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Resoconto della seduta n. 204 del 17/03/2022

BOZZA PROVVISORIA

CCIV SEDUTA

Giovedì 17 marzo 2022

Presidenza del Presidente Michele PAIS

La seduta è aperta alle ore 18 e 24.

CUCCU CARLA, Segretaria, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 10 febbraio 2022 (193), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. I consiglieri regionali Daniele Secondo Cocco, Salvatore Corrias, Roberto Deriu, Domenico Gallus, Eugenio Lai, Piero Maieli, Alfonso Marras, Ignazio Manca, Annalisa Mele, Giuseppe Meloni, Pietro Moro, Pierluigi Saiu, Giovanni Satta e Gian Filippo Sechi hanno chiesto congedo per la seduta del 17 marzo 2022.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Discussione congiunta della Risoluzione sull'incremento dei prezzi dei carburanti sostenuti dalle imprese di autotrasporto (8 (21com)), delle mozioni Ennas - Saiu - Giagoni - Manca Ignazio - Mele - Piras sulla necessità di sviluppare l'utilizzo di energie e carburanti rinnovabili e finanziare progetti innovativi e di ricerca in questi settori (567); Ennas - Giagoni - Saiu - Piras - Manca Ignazio - Mele sulla necessità di mettere in campo ogni azione possibile finalizzata a calmierare i prezzi dei carburanti (570); Mura - Piga - Mundula al fine di proporre azioni da mettere in campo per affrontare la problematica inerente il caro carburante e contrastarne gli effetti negativi sul mondo produttivo e sulle famiglie (571); Mula - Fancello - Gallus - Lancioni - Maieli - Marras - Satta Giovanni - Schirru - Usai sulla necessità di impegnare il Presidente della Regione e la Giunta a porre al centro dell'agenda di governo la valutazione di qualsiasi azione possa essere intrapresa per fornire risposte e interventi immediati sul caro bollette e sul caro carburante e a potenziare le interlocuzioni con il Governo nazionale, sollecitando misure tempestive e indicazioni politiche chiare e certe, che diano sicurezza e annullino l'effetto panico che si sta diffondendo nella popolazione e che sta alla base delle speculazioni in atto (573); dell'interpellanza Agus - Caddeo - Loi - Orrù - Piu - Satta Gian Franco - Zedda Massimo sulla necessità di attivare immediate interlocuzioni istituzionali con lo Stato al fine di individuare e realizzare modalità di contenimento delle spese di carburanti per il trasporto di merci e passeggeri, che hanno subito un rilevante incremento in relazione ad eventi, gravi ed imprevisti, di origine geopolitica (172/A) e approvazione di ordine del giorno

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione congiunta della Risoluzione sull'incremento dei prezzi dei carburanti sostenuti dalle imprese di autotrasporto (8 (21com)), delle mozioni Ennas - Saiu - Giagoni - Manca Ignazio - Mele - Piras sulla necessità di sviluppare l'utilizzo di energie e carburanti rinnovabili e finanziare progetti innovativi e di ricerca in questi settori (567); Ennas - Giagoni - Saiu - Piras - Manca Ignazio - Mele sulla necessità di mettere in campo ogni azione possibile finalizzata a calmierare i prezzi dei carburanti (570); Mura - Piga - Mundula al fine di proporre azioni da mettere in campo per affrontare la problematica inerente il caro carburante e contrastarne gli effetti negativi sul mondo produttivo e sulle famiglie (571); Mula - Fancello - Gallus - Lancioni - Maieli - Marras - Satta Giovanni - Schirru - Usai sulla necessità di impegnare il Presidente della Regione e la Giunta a porre al centro dell'agenda di governo la valutazione di qualsiasi azione possa essere intrapresa per fornire risposte e interventi immediati sul caro bollette e sul caro carburante e a potenziare le interlocuzioni con il Governo nazionale, sollecitando misure tempestive e indicazioni politiche chiare e certe, che diano sicurezza e annullino l'effetto panico che si sta diffondendo nella popolazione e che sta alla base delle speculazioni in atto (573); dell'interpellanza Agus - Caddeo - Loi - Orrù - Piu - Satta Gian Franco - Zedda Massimo sulla necessità di attivare immediate interlocuzioni istituzionali con lo Stato al fine di individuare e realizzare modalità di contenimento delle spese di carburanti per il trasporto di merci e passeggeri, che hanno subito un rilevante incremento in relazione ad eventi, gravi ed imprevisti, di origine geopolitica (172/A).

Il Consiglio regionale è stato convocato in seduta straordinaria e urgente per discutere quindi in merito all'incremento dei prezzi del carburante sostenuti dalle imprese dell'autotrasporto.

Era necessario che il Consiglio regionale sostenesse con un'unica voce, insieme alla Giunta, parti produttive e parti sociali, la protesta delle associazioni per le richieste già declinate dalla Giunta in ordine alla riduzione dei carburanti e alla riduzione dei costi dei trasporti che sta mettendo letteralmente in ginocchio l'intero sistema produttivo della Sardegna. Quindi io ringrazio il Consiglio regionale per avere risposto immediatamente alla richiesta di convocazione per sostenere questa legittima battaglia che non è contro i sardi, ma per i sardi.

Dichiaro aperta la discussione. Uno dei presentatori della Risoluzione ha facoltà di illustrarla.

Lo ringrazio per avere audito ieri la delegazione degli autotrasportatori e per avere stilato insieme alla Commissione una risoluzione unitaria. È previsto successivamente un intervento per Gruppo anche per consentire una rapida evoluzione dei lavori della seduta e quindi per mandare il provvedimento che il Consiglio regionale espleterà e approverà immediatamente al Governo.

