INTERROGAZIONE N. 226/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 226/A

INTERROGAZIONE DERIU – CORRIAS – FUNDONI – PILURZU – PISCEDDA – PIANO – SOLINAS Antonio – SORU – SPANO con richiesta di risposta scritta, sullo stato della realizzazione del piano programmatico sulla medicina di genere.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– all’articolo 3 della legge 11 gennaio 2018, n. 3 (Delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali nonché disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute) si prevede la predisposizione di un piano volto alla diffusione della medicina di genere mediante divulgazione, formazione e indicazione di pratiche sanitarie che nella ricerca, nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura, tengano conto delle differenze derivanti dal genere, al fine di garantire la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale in modo omogeneo sul territorio nazionale;
– è stato adottato in data 13 giugno 2019 con decreto del Ministro della Salute, ed approvato in Conferenza Stato – Regioni in data 30 maggio 2019, il Piano per l’applicazione e la diffusione della medicina di genere, in attuazione dell’articolo 3, comma 1, della legge 11 gennaio 2018, n. 3 che riporta gli obiettivi strategici, gli attori coinvolti e le azioni previste per una reale applicazione di un approccio di genere in sanità;
– il Piano per l’applicazione e la diffusione della Medicina di genere nazionale individua quattro aree di intervento specificandone le azioni prioritarie, gli attori coinvolti e gli indicatori principali da utilizzare per il raggiungimento di ogni obiettivo:
1) percorsi clinici di prevenzione diagnosi e cura e riabilitazione;
2) ricerca e innovazione;
3) formazione e aggiornamento professionale;
4) comunicazione e informazione;

RILEVATO che:
– con deliberazione della Giunta regionale 31 agosto 2021, n. 36/43 (Recepimento del Piano per l’applicazione e la diffusione della Medicina di Genere. Art. 3, comma 1, legge 11 gennaio 2018, n. 3) è stato recepito il Piano per l’applicazione e la diffusione della Medicina di genere di cui all’articolo 3, comma 1, della legge 3 del 2018;
– il Piano deve avere lo scopo di fornire uno strumento coordinato e sostenibile che mira a promuovere pari opportunità tra uomini e donne nel territorio regionale e fa parte di un più ampio lavoro che include anche il Bilancio di genere, entrambi redatti con l’obiettivo di creare le condizioni necessarie per garantire pari opportunità e per integrare le differenze di genere in tutte le fasi della pratica medica;
– che con la deliberazione n. 36/43 del 2021, si dà mandato alla Direzione generale dell’Assessorato regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, di istituire un gruppo tecnico regionale, al fine di predisporre il “Piano regionale sulla medicina di genere”, in coerenza con il disegno nazionale e per la programmazione delle attività previste per la implementazione e diffusione della medicina di genere;
– con il decreto dell’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale 28 marzo 2022, n. 6 (Istituzione del Gruppo tecnico regionale per la programmazione delle attività di diffusione della Medicina di genere), si istituisce il gruppo tecnico regionale per la programmazione delle attività di diffusione della medicina di genere, finalizzato alla predisposizione del Piano regionale sulla medicina di genere, con l’identificazione delle modalità di implementazione delle azioni previste dal Piano a livello regionale, anche attraverso la definizione di linee di indirizzo e obiettivi strategici per le direzioni generali, per la realizzazione di un sistema di rete per la promozione e lo sviluppo della salute e medicina di genere su tutto il territorio regionale, la definizione degli indicatori stratificati per genere da inserire nella raccolta e nell’elaborazione dei flussi informativi e nella formulazione dei budget sanitari, l’attivazione sul sito regionale di un’area dedicata alla medicina di genere supervisionata dal tavolo tecnico regionale e la promozione della definizione di obiettivi per aziende sanitarie e istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS);
– con la deliberazione della Giunta regionale 28 dicembre 2021, n. 50/46 (Adozione Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025) è stato redatto il piano della prevenzione 2020-2025 e che il Piano regionale per la salute di genere in Sardegna rientra nell’alveo ampio del Piano regionale di prevenzione e si concentra sulla promozione della salute e del benessere, considerando le differenze legate al genere. L’obiettivo è creare condizioni che favoriscano le pari opportunità di genere a tutti i livelli, con un focus sulla medicina di genere e sulla redazione di un Bilancio di genere e un Piano per la parità di genere;

