Interrogazione n. 1498/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 1498/A

(Pervenuta risposta scritta in data 24/11/2022)

COSSA, con richiesta di risposta scritta, sulla cessione a privati della società Ing. Luigi Conti Vecchi (controllata ENI).

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Il sottoscritto,

premesso che:
– le saline di Santa Gilla si estendono tra i comuni di Assemini, Capoterra e Cagliari per una superficie complessiva di circa 2.700 ettari;
– esse sono state avviate nel 1931, a fronte della concessione rilasciata nel 1921 con apposito decreto regio;
– la società Ing. Luigi Conti Vecchi nel 1984 è stata rilevata dal gruppo ENI;
– nel 2019 la Regione ha rinnovato la concessione estendendo la durata sino a marzo 2046, in contrasto con quanto stabilito con deliberazione della Giunta regionale 47/18 del 20 ottobre 2009, che prevedeva una durata massima di 15 anni, durata effettivamente nel medesimo periodo applicata a casi analoghi;
– la Sardegna ha una consolidata e storica tradizione nella coltivazione del sale marino, atteso che nel territorio regionale sono presenti oltre alla salina Contivecchi anche quelle di Sant’Antioco, Molentargius-Poetto e Carloforte, con una capacità produttiva che pongono la nostra isola come potenziale maggior produttore di sale marino in Italia e con un ruolo di rilievo nel contesto europeo;

rilevato che:
– con la vendita della Salina Contivecchi ad ITALKALI, i due player principali del mercato del sale, ATISALE (del gruppo Salin – Francia) e ITALKALI (Italia) controlleranno oltre il 90 per cento della produzione nazionale;
– le due maggiori aziende produttrici del prodotto greggio sono anche quelle che in gran parte si occupano della sua raffinazione;
– la situazione venutasi a creare con le recenti acquisizioni determina, nel mercato italiano, una condizione di duopolio;
– in Sardegna sono presenti 3 aziende di raffinazione che utilizzano quote di sale prodotte dalla salina di Sant’Antioco (ATISALE) e da Contivecchi Cagliari (ITALKALI) e che pertanto si viene oggettivamente a determinare una situazione di rischio di totale dipendenza, per prezzi e approvvigionamenti in quantità rilevanti, dai duopolisti, che risultano allo stesso tempo concorrenti delle aziende sarde;

visto l’articolo 48 del decreto del Presidente della Repubblica 348 del 1979, concernente il trasferimento dallo Stato alla Regione delle funzioni in materia di esercizio dell’attività mineraria e l’articolo 27 della legge mineraria (regio decreto n. 1443 del 1927) che recita: “Qualunque trasferimento per atto tra vivi della concessione deve essere preventivamente autorizzato dal Ministro [per l’economia nazionale] dell’industria, del commercio e dell’artigianato. Ogni atto, che non abbia riportato la preventiva autorizzazione suddetta, è nullo tanto nei confronti dell’Amministrazione quanto fra le parti”,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’industria per sapere:
1) se l’Amministrazione regionale sia stata preventivamente informata, ai sensi della normativa vigente, da parte dell’ENI della decisione di cedere la concessione della Salina di Santa Gilla;
2) qualora nessuna informazione fosse pervenuta dalla società cedente, se intendono applicare la disposizione richiamato in premessa, che dispone la nullità degli atti in assenza di preventiva autorizzazione;
3) quali ulteriori azioni ritenga di intraprendere a tutela dell’occupazione e delle aziende sarde operanti nel settore.

Cagliari, 9 giugno 2022

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