TALANAS GIUSEPPE (FI). Grazie Presidente, e grazie per aver accolto la richiesta della quarta Commissione per la convocazione di un Consiglio regionale urgente. Ieri sera quindi la Commissione che presiedo ha audito gli autotrasportatori, le problematiche legate all'aumento dei consumi dei carburanti, all'aumento delle materie prime. Tutta la Commissione consiliare all'unanimità ha approvato un atto, una risoluzione, appunto una risoluzione che contiene i seguenti punti. Ha invitato il Presidente della Regione e la Giunta regionale affinché si sostenga presso il Governo centrale la verifica e la ricerca di responsabilità sugli aumenti ingiustificati dei prezzi dei carburanti al consumo. Perché questo punto, Presidente? Perché durante l'audizione dei trasportatori è stato evidenziato che è veramente, l'aumento in certi casi dei prezzi, ingiustificato. Richiedere interventi immediati atti a calmierare il prezzo dei carburanti, individuare forme di compensazione a favore degli autotrasportatori e delle attività produttive per i maggiori costi sostenuti. Hanno rappresentato una situazione che oramai è al collasso, alle aziende conviene più stare ferme e pagare i dipendenti per rimanere a casa, che non mettere i propri camion sulle strade. Inoltre la Commissione ha invitato il Consiglio regionale a fare la seduta odierna, richiesta che è stata prontamente accolta, come ho detto prima, dal Presidente del Consiglio, e a valutare l'adeguatezza di proposte di legge già presentate sul tema in materia di attività produttive e di trasporti al fine di una loro tempestiva approvazione. Anche su questo ultimo punto, signor Presidente, la quarta Commissione ieri ha cercato in un certo qual modo di verificare se vi sono provvedimenti in atto che possano dare un contributo, un sostegno da un lato alle attività produttive, dall'altro alle stesse aziende dei trasporti. Mi preme segnalare che il Presidente della quinta Commissione, l'onorevole Maieli, già da martedì scorso ha portato, ed è stata discussa proprio nella Commissione quinta attività produttive, una proposta di legge, la numero 133, che prevede delle misure a sostegno delle imprese produttive a vario titolo, imprese agricole, imprese artigiane, piccoli commercianti, per abbattere il costo del trasporto delle materie prime. Una proposta di legge che è stata discussa martedì scorso, una proposta di legge per la quale dovranno avvenire nei prossimi giorni anche delle audizioni, contiamo che si possano approvare in maniera veramente repentina, immediata e veloce anche altri provvedimenti già depositati o che verranno depositati nelle prossime ore e che possano dare veramente un segnale, un aiuto, un contributo per queste aziende sarde di trasporti, ma non solo, per tutte le attività produttive che oramai vivono una situazione economica drammatica. Grazie, Presidente. Aggiungo che comunque è stato predisposto un ordine del giorno sui punti contenuti dalla Risoluzione e dovrà essere integrata, potrà essere integrata su quei punti e sulle eventuali azioni che la Giunta regionale ha già intrapreso. Grazie.

PRESIDENTE. Bene, naturalmente, come ho detto in apertura, vengono anche discusse unitariamente le mozioni e le interrogazioni sul tema.

È iscritto a parlare il consigliere Gian Franco Satta. Ne ha facoltà.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Grazie Presidente. Io intervengo a nome e per conto del Gruppo dei Progressisti. La ringrazio per avere accolto la convocazione urgente di questo Consiglio per un problema che sta causando una serie di difficoltà a tutto il comparto primario e naturalmente degli autotrasportatori. Come detto in più occasioni, abbiamo sottolineato il fatto che non si può certamente inquadrare l'attuale crescita del costo dei carburanti entro confini puramente tecnici, o addirittura su un confine territoriale che è quello della Regione Sardegna, e certamente a voler essere benevoli ci si trova di fronte ad una operazione di mera speculazione economica e finanziaria. L'aumento esponenziale e improvviso che ha colpito innanzitutto gli autotrasportatori, per i quali l'incidenza dei costi ha avuto una ricaduta diretta e immediata, è certamente devastante. Ora, a cascata, ha raggiunto anche altri settori naturalmente dell'economia e ogni angolo della nostra società, lo sanno bene ad esempio anche i lavoratori che quotidianamente si recano al proprio posto di lavoro rispetto naturalmente agli aumenti del carburante, e quindi del costo della benzina e del gasolio. Oltre che giustamente sollecitare un intervento però da parte del Governo con urgenza, che mi risulta già in calendario, da parte del Governo nazionale, per calmierare i costi e, a mio avviso però, noi abbiamo il dovere sicuramente di riflettere più a fondo sul tema e trovare anche qualche soluzione reale e concreta che sia nelle disponibilità del Consiglio regionale, non possiamo certamente limitarci a segnalare un intervento che, come noto, peraltro risulta già nell'ordine del giorno dell'Esecutivo nazionale. E cercare di provare magari a inquadrare la questione in una prospettiva un po' più ampia, quello che noi oggi stiamo pagando, quindi le imprese, i cittadini, badate bene, non è altro che un primo prezzo della crisi dell'attuale modello energetico, un modello improntato sulle energie non rinnovabili, ovvero indisponibilità limitata e certamente non può che dipendere dagli umori e dalla volontà di pochi custodi di questi beni. È un sistema peraltro oggi che è giunto alla fine, sta dando gli ultimi colpi di coda, è alla fine di un ciclo di vita e che messo alle strette prova ancora una volta a tenere in scacco tutti i propri utilizzatori. In maniera specifica, in fase di transizione, mi faccio portavoce a nome del Gruppo affinché quest'Aula probabilmente nei prossimi giorni intervenga per elaborare insieme alla proposta dell'onorevole Talanas soluzioni che siano però di carattere strutturale, penso anche alla legge regionale della Regione Friuli, che qualche anno fa ha legiferato dando la possibilità di avere delle agevolazioni agli autotrasportatori, ma anche prevedere dei modelli diversificati a seconda dei territori rispetto alla montanità dei territori e quindi aree difficili e in ritardo dal punto di vista socio-economico. Quindi il rischio veramente grande, infatti, è quello di trovarsi davanti all'inizio di una battaglia ben più ampia, cari colleghe e colleghi consiglieri, e la crisi, come è noto, può determinare il crollo o la rinascita del territorio. Il modo con cui si uscirà da questo terribile periodo deve portare al rispetto in cui abbiamo vissuto fino a pochi anni fa, sono molteplici e di varia natura e segnerà certamente la nostra storia. Grazie Presidente.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Roberto Li Gioi. Ne ha facoltà.

