Interrogazione n. 1128/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 1128/A

COMANDINI – GANAU – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PINNA – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di potenziare le commissioni mediche integrate per il riconoscimento dell’invalidità civile.

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I sottoscritti,

premesso che:
– la fase sanitaria per il processo di riconoscimento dell’invalidità civile è necessaria ad accertare il grado di invalidità civile, cecità, sordità, disabilità e handicap in base alle minorazioni del soggetto richiedente;
– l’accertamento sanitario compete alla ASL attraverso una Commissione medica integrata (CMI) da un medico dell’INPS;
– il monitoraggio INPS di invalidità civile, riferito al periodo gennaio-aprile 2021, evidenzia che a fronte di 23.582 domande per l’accertamento, sono stati definiti 17.757 verbali e che i giorni medi per la chiamata a visita sono circa 191;

viste:
– la legge 9 marzo 2006, n. 80, conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 10 gennaio 2006, n. 4, recante misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento della pubblica amministrazione, che ha introdotto il comma 3 bis “L’accertamento dell’invalidità civile ovvero dell’handicap, riguardante soggetti con patologie oncologiche, è effettuato dalle commissioni mediche di cui all’articolo 1 della legge 15 ottobre 1990, n. 295, ovvero all’articolo 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, entro quindici giorni dalla domanda dell’interessato. Gli esiti dell’accertamento hanno efficacia immediata per il godimento dei benefici da essi derivanti, fatta salva la facoltà della commissione medica periferica di cui all’articolo 1, comma 7, della legge 15 ottobre 1990, n. 295, di sospenderne gli effetti fino all’esito di ulteriori accertamenti”;
– la legge 5 febbraio 1992, n. 104 (Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate), articolo 3, commi 1 e 3 e articolo 4;
– la legge 30 marzo 1971, n. 118 conversione in legge del decreto legge 30 gennaio 1971, n. 5 e nuove norme in favore dei mutilati ed invalidi civili;
– la legge 15 ottobre 1990, n. 295 (Modifiche ed integrazioni all’articolo 3 del decreto legge 30 maggio 1988, n. 173, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 luglio 1988, n. 291), e successive modificazioni, in materia di revisione delle categorie delle minorazioni e malattie invalidanti;

visto il decreto legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito in legge con modificazioni dalla legge 3 agosto 2009, n. 102 dove all’articolo 20, “Contrasto alle frodi in materia di invalidità civile”, si rivedono profondamente le modalità di presentazione delle domande di accertamento, della valutazione, della concessione e del ricorso giurisprudenziale;

considerato che:
– le commissioni medico-legali, con la verifica di accertamento dell’invalidità civile e dell’handicap, svolgono un’attività a favore di un settore della popolazione particolarmente debole e bisognoso che, per essere efficace è necessario un contenimento dei tempi burocratici;
– è necessario assicurare, a questa particolare categoria di persone, un’assistenza tempestiva e puntuale per garantire la qualità della vita e per assicurare loro le cure e l’assistenza, in assenza delle quali verrebbe a rischio la loro stessa sopravvivenza, molte delle persone in attesa della visita di riconoscimento sono purtroppo nel frattempo decedute a causa del prolungarsi dei tempi burocratici;

considerato ulteriormente che:
– la Sardegna presenta una situazione di arretrato per le visite di accertamento e di revisione, ulteriormente aggravata dall’emergenza sanitaria da Covid-19, che richiede tempi di visita ancora più lunghi rispetto agli anni precedenti;
– tali criticità sono state ultimamente oggetto di attenzione da parte della direzione generale dell’INPS che ha appunto richiesto alle strutture territoriali la realizzazione di appositi piani di smaltimento;
– il ritardo nelle visite di revisione non preclude il mantenimento del beneficio da parte del cittadino ma, concorre certamente a determinare uno stato di incertezza in soggetti già fragili;

evidenziate:
– la forte carenza di medici di categoria la cui assenza accresce il carico di impegni dell’esiguo contingente medico INPS;
– la rinuncia di medici in convenzione, già esperti, che scelgono sedi di lavoro che garantiscono maggiore stabilità,

chiedono di interrogare l’Assessore regionale dall’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, per sapere se non ritenga opportuno ed urgente, in considerazione della situazione di arretrato (fermo al febbraio 2020) per le visite non oncologiche di accertamento e di revisione dell’invalidità civile, ulteriormente aggravato dall’emergenza sanitaria da Covid-19, adeguare le strutture delle commissioni reclutando il personale necessario per affrontare la mole degli arretrati e accelerare il disbrigo di quelle correnti, facendo ricorso a tutte le forme contrattuali previste dall’ordinamento giuridico, accelerando le procedure concorsuali già avviate e autorizzando le assegnazioni temporanee da altre amministrazioni, al fine di rispettare e garantire il diritto alla salute dei nostri concittadini.

Cagliari, 16 luglio 2021

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