CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Mozione n. 55
CANU – CASULA – PIZZUTO sull’ avvio di collaborazione per la fornitura di servizi medici e sanitari con accordo quadro tra la Regione e le associazioni mediche straniere.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
– in Sardegna, nel 2025, si registra una significativa carenza di medici, sia di medicina generale che ospedalieri, con un terzo delle sedi dei medici di famiglia ancora vacanti a fine marzo;
– secondo la fondazione Gimbe in Sardegna, tra il 2019 e il 2022 i medici di famiglia si sono ridotti del 34,2 per cento (Sardegna al primo posto tra le regioni), dati dell’Azienda regionale della salute (ARES) denotano la mancanza di più di quattrocento sessantasette medici di medicina generale, in particolare, la copertura è pari al solo 60 per cento nell’oristanese e al 56 per cento nel nuorese, con gravi carenze anche negli altri territori. Inoltre, entro il 2026, per raggiungimento dell’età pensionabile verranno a mancare ulteriori venti medici di medicina di famiglia, un quadro alquanto preoccupante per i prossimi anni;
– nel 2025, si prevede una carenza grave di medici ospedalieri in tutto il Sistema sanitario regionale (SSR), con un ammanco intorno alle millecentocinquantaquattro unità secondo un dossier del sindacato di medici e dirigenti sanitari italiani Anaao Assomed. Le specialità più colpite dovrebbero essere anestesia e rianimazione, chirurgia generale, medicina d’urgenza, oncologia e pediatria, con numeri che potrebbero essere leggermente migliorati con l’aumento dei contratti;
– entro il 2027 mancheranno duemila medici in Sardegna e ancor più numerosa sarà la carenza di infermieri, categoria penalizzata da un enorme numero di pensionamenti;
CONSIDERATO che:
– l’Unione europea coopera sulle questioni relative alla salute con i paesi al di fuori dell’Unione europea per promuovere la buona salute per tutti e sostenere dei principi, dei livelli e una legislazione di alta qualità in materia di sanità pubblica e mantiene accordi bilaterali di partenariato e cooperazione con molti paesi di tutto il mondo. Questi accordi stabiliscono un quadro generale per la collaborazione nel settore della salute pubblica;
– la legge 30 giugno 2004, n. 187 (Ratifica ed esecuzione dell’Accordo euromediterraneo che istituisce un’Associazione tra la Comunità europea ed i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica algerina democratica e popolare, dall’altra, con Allegati, Protocolli, Dichiarazioni ed Atto finale, fatto a Valencia il 22 aprile 2002), o meglio il decreto-legge 11 ottobre 2024, n. 145 (Disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali) (Decreto Flussi), ha prorogato fino al 31 dicembre 2027 la possibilità per medici e altri professionisti sanitari extracomunitari di esercitare temporaneamente in Italia, in deroga alle normali procedure di riconoscimento dei titoli esteri. Tale deroga permette ai medici extra Unione europea di esercitare la professione in Italia in base a una qualifica professionale conseguita all’estero, senza la necessità di un previo riconoscimento del titolo. La deroga è valida per le strutture sanitarie o socio-sanitarie che necessitano di personale qualificato;
– l’articolo 13 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 (Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19) in deroga agli articoli 49 e 50 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394 (Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, a norma dell’articolo 1, comma 6, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286) e alle disposizioni del decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206 (Attuazione della direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, nonché della direttiva 2006/100/CE che adegua determinate direttive sulla libera circolazione delle persone a seguito dell’adesione di Bulgaria e Romania), è consentito l’esercizio temporaneo delle qualifiche professionali sanitarie;
– l’accordo attuativo denominato “Primo Contratto Collettivo ed Attuativo dell’accordo quadro sottoscritto in data 17 agosto 2022” tra la Regione Calabria e la Comercializadora de Servicios Medicos Cubanos S.A. (CSMC S.A.) che ha portato all’arrivo di circa quattrocento medici cubani e che tale azione è stata considerata essenziale per far fronte alla carenza di personale medico e per mantenere in funzione reparti e interi presidi, soprattutto nelle zone interne,
impegna il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale
1) ad avviare una collaborazione con accordo quadro tra la Regione e CSMC S.A.;
2) a ricercare analoghi accordi bilaterali anche con altri paesi extra Unione europea, con le medesime finalità , sino a che il fabbisogno di professionisti per il Servizio sanitario regionale sarà critico come attualmente, con l’obiettivo di reclutare temporaneamente professionisti per colmare i vuoti di organico attualmente presenti nelle varie strutture pubbliche sanitarie della Regione;
3) a farsi temporaneamente carico del supporto logistico necessario per rendere efficace l’inserimento lavorativo di tali medici.
Cagliari, 2 luglio 2025