LI GIOI ROBERTO (M5S). Grazie, Presidente. Innanzitutto la ringrazio a nome di tutto il Gruppo per aver accolto la richiesta venuta fuori ieri da parte nostra al termine della quarta Commissione di convocare un Consiglio regionale urgente e straordinario su questo argomento. Io vorrei che oggi non sia un giorno come tanti altri, io vorrei che oggi, anzi, esigo che oggi non sottoscriviamo un ordine del giorno formale fine a se stesso, oggi deve essere un giorno in cui diamo nelle mani del presidente Solinas uno strumento forte, unitario, affinché lui vada personalmente, senza delegare anche valenti Assessore com'è sicuramente la Vicepresidente Zedda, vada personalmente a Roma e batta i pugni sul tavolo, perché questo è un momento in cui dobbiamo mettere in evidenza che la nostra Regione Sardegna sta vivendo una crisi profonda, nettamente superiore a quella che sta vivendo lo stivale italico, perché noi abbiamo l'insularità, che determina il fatto che non abbiamo autostrade, se non quelle del mare, e quindi i costi per i nostri autotrasportatori sono infinitamente più alti rispetto a quelli del Continente, indipendentemente dall'aumento esponenziale del prezzo del carburante. Oggi siamo al quarto giorno di sciopero e dopo solo quattro giorni di blocco ci troviamo in una situazione drammatica che rischia, devo dirlo, di sfociare in un vero e proprio scontro a livello sociale. E mi chiedo cosa accadrà se i blocchi andranno avanti ancora per qualche giorno o addirittura sino al 31 marzo, come paventato da qualcuno: i danni saranno sicuramente incalcolabili, come lo sono già! Soprattutto perché gli autotrasportatori sono la punta dell'iceberg di una filiera agroalimentare che è già in ginocchio, una filiera che riguarda agricoltori, mitilicoltori, allevatori, produttori di merci deperibili, commercianti, fino ad arrivare al cittadino, al consumatore finale, che sta già avendo un esborso spaventosamente superiore dai propri borsellini. L'episodio dello spreco del carico di 17 tonnellate di cozze e vongole avvenuto negli scorsi giorni a Porto Torres è veramente spaventoso e ci deve far capire a che punto siamo arrivati, perché il danno enorme che ha subito quell'Azienda, che tra l'altro è un'Azienda leader del nostro territorio, debba essere riportato proporzionalmente al danno enorme che subiscono tutti gli imprenditori della nostra Terra. Per cui, siamo solo al quarto giorno di sciopero ma non possiamo attendere oltre e quindi siamo sicuramente vicini, vicinissimi agli autotrasportatori sardi, che stanno incrociando le braccia per far sentire la propria voce alta, ma dobbiamo far sì, allo stesso tempo, che le istanze di questi lavoratori vengano accolte e tradotte in azioni concrete e di sostegno immediate, e soprattutto dobbiamo dare un segnale forte affinché i sardi, tutti i sardi, non si sentano abbandonati. Per questo, come ho detto all'inizio dell'intervento, ritengo fondamentale che il Presidente Christian Solinas si rechi a Roma e grazie a questo documento, che gli dà una forza enorme, sbatta i pugni sul tavolo e spieghi a chi di dovere che la questione sarda è differente dalla questione Italia, è molto più importante, molto più grave, perché noi veniamo fuori da due anni di pandemia con le aziende che, piano piano, stanno cercando di riprendersi e hanno subito una mazzata fragorosa, clamorosa, che rischia di cancellarle definitivamente dalla faccia della terra. Sappiamo perfettamente che la competenza per quanto riguarda la riduzione del prezzo del carburante spetta al Governo, non è della Regione Sardegna, sappiamo benissimo che le proteste sono legittime, però, appunto per questo, è il momento che il nostro Presidente ci rappresenti, rappresenti tutti noi, rappresenti il popolo sardo, perché ricordo che siamo soltanto al quarto giorno di sciopero e si sono verificati degli episodi allarmanti, dove per pochissimo non si è arrivati alle mani e si è arrivati quindi a situazioni che arrivavano già al codice penale, cosa che ci avrebbe portato alla ribalta della cronaca nazionale in maniera negativa, cosa che devo dire non sta avvenendo da parte dei Tg nazionali, perché la nostra questione è sottovalutata, non se ne parla, è silenziata, ecco perché il presidente Solinas deve far vedere quanto noi valiamo come popolo sardo, come imprenditori sardi e come cittadini sardi. È un momento storico fondamentale, noi abbiamo come Presidente Christian Solinas e a lui ci rivolgiamo: è giusto che domani prenda il primo aereo e vada a Roma! Noi gli stiamo dando in mano un documento che non è prettamente formale, assolutamente, io lo sento come qualcosa di importante, come un'arma bonaria per far presente a tutta l'Italia che la Sardegna sta vivendo una situazione assolutamente devastante, che rischia di far sì che noi ci troviamo definitivamente in una situazione che è irrecuperabile. Siamo sull'orlo del precipizio, spetta al presidente Solinas tirarci fuori da questa situazione. Noi siamo con lui.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Emanuele Cera. Ne ha facoltà.

CERA EMANUELE (FI). Presidente, Assessore, onorevoli colleghi e colleghe. Intanto esprimo vivo apprezzamento nei confronti del Presidente del Consiglio, del Presidente e della quarta Commissione nella sua interezza, nonché dei Capigruppo che hanno fortemente voluto questa convocazione straordinaria e urgente. È certamente il segnale tangibile della preoccupazione che tutta la Sardegna e i sardi hanno e che noi, rappresentanti delle Istituzioni, abbiamo il dovere di affrontare e possibilmente risolvere certamente nel limite delle nostre competenze. In una Regione come la Sardegna quando si blocca il trasporto su gomma viene messo in crisi l'intero sistema economico e produttivo regionale; è quanto sta accadendo da quattro giorni a questa parte, da quando le aziende di autotrasporto, per via dei gravosi e ingiustificati rincari del prezzo del carburante, hanno deciso di manifestare e denunciare la situazione di difficoltà ormai insostenibile che sta attraversando tutto il sistema, bloccando strade, porti e zone industriali in diverse parti dell'Isola. Il tempo scorre, i giorni passano, i fermi e i blocchi restano, ma non si riscontra alcun risultato tangibile; nulla e poi nulla! La vertenza, come ben sappiamo, è di livello nazionale, ma si manifesta solo in Sardegna; riscontriamo, nostro malgrado, il pieno e totale disinteresse della politica e degli Organi dell'informazione nazionali. I Tg parlano di attualità - conflitto militare in corso, Covid, fatti di cronaca e tanto altro"-, fuorché della situazione drammatica che sta coinvolgendo di giorno in giorno la Sardegna e il suo fragile tessuto produttivo. Alla luce di tutto questo credo sia chiaro che non interessa a nessuno, lo abbiamo capito, il disinteresse e la distrazione è pressoché totale. Fortunatamente almeno le testate giornalistiche e televisive regionali danno riscontro giornaliero in modo puntuale e articolato di ciò che sta accadendo, lo hanno fatto anche oggi riprendendo quello che è l'effetto a catena innescato dalle manifestazioni degli autotrasportatori; aziende agricole, zootecniche, dell'agroalimentare, della pesca, dell'artigianato e del commercio, già abbondantemente gravate dal perdurare della crisi e dalla situazione climatica per il sistema primario, stanno subendo dei danni economici incalcolabili, in alcune situazioni irrimediabili, dalle manifestazioni legittime di protesta degli autotrasportatori ai quali voglio esprimere la mia massima solidarietà e vicinanza. Mi appello anche alla loro sensibilità e al buon senso: i disagi nelle manifestazioni è comprensibile, ci devono essere, diversamente non si è ascoltati, ma non sono certamente giustificabili invece i danni cagionati alle aziende. Questa situazione non può andare avanti oltre, occorrono risposte che il Governo deve necessariamente e urgentemente dare alla Sardegna e a tutti i Sardi. Il Presidente della Regione si faccia carico di mettere in atto tutte le azioni utili e necessarie attraverso l'avvio immediato di un confronto politico con gli autotrasportatori per allentare ed eliminare i blocchi in essere, tenendo conto prioritariamente delle merci deperibili, questo in attesa di un segnale del Governo per scongiurare il perdurare di questa incresciosa situazione creatasi. È evidente, ne siamo consapevoli vista la tensione, che se non ci saranno delle risposte immediate si rischiano, così come è successo in altre occasioni, problemi di ordine pubblico, che dobbiamo certamente prevenire ed evitare. Se non ci saranno segnali da Roma la politica sarda tutta, senza bandiere, già dalla prossima settimana abbia il coraggio di trasferirsi nella capitale per sollecitare la risoluzione di un problema che al momento interessa solo la Sardegna. Annuncio inevitabilmente il parere favorevole alla Risoluzione della quarta Commissione e auspico che ci sia veramente un intervento immediato, efficace, che già da domani porti allo sblocco delle manifestazioni, altrimenti la situazione ancora di più diventerà drammatica e insostenibile e sarà difficile da controllare. Grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Stara. Ne ha facoltà.

