Interpellanza n. 151/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interpellanza n. 151/A

PINNA – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PISCEDDA – AGUS – CADDEO – LOI – ORRÙ – PIU – SATTA Gian Franco – ZEDDA Massimo – COCCO – LAI – CIUSA – MANCA Desirè Alma – LI GIOI – SOLINAS Alessandro sullo stato dell’arte della rete regionale delle cure palliative e della sua immediata attuazione.

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I sottoscritti,

premesso che:
– la legge n. 38 del 2010 ha introdotto una norma che legittima pienamente il diritto alla non sofferenza nel malato incurabile, garantendo all’interno dei Lea l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore con il fine esplicito di assicurare il rispetto dell’autonomia e della dignità della persona umana, sia adulto o bambino;
– la norma nazionale prevede che la terapia del dolore e le cure palliative rientrino tra gli obiettivi prioritari del Piano sanitario regionale;
– le disposizioni adottate dalla Conferenza Stato-regioni hanno il fine di assicurare le medesime prestazioni erogate a livelli omogenei secondo criteri di equità e accessibilità su tutto il territorio nazionale;

considerato che l’OMS ha definito la medicina palliativa e la terapia del dolore come “un approccio integrato in grado di migliorare la qualità di vita dei malati e delle loro famiglie che si trovano ad affrontare le complesse problematiche associate a malattie inguaribili, attraverso la prevenzione e il sollievo della sofferenza per mezzo di una identificazione precoce e di un ottimale trattamento del dolore e delle altre problematiche di natura fisica, psicosociale e spirituale” (Strenghthening of palliative care as component of integrated treatment throughout the life course approvato il 14 aprile 2014 dalla 67th Assemblea Generale dell’OMS);

atteso che:
– la Regione, con la deliberazione n. 3/19 del 15 gennaio 2019 concernente le “Linee di indirizzo per il rafforzamento della rete di cure palliative nella Regione Sardegna”, definisce e individua i criteri, i modelli nonché i compiti delle unità funzionali delle cure palliative specialistiche per il rafforzamento della rete delle cure palliative della Regione, individua i criteri e i modelli nonché le funzioni e i compiti delle unità funzionali delle cure palliative specialistiche, disegna una rete regionale e la governance unitaria dell’accesso ai nodi della rete tale garantire le cure palliative domiciliari, di base e specialistiche, l’assistenza residenziale e gli hospice, l’assistenza ambulatoriale di cure palliative;
– le Unità delle cure palliative (UCP) hanno la funzione di tutelare il diritto dei cittadini alle cure palliative attraverso l’attivazione dei servizi necessari quali l’individuazione precoce del bisogno di cure palliative nonché l’umanizzazione delle cure e la valorizzazione del contributo e dell’esperienza delle associazioni di volontariato all’interno della rete;

considerato che:
– con la deliberazione della Giunta regionale n. 24/20 dell’8 maggio 2020 “Istituzione di due aree sanitarie temporanee per la gestione dei pazienti Covid negativizzati” si identifica come sede di riferimento del nord Sardegna la struttura ex RSA (Residenza gli Ulivi) all’interno del complesso della Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe;
– tale struttura è destinata con deliberazione della Giunta regionale n. 7/56 del 12 febbraio 2019 “Programmazione dei posti letto nei centri residenziali per cure palliative – hospice – per il triennio 2019-2021” ad ospitare l’hospice di riferimento per l’area sassarese, che dopo oltre un decennio di attesa vedeva finalmente in dirittura d’arrivo la realizzazione di tale essenziale servizio assistenziale;
– tale decisione interferiva e ancora interferisce con l’iter intrapreso per la ristrutturazione e messa a norma di tale struttura per cui si è espletata regolare gara d’appalto;

rilevato che la Conferenza Stato-regioni il 25 marzo 2021 ha sancito un accordo tra il Governo, le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano in merito all’attivazione delle reti di cure palliative e della terapia del dolore, con particolare riferimento a quelle pediatriche, stabilendo anche l’attuazione e report di monitoraggio entro 12 mesi dalla data di approvazione dell’accordo stesso;

