CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Interrogazione n. 158/A
(Pervenuta risposta scritta in data 14/04/2025)
COZZOLINO, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di dare attuazione a quanto disposto dalla legge regionale n. 15 del 2018 recante norme in materia di disturbi specifici dell’apprendimento (DSA).
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Il sottoscritto,
PREMESSO che:
– con la legge regionale 14 maggio 2018, n. 15 (Norme in materia di disturbi specifici dell’apprendimento (DSA)), che si conforma a quanto previsto dalla legge 8 ottobre 2010, n. 170 (Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico), erano stati previsti interventi a favore di persone con dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia, di seguito denominate disturbi specifici dell’apprendimento (DSA);
– le finalità della legge erano quelle di adottare tutte le misure necessarie per garantire alle persone con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) uguali opportunità di sviluppo delle proprie capacità personali, psicologiche, culturali e sociali. A tal fine, si dovevano promuovere interventi destinati a:
a) favorire la diagnosi precoce di DSA e percorsi didattici e abilitativi, definendo modalità e procedure uniformi per la diagnosi e la certificazione tempestiva, anche per gli adulti;
b) favorire il successo scolastico e formativo, garantendo un apprendimento adeguato e promuovendo lo sviluppo delle potenzialità dell’individuo, riducendo la dispersione scolastica;
c) formare e sensibilizzare insegnanti, genitori e operatori socio-sanitari riguardo le problematiche legate ai DSA;
d) incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi socio-sanitari, favorendo la creazione di reti;
e) ridurre i disagi relazionali ed emozionali e prevenire che la condizione di persona con DSA si trasformi in una disabilità , con conseguenti limitazioni nelle attività quotidiane e problematiche psicopatologiche e disadattive;
f) promuovere i processi di prevenzione attraverso la diagnosi precoce;
– per l’accertamento e la certificazione dei disturbi di apprendimento, erano previste misure organizzative necessarie affinché l’attivazione del percorso diagnostico di DSA e il rilascio della relativa certificazione fossero tempestivi. In ambito scolastico, l’attivazione del percorso diagnostico era preceduta da interventi educativo – didattici e dalle procedure di riconoscimento precoce previsti dall’articolo 3, commi 2 e 3, della legge n. 170 del 2010;
– i servizi pubblici e i soggetti accreditati dal servizio sanitario regionale, ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’articolo 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421), erano tenuti a rilasciare la certificazione, a seguito di percorso diagnostico, conforme ai criteri diagnostici del manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5) e della classificazione statistica internazionale delle malattie e dei problemi sanitari correlati (ICD-10), con valutazione funzionale basata sul modello ICF (Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute), a seguito di una valutazione multidisciplinare, che includeva almeno un neuropsichiatra infantile (o neurologo per gli adulti), uno psicologo, un logopedista (o foniatra per gli adulti) ed eventualmente altre figure professionali;
– la legge stabiliva che la certificazione dovesse essere prodotta in tempo utile per l’attivazione delle misure didattiche e delle modalità di valutazione previste nel contesto scolastico, universitario e lavorativo, e che la certificazione per gli studenti dell’ultimo ciclo scolastico dovesse essere prodotta non oltre il 31 marzo, in vista degli esami di Stato:
CONSIDERATO che:
– era previsto l’istituto di un comitato tecnico-scientifico sui DSA, secondo quanto stabilito dall’articolo 4 della legge n. 15 del 2018, che doveva essere istituito con deliberazione della Giunta regionale presso l’Assessorato competente in materia di sanità . Il comitato doveva essere composto da rappresentanti delle associazioni di famiglie e persone con DSA, operatori delle equipe multidisciplinari di neuropsichiatria, un componente dell’Ufficio scolastico regionale, rappresentanti degli assessorati competenti, membri dell’ANCI, e altri esperti di DSA;
– con la deliberazione 6 luglio 2023, n. 23/26 (Istituzione del Comitato tecnico-scientifico sui DSA ai sensi dell’art. 4 della legge regionale 14.5.2018, n. 15, “Norme in materia di disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), la Giunta regionale, nella passata legislatura, aveva tentato di istituire il comitato tecnico-scientifico sui DSA, ma non era stata completata la nomina dei membri del comitato;
RILEVATO che:
– le famiglie dei ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento, anche per l’anno scolastico in corso, continuano a incontrare gravi difficoltà , in quanto le scuole non accettano i certificati rilasciati da specialisti privati, poiché l’assessorato non ha ancora emanato le linee guida e non ha provveduto alla nomina del comitato tecnico-scientifico, necessario per stabilire l’elenco degli specialisti autorizzati a rilasciare le certificazioni,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se sia a conoscenza di quanto sopra esposto e delle difficoltà che ne derivano per le famiglie dei ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e anche per il sistema scolastico;
2) quali azioni intenda intraprendere per garantire che la legge n. 15 del 2018 venga effettivamente e definitivamente attuata, con particolare riferimento alla nomina del Comitato tecnico-scientifico e all’emanazione delle linee guida per l’autorizzazione degli specialisti abilitati a rilasciare le certificazioni necessarie.
Cagliari, 20 febbraio 2025