STARA FRANCESCO (UDC Cambiamo!). Grazie, Presidente. Io voglio dire due parole, sarò anche abbastanza breve però cerco di essere anche incisivo. Il discorso è questo; per sentito dire, si vocifera che il taglio delle Accise sarà da 10-20 centesimi, questo dovrebbe essere il risultato, io mi auguro di no, perché si tratta soltanto di azzerare l'extragettito avuto dall'IVA, perché se prima era a 2 euro il carburante ora è a due 2 euro e 40. Io penso che noi dovremmo andare, in maniera forte e unitaria, a chiedere il congelamento delle Accise, questo è importante, perché è vero che non dipende da noi ma dipende dal Ministero, da Roma o da chicchessia, scusatemi ma mi sto un pochino innervosendo, però qui abbiamo un problema, sì, si parla di autotrasporto, si parla a questo punto di navi che sono in difficoltà perché devono aumentare i prezzi perché il gasolio è schizzata al 30 per cento, ma nessuno parla dei "padroncini", i padroncini sono una parte fondamentale del nostro tessuto sociale, perché molti parlano di autotrasportatori ma ci sono anche i padroncini, e i padroncini sono quelli che hanno dei contratti di cui hanno già fatto dei contratti che oggi si trovano… mentre prima mettevano 500 euro di gasolio oggi ne mettono 700. Allora, noi dobbiamo fare un ragionamento; io sono d'accordo con quello che ha detto l'onorevole Li Gioi e anche qualche altro consigliere come l'onorevole Cera, però io penso che bisogna andare a Roma non più col cappello in mano, caro Assessore, bisogna andare a Roma e battere un po' i pugni, perché noi siamo un'Isola e qui fra un po' non viene più nessuno, perché se qui si fermano i trasporti marittimi, si fermano gli autotrasportatori, si fermano i padroncini, fra un po' ci avremo i pastori, l'agricoltura, avremo una serie di cose che comunque creano disagi. La Sardegna, io lo dico anche a tutti i nostri rappresentanti, non è soltanto per venire al mare d'estate e fare il bagno, abbiamo un'Isola bellissima però, purtroppo, o per fortuna, abbiamo il mare, quindi a nuoto non possiamo portare le merci e non possiamo neanche andare nella Penisola. Quindi, è ora di finirla di andare col cappello in mano a Roma, bisogna andare, anzi, non solo il Presidente Solinas, noi dobbiamo andare con una delegazione di consiglieri regionali, piazzarsi lì e non muoversi finché qualcheduno non trova delle soluzioni. Ci devono spiegare poi… l'ENI, che è quella che ha aumentato più i prezzi, il 30 per cento lo detiene lo Stato, quindi di che cosa stiamo parlando! Ma nessuno si pone il problema? Io dico, ma io che sono l'ultimo degli ignoranti, sono l'ultimo degli ignoranti, abbiamo grandi menti eccellenti, ma Roma nessuno ha posto il problema? Nessuno ha posto il problema dell'energia? Che l'Italia, la Sardegna e la Sicilia paghiamo il 30 per cento in più di energia! Per il gas, ma noi in Sardegna gas ne abbiamo? No! Mi spiegate tutti questi aumenti ingiustificati? Allora, da parte mia, da parte di Italia Viva, del Gruppo UDC Cambiamo, noi siamo disponibili ad andare domani stesso a Roma e io mi fiondò lì a spiegare ai Ministri, al Ministro ai nostri deputati come funziona il mondo, perché la finiremo veramente ad essere gli ultimi, perché già siamo gli ultimi per questioni anche geografica però, diamine, un po' di dignità! Perché il problema di questo sciopero che hanno sollevato gli autotrasportatori e padroncini, che ringrazio, ma sapete perché li ringrazio? Perché se fossero state altre persone avrebbero fatto sta i che cosa? "Hanno aumentato il 30 per cento? Bene, aumentiamo il 30 per cento", e chi paga? Pantalone! cioè tutti i cittadini sardi, questa è una battaglia dei Sardi non è una battaglia degli autotrasportatori o dei padroncini, è una battaglia dei sardi, signori miei. Quindi tutti noi, secondo me, presidente Pais, presidente Solinas, trovate Franco Stara, trovate Oppi, trovate Li Gioi, trovate tutti gli altri, siamo tutti con voi, però facciamo un'azione di forza. Assessore, non abbia paura di andare, ma non vada col cappello in mano, batta i pugni; questa è un'Isola, noi non possiamo andare né a nuoto e le nostre emerge non possono venire con le zattere. Grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Roberto Caredda. Ne ha facoltà.

