Interrogazione n. 1444/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 1444/A

(Pervenuta risposta scritta in data 30/05/2022)

MANCA Desirè Alma, con richiesta di risposta scritta, sulla procedura di stabilizzazione degli assuntori in ARST.

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La sottoscritta,

premesso che:
– la legge 3 febbraio 1965, n. 14 disciplina il rapporto di servizio dei cosiddetti assuntori, coloro che hanno il compito di occuparsi dell’apertura e della chiusura delle barriere del passaggio a livello in custodia ad ogni treno in transito nonché della pulizia del medesimo passaggio a livello;
– tali mansioni non richiedono una presenza continua e non corrispondono a nessun profilo professionale definito dal CCNL Autoferrotranvieri;
– proprio per via della condizione di precarietà dei contratti degli assuntori perpetrata nel tempo, con la legge regionale 2 agosto 2018, n. 29 è stata istituita presso l’ARST è istituita la lista regionale ad esaurimento del personale assuntori con contratto triennale ai sensi del regio decreto 8 gennaio 1931, n. 148 (Coordinamento delle norme sulla disciplina giuridica dei rapporti collettivi del lavoro con quelle sul trattamento giuridico-economico del personale delle ferrovie, tranvie e linee di navigazione interna in regime di concessione) e della legge 3 febbraio 1965, n. 14 (Regolamentazione delle assuntorie nelle ferro-tramvie esercitate in regime di concessione);
– la legge precisa che della lista fanno parte i soggetti che alla data della sua istituzione ricoprono l’incarico di assuntore svolgendo le mansioni presso le linee ferroviarie del trasporto pubblico locale della Sardegna gestite dall’ARST;
– all’articolo 3 della legge si definisce il processo di inserimento da parte dell’ARST nel proprio organico del personale iscritto nella lista;
– l’ARST tramite bando pubblico pubblica i parametri necessari per selezionare i soggetti iscritti alla lista ad esaurimento aventi priorità nell’inserimento nella sua dotazione organica;
– il personale inserito nella struttura aziendale dell’ARST mantiene il medesimo profilo professionale precedente all’inserimento e acquisisce il livello retributivo del profilo professionale dell’ente di nuova acquisizione;

considerato che:
– i contrattisti dei servizi ferroviari delle piccole stazioni e delle linee secondarie della Sardegna lamentano da tempo la mancata applicazione della legge regionale n. 29 del 2 agosto 2018 che, istituendo la lista regionale ad esaurimento del personale assuntori, puntava ad una selezione, tramite bando pubblico, per salvaguardare il futuro lavorativo dei circa 108 addetti nell’Isola;
– purtroppo, i vertici dell’ARST, confermando il pieno rispetto delle norme e delle leggi vigenti in materia, hanno ammesso di aver proceduto alla pubblicazione di un bando “senza indicazioni o direttive in merito ai criteri da inserire nelle fasi preselettive a tutela della professionalità degli assuntori” ed hanno anche riaffermato “la piena disponibilità e la totale collaborazione” per garantire continuità lavorativa ed un’occupazione stabile ai contrattisti delle ferrovie regionali;
– i lavoratori dei passaggi a livello delle tratte ferroviarie a scartamento ridotto gestite dall’ARST attendono da oltre 20 anni di veder regolarizzata la loro attività e, nonostante la legge approvata dal Consiglio regionale nel 2018, sono costretti a lavorare senza alcun diritto, in condizioni di precarietà e disagio;

rilevato che:
– il 25 febbraio 2022 è stato comunicato a mezzo stampa che nella finanziaria è stata data massima attenzione anche alle categorie di lavoratori troppo a lungo esclusi da ogni misura di tutela in ambito lavorativo;
– tra le misure di sostegno approvate vi è difatti anche lo strumento finanziario per la stabilizzazione degli assuntori, lavoratori dei passaggi a livello delle tratte ferroviarie a scartamento ridotto gestite dall’ARST;
– 1 milione e mezzo di euro l’anno (4,5 milioni nel triennio) sono stati stanziati a favore della stabilizzazione degli assuntori impiegati nei passaggi a livello per far transitare in sicurezza i treni;

ritenuto che nonostante la Regione sia intervenuta con determinazione per sanare una situazione di grave squilibrio individuando le risorse necessarie per l’assorbimento in ARST e dare un contributo concreto alla prosecuzione dell’attività dei 100 lavoratori che lavorano senza diritti minimi (maternità, congedi parentali, Naspi) e con compensi che non superano i 600 euro mensili, ancora oggi la procedura di stabilizzazione non è stata completata,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei trasporti per sapere quali azioni hanno messo in atto per accelerare definitivamente le procedure di stabilizzazione dei lavoratori dell’ARST che ancora oggi lavorano senza diritti minimi (maternità, congedi parentali, Naspi) e con compensi che non superano i 600 euro mensili.

Cagliari, 4 maggio 2022

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