Trenino verde, in dirittura d’arrivo la proposta di legge unificata per il rilancio del servizio turistico

Gli esponenti della Giunta, i vertici dell’Arst e gli operatori turistici tutti davanti alla commissione Trasporti per ridisegnare il futuro del trenino verde partendo dal testo unificato delle proposte di legge 52 e 133. .

La lunga seduta è iniziata con l’audizione di Barbara Manca, assessora ai Trasporti, che al parlamentino presieduto da Roberto Li Gioi ha detto in premessa: “Vista la delicatezza e l’impatto di questo tema sul nostro sistema turistico riteniamo che una lettura organica debba essere fatta con la presidenza della Regione. A oggi l’unico soggetto gestore è l’Arst, nella governance operativa non ci può essere spazio per l’assessorato ai Trasporti che comunque ha un ruolo tecnico”. Per l’assessore agli Enti Locali, Francesco Spanedda, “è necessaria una ricognizione dei beni, compresi i tracciati ferroviari, le aree di pertinenza e gli edifici. Certamente la sicurezza del tracciato deve essere in campo al soggetto gestore e non a noi”. Quanto all’aspetto turistico, l’assessore Cuccureddu ha spiegato che “serve una strategia complessiva per creare un prodotto o servizio turistico di successo. La Dmo ci può aiutare a capire quanto può stare sul mercato. Oltre al trenino verde c’è poi la nicchia turistica rappresentata dai ferrocicli. Serve dunque capire quali tratte per il trenino turistico stanno in piedi e quali invece vanno dismesse per mancanza di turisti e traffico e magari possono essere destinati al turismo dei ferrocicli”.

Per il consigliere ogliastrino Salvatore Corrias, rappresentante del territorio che insieme alla Trexenta è maggiormente segnato dalle antiche linee ferroviarie, “la nascita della fondazione fu frettolosa e il risultato più tangibile sono state le dimissioni del presidente. E’ chiaro che dobbiamo imparare dagli errori e stavolta fare meglio coinvolgendo tutti, compresi gli operatori turistici che lavorano nei territori attraversati da questa forma particolare e bella di turismo e di trasporto”.

Per il presidente Li Gioi “i suggerimenti degli assessori sono molto utili e d’altronde le audizioni servono anche per migliorare i testi di legge e renderli applicabili. Il trenino verde genera impresa locale e costituisce una forma chiara di lotta allo spopolamento”.

A seguire l’amministratore unico di Arst, Giovanni Mocci, insieme al dirigente Francesco Matzuzzi ha messo l’accento sulla sicurezza delle tratte e sulla necessità che sia governata “la promiscuità  il traffico del trenino e quello dei ferrocicli. Sarebbe meglio far viaggiare questi ultimi dove non viaggiano i treni”. Arst ha consegnato alla commissione una corposa relazione ricca di suggerimenti per emendare il testo unificato delle proposte di legge.

Per la presidente dell’Anci Sardegna, Daniela Falconi, “nel testo non si coglie un concreto riferimento alla necessità di contrastare lo spopolamento nelle zone interne”. A concludere, una delegazione degli operatori del Trenino verde, Alessandro Murino, Francesca Marras e Sandro Bandinu, hanno ribadito il loro ruolo: “Non siamo stati considerati in questi ma è evidente che il servizio e i turisti hanno bisogno delle escursioni, di informazioni, dell’assistenza a terra e a bordo. Noi siamo la presenza sul territorio e chiediamo di essere il riferimento per la Regione tutto l’anno”.

Al termine, il presidente Li Gioi ha aggiornato i lavori e ha dichiarato: “Terremo conto di tutte le osservazioni e di tutti gli spunti per scrivere, d’accordo con la Giunta, un testo di legge snello e operativo. Il turismo nelle zone interne della Sardegna passa in buona parte per il sistema del trenino verde e dopo gli errori di questi anni è arrivato il momento di far funzionare sul serio questo servizio, che è anche identità e cultura per la Sardegna”.

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