CAREDDA ROBERTO (MISTO). Grazie, Presidente, Assessori e colleghi. Il rincaro del costo dell'energia e dei carburanti a cui stiamo assistendo appaiono del tutto ingiustificati ed eccessivi e recano un grave danno al nostro intero sistema economico e sociale. La politica ha il dovere di intervenire e trovare soluzioni all'inaccettabile situazione che si è creata e che sta colpendo, senza distinzioni, famiglie, lavoratori e imprese. Gli aumenti a cui stiamo assistendo rischiano di far collassare tutto il settore produttivo dei trasporti, del comparto agroalimentare e colpire senza distinzione tutta la popolazione. Una crisi che si aggiunge a drammatici scenari che si stanno verificando a livello internazionale e alla difficile situazione che stiamo vivendo a causa della pandemia e che ha visto anche la nostra Regione mettere in campo misure straordinarie, ma che senza un'azione concreta ed incisiva del Governo nazionale rischiano di non portare alla risoluzione dei problemi. Per questo oggi il Consiglio deve parlare con un'unica voce e chiedere al Governo centrale di porre in campo misure eccezionali per scongiurare scenari più critici, calmierare il prezzo del carburante e garantire forme di compensazione a favore degli autotrasportatori e delle attività produttive, colpite dai maggiori e ingiustificati costi sostenuti. Serve agire tempestivamente, anche per rimettere in moto il sistema economico locale danneggiato dal blocco della movimentazione dei prodotti. Anche il nostro Gruppo sostiene la Risoluzione del problema e chiede al presidente Solinas, alla Giunta, alla politica nella sua interezza in ogni altro attore coinvolto, di aprire un confronto con il Governo e trovare soluzioni immediate. Consentitemi, in chiusura, un pensiero di solidarietà a chi oggi è costretto a non lavorare per rivendicare un proprio diritto e a coloro che sono costretti al blocco della propria attività. Grazie

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Michele Cossa. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Grazie, Presidente. È chiaro che noi siamo qui stasera per dire a gran voce che siamo solidali con la protesta di quelle categorie che stanno pagando, in maniera così pesante questa, lo ha detto il ministro Cingolani, questa colossale truffa ai danni dell'Italia, perché poi alla fine, come hanno detto già diversi colleghi, è chiaro che a cascata siamo colpiti tutti, ma quello che più ci preoccupa è il modo pesante, devastante in cui viene colpito il mondo produttivo. Io credo che abbia fatto bene il presidente Pais a convocare d'urgenza il Consiglio regionale per parlare di questo e credo che abbia fatto bene la quarta Commissione ad adottare la Risoluzione che è stata adottata, che io credo debba essere integrata in qualche punto, ma era importante comunque dare un segnale immediato. È evidente, anche in questa circostanza, come l'insularità non soltanto aggravi tutti i problemi, ma in questa circostanza appare evidente come il fatto che noi siamo un'Isola condizioni pesantemente tutto, noi siamo in una condizione di sostanziale chiusura della circolazione delle merci e penso che questo debba farci riflettere sulle azioni che dovremo fare in futuro e sulla programmazione che noi dovremo fare in futuro. Io ho apprezzato molto le mozioni che sono state proposte sia dal Gruppo della LEGA che dal Gruppo di Fratelli d'Italia che mettono l'accento su due aspetti importanti. Il Gruppo della LEGA, al quale devo riconoscere di aver con molta caparbietà ormai da tantissimo tempo portato all'attenzione di quest'Aula il tema dell'energia, che è un tema strategico su cui il Consiglio regionale si deve confrontare perché non è possibile che noi navighiamo a vista su una vicenda così strategica per il nostro futuro, perché fuori di qui tutti ne parlano, mi pare che il Consiglio regionale si debba pronunciare, debba indicare la strada verso la quale la Sardegna deve andare nei prossimi decenni; mentre il Gruppo di Fratelli d'Italia chiede un impegno su soluzioni strutturali. Signori, io appartengo a un gruppo politico che da oltre dieci anni ha sollevato il tema delle accise sui carburanti, lo abbiamo sollevato in termini risarcitori, anzitutto, per la presenza nel nostro territorio di una delle più importanti raffinerie di Europa, ma lo abbiamo sollevato anche in termini di veicolo di sviluppo di attrattività della nostra Isola, di un'isola in cui viene favorita la circolazione dei beni. Bene, questi giorni noi siamo precipitati nella soluzione diametralmente opposta, cioè una condizione in cui l'esorbitante costo dei carburanti determina il blocco della circolazione delle persone e delle merci, una situazione assolutamente intollerabile, ripeto, solidarietà a chi sta manifestando, è una protesta giusta, con l'auspicio che la protesta resti anche legittima e che sia consapevole che ci sono dei limiti che è bene non superare, il limite delle forniture alimentari alle famiglie, il tema delle merci deperibili. Io non credo che la protesta si debba spingere fino a rovinare i produttori sardi di merci deperibili che colgono questi giorni i frutti di mesi e mesi di lavoro e che adesso stanno cercando di vendere i loro prodotti e credo che l'altro limite invalicabile sia quello di non mettere a rischio gli approvvigionamenti per gli ospedali, per le carceri, per le comunità, perché si stanno esaurendo anche quelle scorte. Io rivolgo pertanto un appello ai manifestanti a fare in modo che la loro protesta sia veramente supportabile da tutti e perciò più forte e più sentita, perché c'è il problema dell'autotrasporto ma c'è anche il problema della pesca e, onorevoli colleghi, c'è anche il problema del trasporto pubblico locale che non potrà mantenere lo stesso livello di intervento della Regione con questi prezzi dei carburanti. Ecco perché attraverso la nostra Capogruppo Sara Canu abbiamo voluto sollevare il problema delle accise in relazione alla specifica situazione che si sta manifestando, però, e concludo veramente Presidente, io credo che, ripeto, vada affrontato il tema dell'energia e vada affrontato il tema di un'isola che deve ambire a valorizzare gli aspetti positivi dell'insularità, quello che altre regioni non possono fare, diventare un'isola verde. Ecco perché, Presidente, io sollecito l'esame delle proposte di legge in materia di riduzione della plastica che hanno presentato il Gruppo dei Riformatori e il gruppo dei Progressisti, perché questo è un altro pezzo importante del problema.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Fausto Piga. Ne ha facoltà.

