INTERROGAZIONE N. 299/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 299/A

INTERROGAZIONE COCCIU – CHESSA – MAIELI – MARRAS – PIRAS – TALANAS, con richiesta di risposta scritta, in merito alla proposta di riordino dell’Agenzia regionale per lo sviluppo in agricoltura (LAORE Sardegna).

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– con la legge regionale 8 agosto 2006, n. 13 (Riforma degli enti agricoli e riordino delle funzioni in agricoltura. Istituzione delle Agenzie AGRIS Sardegna, LAORE Sardegna e ARGEA Sardegna) e con il relativo statuto approvato in pari data, veniva istituita l’Agenzia regionale per lo sviluppo in agricoltura (LAORE Sardegna), alla quale venivano attribuite funzioni fondamentali di assistenza tecnica, formazione e sostegno al comparto agricolo e agroalimentare regionale;
– la successiva determinazione del Direttore generale LAORE del 29 dicembre 2014, n. 125 (Riorganizzazione dell’Agenzia Laore Sardegna ai sensi della L.R. n. 24/2014) ha profondamente modificato l’assetto organizzativo dell’Agenzia, incidendo sul combinato disposto della normativa e dello statuto vigenti, con modalità tali da determinare critiche e perplessità anche per via della sua approvazione a seguito della sola decorrenza dei termini;

VISTO che:
– la bozza di riordino dell’Agenzia LAORE (Prot. n. 0069675 del 23 settembre 2025), pur con l’obiettivo dichiarato e condivisibile di accelerare le procedure autorizzative e rendere più funzionale l’attività dell’Agenzia, di fatto aumenta la procedura di distacco dell’Agenzia dal servizio agli imprenditori agricoli e zootecnici, che invece costituisce la mission dell’agenzia LAORE, aumentando il tasso di burocrazia dell’attività LAORE;
– nonostante l’ipotesi di riordino contenga elementi positivi, vi sono parti della proposta che risultano incomprensibilmente depotenziate, in particolare la mancata valorizzazione di servizi strategici come l’assistenza al biologico, il comparto delle colture industriali e officinali e la formazione obbligatoria per le aziende multifunzionali, previste invece dalla legge regionale 11 maggio 2015,
n. 11 (Norme in materia di agriturismo, ittiturismo, pescaturismo, fattoria didattica e sociale e abrogazione della legge regionale n. 18 del 1998), nonché la completa assenza di servizi territoriali, cosicché tutte le strutture dipendono, anche organizzativamente, dalla Direzione generale di Cagliari;

CONSIDERATO che:
– dal 2014, la maggior parte dei servizi dell’Agenzia sono stati gestiti da dirigenti con incarichi ad interim, i quali hanno comunque garantito il massimo livello di valutazione, a riprova che eventuali accorpamenti di servizi nella Direzione generale di Cagliari consentirebbero, a parità di posizioni dirigenziali, l’istituzione di Servizi territoriali;
– solo di recente sono stati integrati quattro nuovi dirigenti in organico e ciò rende oggi più agevole una riorganizzazione equilibrata ed efficace;

SOTTOLINEATO che:
– appare indispensabile, in caso di carenza di dirigenti, privilegiare il conferimento di incarichi di facente funzione a funzionari con titoli idonei, evitando la logica degli interim infiniti che mortifica competenze e responsabilità;
– resta ancora poco chiaro l’esito delle risorse impiegate nel 2013-2014 per contenziosi legati a incarichi dirigenziali rifiutati e, successivamente, oggetto di parcella liquidata con fondi pubblici, vicenda già segnalata alla Corte dei conti;

RITENUTO che il principio costituzionale di sussidiarietà, sia orizzontale che verticale, debba trovare piena applicazione nella riorganizzazione dell’Agenzia, rafforzando la sua presenza territoriale e riducendo la concentrazione decisionale nei soli Servizi centrali;

EVIDENZIATO che la proposta di riordino non prevede la creazione di almeno quattro Servizi territoriali a Sassari, Nuoro, Oristano e Cagliari, ciascuno articolato in unità operative coerenti con le esigenze locali, rispondendo così a una storica richiesta del mondo agricolo e zootecnico;

ACCLARATO che la revisione della governance dell’Agenzia non può essere ridotta a una mera operazione burocratica, ma rappresenta un passaggio cruciale per restituire dignità ed efficienza a un ente che, nei fatti, costituisce il braccio operativo della Regione a fianco delle imprese agricole;

RILEVATO che i riferimenti normativi alla base di questa riorganizzazione, già contenuti nelle delibere della Giunta regionale dal 2007 al 2011 e nelle successive leggi regionali, impongono coerenza con il quadro legislativo vigente e rispetto delle competenze originarie dell’Agenzia,

chiedono di interrogare la Presidente della Regione, l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale e l’Assessore regionale degli affari generali, personale e riforma della Regione per sapere:
1) se la Giunta regionale intenda confermare o modificare l’attuale bozza di riordino proposta dalla Direzione generale dell’Agenzia LAORE il 23 settembre 2025 e in che tempi;
2) se non ritengano necessario reinserire nel nuovo assetto Servizi territoriali e competenze inspiegabilmente escluse dalla ipotesi di riforma del 23 settembre 2025, come il biologico, le colture industriali e la formazione delle aziende multifunzionali;
3) se non sia opportuno, per ragioni di trasparenza e buon andamento, evitare il ricorso sistematico agli interim e privilegiare il conferimento di incarichi di facente funzione a funzionari idonei;
4) se intendano rendere pubblico un resoconto dei costi sostenuti dall’Agenzia negli ultimi dieci anni per contenziosi legati a incarichi dirigenziali e condanne in sede di Giudice del lavoro, in sede di Giudice monocratico e di Cassazione per questioni legate alla gestione del personale, al fine di garantire chiarezza sull’utilizzo delle risorse;
5) quali strumenti intendano mettere in campo per assicurare che la riorganizzazione garantisca davvero una maggiore prossimità ai territori, evitando la tentazione di centralizzare nuovamente decisioni e funzioni.

Cagliari, 8 ottobre 2025

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