Interpellanza n. 62/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interpellanza n. 62/A

MELONI – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MORICONI – PIANO – PISCEDDA sulla necessità di porre in essere, da parte del Presidente della Regione e dell’Assessore regionale dei trasporti, ogni utile azione e iniziativa volta all’avvio e alla positiva conclusione del procedimento di gara per garantire la nuova continuità territoriale aerea tra la Sardegna e gli scali aeroportuali di Roma Fiumicino e Milano Linate, nonché a scongiurare l’abbandono dell’isola da parte della compagnia aerea Air Italy.

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I sottoscritti

premesso che:
– a seguito della pubblicazione del bando del settembre 2018, relativamente alla continuità territoriale tra i tre principali aeroporti della Sardegna e le città di Milano e Roma, sono state assegnate le rotte dagli aeroporti di Cagliari, Alghero ed Olbia ai vettori aggiudicatari delle procedure di gara;
– l’efficacia dell’aggiudicazione era tuttavia subordinata alla condizione che “nessun vettore aereo comunitario comunichi alla Regione autonoma della Sardegna, durante tutto il semestre di pubblicazione della nota informativa di cui all’articolo 17, paragrafo 4, di tale regolamento e comunque fino alla data di sottoscrizione dell’eventuale contratto con il vettore selezionato tramite la presente gara pubblica, l’intenzione di avviare il servizio aereo onerato, a decorrere dalla data di entrata in vigore degli oneri di servizio pubblico sulla rotta indicata al paragrafo 1 senza usufruire di diritti esclusivi e senza ricevere un corrispettivo finanziario”;
– le rotte dall’aeroporto di Olbia per Milano Linate, Roma Fiumicino e viceversa, sono state assegnate in prima battuta al vettore Alitalia SAI Spa, così come le rotte dagli aeroporti di Cagliari e Alghero per Milano Linate, Roma Fiumicino e viceversa;
– il 12 marzo 2019 il vettore Air Italy ha dichiarato di accettare formalmente ed integralmente gli oneri di servizio pubblico di cui al decreto ministeriale n. 367 del 2018, e successive modifiche e integrazioni, sulle rotte Olbia-Milano Linate e viceversa e Olbia-Roma Fiumicino e viceversa, per un periodo di 12 mesi, senza usufruire di diritti esclusivi e senza ricevere un corrispettivo finanziario e ciò ha comportato per queste rotte l’inefficacia dell’aggiudicazione a favore di Alitalia SAI Spa;
– parimenti il vettore Alitalia, 1’8 aprile 2019, ha dichiarato di accettare formalmente ed integralmente gli oneri di servizio pubblico di cui al decreto ministeriale n. 367 del 2018, e successive modifiche e integrazioni, sulle rotte Olbia-Milano Linate e viceversa e Olbia-Roma Fiumicino e viceversa, per un periodo di 12 mesi, senza usufruire di diritti esclusivi e senza ricevere un corrispettivo finanziario;

considerato che:
– con nota in data 1° aprile 2019 la Commissione europea ha formulato rilievi sui bandi di gara relativamente ai collegamenti aerei onerati da e per gli scali di Cagliari e Alghero con gli scali di Roma Fiumicino e Milano Linate, il Presidente della Regione ha pertanto ritenuto di chiedere al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti la prosecuzione del regime di imposizione previsto dal decreto ministeriale n. 61/2013 limitatamente alle rotte Alghero-Roma Fiumicino e viceversa, Alghero-Milano Linate e viceversa, Cagliari-Roma Fiumicino e viceversa e Cagliari-Milano Linate e viceversa;
– a seguito della summenzionata nota della Commissione europea, il Presidente della Regione ha ritenuto di chiedere altresì che il decreto ministeriale n. 367 del 2018 producesse i suoi effetti limitatamente alle rotte Olbia-Roma Fiumicino e viceversa e Olbia-Milano Linate e viceversa;
– con il successivo decreto ministeriale è stata dunque prorogata la continuità territoriale così come prevista dal decreto ministeriale 21 febbraio 2013, n. 61, per i servizi aerei di linea sulle rotte Alghero-Roma Fiumicino e viceversa, Alghero-Milano Linate e viceversa, Cagliari-Roma Fiumicino e viceversa e Cagliari-Milano Linate e viceversa;
– l’applicazione delle disposizioni del decreto ministeriale 8 agosto 2018, n. 367, è stata invece limitata alle sole rotte Olbia-Roma Fiumicino e viceversa e Olbia-Milano Linate e viceversa;