PIGA FAUSTO (FdI). In questi giorni ho ascoltato e parlato con tanti autotrasportatori, l'ho fatto ieri in Commissione trasporti dove abbiamo incontrato una delegazione, l'ho fatto andando di persona nei luoghi dove legittimamente tanti lavoratori stanno protestando. Stanno protestando per tenere alta l'attenzione su un problema, che come altri hanno detto, sembra che non esiste, guardando sia i telegiornali nazionali e soprattutto ascoltando anche le dinamiche e le comunicazioni dei più importanti rappresentanti del Governo. Sono andato da loro e con onestà ho detto che oggi però la Regione Sardegna non ha strumenti e competenze per incidere sul costo dei carburanti in modo immediato. Ho detto loro che oggi l'unico che potrebbe convincerli a sospendere questa protesta è il Governo nazionale, dopotutto ascoltando le parole del ministro Cingolani, quando ha dichiarato in maniera esplicita che gli aumenti sono ingiustificati, sono una truffa, altri importanti rappresentanti del Governo hanno parlato di speculazione, è evidente che se questo è il tema si devono mettere in campo tutti quegli strumenti necessari per evitare che le truffe non siano tollerate, ma siano chiaramente combattute, perché il rischio poi è che anche tutti i buoni propositi della politica, di fronte a una speculazione potrebbero anche essere vani, soprattutto pensando all'aumento veloce dei prezzi che stiamo assistendo in questi giorni. Abbiamo parlato di accise e di IVA e lo dobbiamo dire chiaramente, la competenza è dello Stato, non dobbiamo creare illusioni, la Sardegna in modo unilaterale non può entrare su questi temi, la Regione può fare qualcosa e lo farà, come l'ha sempre fatto per tutte le categorie di lavoro che in questi due anni di emergenza, da quella sanitaria, a quella sociale, a quella economica ha fatto. Ci sarà il massimo impegno per studiare un provvedimento condiviso e provare a venire incontro alle richieste di questa categoria, dicendo però in modo chiaro che non può essere un aiuto immediato e soprattutto rimangono l'incertezza dei tempi legati da un lato alla burocrazia e dall'altro lato a quelli che possono riguardare gli aiuti di Stato.

Oggi gli autotrasportatori non hanno bisogno di illusioni, non hanno bisogno di solidarietà, non hanno bisogno di pacche sulla schiena, hanno bisogno di certezze, andare al distributore e fare benzina a costi ragionevoli, e questo ovviamente noi come Regione non glielo possiamo garantire. Oggi, credo come a tutti voi, mi hanno chiamato allevatori che ci dicono: "Fate qualcosa per liberare i porti perché se non arrivano i mangimi gli animali rischiano di morire." Ci hanno chiamato caseifici che ci dicono che ci sono forme di formaggio al porto in celle frigo che se non vengono consegnate rischiano di essere buttate, così come ci hanno chiamato tantissime altre attività che se non verranno rispettate le consegne rischiano annullamenti di commesse e rischiano di mettere anche in Cassa integrazione dipendenti. Poi ci sono anche gli imprenditori agricoli, gli stessi agricoltori che condividono il problema del caro benzina, loro dopo aver speso tanti soldi per raccogliere, incassettare e imballare frutta e verdura, rischiano di non poter consegnare questa merce e vedere buttato tanto lavoro con tante perdite economiche. La situazione è drammatica, è complicata, pericolosa, la politica sarda lo sa, ho il sospetto che non l'abbia ancora capito il Governo ed è per questo che oggi è doveroso da parte nostra una presa unitaria, trasversale, per cercare di portare questo messaggio forte al Governo, e quando io parlo del governo non lo faccio per scaricare responsabilità, ma lo faccio proprio per cercare di rafforzare in quest'Aula questo sentimento di unità. Ognuno di noi ha un parlamentare di riferimento, ognuno di noi ha un esponente del Governo, a dire il vero Fratelli d'Italia no, ma non userò sicuramente questo pretesto per dividere, perché questo è il momento di unire, ma visto e considerato che ognuno di noi ha un parlamentare di riferimento lo esorti, lo esordì a tenere viva questa nostra battaglia, questa nostra vertenza che non riguarda soltanto gli autotrasportatori, ma riguarda tutta la Sardegna. Onorevole Li Gioi, mi appello anche a lei con la stessa foga con cui richiama al dovere il presidente Solinas, tutti insieme cerchiamo con forza di chiedere l'aiuto di tutti i parlamentari al Governo. Chiudo Presidente, chiudo perché al Governo ovviamente chiediamo fretta, non chiediamo impegni, non chiediamo promesse, ma chiediamo dei provvedimenti concreti per evitare che il blocco dei trasporti possa avere delle ripercussioni ben più gravi anche in altri settori. Voglio provare a rassicurare gli autotrasportatori dicendo appunto che la Regione Sardegna è al loro fianco, è impegnata a cercare qualsiasi tipo di strumento per far sì che possa essere d'aiuto alla loro vertenza, dico a loro di continuare con la protesta, ma chiedo che siano evitati i disagi che questa protesta giusta, che è una protesta che tutta la Sardegna condivide, non diventi una guerra tra sardi, con ripercussioni in altri settori fondamentali per la Sardegna mettendo a rischio famiglie, posti di lavoro e aziende.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Michele Ennas. Ne ha facoltà.

