INTERROGAZIONE N. 232/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 232/A

(Pervenuta risposta scritta in data 17/07/2025 e in data 22/07/2025)

INTERROGAZIONE MELONI Corrado – TRUZZU – PIGA – CERA – FLORIS – MASALA – MULA – RUBIU – USAI, con richiesta di risposta scritta sullo stato di attuazione della misura dei “Bonus sanitari”.

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I sottoscritti,

PREMESSO che la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale di concerto con l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, con delibera 4 dicembre 2024, n. 47/16 (Programma regionale di contrasto alle povertà. Intervento “Buoni servizi sanitari”. Indirizzi strategici e risorse finanziarie), ha approvato gli indirizzi per l’attuazione dell’intervento denominato “Buoni servizi sanitari” con l’intendimento, richiamato “il Programma regionale FSE+ 2021-2027 approvato dalla Commissione europea con Decisione C (2022) 6166 del 25.8.2022”, di “avviare una politica strutturale volta a sostenere concretamente il diritto di accesso ai servizi sociosanitari e in particolare per le persone vulnerabili dal punto di vista socio-economico”;

DATO ATTO che con l’anzidetta delibera, la Giunta regionale, vorrebbe perseguire il nobile e condivisibile obiettivo di contrastare l’esclusione sociale, potenziando “i servizi di cura ampliando la capacità del sistema in termini di offerta” e sostenendo “il diritto universale di accesso ai servizi di cura, in particolare alle persone più vulnerabili, assicurando l’accesso prioritario e tempestivo a servizi di qualità e a prezzi accessibili”;

OSSERVATO che l’iniziativa dei cosiddetti “Buoni sanitari”, scaturendo dall’azione politica dell’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, Onorevole Manca, pare volta in tutta evidenza a commissariare l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, dottor Armando Bartolazzi, in vista di una ventilata e prossima sostituzione proprio dall’attuale assessore del Lavoro che non perde occasione di interferire e sconfinare nella materia sanitaria a nocumento dell’autorevolezza dell’assessore della sanità pro tempore, già in difficoltà per proprio conto;

SOTTOLINEATO che, corroborando le puntuali e costruttive critiche della minoranza consiliare, le osservazioni degli stessi uffici del Consiglio regionale che hanno espresso perplessità sull’impianto del provvedimento sotto diversi profili, tra le quali, in particolare, che le prestazioni siano finanziate mediante il Fondo sociale europeo anziché tramite il Fondo sanitario regionale, destinato istituzionalmente a garantire il funzionamento dei Livelli essenziali d’assistenza (LEA); il rischio di incostituzionalità per il mancato rispetto del principio di universalità, uguaglianza ed equità che regolano il Servizio sanitario nazionale; la poca chiarezza circa le strutture sanitarie abilitate ad accettare i buoni sanitari; in-fine, l’utilizzo dell’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL) per la gestione di una misura di carattere sanitario il cui compito spetterebbe all’Agenzia regionale della salute (ARES);

EVIDENZIATO che il lavoro delle Commissioni II e VI del Consiglio regionale competenti per materia è stato ignorato facendo saltare le audizioni dell’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale e dell’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, impedendo di fatto ai commissari di esprimere il parere sulla delibera n. 47 del 2024, approvata in via definitiva dalla Giunta regionale con la delibera 5 febbraio 2025, n. 8/1 (Programma regionale di contrasto alle povertà. Intervento “Buoni servizi sanitari”. Indirizzi strategici e risorse finanziarie. Approvazione definitiva);

CONSIDERATO che:
– la misura è rivolta ai soggetti appartenenti a nuclei familiari con un ISEE al di sotto o pari a die-cimila euro e/o a soggetti con esenzione per reddito;
– per l’intervento dei “Buoni servizi sanitari” è stato destinato, per il primo programma di interventi, uno stanziamento pari a dieci milioni di euro, di cui otto milioni di euro provenienti dal PR Sarde-gna FSE+ 2021-2027, Obiettivo specifico ESO4.11, Settore di intervento 158 e due milioni di eu-ro provenienti da Fondi regionali, ai sensi dell’articolo 14 della legge regionale 18 settembre 2024, n. 13 (Assestamento di bilancio 2024-2026 e variazioni di bilancio in base alle disposizioni di cui agli articoli 50 e 51 del decreto legislativo n. 118 del 2011, e successive modifiche ed integrazioni, e riconoscimento di debiti fuori bilancio);

ACCLARATO che:
– è stato dato “mandato alla Direzione generale della sanità e alla Direzione generale del lavoro di procedere all’istituzione di un tavolo tecnico con compiti di controllo strategico dell’attuazione dell’intervento, inclusi il coordinamento con le altre politiche programmate nel medesimo ambito di intervento e l’eventuale aggiornamento della mappatura dei servizi per i quali saranno spendibili i buoni servizi sanitari”;
– che si è dato “mandato all’ASPAL, quale soggetto incaricato della gestione della misura, affinché proceda alla definizione delle procedure amministrative necessarie per la relativa concreta attuazione”,

chiedono di interrogare la Presidente della Regione, l’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quali siano le risultanze del lavoro del tavolo tecnico sopracitato e quali siano le conseguenti azioni politiche amministrative e le azioni messe in campo dagli Assessorati del lavoro e della sanità;
2) quale sia la data prevista per l’avvio della misura dei “Buoni servizi sanitari”, quali siano le modalità di accesso agli stessi da parte dei cittadini; quali siano i servizi individuati per i quali i “buoni sanitari”; se siano state individuate e con quale criterio le strutture sanitarie abilitate ad accettare tali buoni;
3) in quale misura l’azione messa in campo dalla Giunta regionale abbia inciso concretamente nella lotta alla cosiddetta “povertà sanitaria”.

Cagliari, 3 luglio 2025

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