CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Interrogazione n. 254/A
INTERROGAZIONE RUBIU – TRUZZU – PIGA – MELONI Corrado – CERA – FLORIS – MASALA – MULA – USAI, con richiesta di risposta scritta, in merito alla grave situazione dell’ortopedia e chirurgia ortopedica nei presìdi ospedalieri di Iglesias e Carbonia.
***************
Il sottoscritto,
PREMESSO che:
– la chirurgia ortopedica nel territorio del Sulcis Iglesiente è attualmente affidata al presidio ospedaliero CTO di Iglesias e al presidio ospedaliero Sirai di Carbonia, i quali dovrebbero garantire un servizio continuo e sicuro per un bacino d’utenza già fortemente penalizzato da carenze croniche in ambito sanitario;
– da comunicazioni ufficiali pervenute in data 17 luglio 2025 dalla Direzione dell’unità operativa di ortopedia e traumatologia del presidio ospedaliero Sirai, si apprende che l’organico ortopedico aziendale è ridotto a sole quattro unità operative, numero assolutamente insufficiente a garantire la copertura ordinaria e straordinaria delle attività nei due presidi ospedalieri;
– pur essendo stato stipulato un accordo con l’Azienda di rilievo nazionale ed alta specializzazione (ARNAS) G. Brotzu di Cagliari per la prestazione temporanea di personale medico ortopedico, tale supporto si rivela insufficiente e inadeguato dal punto di vista organizzativo e quantitativo, in quanto le disponibilità risultano insufficienti come monte ore complessivo e vengono comunicate solo settimanalmente, rendendo impossibile una pianificazione stabile e funzionale dei turni;
– è emersa una proposta interna di riorganizzazione estiva che prevede il blocco delle sedute chirurgiche presso il presidio ospedaliero CTO di Iglesias e un accorpamento dell’attività ortopedica presso il presidio ospedaliero Sirai di Carbonia;
– risulta inadeguata e pericolosa la sola sospensione dell’attività ambulatoriale presso il presidio ospedaliero CTO di Iglesias al fine di “trasferire” personale al presidio ospedaliero di Carbonia, in quanto a Iglesias si garantiscono attualmente oltre trenta visite ambulatoriali giornaliere, oltre ai consulti ortopedici del pronto soccorso, che non possono in alcun modo essere sacrificati;
CONSIDERATO che:
– la situazione descritta rappresenta un grave pregiudizio al diritto alla salute dei cittadini del Sulcis Iglesiente, che rischiano di rimanere privi di un adeguato servizio di ortopedia e chirurgia traumatologica sia in urgenza che in elezione;
– il diritto alle ferie del personale medico e paramedico è un diritto fondamentale, tutelato dalla normativa nazionale e dai contratti collettivi di lavoro, e deve essere garantito in modo equo, programmato e rispettoso della dignità lavorativa;
– le emergenze derivanti da una cattiva organizzazione delle strutture sanitarie e da una cronica carenza di personale non possono in alcun modo giustificare la negazione di tale diritto, né tantomeno determinare un sovraccarico per pochi operatori, con gravi rischi per la loro salute e per la sicurezza delle cure fornite ai pazienti;
– la responsabilità della Regione è quella di garantire il funzionamento regolare dei presìdi ospedalieri e la continuità dell’assistenza sanitaria, anche nei periodi estivi, prevedendo con largo anticipo piani di emergenza e di rafforzamento del personale;
– non si può accettare che la programmazione delle ferie e la carenza cronica di risorse umane portino alla paralisi di interi reparti, specie in territori periferici già duramente colpiti da carenze strutturali e servizi sanitari ridotti;
TENUTO CONTO che:
– i presidi ospedalieri di I livello, con bacino di utenza compreso tra i centocinquantamila e i trecentomila abitanti, sono strutture sede di Dipartimento di emergenza accettazione (DEA) di I livello, dotate delle seguenti specialità: medicina interna, chirurgia generale, anestesia-rianimazione, ortopedia e traumatologia, ostetricia e ginecologia (se prevista per numero di parti/anno in numero di mille unità con scarto del 25 per cento), pediatria, cardiologia con Unità di terapia intensiva cardiologica (UTIC), neurologia, psichiatria, oncologia, oculistica, otorinolaringoiatria, urologia, con servizio medico di guardia attiva e/o di reperibilità oppure in rete per le patologie che la prevedono;
– devono essere presenti o disponibili in rete ventiquattro ore su ventiquattro i servizi di radiologia almeno con tomografia assiale computerizzata (TAC) ed ecografia, laboratorio, servizio immuno-trasfusionale. Per le patologie complesse (quali traumi, patologie cardiovascolari e stroke) devono essere previste forme di consultazione, di trasferimento delle immagini e protocolli concordati di trasferimento dei pazienti presso i centri DEA di II Livello;
– devono essere dotati, inoltre, di letti per osservazione breve intensiva e di letti per la terapia su-bintensiva (anche a carattere multidisciplinare);
ATTESO che attualmente il presidio ospedaliero Sirai, in virtù dell’inquadramento come DEA di I livello, pur dovendo rispettare tutti requisiti di cui sopra, risulta invece deficitario su molteplici punti,
chiedono di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quali iniziative urgenti intendano adottare per garantire il pieno funzionamento delle attività orto-pediche nei presidi di Iglesias e Carbonia, sia in ambito chirurgico che ambulatoriale;
2) se non ritengano inaccettabile e irresponsabile l’interruzione della chirurgia ortopedica nel mese di agosto, a fronte di una popolazione che necessita di risposte immediate e di prossimità;
3) se non si ritenga illogico e irrazionale parlare di servizio di “emergenza/urgenza” se lo stesso viene svolto unicamente nella fascia oraria dalle 8:00 alle 16:00;
4) se sia previsto un piano straordinario per il reclutamento urgente di personale medico ortopedico, per garantire la copertura minima dei turni, salvaguardando il diritto alle ferie ma senza compromettere i servizi essenziali;
5) quali interventi strutturali siano in corso o programmati per ripristinare la piena rispondenza del presidio ospedaliero Sirai di Carbonia ai requisiti previsti per un DEA di I livello;
6) se non si ritenga opportuno istituire un tavolo tecnico straordinario con l’Azienda socio-sanitaria locale (ASL) competente, i sindaci del territorio e i rappresentanti istituzionali locali per definire una riorganizzazione strutturale e non emergenziale del servizio di ortopedia nel Sulcis Iglesiente.
Cagliari, 23 luglio 2025