Interrogazione n. 1214/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 1214/A

PISCEDDA – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – PINNA, con richiesta di risposta scritta, sulla possibilità di attivazione di una campagna screening per la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore polmonare con Tac torace a basso dosaggio in soggetti a rischio.

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I sottoscritti,

premesso che nell’Atlante sanitario della Sardegna, che delinea il profilo di salute della popolazione aggiornato al 2020 e pubblicato sul sito della Regione, si legge che “Le malattie cardiovascolari e i tumori rappresentano proporzionalmente, in Sardegna come nel resto d’Italia e del mondo occidentale, le prime due cause di morte essendo responsabili di circa i due terzi di tutti i decessi; in particolare, mentre a livello nazionale la prima ha un peso percentuale maggiore di 6 punti rispetto alla seconda (34,9 per cento malattie cardiovascolari, 28,6 per cento tumori – tab. 3.2), in Sardegna sono equivalenti (rispettivamente 30 per cento dei decessi);

considerato che:
– il Parlamento europeo ha ripetutamente indicato la lotta contro i tumori come un obiettivo essenziale;
– la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea sancisce che ogni persona ha il diritto di accedere alla prevenzione sanitaria e di ottenere cure mediche;
– un europeo su tre sviluppa un cancro nel corso della vita e ogni anno nell’Unione europea muoiono di cancro circa 1,3 milioni di persone, pari al 26 per cento circa di tutti i decessi;
– il cancro al polmone è la principale causa di mortalità per cancro nell’Unione europea, seguito dal cancro colorettale e dal cancro al seno;
– sebbene il cancro e altre comorbilità correlate colpiscano sia le donne che gli uomini, è necessaria una politica mirata dal momento che ciascun sesso è colpito da tipi di cancro specifici e che esistono metodi di diagnosi e prevenzione diversi per le donne e gli uomini;
– la comunità scientifica ritiene che sia indispensabile ottimizzare i programmi di screening per le malattie cardiopolmonari legate al fumo.
– lo scopo dell’identificazione in fase precoce, utilizzando TC a basse dosi di radiazioni, si rivolge a persone definite ad alto rischio per malattie pericolose come quelle cardiovascolari, la BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva) e i tumori del polmone;
– il target individuato è quello di individui di entrambi i sessi che sono stati e siano ancora forti fumatori, che abbiano fumato per almeno 20 anni e abbiano almeno 55 anni d’età e anche persone a rischio aumentato per altri motivi, come familiarità, patologie respiratorie concomitanti o l’esposizione a particolari sostanze, magari per lavoro; si tratta di persone esposte a malattie gravi che si può sperare di curare efficacemente quando si intervenga precocemente;

rilevato che:
– una delle sfide dei sistemi sanitari e dell’oncologia è quella della prevenzione e delle terapie di precisione, su questo fronte giocano un ruolo essenziale l’offerta e la garanzia di equità di accesso alle analisi di profilazione genomica avanzate come alle indagini diagnostiche strumentali, sia l’accesso ai nuovi farmaci e terapie e agli studi clinici è una delle sfide dell’oncologia di precisione;
– sono numerosi gli studi in tutto il mondo che attestano che lo screening consente di accertare neoplasie in uno stadio iniziale, potenzialmente curabile e guaribile, riducendo la mortalità per tumore del polmone nelle persone ad alto rischio fino al 35 per cento e alzano la percentuale di sopravvivenza a 5 anni del 73 per cento;
– alle persone coinvolte (gratuitamente) nello screening viene effettuata una spirometria per valutare la capacità respiratoria. Un passaggio fondamentale è il colloquio con gli esperti del centro antifumo, perché questa è anche un’occasione preziosa per motivare a smettere di fumare, aiutare chi non ce la fa o chi teme di ricaderci. Successivamente viene eseguita una TC a basso dosaggio, senza mezzo di contrasto, cui si ricorre solo in caso di dubbio per verificare la presenza di noduli polmonari sospetti e valutare la calcificazione delle coronarie;
– oggi la TC spirale (versione attuale della “vecchia” Tac, Tomografia assiale computerizzata) è uno strumento essenziale per la diagnosi precoce delle malattie polmonari e che permette di studiare il torace ottenendo immagini molto precise e sottoponendo la persona a una quantità ridotta di radiazioni, paragonabile a quella di una lastra Rx al torace;

considerato che:
– la diagnosi precoce del cancro grazie ai controlli medici può salvare la vita;
– che è pertanto fondamentale migliorare l’accesso alle misure di prevenzione disponibili attraverso i controlli medici;
– rientra tra le priorità riconosciute internazionalmente e dallo Stato migliorare l’accesso ad uno screening precoce, attraverso un utilizzo più efficace delle risorse, e ad avviare campagne di sensibilizzazione per incoraggiare tutti i gruppi a rischio ad usufruire dei controlli medici preventivi gratuiti;

rilevato che:
– tutte le evidenze vanno dunque a favore della pianificazione di programmi di screening rivolti alla popolazione più a rischio di sviluppare un carcinoma polmonare;
– questi rappresenterebbero l’occasione per integrare interventi pubblici di diagnosi precoce, con iniziative ben strutturate di prevenzione primaria i cui destinatari devono essere gli studenti delle scuole elementari e media di primo grado;
– i programmi di screening dovrebbero certamente essere innestati all’interno di campagne di cessazione del fumo, in cui il counseling antifumo venga reso obbligatorio per tutte le persone che vogliono aderire allo screening (pur lasciando ovviamente libera la scelta di continuare a fumare);
– per la prima volta avremmo dei programmi di screening con una popolazione selezionata non in base all’età, ma in base al livello di rischio individuale legato a un comportamento,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene della sanità e dell’assistenza sociale per conoscere:
1) se non ritengano opportuno implementare il programma mirato di prevenzione e diagnosi precoce del tumore polmonare, di prevenzione delle patologie cardiovascolari e la BPCO correlate al fumo;
2) se siano a conoscenza che altre regioni hanno intrapreso la scelta della diagnosi tramite Tac;
3) quali campagne di screening antitumorali siano attualmente allo studio del Dipartimento di prevenzione;
4) se in esse sia ricompresa anche l’attivazione di una campagna screening con l’utilizzo della tac a basso dosaggio e finalizzata alla indagine precoce sia delle malattie cardiovascolari che del tumore al polmone nei soggetti a rischio;
5) se non reputino necessario promuovere una campagna regionale di educazione ai corretti stili di vita diretta a dissuadere i giovani dal fumo con una corretta informazione sui rischi ad esso connessi.

Cagliari, 27 settembre 2021

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