La situazione dell’aeroporto di Fenosu (chiuso ormai da diversi anni) e le azioni per il suo rilancio sono state al centro della seduta pomeridiana della Commissione “Governo del territorio”. Il parlamentino guidato da Roberto Li Gioi (M5S) ha sentito l’assessora regionale dei Trasporti, Barbara Manca, il direttore territoriale dell’Enac Roberto Solinas e Riccardo Faticoni, amministratore unico della Sogeaor, la società che gestisce lo scalo oristanese.
L’assessora Manca ha confermato l’interesse della Regione per il rilancio dell’aeroporto: «Per Fenosu c’è una concessione ventennale a una società privata – ha ricordato Manca – la Regione non può intervenire finanziariamente ma è interessata a uno sviluppo dello scalo, inserito in una visione di sistema e nel rispetto delle indicazioni del territorio». Lo strumento per il rilancio di Fenosu è rappresentato dal Piano regionale dei Trasporti approvato qualche settimana fa dalla Giunta: «L’aeroporto ha grandi potenzialità – ha affermato l’assessora – gode di una posizione strategica ed è facilmente accessibile. Potrebbe colmare un vuoto che riguarda il traffico merci in aiuto all’aeroporto di Cagliari. Un altro possibile utilizzo potrebbe essere quello delle Protezione civile. Siamo pronti a valutare proposte e progetti. Devono essere però supportate da studi seri e piani industriali».
Ottimismo sulla possibile riapertura dello scalo ha manifestato Roberto Solinas direttore territoriale di Enac. «C’è una convenzione stipulata nel 2023 a favore di Sogeaor che avrà una durata ventennale – ha ricordato il rappresentante dell’Ente Nazionale per l’aviazione civile – l’aeroporto oggi è chiuso, per poterlo riaprire occorre portare a termine tutti gli adempimenti previsti dalle norme. Nel 2024 abbiamo fatto un sopralluogo e presentato alcuni rilievi alla società di gestione. La Sogeaor sta provvedendo, i principali documenti (Piano di emergenza, Regolamento di Scalo, Manuale di operatività e Piano di sicurezza) sono stati presentati o sono in fase di ultimazione. E’ possibile una riapertura entro la fine del 2025».
Tempistiche confermate dall’amministratore unico di Sogeaor Riccardo Faticoni che ha però chiarito che l’aeroporto, allo stato attuale, potrà riprendere solo con alcune attività per poi sviluppare gli altri interventi che consentano allo scalo di essere pienamente operativo: «In questi anni si è fatto molto – ha detto Faticoni – mi amareggiano le polemiche sollevate recentemente sui giornali. L’aeroporto è chiuso ma sono stati investiti in questi anni oltre 700mila euro per interventi sulle infrastrutture e gli adempimenti burocratici che oggi ci mettono nelle condizioni di ripartire. Le potenzialità sono enormi: pensiamo a scuole di volo con società internazionali, allo sviluppo di un hub per la protezione civile e la macchina regionale antincendi, a un polo universitario per la ricerca aerospaziale». Non solo, secondo l’amministratore di Sogeaor, Fenosu potrebbe diventare una base strategica della “Regional air mobility”, i collegamenti tra aeroporti minori con piccoli aerei con un massimo di 19 posti. «Più difficile pensare in questo momento a un hub per il trasporto merci – ha detto Solinas – per questo occorrerebbe allungare la pista di 600 metri, dagli attuali 1200 a 1800, con tempi di realizzazione molto lunghi. L’obiettivo prioritario è ripartire e mettere a reddito la struttura».
Perplessità sulla reali possibilità di ripartenza sono state espresse dai membri della commissione: diverse sollecitazioni sono arrivate dai consiglieri eletti nell’oristanese Alessandro Solinas (M5S) e Antonio Solinas (Pd) che hanno ricordato i trascorsi dell’aeroporto ed evidenziato la sfiducia generale da parte del territorio sulla possibile riapertura dello scalo. I due rappresentanti della maggioranza hanno posto diverse domande sulla situazione societaria della Sogeaor e sulla sue capacità finanziarie per la riapertura dell’aeroporto chiedendo ad Enac una verifica accurata sulle prospettive di rilancio. Antonio Solinas ha poi sollecitato una riapertura del dialogo con il Consorzio industriale di Oristano interessato in passato a rilevare le quote di maggioranza della Sogeaor: «Sono sempre disponibile al dialogo – ha risposto l’amministratore unico della società di gestione – serve però riconoscere il lavoro fatto in questi anni e lavorare a una prospettiva seria di rilancio dell’aeorporto».
(Psp)