atteso che:
– l’applicazione di tale schema sta creando uno squilibrio tra i diversi aeroporti sardi anche in termini di articolazione tariffaria, differente a seconda che si viaggi dagli aeroporti di Cagliari e Alghero verso gli scali di Fiumicino e Linate e viceversa o che si viaggi dall’aeroporto di Olbia verso le stesse destinazioni e viceversa;
– ciò, come è evidente, comporta non solo una grave disparità di trattamento tra le persone che raggiungono o lasciano l’Isola ma anche una grave penalizzazione tra i diversi territori della Sardegna;
– la penalizzazione incide anche sul vettore Air Italy, unico rimasto, a far data dallo scorso 8 settembre, ad esercire le tratte da Olbia per Milano e Roma e si ripercuote sull’intero sistema aeroportuale; già infatti il settore maintenance, fiore all’occhiello creato da Alisarda e potenziato da Meridiana, è ad oggi ridotto all’osso a seguito dei trasferimenti di parte delle attività e del personale a Malpensa;
– non si può ignorare il ruolo che Air Italy (già Meridiana e, ancora prima Alisarda, compagnia di bandiera sarda) ha ricoperto nei trasporti sardi negli ultimi cinquanta anni un ruolo non limitato al mero trasporto aeroportuale, ma nei fatti determinante per lo sviluppo del turismo in Sardegna – mediante la creazione di occupazione diretta di alta specializzazione e un indotto straordinario di qualità legato ai servizi aeroportuali e turistici;

rilevato che:
– oggi Air Italy sarebbe in procinto di abbandonare l’aeroporto di Olbia e di trasferire la propria organizzazione e i propri servizi e, conseguentemente, il personale all’aeroporto di Milano Malpensa;
– in tal caso la Sardegna perderebbe migliaia di posti di lavoro con danni gravissimi su un tessuto sociale già di per sé sofferente e con possibili importanti ripercussioni sulle entrate tributarie regionali in termini di mancato gettito IRAP, IVA e IRPEF;
– le preoccupazioni e le richieste di incontro rivolte nelle ultime settimane dai vertici della compagnia Air Italy alla Presidenza della Regione sarebbero inspiegabilmente caduti nel vuoto;

tenuto conto che:
– si rende necessario scongiurare l’eventualità che si concretizzino tagli occupazionali con il conseguente progressivo arresto dello sviluppo dell’aeroporto di Olbia;
– l’attuale regime di continuità territoriale è prossimo alla scadenza (aprile 2020) e che, ai sensi del regolamento CE n. 1008/2008, la nota informativa che dà evidenza della gara pubblica deve essere pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea per un periodo minimo di sei mesi prima dell’avvio delle nuove concessioni;
– l’aeroporto di Olbia dovrà chiudere totalmente al traffico aereo per almeno 45 giorni agli inizi del 2020 per consentire i lavori di allungamento della pista,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei trasporti per conoscere:
1) quale sia lo stato attuale delle procedure atte ad avviare la continuità territoriale dall’aprile 2020 che garantisca oltre al diritto alla mobilità dei sardi la necessaria omogeneità delle articolazioni tariffarie tra i diversi aeroporti isolani così da evitare il crearsi di uno squilibrio tra i territori della stessa isola;
2) quale sia il livello dei rapporti e delle interlocuzioni con i vertici della compagnia Air Italy e con le parti sociali interessate, al fine di scongiurare il paventato abbandono della Sardegna da parte della medesima compagnia;
3) quali siano le iniziative che intendano assumere nel caso in cui, a causa della inerzia della Regione, non si giunga all’assegnazione delle rotte in continuità territoriale entro il termine di scadenza dell’attuale regime e le compagnie oggi titolari delle rotte dall’aeroporto di Olbia non intendessero proseguire l’esercizio delle rotte medesime in assenza di compensazioni;
4) quali iniziative abbiano assunto o intendano urgentemente assumere per alleviare i disagi e garantire il diritto alla continuità territoriale a tutti i passeggeri che intenderanno lasciare l’isola dal territorio del nord est della Sardegna o arrivarci nel periodo di chiusura totale dello scalo gallurese.

Cagliari, 3 ottobre 2019

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