Interrogazione n. 1037/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 1037/A

(Pervenuta risposta scritta in data 09/03/2023)

AGUS – CADDEO – LOI – ORRÙ – PIU – SATTA Gian Franco – ZEDDA Massimo, con richiesta di risposta scritta, sulla nomina del Direttore generale dell’ASPAL.

***************

I sottoscritti,

premesso che:
– con l’articolo 10 della legge regionale 17 maggio 2016, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, recante “Disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro”, è stata istituita l’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL), quale organismo tecnico della Regione con compiti di erogazione dei servizi per il lavoro e la gestione delle misure di politica attiva connesse alle funzioni e ai compiti della Regione, nonché a tutti gli altri compiti in materia di lavoro affidati a essa dalla Giunta regionale;
– l’articolo 14 di tale legge regionale dispone, al comma 1, che “il direttore generale è il rappresentante legale dell’Agenzia e nei limiti stabiliti dallo statuto ha competenza in materia amministrativa, finanziaria e di bilancio. Egli svolge compiti di coordinamento, direzione e controllo ed è responsabile dei risultati raggiunti in attuazione degli indirizzi e dell’atto di cui all’articolo 10, rispettivamente comma 3 e 4. In particolare:
a) predispone il programma annuale di attività;
b) alloca le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili per l’attuazione del programma e ne definisce le responsabilità in relazione alle competenze e agli obiettivi affidati;
c) conferisce gli incarichi ai dirigenti, ne dirige, coordina e valuta l’attività;
d) propone alla Giunta regionale l’adozione della dotazione organica e del bilancio;
e) predispone annualmente una relazione sull’attività svolta e i risultati conseguiti in relazione agli obiettivi assegnati, e ne dà comunicazione all’Assessore competente”;
– l’articolo 14 dispone, al comma 2, che il direttore generale è scelto, con procedura a evidenza pubblica, tra persone in possesso del diploma di laurea di comprovata esperienza e competenza in materia di servizi per il lavoro e politiche attive che abbiano svolto, per almeno cinque anni, funzioni dirigenziali in strutture pubbliche o private;

considerato che:
– ai sensi della legge regionale 13 novembre 1998, n. 31, articoli 28 e 29, e della legge regionale n. 9 del 2016, articolo 14, comma 2, con determinazione n. 1964 del 13 novembre 2020 è stato approvato l’avviso pubblico rivolto all’acquisizione di manifestazioni di interesse per l’incarico di Direttore generale dell’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL);
– con determinazione n. 231 del 12 febbraio 2021 è stato approvato l’elenco degli idonei per la nomina di Direttore generale ASPAL;
– con deliberazione della Giunta regionale del 7 maggio 2021, n. 17/3 è stato nominato il Direttore generale dell’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL);

ricordato che:
– con deliberazione n. 25/8 del 28 giugno 2019, la Giunta regionale aveva proceduto all’attribuzione delle funzioni di Direttore generale della Direzione generale dell’organizzazione e del personale dell’Assessorato degli affari generali, personale e riforma della Regione alla stessa persona incaricata a maggio come Direttore generale dell’ASPAL;
– a seguito delle verifiche effettuate dal Settore trattamento giuridico ed economico del Servizio gestione giuridica ed economica dei rapporti di lavoro, supporti alla trattazione e trasparenza, della Direzione generale dell’organizzazione e del personale dell’Assessorato degli affari generali, personale e riforma della Regione, sui requisiti per l’attribuzione delle funzioni di Direttore generale dell’organizzazione e del personale dell’Assessorato degli affari generali, personale e riforma della Regione, era emerso che la persona nominata non disponesse dei requisiti imposti dalla legge regionale a chi ricopre funzioni apicali all’interno dell’amministrazione regionale, con particolare riferimento allo svolgimento per almeno un quinquennio di funzioni dirigenziali in organismi ed enti pubblici o privati o aziende pubbliche o private;
– con deliberazione n. 38/11 del 26 settembre 2019 la Giunta regionale, prendendo atto che, a seguito di comunicazioni intercorse con la Presidenza della Regione, la persona precedentemente individuata dalla Giunta regionale con deliberazione n. 25/8 del 28 giugno 2019 come Direttore generale della Direzione generale dell’organizzazione e del personale fino al 31 dicembre 2019 aveva rinunciato all’incarico per il quale aveva manifestato l’interesse nel mese di giugno, individuava un nuovo Direttore generale per la medesima Direzione generale;

