Interpellanza n. 173/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interpellanza n. 173/A

ENNAS – SAIU – GIAGONI – MANCA Ignazio – MELE – PIRAS sul caro energia e sul rischio di chiusura delle aziende energivore della Sardegna.

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I sottoscritti,

premesso che:
– i continui aumenti dei costi dell’energia incidono pesantemente sul settore produttivo e sulle aziende sarde;
– l’assenza di misure atte a calmierare i costi dell’energia porterebbe al rischio di interruzione della produzione delle imprese con conseguenze sulla produzione e sull’occupazione diretta e indiretta;

preso atto che:
– la situazione internazionale dell’ultimo mese ha inciso in maniera importante sui costi energetici mettendo a rischio l’esistenza dell’intero sistema produttivo nazionale;
– le imprese energivore sarde devono fare i conti con la mancanza di strumenti specifici per la riduzione dei costi energetici che garantiscano condizioni analoghe alle aziende ubicate nella penisola;
– i costi dell’energia vanno a sommarsi a quelli già alti dell’insularità;
– diverse realtà industriali regionali hanno manifestato la necessità, visti i costi energetici insostenibili, di interrompere la produzione con conseguente perdita di produzione e gravi ricadute negative occupazionali;

considerato che:
– tra le aziende in crisi a causa del prezzo dell’energia vi è la Portovesme Srl, azienda produttrice di piombo e zinco, che ha già parzialmente fermato gli impianti da alcuni mesi e annunciato l’assoluta difficoltà a continuare a mantenere in marcia le attività degli stabilimenti di Portovesme e San Gavino;
– oltre alla sopravvivenza di un settore particolarmente strategico per tutta la nazione, c’è in gioco il futuro di oltre 1.500 lavoratori, tra diretti e indiretti;
– la chiusura dello stabilimento sarebbe un ulteriore grave, irreparabile colpo a un territorio che soffre da tempo una grave crisi occupazionale;
– i diversi strumenti messi in campo dal governo hanno concretamente determinato condizioni di maggior favore per le imprese ubicate nei territori peninsulari che hanno potuto usufruire sia della remunerazione del servizio di interrompibilità ordinaria, sia dei benefici dell’import virtuale mentre le imprese nei territori insulari possono godere esclusivamente del beneficio derivante dalla prestazione del servizio di interrompibilità;
– nessuno degli strumenti ipotizzati finora a livello nazionale, tra cui la superinterrompibilità, finalizzati a calmierare i prezzi energetici e compensare il divario tra le isole e il resto d’Italia, ha trovato ancora adeguata attuazione;

ritenuto che sia assolutamente necessario che negli interventi legislativi nazionali in discussione siano previsti urgentemente strumenti che consentano alle aziende energivore delle isole maggiori di accedere all’energia a prezzo calmierato e colmare il divario con quelle del resto di Italia,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione, l’Assessore regionale dell’industria e l’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per sapere:
1) se sono in corso interlocuzioni con il Governo nazionale affinché si possa arrivare a una soluzione che permetta alle imprese sarde di colmare il divario energetico che hanno nei confronti di quelle della penisola;
2) se sul tema vi sono iniziative in corso in sede di Commissione ambiente ed energia della Conferenza delle regioni;
3) quali misure si stanno attuando per trovare una soluzione per evitare che l’unica azienda produttiva attualmente in marcia del Sulcis-Iglesiente fermi gli impianti.

Cagliari, 23 marzo 2022

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