CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Interrogazione n. 305/A
INTERROGAZIONE RUBIU – TRUZZU – PIGA – CERA – FLORIS – MASALA – MELONI Corrado – MULA – USAI, con richiesta di risposta scritta, in merito alla grave carenza di medici di medicina generale e chiusura del presidio ambulatoriale nei Comuni di Villamassargia, Domusnovas e Iglesias. Urgenza di interventi straordinari e di potenziamento dell’assistenza territoriale con figure professionali dedicate.
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I sottoscritti,
PREMESSO che:
– questo Consiglio regionale è a conoscenza, attraverso numerose segnalazioni giunte da cittadini, amministratori locali e rappresentanti di categoria, di una situazione di gravissima emergenza sanitaria che interessa i territori di Villamassargia, Domusnovas e Iglesias;
– a partire dal 1° ottobre 2025, a seguito della conclusione dell’incarico del medico di medicina generale precedentemente in servizio e della contestuale chiusura del poliambulatorio di via Argiolas a Villamassargia, circa 1.500 pazienti (con la maggior concentrazione nel Comune di Villamassargia e circa 150 tra Domusnovas e Iglesias), versano in uno stato di totale abbandono, essendo rimasti privi dell’assistenza del medico di famiglia;
– tale carenza sta provocando disagi estremi alla popolazione, privandola dell’accesso alle prestazioni di base, incluse le prescrizioni farmaceutiche, con particolare danno per i pazienti fragili, cronici, allettati e per le loro famiglie;
– un primo bando di emergenza, indetto dall’Azienda sanitaria locale (ASL) di competenza per coprire le sedi vacanti, è andato deserto, mentre un successivo bando è stato pubblicato solo a emergenza già in corso da diverse settimane, denotando una mancanza di azione preventiva e di strategia complessiva;
– la criticità è ulteriormente aggravata dall’imminente pensionamento di un altro medico di famiglia nel Comune di Iglesias, che metterà a rischio l’assistenza per ulteriori 1.500 pazienti. Si registrano, inoltre, dichiarazioni allarmate da parte dei medici rimasti in servizio nell’area, i quali segnalano un carico di lavoro ormai insostenibile;
CONSIDERATO che:
– il diritto alla salute è un diritto fondamentale e primario sancito dall’articolo 32 della Costituzione;
– la continuità assistenziale, garantita dalla medicina del territorio, è un pilastro essenziale del Servizio sanitario nazionale (SSN);
– modelli organizzativi virtuosi adottati in altre regioni italiane prevedono l’integrazione della figura del medico di medicina generale con quella dell’infermiere di famiglia e di comunità , con l’obiettivo di:
a) alleggerire il carico di lavoro del medico sulle attività croniche e di educazione sanitaria;
b) garantire una migliore presa in carico dei pazienti fragili e cronici direttamente sul territorio;
c) migliorare l’accesso ai servizi e la qualità complessiva dell’assistenza;
– la carenza di medici di medicina generale in Sardegna richiede ormai un approccio innovativo che vada oltre la mera ricerca del professionista, potenziando invece l’équipe territoriale,
chiedono di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza della specifica e critica situazione che ha lasciato senza copertura medica i cittadini di Villamassargia, Domusnovas e Iglesias e quali misure urgenti e concrete intendano adottare e con quali tempistiche certe, per garantire la continuità assistenziale a questi pazienti, anche in via temporanea e straordinaria;
2) per quali motivi il primo bando di emergenza sia andato deserto e quali strategie la Giunta regionale intenda mettere in campo, al di là della semplice ripubblicazione di bandi, per rendere queste sedi e altre in analoghe condizioni, più attraenti per i medici (ad esempio incentivi economici, supporto logistico, defiscalizzazioni);
3) se, alla luce dei ritardi e delle criticità nell’assegnazione dei medici di medicina generale (MMG), non si ritenga urgente e strategico avviare, a partire proprio da queste aree critiche, un progetto pilota per l’introduzione e l’integrazione della figura dell’infermiere di famiglia e di comunità , sul modello di quanto già realizzato con successo in altre regioni italiane, al fine di creare équipe territoriali più resilienti ed efficienti;
4) quali iniziative di competenza regionale, inclusa la possibile attivazione di un percorso per l’istituzionalizzazione della figura dell’infermiere di famiglia e di comunità , siano state avviate o si intendano avviare per far fronte allo strutturale problema della carenza di personale sanitario nel territorio;
5) come si intenda effettuare il coordinamento con le aziende sanitarie locali per prevenire il ripetersi di tali situazioni critiche, anche alla luce dell’imminente pensionamento del medico a Iglesias, assicurando una transizione ordinata e senza interruzioni del servizio.
Cagliari, 16 ottobre 2025