Interrogazione n. 122/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 122/A

(Pervenuta risposta scritta in data 20/02/2020)

CORRIAS – COMANDINI – DERIU – GANAU – MELONI – PIANO – PISCEDDA – MORICONI – AGUS – CADDEO – LAI – LOI – ORRÙ – PIU, con richiesta di risposta scritta, sull’esigenza di istituire un osservatorio regionale finalizzato a contrastare i furti di immagine della Sardegna.

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I sottoscritti,

premesso che:
– la Sardegna ha un territorio costiero che si sviluppa per 1.897 km circa, con una morfologia variegata: estese scogliere alte anche fino a 130 metri, spiagge che si estendono per chilometri, bianchissime in più tratti, spesso incorniciate da splendidi promontori che diradano dolcemente sul mare, piccole cale e insenature, le più accessibili solo dal mare;
– la Sardegna è riconosciuta a livello internazionale per il contesto paesaggistico suggestivo fuori dall’ordinario, il quale attira ogni anno un flusso turistico considerevole, attratto da un entroterra dalla rigogliosa vegetazione boschiva, percorso da sentieri idonei per il turismo attivo (mountain bike, arrampicate, trekking), nonché proprio da quelle spiagge sabbiose che si estendono per chilometri, dalle coste rocciose che diradano a picco sul mare, dalle incantevoli insenature marine naturali, alcune di agevole approdo frequentate nei secoli dalle imbarcazioni, altre periglio battuto dai venti, teatro di naufragi, le cui vestigia sono tutt’ora meta di turismo alternativo (navi romane, aerei militari, navi da guerra, situate lungo il circuito costiero, principalmente in Gallura, presso le Bocche di Bonifacio, presso l’Isola di Molara, attorno all’Isola di Mal di Ventre, presso Teulada, o nel Golfo di Orosei, in quello di Cagliari, lungo i fondali marini di Villasimius, Castiadas e Villaputzu, presso l’Isolotto d’Ogliastra, solo per citarne alcuni),
– il turismo costituisce una voce importante dell’economia isolana e, per questa motivazione, la Regione autonoma della Sardegna, in occasione dell’EXPO 2015, aveva realizzato l’immagine coordinata territoriale “Sardegna endless island” che interpreta la vision “qualità della vita”, accostandovi campagne di promozione che coniugavano efficacemente tradizione e innovazione, identità e contemporaneità, poiché, senza perdere di vista il vissuto dell’isola, ne estrapolava l’essenza per profonderla all’esterno, sfruttando i canali delle moderne tecnologie e dei nuovi media;
– purtroppo, sempre più frequentemente si registrano casi di saccheggio dell’immagine della nostra terra in quanto foto dei nostri splendidi arenili compaiono su siti web e riviste internazionali affiancate a località turistiche diverse, ubicate al di fuori del contesto isolano; le immagini della Sardegna vengono, quindi, impropriamente utilizzate per pubblicizzare locations posizionate all’estero e per attirarvi i turisti in maniera fraudolenta;
– immagini delle multicolori distese di sabbia e delle acque cristalline della nostra isola vengono “smerciate” furbescamente come paesaggi della Grecia, della Spagna, di Creta e di altre località;
– recentemente, come segnalato dalla stampa locale, gli splendidi scenari delle spiagge di Mari Ermi, nelle Coste del Sinis di Cabras, sono state vendute come scorcio marino dell’isola di Creta; mentre Cala Mariolu a Baunei è stata affiancata a Corfù e ancora Cala Coticcio a Caprera è diventata immagine ricorrente della stessa Grecia, gli scorci incantevoli di Tavolara sono diventati quelli di Cartagena in un noto videoclip musicale sudamericano. Ancora più recentemente, su un portale turistico patrocinato dalla Provincia di Agrigento, le splendide panoramiche di Cala Goloritzè sono state traferite da Baunei a Caltanisetta, la suggestiva Is Aruttas da Cabras spostata sulle coste di Palermo e, infine, Cala dei gabbiani, da Baunei traslocata nelle coste di Ragusa;

considerato che:
– il furto di immagine e la sua diffusione con qualunque mezzo, oltre che costituire reato di truffa e frode informatica che la Regione dovrebbe perseguire, arreca un danno non quantificabile alla Sardegna che su quelle immagini, su quegli splendidi scenari unici al mondo punta per la promozione del turismo e del territorio;
– il furto di immagine è un fenomeno che si riscontra sempre con maggiore frequenza e che necessita di essere arginato;
– è opportuno che la Regione autonoma della Sardegna attivi tutte le forme di azione possibili al fine di tutelare l’immagine dei luoghi intesa come strumento di promozione e valorizzazione del territorio e, di conseguenza, volano per l’economia locale che sul turismo investe ingenti risorse pubbliche;

valutato che:
– appare necessario come debba esserci un soggetto preposto al monitoraggio di un corretto utilizzo dell’immagine della Sardegna, al fine di prevenire azioni in danno all’economia della stessa e ad intervenire (segnalando nelle opportune sedi e agendo con strumenti appositi) laddove ravvisasse qualunque azione contraria;
– l’Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio ha in capo le competenze istituzionali finalizzate alla promozione del territorio (e di ogni forma di sua rappresentazione) sia a livello locale sia nazionale e internazionale, talché attiva ogni anno azioni (campagne promozionali e pubblicitarie a tutti i livelli, anche tramite i principali vettori, i canali tv, il web, le squadre che giocano nei massimi campionati, la partecipazione a fiere ed eventi, etc.) volte all’esportazione del brand “Sardegna endless island” oltre i confini isolani;
– appare necessario che venga istituito, per il tramite dell’Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio, un osservatorio dedicato al fenomeno dei furti di immagine che si occupi di monitorare sul corretto utilizzo delle rappresentazioni della Sardegna su qualunque canale (carta stampata, media, web) sia da parte delle istituzioni che degli operatori economici,

chiedono di interrogare l’Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio per sapere:
1) se siano state già intraprese attività volte a contrastare i furti di immagine della Sardegna al fine di pubblicizzare, in maniera fraudolenta e in danno al nostro territorio, località situate oltre i confini isolani;
2) se possa essere valutata la possibilità di istituire, per il tramite dell’Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio, un osservatorio regionale dedicato al fenomeno dei furti di immagine il quale si occupi di monitorare sul corretto utilizzo delle rappresentazioni della Sardegna su qualunque canale (carta stampata, media, web) sia da parte delle istituzioni che degli operatori economici.

Cagliari, 4 settembre 2019

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