MOZIONE N. 86

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Mozione n. 86

PIZZUTO – CANU – CASULA – DESSENA – LOI, per la difesa del territorio sardo e dell’autonomia regionale di fronte alla proposta di legge n. 1887 sulle aree militari.

***************

IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– la Sardegna ospita una concentrazione particolarmente elevata di servitù e demanio militare: stime ufficiali e ricostruzioni giornalistiche indicano un valore compreso tra 30.000 e 35.000 ettari (circa 300-350 km²);
– una quota stimata tra il 60 per cento e il 66 per cento delle servitù militari nazionali si trova in Sardegna, con forti concentrazioni nei poligoni di Salto di Quirra (Perdasdefogu), Capo Teulada e Capo Frasca;
– i principali poligoni interessati nella Regione hanno estensioni significative: Salto di Quirra 13.000 ettari; Capo Teulada 7.425 ettari (74,25 km² a terra), con restrizioni aeree e marine estese; Capo Frasca 1.400 ettari (circa 14 km²);
– per il 2024 lo stanziamento di compensazione destinato alla Sardegna per le aree gravate da servitù militari è di euro 1.523.508,16, corrispondente a circa euro 50,78 per ettaro (0,0051 €/m2);
– la proposta di legge n. 1887, presentata alla Camera il 21 maggio 2024 (prima firmataria Paola Maria Chiesa, Fratelli d’Italia), propone modifiche al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 Codice dell’ordinamento militare), introducendo l’articolo 15 bis, con l’effetto di subordinare l’applicazione delle leggi regionali ambientali alle aree militari alla clausola di compatibilità con esigenze di difesa nazionale e al nulla osta dello Stato maggiore;

CONSIDERATO che:
– la tutela ambientale e la protezione della salute pubblica sono competenze fondamentali della Regione e devono poter essere esercitate anche nelle aree gravate da servitù militari;
– la subordinazione delle leggi regionali alla compatibilità e all’assenso militare può determinare un significativo svuotamento delle prerogative previste dallo Statuto speciale della Sardegna;
– è necessario garantire trasparenza, accesso ai dati, monitoraggio ambientale e sanitario e strumenti di compensazione economica adeguati per i territori gravati,

il Consiglio regionale della Sardegna

1) esprime la propria ferma contrarietà alla proposta di legge n. 1887 e chiede il ritiro o la modifica del testo nella parte in cui introduce clausole che subordinano l’applicazione delle leggi regionali ambientali nelle aree militari al parere o all’assenso dello Stato maggiore della difesa;
2) impegna la Giunta regionale a promuovere ogni iniziativa necessaria a tutela delle prerogative regionali, incluse azioni politiche e giuridiche;
3) chiede la convocazione di un tavolo di confronto con il Governo e il Ministero della difesa per concordare procedure trasparenti e obblighi di monitoraggio e bonifica;
4) richiede che la Regione inserisca nei propri strumenti di programmazione (PPR, POR, programmi di sviluppo locale) specifiche misure di compensazione e riqualificazione per i territori con servitù militari.

Cagliari, 21 novembre 2025

Condividi: