INTERROGAZIONE N. 209/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 209/A

INTERROGAZIONE URPI con richiesta di risposta scritta, in merito allo stato di avanzamento del progetto del museo giudicale e alle azioni messe in atto dall’Assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.

***************

Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– la Regione da oltre venti anni ha inteso realizzare un museo regionale denominato “Museo e centro di documentazione della Sardegna medievale giudicale”, progetto di rilevanza strategica per la valorizzazione dell’identità storica sarda e per il rilancio culturale e turistico dei territori coinvolti. Il museo dovrebbe diffondere la conoscenza della civiltà giudicale, una delle fasi storiche in cui l’Isola ha raggiunto un apice di sviluppo particolarmente avanzato, con sede nei comuni di Oristano e Sanluri per la loro forte presenza di testimonianze storiche e monumentali del periodo medievale-giudicale;
– l’arco cronologico considerato prevedeva la fase tardo bizantina altomedievale (VIII-X secolo), periodo di consolidamento dei regni giudicali, fino alla caduta di Arborea e l’inserimento della Sardegna nei territori della Corona d’Aragona nel XV secolo;
– il progetto rappresenta un’infrastruttura culturale strategica per la promozione dell’identità storica sarda, il rilancio turistico dei territori e l’integrazione con istituzioni educative. Tra gli obiettivi era prevista l’assunzione di venti guide turistiche da suddividere tra Oristano e Sanluri come misura di sviluppo occupazionale;

CONSIDERATO che:
– questo progetto ha vissuto un calvario senza fine, caratterizzato da interruzioni, fallimenti e continui rinvii che rischiano di vanificare definitivamente risorse pubbliche e opportunità per il territorio;
– il progetto nasce nel 2005 con la deliberazione della Giunta regionale 26 luglio 2005, n. 36/5 (“Si-stema regionale dei musei. Piano di razionalizzazione e sviluppo”. Documento d’indirizzo politico-amministrativo), inizialmente finanziato per euro 1.000.000,00 e, successivamente, aumentato a euro 3.000.000 con la deliberazione della Giunta regionale 6 agosto 2009, n. 38/11 (Delibera CIPE n. 3/2006, Delibera CIPE n. 14/2006 e Delibera CIPE n. 1/2009. Rimodulazione della Delibera di Giunta n. 34/11 dell’11 settembre 2007). La deliberazione della Giunta regionale 8 marzo 2006, n. 9/19 (Accordo di Programma Quadro (APQ) “Beni Culturali”. Modifiche alla Delib.G.R. n.45/20 del 27 settembre 2005) stabiliva formalmente la localizzazione congiunta del museo a Oristano e Sanluri, riconoscendo la valenza storica e strategica di entrambi i territori, con riparto paritetico del finanziamento iniziale;
– le due sedi individuate – Palazzo Arcais a Oristano e l’Ex Monte Granatico a Sanluri – sono state concesse in comodato gratuito tramite protocollo d’intesa del 2 luglio 2008 tra Regione, Provincia di Oristano e i comuni interessati;
– il primo appalto del 2011 per euro 1.715.836,42 sembrava finalmente avviare la realizzazione concreta del progetto. La ditta aggiudicataria riuscì a produrre il progetto esecutivo, approvato il 16 aprile 2010, i contenuti didattico-scientifici, il Piano di comunicazione e gestione, oltre alla raccolta di mille volumi specialistici;
– tuttavia, il contratto dovette essere interrotto dalla Regione per permettere i necessari lavori di adeguamento strutturale delle sedi museali. Il dramma si consumò quando la capogruppo Unicity Spa entrò in crisi aziendale irreversibile. L’8 novembre 2019 il Tribunale di Roma dichiarò il fallimento dell’azienda, causando lo scioglimento automatico del contratto di appalto. Il curatore fallimentare comunicò, nel marzo 2020, la fine di tutti i rapporti contrattuali, lasciando il progetto in una situazione di completo stallo. La Regione, per salvare almeno i materiali già prodotti, fu costretta a negoziare un accordo transattivo;
– con deliberazione della Giunta regionale 4 settembre 2020, n. 44/32 ottenne il mandato per definire bonariamente la controversia, culminata nell’accordo dell’8 settembre 2020 che costò ulteriori euro 106.140 per recuperare quanto già realizzato;
– dopo anni di stallo completo, nel luglio 2022, la Regione tentò una nuova ripartenza con la deliberazione della Giunta regionale n. 22/27 del 14 luglio 2022 (“Sistema Regionale dei Musei. Piano di razionalizzazione e sviluppo”, approvato con la deliberazione della Giunta regionale n. 36/5 del 26 luglio 2005. “Museo e centro di documentazione della Sardegna giudicale” a Oristano e Sanluri. Indirizzi operativi in merito alla progettazione, realizzazione e gestione del Museo), individuando il Comune di Oristano come nuovo soggetto capofila per l’attuazione del progetto;
– il comitato scientifico, rinnovato con protocollo del 29 novembre 2021, nel frattempo aveva esaminato i materiali recuperati dal fallimento, evidenziando criticità e necessità di approfondimenti:

RILEVATO che:
– finalmente, con convenzione rep. n. 742 del 31 dicembre 2024, sono stati trasferiti al Comune di Oristano euro 2.400.000,00 per un intervento stimato in quarantadue mesi;
– nel gennaio 2025 è stata erogata una prima tranche di euro 180.000 con determinazione n. 210 del 27 gennaio 2025;
– tuttavia, a giugno 2025, il progetto risulta ancora fermo alle sole “linee guida generali” e a “integrazioni sui vincoli strutturali”, senza alcun progresso concreto verso la realizzazione. Questo interminabile calvario, dopo oltre due decenni di promesse, fallimenti aziendali, accordi transattivi e continue ripartenze, sta vanificando non solo le ingenti risorse pubbliche investite, ma anche le aspettative occupazionali e le opportunità di valorizzazione culturale del territorio. Il coinvolgimento attivo di comuni, scuole e comunità locali rimane essenziale, ma richiede finalmente certezze sui tempi e modalità di realizzazione,

chiede di interrogare l’Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per:
1) conoscere lo stato attuale del progetto e le attività effettivamente svolte dal Comune di Oristano, nuovo soggetto capofila, specificando cosa è stato concretamente realizzato con i primi euro 180.000 trasferiti;
2) verificare se siano stati effettivamente attivati il project manager e il gruppo scientifico incaricato dello studio di fattibilità e progetto culturale;
3) fornire un cronoprogramma dettagliato e vincolante per la redazione definitiva dei documenti progettuali, l’avvio delle operazioni di allestimento museale e l’implementazione del piano di gestione;
4) indicare se sia prevista una data di apertura del museo al pubblico e, in caso affermativo, quale sia la tempistica stimata per l’inaugurazione delle sedi di Oristano e Sanluri;
5) chiarire le iniziative previste per garantire partecipazione e informazione dei comuni interessati e delle istituzioni culturali e scolastiche locali;
6) confermare il rispetto della localizzazione congiunta Oristano-Sanluri e delle previsioni occupazionali, compresa l’assunzione delle venti guide turistiche previste;
7) indicare quali misure saranno adottate per evitare ulteriori ritardi e garantire finalmente la conclusione di questo progetto dopo oltre venti anni di attesa.

Cagliari, 11 giugno 2025

Condividi: