Un emendamento da un milione di euro nell’assestamento di bilancio 2025-2027 (ormai prossimo all’esame dell’Aula) per garantire anche in Sardegna l’accesso pubblico al Cross-linking corneale, insieme con una mozione e un’interrogazione, per sensibilizzare Giunta e Consiglio sulle problematiche del cheratocono.
Sono le iniziative illustrate dai consiglieri del gruppo Misto, Alessandro Sorgia (Lega), Alice Aroni (Udc), Stefano Schirru (As), per fronteggiare nell’Isola la patologia degenerativa della cornea (cheratocono) che registra un’incidenza al di sopra della media (ne soffre un giovane sardo su 40 in un’età compresa tra i 10 e i 25 anni, contro una media di un caso ogni cinquecento). Classificata come “malattia rara” può essere trattata in regime pubblico soltanto all’ospedale San Francesco di Nuoro che presenta liste d’attesa fino ad un anno, con la conseguenza che in molti sono costretti a rivolgersi a strutture private con costi che si aggirano introno ai 5mila euro per singolo intervento.
«La clinica oculistica universitaria di Cagliari – ha dichiarato Sorgia – da un anno attende risposta per l’acquisizione del dispositivo Cxl (30mila euro) ma non ha mai ricevuto l’autorizzazione all’acquisto».
Le richieste avanzate all’esecutivo regionale, oltre all’urgenza di garantire la fornitura dei macchinari alla clinica oculistica del Capoluogo, riguardano anche la creazione di un altro centro di riferimento da istituirsi nell’azienda ospedaliero universitaria di Sassari, screening gratuiti scolastici e l’istituzione dello specifico registro regionale.