atteso che:
– nel documento “Ridefinizione della rete ospedaliera della Regione Autonoma della Sardegna” approvato dal Consiglio regionale in data 25 ottobre 2017 e pubblicato nel Buras n. 58 dell’11 dicembre 2017, all’interno della Tabella n. 6.2 “Articolazione della rete ospedaliera per area omogenea e DEA di riferimento”, nel Medio Campidano veniva individuato il presidio ospedaliero Nostra Signora di Bonaria cui si aggiungeva la struttura riabilitativa Santa Maria Assunta di Guspini come stabilimento complementare della rete territoriale con funzioni riabilitative e di hospice;
– ai sensi del paragrafo 10 del documento “Ridefinizione della rete ospedaliera della Regione autonoma della Sardegna” 2017: “Al fine di potenziare la rete pubblica della riabilitazione, assicurare il bisogno di salute, l’equità nell’accesso all’assistenza, la qualità delle cure e la loro appropriatezza, nel rispetto degli equilibri programmati di finanza pubblica, l’ATS in attuazione dell’articolo 3, comma, 2, della legge regionale 3 dicembre 2015, n. 32 (Disposizioni in materia di sanità pubblica. Prime misure per la copertura delle perdite pregresse), e nel rispetto dei principi della legge 24 dicembre 2012, n. 243 (Disposizioni per l’attuazione del principio di pareggio di bilancio ai sensi dell’articolo 81, sesto comma della Costituzione), è autorizzata a contrarre mutuo o ad accedere ad altre forme di credito, finalizzate all’acquisizione e al completamento del Centro di riabilitazione “Santa Maria Assunta” di Guspini.”,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per conoscere:
1) quale sia lo stato di attuazione della legge n. 38 del 2010 sull’intero territorio regionale con dettaglio delle specifiche UCP per ogni territorio e presidio ospedaliero e/o hospice di attivazione e dei tempi di attesa per inserimento nei protocolli di cure palliative e terapia del dolore;
2) se e quando intendano dare compiuta attuazione a quanto previsto dalla Rete ospedaliera 2017 ed in particolare all’assegnazione dei posti letto di riabilitazione e di hospice del Santa Maria Assunta di Guspini, al fine di poter garantire anche ai malati del Medio Campidano e alle loro famiglie la possibilità di ricevere l’assistenza e il supporto necessari;
3) se, sulla base di quanto evidenziato, in riferimento alla struttura di Ploaghe “San Giovanni Battista” non ritengano necessario revocare la deliberazione della Giunta regionale n. 24/20 dell’8 maggio 2020, individuando altra sede idonea ad ospitare la struttura per la gestione dei pazienti Covid negativizzati;
4) se non reputino opportuno, invece, sempre in riferimento alle due strutture di Ploaghe e Guspini, disporre quanto prima tutti gli interventi per la attivazione della rete al fine di rendere immediatamente disponibile il sevizio di hospice sui territori, appena terminati i lavori di predisposizione e/o ristrutturazione previsti per le strutture;
5) se sia stata predisposta l’attivazione della rete di cure palliative e terapia del dolore e per i pazienti pediatrici e quali centri dell’Isola siano stati individuati in ottemperanza al documento della Conferenza Stato-regioni del 25 luglio 2012 e come ribadito in quello esitato dallo stesso organismo il 25 marzo 2021;
6) se sia stato predisposto il piano regionale specifico per l’assistenza palliativa durante la pandemia che rispetti le indicazioni del gruppo di lavoro SIC-FCP di ottobre 2020 come richiesto nella mozione 388 sulla necessità di dare immediata e compiuta attuazione alla legge 15 marzo 2010, n. 38 (Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore) e di garantire l’adeguata assistenza palliativa ai pazienti affetti da Covid; il 15 gennaio 2021 è stata presentata la mozione n. 388, sottoscritta da tutta l’opposizione, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento, con la quale si poneva l’accento sulle diverse deliberazioni regionali succedutesi dal 2012 al 2014 e, ultima per tutte la deliberazione n. 3/19 del 15 gennaio 2019, solo buoni propositi sulla carta.

Cagliari, 20 maggio 2021

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