ENNAS MICHELE (LEGA). Credo innanzitutto di dover ringraziare prima di tutto lei, presidente Pais, perché in questi giorni a mio parere ha dimostrato una sensibilità e una capacità di raccordo importante, nella politica oltre che la sostanza conta anche la forma e lei anche grazie ai Capigruppo, la nostra Commissione che ha lavorato ieri ha percepito l'importanza del fatto di dare come Assemblea, massima Assemblea regionale sarda, un segnale di unità e un segnale forte di richiesta di intervento da parte del Governo nazionale. Siamo arrivati a un punto, forse oltre il punto di non ritorno, prezzi che sono diventati insostenibili, settori interi che si fermano per impossibilità di continuare ad andare avanti, visto i prezzi appunto che in questo caso hanno raggiunto i carburanti. Ancora una volta la nostra Isola paga forse il prezzo più alto, un prezzo più alto delle altre regioni. Io non voglio ripetere quello che hanno detto molto bene vari colleghi rispetto a quella che è la genesi anche che tutti conosciamo, di quello che è il costo al consumo del carburante e di quanto incidono le accise e l'IVA su questo e sulla necessità quindi di chiedere con forza al Governo di intervenire innanzitutto su quel segmento. Il problema è che sarebbe sbagliato ricondurre la battaglia semplicemente a una questione legata all'autotrasporto, tutto quello che sta succedendo si ripercuote sulla nostra vita quotidiana e su quello che è la tenuta del nostro sistema produttivo. Noi, non più di un paio di settimane fa, ma in realtà l'abbiamo lanciato questo allarme da alcuni mesi, abbiamo sollevato il problema dell'energia in termini di costo sulla nostra Isola, in realtà quella degli autotrasportatori arriva come ennesima situazione gravissima e quindi protesta a valle di una serie di settori che sono già andati pesantemente in crisi, in crisi perché la Sardegna non ha gli stessi livelli di competitività delle altre regioni. Ecco perché è importante che questa battaglia venga fatta nel senso giusto, e come ha detto qualcuno, non andando a reclamare un sostegno con il cappello in mano, ma andando a chiedere, e mi dispiace, forse l'unica cosa che manca, ma è la necessità contingente dell'organizzazione del Consiglio e quindi dei tempi, sarebbe stato ottimo se avessimo esteso questa convocazione anche ai parlamentari sardi e credo che ci debba essere un passaggio anche con loro, indipendentemente dai partiti di cui fanno parte perché il nostro è proprio un problema di far riconoscere dei diritti sacrosanti che una Regione italiana, che fa parte dello Stato italiano, deve avere esattamente come hanno tutte le altre. Quindi oggi l'argomento è questo. Ma in realtà il tema è molto più grande, chiaramente rifacendosi anche alle parole che ha espresso alcuni giorni fa il ministro Cingolani, io le ho interpretate in questa maniera, lui sostiene giustamente, logicamente, che non ci sia un motivo tecnico, la materia che stiamo acquistando è la stessa, un anno e mezzo fa costava 30 centesimi, sto parlando del gas, oggi costa un euro e cinquanta al metro cubo. Sono, stando a quello che è il termine diplomatico, regole di mercato, ma in realtà lui stesso ha fatto intendere che sono in atto dei fenomeni che non sono proprio regole di mercato. Ecco, su questo credo che lo Stato, il Governo abbia assolutamente il dovere di intervenire. Ma mi riallaccio a quello che ha detto anche l'onorevole Cossa, che ringrazio per l'intervento e anche per aver ricordato in qualche modo che stiamo cercando di introdurre questo tema, non solo per quanto riguarda il costo dei carburanti, ma per quanto riguarda un confronto sul futuro assetto energetico della Sardegna, tema che non riesco più a capire il motivo per il quale, ovviamente non dipende da lei, ma sembra quasi che ci sia una riluttanza a volersi confrontare, quando da quello si determina probabilmente gran parte del futuro della nostra Isola. Credo che sia importante farlo, ma riallacciandomi a quello che ha detto anche l'onorevole Cossa, noi sicuramente come Sardegna possiamo rivendicare se ha un valore lo Statuto della Sardegna, e in particolare l'articolo 8, quello che riguarda il discorso delle imposte di fabbricazione. Gran parte di quello che spetterebbe, stando non a un'interpretazione data successivamente, ma a un'interpretazione corretta, non rimane in Sardegna ma va via dalla nostra Isola, significa meno risorse, sto parlando di quelli che sono i carburanti fabbricati sulla nostra Isola, che come giustamente ha detto l'onorevole Cossa ospita la più grande raffineria o una delle più grandi raffinerie del Mediterraneo, gran parte di questi emolumenti non rimangono in Sardegna con tutti gli annessi e connessi, anche l'impossibilità di immaginarsi misure che possano aiutare i sardi a contenere i prezzi. Io, concludo Presidente, con l'appello che è stato fatto anche da qualche altro collega, in particolare l'onorevole Piga sul finale, è quello di sfruttare e fare leva non solo sui nostri parlamentari che purtroppo sono pochi e qualcuno è anche, almeno io non lo vedo neanche sui termini di questi temi, ma la mia non vuole essere una polemica, ma anche proprio facendo leva sui nostri riferimenti di Partito, che fanno parte del Governo. Tutti quanti, più o meno sono rappresentati, non può essere che questo Governo con una scusa o con l'altra diventi, al contrario, cioè quasi figlio di nessuno. Il ministro Patuanelli appartiene a un partito. Quello che avete detto e che io condivido, così come farò anch'io, è quello di dire noi siamo innanzitutto sardi, reclamiamo i nostri diritti, ma questo dobbiamo fare, questa è la battaglia che dobbiamo condurre tutti insieme, così come lo deve fare il Partito Democratico, così come lo deve fare anche Fratelli d'Italia che ha dei rappresentanti, no, non sto dicendo che non l'avete detto, sto dicendo che è arrivato il momento di farlo con forza. Tant'è che io ieri ho anche detto, non si può fare, mi ha ricordato l'onorevole Ganau, ma simbolicamente convochiamo il Consiglio regionale a Roma, facciamo sentire il fatto che quest'Isola esiste e che ha bisogno di risposte che non sono mai arrivate.

