi, il personale ospedaliero della ASL del Medio Campidano, come ribadito sottoposto a turni di lavoro massacranti, non ha accesso agli incentivi previsti per l’attivazione delle risorse aggiuntive già deliberate ma non ancora disponibili per la Asl n.6 e come intendano intervenire;
5) quando intendano emanare le linee guida di indirizzo definitive per consentire alle ASL la deliberazione degli atti aziendali e di poter presentare il Piano di fabbisogno del personale necessario per la programmazione delle assunzioni e delle attività.

Cagliari, 5 agosto 2022

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