Trenino verde, la commissione Trasporti punta al rilancio con l’assessorato al Turismo e convoca la Fondazione

Dopo l’audizione degli operatori turistici, che la scorsa settimana hanno segnalato le inefficienze del servizio, il tema del Trenino verde ritorna in commissione Trasporti con l’audizione dell’assessora ai Trasporti, Barbara Manca e del collega al Turismo, Franco Cuccureddu.

Davanti al parlamentino guidato da Roberto Li Gioi, è stato proprio Cuccureddu a definire “totalmente inefficace l’attuale sistema di promozione, che andrebbe invece inserito da Rfi nella rete dei treni storici d’Italia con azioni comuni di marketing o nella rete internazionale dei trenini storici che mette insieme percorsi nei paesi del Nord Africa e reti alpine”.  Cuccureddu ha confermato la disponibilità del suo assessorato a “sostenere un progetto di valorizzazione del trenino verde come prodotti esperienziale, dotandosi di un regolamento di esercizio che a oggi manca”.

Invece, dal fronte dell’assessorato ai Trasporti l’assessora Manca ha assicurato “supporto per gli investimenti necessari ma la Fondazione a oggi non ha presentato un piano e non ha nemmeno rendicontato il contributo che ha ricevuto dalla Regione. La rete ferroviaria turistica sarda è di 439 chilometri ed è un impegno finanziario importante tenerla in esercizio. Per questo deve essere chiaro da dove si comincia e qual è il costo del servizio nel suo complesso. A oggi sono percorribili soltanto cinque piccole tratte”.

Per Salvatore Corrias, presidente della commissione Autonomia, “la Fondazione trenino verde non ha nel suo sistema di governo l’assessorato al Turismo e questo è un male perché servono strategie e una regia generale. Gli operatori sono stati i primi a denunciare rimpalli di competenze e assenza progettuale. Eppure in Ogliastra e non solo c’è tanta attesa per il trenino verde. Ritengo che una manutenzione della legge che ha istituito la Fondazione sia necessaria”.

Della stessa opinione il presidente della commissione Trasporti, Roberto Li Gioi: “Fondamentale coinvolgere l’assessorato al Turismo oltre che quello ai Trasporti. E fondamentale al tempo stesso audire al più presto in commissione la Fondazione, per capire cosa abbia fatto fino a oggi e perché non abbia rendicontato ancora i denari chiesti e ricevuti”

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