CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Mozione n. 64
RUBIU – TRUZZU – PIGA – MELONI Corrado – CERA – FLORIS – MASALA – MULA – USAI – SORGIA – TALANAS – PIRAS – MARRAS – COCCIU – MAIELI – CHESSA – SCHIRRU – URPI – ARONI – FASOLINO – TICCA, in merito alla prevenzione degli incendi boschivi in Sardegna e alla necessità di semplificazione normativa, potenziamento della prevenzione attiva e valorizzazione delle competenze forestali.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
– la Sardegna affronta ogni estate un drammatico aumento del rischio incendi, con conseguenze devastanti per l’ambiente, la salute pubblica, le attività economiche e la sicurezza dei cittadini;
– secondo i dati disponibili, oltre il 95 per cento degli incendi ha origine dolosa o colposa, ma l’intensità e la propagazione dei roghi sono accentuate da fattori strutturali e ambientali legati all’abbandono del territorio;
– molte zone rurali, un tempo gestite attraverso l’agricoltura e la pastorizia, risultano oggi incolte, invase da vegetazione secca e carichi di combustibile vegetale non controllato;
– le attuali normative, vincoli paesaggistici e ambientali (siti di importanza comunitaria (SIC), piani di assetto idrogeologici (PAI), siti di interesse nazionale (SIN), parchi, demani, ecc.), rendono di fatto quasi impossibile, o eccessivamente onerosa, la realizzazione di attività preventive quali piste tagliafuoco, laghetti collinari, pulizia del sottobosco, raccolta ramaglie, viabilità di accesso, ecc.;
– la lotta attiva agli incendi non può da sola arginare eventi estremi sempre più frequenti, che generano fronti di fuoco ad altissima intensità (oltre 10.000 kW/m), rendendo spesso inefficaci anche i mezzi aerei;
– si rende dunque necessario affiancare alla lotta attiva un vero modello di prevenzione permanente fondato sulla manutenzione del territorio, la formazione professionale e la partecipazione attiva della popolazione;
CONSIDERATO che:
– gli strumenti di prevenzione del rischio incendi previsti dalla normativa vigente (per esempio fuoco prescritto, piani di gestione, carta del rischio) sono scarsamente attuati su larga scala;
– mancano percorsi di semplificazione amministrativa per l’autorizzazione e realizzazione delle misure preventive anche nei territori vincolati;
– il personale addetto alla soppressione attiva (per esempio Gruppo di analisi e uso del fuoco (GAUF), Corpo forestale e di vigilanza ambientale (CFVA)) è altamente qualificato ma numericamente insufficiente e invecchiato, mancando di un efficace ricambio generazionale e di formazione fisico-operativa continua;
– il coinvolgimento delle imprese agricole e zootecniche nella gestione preventiva del rischio (es. creazione di fasce parafuoco, sentieri, zone di sicurezza) è insufficiente, a causa della scarsa incentivazione e di barriere burocratiche,
impegna la Presidente della Regione e l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente
1) ad adottare azioni concrete per semplificare e velocizzare le autorizzazioni relative a opere di prevenzione del rischio incendi anche all’interno di aree soggette a vincoli ambientali, attraverso strumenti normativi, deroghe o protocolli operativi straordinari;
2) a promuovere l’attuazione sistematica di piani di prevenzione e gestione del combustibile vegetale, inclusa l’applicazione del fuoco prescritto ai sensi della legge 8 novembre 2021, n. 155 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 settembre 2021, n. 120, recante disposizioni per il contrasto degli incendi boschivi e altre misure urgenti di protezione civile), coinvolgendo il CFVA e altri soggetti competenti;
3) ad adottare misure urgenti per il rafforzamento numerico e qualitativo del personale del CFVA, in particolare dei GAUF, prevedendo assunzioni straordinarie, corsi di formazione tecnica, fisica e tattica sul modello degli hot shot team internazionali;
4) a realizzare una “Carta del rischio incendi” regionale, aggiornata periodicamente e utile per attivare interventi preventivi mirati in base al livello di pericolosità delle aree;
5) ad attivare ogni politica necessaria per coinvolgere e incentivare il mondo agricolo e pastorale nella gestione attiva del territorio rurale come presidio naturale contro il fuoco, anche attraverso strumenti di premialità nei Programmi di sviluppo rurale (PSR) o bandi ad hoc.
Cagliari, 29 luglio 2025