EVIDENZIATO che:
– l’obiettivo è quello di migliorare l’efficacia degli interventi sanitari, garantendo equità di accesso alle cure e fruizione delle stesse per entrambi i sessi, oltre a identificare screening di malattia appropriati per diverse fasce d’età, laddove il piano nazionale si propone di promuovere la medicina di genere in tutte le sue applicazioni a livello nazionale, sia nella sperimentazione clinica dei farmaci che nell’intero percorso clinico;
– gli obiettivi della medicina di genere sono molteplici e mirano a personalizzare la cura, migliorare la prevenzione e la diagnosi e ridurre le disuguaglianze di genere nell’accesso alle cure e che si tratti di un approccio che tiene conto delle differenze biologiche, psicologiche e socio-culturali tra uomini e donne per offrire trattamenti più efficaci e appropriati;
– è necessario individuare modelli di prevenzione proattivi che mirino ad anticipare e mitigare i rischi prima che si manifestino, con l’identificazione precoce dei potenziali problemi e agire sull’implementazione di misure preventive e la promozione di una cultura della prevenzione e procedure reattive atte ad intervenire nel momento in cui la patologia si dovesse manifestare;

ACCLARATO che:
– la medicina di genere possa migliorare la qualità delle cure laddove un approccio di genere nella pratica clinica consente, quindi, di promuovere l’appropriatezza e la personalizzazione delle cure generando un circolo virtuoso con conseguenti risparmi per il Servizio sanitario nazionale;
– la sottovalutazione del “gender bias” in medicina, vale a dire la tendenza a trattare pazienti di genere diverso in modo non opportuno, spesso sottovalutando o ignorando le differenze biologiche e socio-culturali rilevanti, possa portare a diagnosi errate, terapie meno efficaci e, in generale, a un impatto negativo sulla salute e sul benessere sia degli uomini che delle donne;

RITENUTO che la redazione del piano sulla medicina di genere, per il quale il primo passo si è realizzato con l’istituzione del gruppo tecnico regionale con il decreto 28 marzo 2022, n. 6 (Istituzione del Gruppo tecnico regionale per la programmazione delle attività di diffusione della Medicina di genere), è indispensabile per:
– la formazione e sensibilizzazione, considerato che è fondamentale formare i professionisti sanitari sul concetto di medicina di genere e sulle differenze biologiche e culturali tra uomini e donne;
– l’inclusione della medicina di genere nella ricerca, visto che è importante che gli studi clinici includano una rappresentazione equa dei due generi e che vengano analizzati i dati separatamente per genere;
– la promozione della medicina personalizzata, dato che l’obiettivo è quello di adattare i trattamenti alle esigenze specifiche di ciascun individuo, tenendo conto del genere, ma anche di altri fattori;
– l’eliminazione dei pregiudizi, al fine di promuovere una cultura che riconosca e valorizzi le differenze di genere, sia nel campo della medicina che nella società in generale;
– la medicina di genere, che tiene conto delle differenze tra uomini e donne, è fondamentale per garantire una cura equa ed efficace per tutti, un approccio che mira a migliorare la salute di ogni persona, superando gli stereotipi e i pregiudizi che possono influenzare il percorso di cura,

chiede di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per conoscere:
1) quale sia lo stato della realizzazione del piano programmatico specifico sulla salute di genere, la cui redazione è a cura del gruppo tecnico regionale per la programmazione delle attività di diffusione della medicina di genere, istituito con decreto dell’Assessore dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale n. 6 del 2022;
2) quali azioni siano in atto per garantire l’effettiva e definitiva attuazione del piano programmatico sulla salute di genere.

Cagliari, 27 giugno 2025

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