CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Mozione n. 78
COCCIU – CHESSA – MAIELI – MARRAS – PIRAS – TALANAS sulla garanzia e sul rilancio delle unità operative di ostetricia e ginecologia e di pediatria presso il presidio ospedaliero Giovanni Paolo II di Olbia dell’Azienda sanitaria locale (ASL) Gallura, con immediati interventi a tutela del punto nascita e della popolazione della Gallura.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
– il presidio ospedaliero Giovanni Paolo II di Olbia, sito in località Tannaule – via Bazzoni Sircana – è individuato nell’Atto aziendale dell’ASL Gallura quale struttura di riferimento per l’emergenza e per l’acuto di media complessità nel territorio gallurese;
– lo stesso presidio ospita le unità operative di ostetricia e ginecologia, pediatria e anestesia, fondamentali per la tutela della salute materno-infantile in un’area che serve circa centosessantamila residenti e una consistente popolazione non residente domiciliata;
– si registra da tempo una grave carenza di pediatri e anestesisti, con turni scoperti e rischio concreto di sospensione delle attività del reparto di pediatria e del punto nascita, poiché senza la presenza del pediatra in sala parto non è possibile garantire la sicurezza dei neonati;
– solo presso l’ospedale di Olbia non è attualmente garantita l’analgesia del parto, in evidente disparità rispetto agli altri punti nascita della Sardegna;
– la deliberazione della Giunta regionale 4 dicembre 2018, n. 59/1 (Assistenza ospedaliera. Riconversione dell’offerta assistenziale degli ospedali pubblici e privati e ripartizione tendenziale dei posti letto tra i presidi ospedalieri afferenti alle aree omogenee Nord-ovest e Sud-est. Approvazione definitiva) ha ridotto i posti letto di ostetricia e ginecologia da cinquantacinque a quaranta, con impatto negativo sulla capacità assistenziale, nonostante il numero dei parti fosse vicino a mille annui e in crescita;
– la mancanza di primari di ruolo nelle unità operative di ostetricia-ginecologia e pediatria determina precarietà organizzativa, fuga di professionisti e progressivo indebolimento della struttura ospedaliera;
VISTO che:
– il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’articolo 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421), e successive modifiche ed integrazioni, che disciplina il riordino del sistema sanitario e la programmazione regionale;
– la deliberazione della Giunta regionale 9 luglio 2020, n. 35/36 (Rete ospedaliera della Regione Autonoma della Sardegna. Riconversione dell’offerta assistenziale degli ospedali pubblici e assegnazione di nuovi posti letto ematologia all’area omogenea oristanese) che assegna alla ASL Gallura trecento quattro posti letto e individua l’ospedale Giovanni Paolo II come presidio per emergenza/media complessità ;
– l’atto aziendale della ASL Gallura del 1° gennaio 2023, che conferma la struttura ospedaliera con duecento quattro posti letto complessivi;
– l’articolo 32 della Costituzione e la legge regionale n. 28 luglio 2006, n. 10 (Tutela della salute e riordino del servizio sanitario della Sardegna. Abrogazione della legge regionale 26 gennaio 1995, n. 5), che ha imposto alla Regione di garantire equità nell’accesso all’assistenza sanitaria;
CONSIDERATO che
– l’eventuale chiusura o riduzione del punto nascita di Olbia comporterebbe gravi conseguenze per l’intera Gallura, con aumento dei tempi di trasferimento, rischio per la sicurezza delle partorienti e sovraccarico degli ospedali di Sassari e Tempio;
– la carenza di pediatri e anestesisti compromette la sicurezza del parto, l’attività di emergenza e la continuità del servizio;
– la mancata espletazione dei concorsi per i primariati delle unità operative citate rappresenta una criticità che mina la stabilità del personale e la qualità delle cure;
– la mancata attivazione dell’analgesia del parto è una disparità inaccettabile e una violazione del principio di equità territoriale;
– il diritto alla salute delle donne e dei bambini della Gallura non può essere subordinato a logiche economiche o di centralizzazione;
SOTTOLINEATO che:
– il punto nascita dell’ospedale Giovanni Paolo II rappresenta l’unico presidio operativo per tutta la provincia della Gallura e che ogni indebolimento ha ripercussioni sull’intero sistema sanitario locale;