rilevato che:
– in data 3 ottobre 2019 era stata trasmessa alla Direzione generale dell’organizzazione e personale dell’Assessorato agli affari generali, personale e riforma della Regione formale richiesta di copia atti e informazioni ai sensi dell’articolo 105 del Regolamento interno del Consiglio regionale in merito alle procedure di conferimento delle funzioni di direttori generali esterni attribuite dalla Giunta regionale ai sensi dell’articolo 29 della legge regionale n. 31 del 1998, con la richiesta, in particolare, degli atti istruttori e dei pareri propedeutici alle decisioni della Giunta in merito a tali nomine;
– in data 17 ottobre 2019, durante la discussione del disegno di legge n. 51 recante “Disposizioni in materia di enti locali” la Giunta regionale aveva presentato un emendamento (n. 59), giudicato inammissibile perché non attinente all’argomento in discussione e quindi ritirato, avente come contenuto un’interpretazione autentica dell’articolo 29 della legge regionale 31 del 1998 secondo la quale “il comma 1 dell’articolo 29 si interpreta nel senso che le funzioni dirigenziali in organismi ed enti pubblici o privati sono provate anche nel caso di soggetti muniti di particolare e comprovata qualificazione professionale che risultino iscritti da almeno un quinquennio ad albi il cui accesso è subordinato al superamento di apposito esame di Stato”;
– l’emendamento proposto dalla Giunta regionale, oltre a essere temporalmente successivo rispetto alle deliberazioni di nomina del 28 giugno e ai successivi decreti assessoriali di conferimento delle funzioni di direttori generali esterni, appare modificativo rispetto al contenuto dell’articolo 29 della legge regionale n. 31 del 1998, inserendo, di fatto, un nuovo criterio alternativo a quelli indicati in norma (ovvero quello relativo all’appartenenza ad albo professionale) e configurando un uso evidentemente scorretto e illegittimo dell’interpretazione autentica che non dovrebbe intervenire per modificare il contenuto di una norma precedentemente approvata ma solo a renderla comprensibile ai fine applicativi.

considerato che:
– da un’analisi dei curricula dei dirigenti esterni nominati a suo tempo dalla Giunta regionale, ottenuti attraverso la procedura di accesso agli atti ai sensi dell’articolo 105 del Regolamento consiliare del 3 ottobre 2019, alcuni tra i soggetti incaricati non sembravano essere in possesso dei requisiti previsti dalla normativa regionale;
– la nomina di figure non aventi i requisiti previsti dalla normativa espone l’Amministrazione regionale a rischi in termini di impugnabilità e di annullabilità degli atti adottati dalle direzioni, nonché a ogni altro rischio connesso con le responsabilità di nomina in capo alla Giunta regionale;
– peraltro, in questa fase di enorme crisi dei settori produttivi e del mondo del lavoro a causa della pandemia da Covid-19, l’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL) è chiamata a un lavoro importante e delicato, per cui occorre individuare figure di grande e comprovata professionalità,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione per sapere:
1) se il Direttore generale dell’ASPAL, nominato con deliberazione della Giunta regionale del 7 maggio 2021, n. 17/3, abbia i requisiti previsti dalla normativa regionale in materia di personale e organizzazione degli uffici della Regione, oltre che quelli previsti specificamente per la Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL) ai sensi dell’articolo 14 della legge regionale 17 maggio 2016, n. 9;
2) in che modo il Direttore generale dell’ASPAL, che nel 2019 non disponeva dei requisiti imposti dalla legge regionale per accedere a funzioni apicali all’interno dell’Amministrazione regionale, abbia maturato i cinque anni richiesti con funzioni dirigenziali in strutture pubbliche o private;
3) quali siano e come siano state valutate la comprovata esperienza e competenza in materia di servizi per il lavoro e politiche attive svolti;
4) se nell’ambito del procedimento di designazione e conferimento definitivo della funzione di Direttore generale della Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL) sia stato chiesto un parere alla Direzione generale dell’area legale, struttura della Presidenza della Regione competente, in particolare, in materia di assistenza e consulenza giuridico-amministrativa per le strutture dell’amministrazione regionale;
5) se, al fine di evitare di esporre l’Amministrazione regionale a rischi in termini di impugnabilità e di annullabilità degli atti adottati dal nuovo Direttore generale dell’ASPAL, non sia il caso di revocare in autotutela la nomina della dirigente che, già nel 2019, non aveva i requisiti imposti dalla legge regionale a chi ricopre funzioni apicali all’interno dell’Amministrazione regionale;
6) quali siano le ragioni che hanno spinto la Giunta regionale a individuare in questa fase di enorme crisi dei settori produttivi e del mondo del lavoro a causa della pandemia da Covid-19, in cui l’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL) è chiamata a un lavoro importante e delicato per cui occorre individuare figure di grande e comprovata professionalità, un Direttore generale che non pare disporre delle qualifiche e delle competenze necessarie.

Cagliari, 11 maggio 2021

Condividi: