INTERROGAZIONE N. 248/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 248/A

MELONI Corrado – TRUZZU – PIGA – CERA – FLORIS – MASALA – MULA – RUBIU – USAI, con richiesta di risposta scritta, in merito alla mancata partecipazione della Regione alla ripartizione delle “piccole quantità” di storni e fringuelli cacciabili in deroga nel 2025 di cui al Piano di riparto concordato in Conferenza Stato-Regioni.

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I sottoscritti,

PREMESSO che con sentenza 31 gennaio 2024, n. 982, il Consiglio di Stato ha accolto l’appello proposto dalla Regione Liguria, con il supporto di Federcaccia, dell’Associazione dei migratoristi italiani per la conservazione dell’ambiente naturale (ANUU), dell’Associazione nazionale libera caccia (ANLC), dell’Unione nazionale enalcaccia pesca e tiro (ENALCACCIA), accertando l’illegittimità del rifiuto dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) di determinare le cosiddette “piccole quantità” di cui all’articolo 19-bis, comma 3, della legge 11 febbraio 1992, n. 157 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio), al fine dell’attivazione delle deroghe ai sensi dell’articolo 9, comma 1, lettera c), della direttiva 2009/147/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009 concernente la conservazione degli uccelli selvatici;

CONSIDERATO che l’intenzione di attivazione del regime di deroga che abbia ad oggetto specie migratrici deve essere presentata all’ISPRA entro il mese di aprile di ogni anno, come previsto dall’arti-colo 19 bis, comma 3, della legge n. 157 del 1992 e che undici regioni, sulla scorta della sentenza del Consiglio di Stato, hanno richiesto le deroghe di cui sopra;

EVIDENZIATO che il Piano di riparto concordato in Conferenza Stato-Regioni, in data 12 giugno 2025, ha previsto che si potranno abbattere in deroga 230.242 storni e 581.302 fringuelli;

ACCLARATO che la Regione ha ignorato la possibilità di partecipare al piano di riparto delle “piccole quantità” di storni e fringuelli cacciabili in deroga nel 2025;

RITENUTO che tale possibilità avrebbe, da un lato, consentito al mondo venatorio di recuperare due specie cacciabili e, dall’altro, permesso di limitare gli ingenti danni alle colture agricole arrecati dai passeriformi, come segnalato da diverse associazioni di categoria,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente per sapere:
1) per quale motivo la Regione, diversamente da altre regioni interessate dalle medesime problematiche, non abbia avanzato alcuna richiesta di attivazione della caccia in deroga alle specie migratrici storno e fringuello, vista la possibilità introdotta dalla sentenza del Consiglio di Stato n. 982 del 2024;

2) se intendano adoperarsi per applicare il regime di deroga alle specie storno e fringuello, presentando la richiesta all’ISPRA per l’anno prossimo.

Cagliari, 22 luglio 2025

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