– la qualità dell’assistenza materno-infantile è un obiettivo strategico per la Regione, ai sensi del piano nazionale per la sicurezza delle cure e della legge 22 maggio 1978, n. 194 (Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza), e successive modifiche ed integrazioni;
– garantire la presenza stabile di pediatri, ginecologi, ostetriche e anestesisti non è un lusso ma un dovere istituzionale, necessario per assicurare il diritto alla salute e la sicurezza del parto;
– la situazione di Olbia, se non affrontata con interventi urgenti e strutturali, rischia di divenire un precedente negativo per altre aree periferiche della Sardegna;
RITENUTO:
– necessario intervenire con urgenza per stabilizzare l’organico delle strutture di pediatria, ostetricia-ginecologia e anestesia del presidio di Olbia;
– opportuno predisporre un piano straordinario di reclutamento di pediatri e anestesisti, prevedendo incentivi economici e logistici, mobilità temporanee da altre strutture, concorsi a tempo indeterminato per primari di ruolo;
– doveroso ripristinare la dotazione originaria dei posti letto della unità operativa di ostetricia e ginecologia, riportandoli almeno a trentuno, in linea con i dati di attività e la crescita della domanda;
EVIDENZIATO che:
– la riduzione dei posti letto decisa con la deliberazione n. 59/1 del 2018 ha penalizzato esclusivamente la Gallura, senza motivazioni coerenti con l’andamento dei parti e con i bisogni assistenziali;
– le procedure concorsuali per primari in altre strutture regionali (San Gavino, Lanusei, Alghero) sono state regolarmente espletate, mentre a Olbia persistono inspiegabili ritardi;
– le donne e le famiglie galluresi non possono essere trattate come cittadini di serie B, dovendo percorrere decine di chilometri per partorire in sicurezza;
ACCLARATO che:
– la situazione descritta costituisce un’emergenza sanitaria e organizzativa non più tollerabile, con effetti diretti sulla tutela della salute materno-infantile e sulla tenuta del sistema sanitario regionale;
– la comunità di Olbia e della Gallura chiede risposte immediate, non mere dichiarazioni d’intenti;
RILEVATO che la Giunta regionale, ai sensi del decreto legislativo n. 502 del 1992 e della legge regionale n. 10 del 2006, ha piena competenza ad adottare provvedimenti straordinari in materia di dotazioni organiche, mobilità e incentivazione del personale sanitario,
impegna la Presidente della Regione affinché
1) promuova, d’intesa con la ASL Gallura, entro sessanta giorni, un piano straordinario volto a:
a) garantire la copertura dei turni per 24 ore nel reparto di pediatria dell’ospedale Giovanni Paolo II mediante reclutamento immediato di specialisti;
b) attivare comandi temporanei o distacchi incentivati da altre sedi, fino al completamento delle assunzioni a tempo indeterminato;
c) bandire con urgenza i concorsi per i primariati delle unità operative di pediatria e ostetricia-ginecologia, con priorità per la sede di Olbia;
d) ripristinare la dotazione dei posti letto nella unità operative di ostetricia-ginecologia, riportandola almeno ai livelli precedenti al 2018;
e) riattivare immediatamente il servizio di analgesia del parto mediante l’assegnazione stabile di anestesisti e la costituzione di turni dedicati;
f) istituire un monitoraggio trimestrale sullo stato dei reparti e del personale, con relazione al Consiglio regionale;
g) prevedere incentivi economici e logistici per gli specialisti che accettino la sede di Olbia, comprendenti indennità di disagio, alloggio temporaneo e contributi per la mobilità ;
2) valuti l’istituzione di un fondo regionale straordinario per il reclutamento e la fidelizzazione degli specialisti nelle sedi periferiche e strategiche come la Gallura;
3) promuova, d’intesa con le organizzazioni sindacali e le direzioni aziendali, un piano di valorizzazione e formazione del personale medico e sanitario della ASL Gallura, finalizzato a migliorare le condizioni di lavoro e ridurre la fuga di professionisti;
4) preveda, nel prossimo aggiornamento dell’atto aziendale della ASL Gallura, una sezione dedicata ai reparti di ostetricia-ginecologia e pediatria dell’ospedale di Olbia, con obiettivi chiari, indicatori di risultato e termini di attuazione verificabili.
Cagliari, 28 ottobre 2025