Interrogazione n. 1121/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 1121/A

(Discussa in Aula il 03/08/2021 ai sensi dell’articolo 123 bis del Regolamento)

LAI – COCCO, con richiesta di risposta scritta, sul ridimensionamento del livello assistenziale e terapeutico per i soggetti affetti da sclerosi multipla in cura presso il Centro di Cagliari.

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I sottoscritti,

premesso che:
– il Centro sclerosi dell’Ospedale Binaghi di Cagliari è una eccellenza a livello internazionale, con professionalità da tutelare e salvaguardare, e possiede tutte le caratteristiche strutturali e tecnologiche più moderne che ne facilitano la fruibilità da parte della collettività;
– a seguito della ristrutturazione, legata alla conversione dei reparti ed alla conseguente trasformazione del Centro di neurologia dell’Ospedale Binaghi di Cagliari in presidio Covid-19, parte del Centro sclerosi multipla è stato trasferito nei locali del Centro di neuroriabilitazione dell’Ospedale Businco di Cagliari;
– contestualmente, il Centro è stato diviso in due, mantenendo al Businco il day hospital terapeutico, parte del day hospital diagnostico e qualche ambulatorio, mentre la parte rilevante degli ambulatori, la Neurofisiologia e la Neuroriabilitazione sono nuovamente attivi al Binaghi;
– attualmente, dei settemila sardi affetti da sclerosi multipla, circa 5.000 sono in cura presso il Centro di Cagliari, mentre i restanti duemila sono seguiti nelle strutture di Sassari e Nuoro;

dato atto che per la natura e la complessità della patologia, le persone necessitano continuamente di prestazioni, terapie ed esami strumentali che devono essere somministrati senza ritardi ed in contesti protetti, al fine di garantire loro una buona qualità di vita;

rilevato che:
– il Centro di Cagliari si regge al momento su quattro medici specializzati in sclerosi multipla (due dei quali in procinto di andare in pensione) e della Direttrice universitaria, il rapporto è di uno per più di mille pazienti, creando notevoli disagi alle persone attualmente in cura soprattutto in ragione della notevole riduzione del numero di prestazioni e della contrazione dei livelli essenziali di assistenza, con il conseguente aggravamento della capacità di risposte alle esigenze ed ai bisogni delle persone con sclerosi multipla che a tutt’oggi persiste ed è in realtà in costante aumento;
– le linee guida nazionali elaborate dall’AISM indicano il rapporto ottimale in 1 neurologo ogni 250 persone con SM, ragione per cui in Sardegna occorrerebbe il quadruplo degli specialisti attualmente operativi;
– il caos e la disorganizzazione derivanti dal trasferimento prima e dal successivo sdoppiamento dei servizi poi hanno prodotto l’inadeguatezza dei supporti diagnostici che rendono possibili le diagnosi precoci e gli ulteriori ritardi per il follow up della patologia;
– la deliberazione della Giunta regionale n. 7/48 del 12 febbraio 2019 è ad oggi una scatola vuota, poiché il Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) per la sclerosi multipla in Regione, non è mai stato revisionato e reso operativo;

evidenziato che è assolutamente dirimente che ATS attivi le procedure concorsuali per il reclutamento di medici specialisti, come promesso a suo tempo da Ares, l’Azienda regionale della salute di recente costituzione, istituendo una graduatoria unica di neurologi per incarichi a tempo indeterminato;

ritenuto che in un momento storico in cui è estremamente necessario e urgente garantire i livelli di assistenza essenziali, la continuità di cura e l’omogeneità e tempestività nelle risposte, le soluzioni adottate dalla Giunta regionale, al contrario, appaiono confuse e inadeguate a fronteggiare un fenomeno di tale portata,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere se:
1) siano al corrente della situazione sopra descritta;
2) non ritengano opportuno riservare maggiori attenzioni rispetto al diritto alla salute di tutti i sardi con sclerosi multipla e patologie similari;
3) non ritengano altresì opportuno, alla luce di quanto suesposto, uniformare il Centro di Cagliari per l’assistenza alle persone affette datale patologia ed attivare le procedure concorsuali per il reclutamento di medici specialisti neurologi a tempo indeterminato, senza penalizzare una delle malattie più gravi in Sardegna e con essa le persone che ne soffrono.

Cagliari, 14 luglio 2021

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