PRESIDENTE. Grazie onorevole Ennas, condivido con lei anche il fatto che su questi temi della Sardegna intera sia necessario coinvolgere anche i parlamentari. Nella risoluzione, che approveremo, ci sarà un invito ai parlamentari della Sardegna, senza distinzione di parte politica, a sostenere questa battaglia, quindi è una osservazione assolutamente pertinente quella che ha fatto.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Presidente, ma io credo che abbiamo fatto bene a convocare questo Consiglio in maniera straordinaria, perché siamo di fronte ad una situazione assolutamente straordinaria, non certo ordinaria. Una situazione che nasce da una crisi internazionale imprevista e imprevedibile, su cui però si è inserita una vergognosa speculazione, sottolineo "vergognosa", sul prezzo dei carburanti al consumo, che hanno raggiunto dei costi esorbitanti, non compatibili con la normale attività di autotrasporto, ancor più in Sardegna dove i trasporti delle merci avvengono per il 99 per cento su gomma, vista la totale inadeguatezza del sistema trasportistico su ferro. Siamo in un campo di politiche energetiche e paghiamo errori fatti nel passato, di una mancata differenziazione delle fonti di approvvigionamento a livello nazionale, ma quello che mi preoccupa è che qua, a livello regionale, siamo in gravissimo ritardo per discutere in quest'aula di politiche energetiche, un tema che è strategico per tutta l'isola, e credo che sia venuto il momento, anche sulla base di quello che sta succedendo, di affrontare il tema una volta per tutte, in maniera organica, all'interno di quest'Aula consiliare, oltreché sul territorio. La risoluzione che è stata approvata in Commissione IV impegna il Presidente della Giunta regionale a richiedere al Governo nazionale: innanzitutto un'azione forte per identificare i responsabili della speculazione e, quindi, prendere tutti i provvedimenti conseguenti a questa individuazione; a sollecitare interventi immediati, perché servano per colmare i costi dei carburanti al consumo, che sono assolutamente necessari in un momento così delicato per gli autotrasportatori; individuare interventi di compensazione a favore degli autotrasportatori per i costi che sono stati sostenuti in maggiore quantità, vista la situazione. Sono queste tre le richieste con cui il Consiglio, nel suo insieme credo, si porrà nei confronti del Presidente della Regione per chiedere un intervento qualificato a livello del Governo nazionale. Ci troviamo di fronte a una protesta che è una protesta sicuramente legittima, su cui siamo pienamente solidali, che però richiede delle attenzioni particolari per evitare che si creino quelle situazioni di gravissima difficoltà in altre aziende, per esempio aziende produttrici, che si trovano con un immagazzinamento bloccato e col rischio di deterioramento della propria produzione, perché non si abbiano danni a carico delle famiglie con la impossibilità di approvvigionamento di beni di prima necessità. Ecco, io credo che con queste attenzioni, che spero siano messe in campo da qui in avanti, sperando che questa protesta possa rientrare perché trova le risposte adeguate che noi stiamo sollecitando oggi, ecco con queste caratteristiche la protesta può andare avanti ancora per tempo, ma ripeto speriamo che con queste iniziative che stiamo mettendo in campo e già da domani, con il Consiglio dei Ministri, che ha all'ordine del giorno interventi sull'argomento, siano in grado di dare una risposta e di evitare che ci sia una necessità ancora di protestare.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Presidente, io vorrei fare un ragionamento che, devo dire la verità, oggi ho letto una nota che è uscita, scritta da un illustre politico, non faccio il nome naturalmente, che adesso non frequenta più il Consiglio regionale, e devo dire che non è mai stato tenero nei nostri confronti. Ma devo dire che ha fatto un'analisi anche molto lucida su quello che sta succedendo, e vengono fatte degli interrogativi che io ho sentito anche stasera in quest'Aula. Cioè l'analisi è questa, ma ci rendiamo conto che probabilmente succede solo in Sardegna che noi stessi protestiamo, facciamo forme di protesta e che poi magari si rivoltano e vanno a svantaggio dei sardi stessi? In questo caso vorrei capire anche i nostri produttori, con questo blocco che c'è stato, chi pagherà il danno di questi poveri produttori che comunque hanno investito, hanno fatto e attendono anche delle risposte. Ed è la forza della disperazione della gente! Cioè dove noi come sempre non siamo uniti e tutti quanti poi arrivano e si sentono autorizzati a poter fare quello che ritengono più opportuno. E un'altra domanda che veniva posta è, ma la politica che cosa fa? Ormai la politica è diventato un bancomat. Abbiamo visto che cosa succede in questo Consiglio regionale, che chi più alza la voce magari viene accontentato. Vorrei ricordare quello che è successo nel 2009 con la protesta dei pastori, che è stata vergognosa, e che comunque non aveva portato a grandi risultati. Ora l'analisi che io vorrei fare è questa. Oltretutto la protesta che c'è è giusta, legittima, ci mancherebbe altro, li abbiamo auditi ieri in Commissione IV, hanno la sacrosanta ragione di poter protestare, ma dico attenzione che la protesta ancora prolungata può portare a danni che si ripercuoteranno anche in altri settori produttivi dell'isola, a svantaggio di noi sardi. Io direi che la protesta va spostata, l'ho sentito dire da parte di qualcuno, e noi siamo pronti ad andare a protestare a Roma per cercare di capire in primis, come ha detto il collega Ganau, parole dello stesso Ministro, chi è che sta truffando questa terra. Chi è che sta truffando questa terra? Io stamattina ho verificato, rientrando verso Nuoro, e poi siamo tornati a Cagliari, i prezzi del carburante. Si è partiti da 2.59 euro, e poi 2.40 euro, 2.20 euro, 2.30 euro. Ma è possibile che noi viviamo in una giungla di questo tipo? E chi è che paga questi costi? Li stiamo pagando noi, tutti quanti, ma li paga anche la politica, perché alla fine la nostra credibilità è messa fortemente a rischio e in dubbio. Io ho sentito alcuni, ma voi cosa state facendo? E noi che cosa possiamo fare? E non serve manco scaricare le colpe del Governo, perché è stato detto anche in quest'Aula, vorrei anche capire i nostri rappresentanti politici che cosa stanno facendo, come stanno difendendo questa terra? Ho letto qualcosa, ma io dico di estemporaneo. Ma possibile che non è partita un'iniziativa di poter dire, come abbiamo visto in passato in quest'Aula, partecipiamo insieme al Consiglio regionale, tutti insieme, per fare in maniera unitaria un'azione forte, per sollecitare il Governo, non dico di andare lì contro il Governo, però i danni che noi stiamo subendo, i danni dell'insularità, come è stato anche detto poco fa, non li possiamo pagare in questo modo, ed è una lotta che sta continuando e che continua a danno dei sardi. Perché qui vincitore non ne uscirà nessuno. Poi hai voglia tu che la Regione possa contribuire, possa fare, è solo un effetto tampone, Presidente. Quindi, o veramente noi iniziamo a fare qualcosa di serio e di concreto, perché gli ordini del giorno non si negano a nessuno, stasera noi voteremo, io direi che anche questa risoluzione ordine del giorno a mio modesto parere andrebbe anche integrata, provando anche a dire al Governo anche altre cose. Magari se abbiamo due minuti prima di andare a votarlo, ci possiamo anche fermare. Però, se noi non spostiamo la battaglia dal palazzo del Consiglio regionale e non andiamo veramente a Roma, e noi siamo pronti per andare a Roma, ma non certo per fare chissà che cosa, per veramente dire alla classe dirigente nazionale i danni e i drammi di questa terra. Perché oggi parliamo di autotrasportatori, vorrei ricordare il costo dell'energia, l'ho già detto in quest'aula, vorrei capire quelle povere famiglie che oggi non riescono manco a pagarsi la bolletta della corrente elettrica, ed è un bene di prima necessità, che è raddoppiata. Io dico dov'è che stiamo andando a finire? Che cos'è che si sta pensando di fare? Perché noi più di dare contributi che sicuramente non risolveranno il problema, ma è sicuramente un effetto tampone, che durerà quanto, l'effetto di un mese, due mesi, tre mesi? Poi siamo nuovamente punto e accapo. E noi naturalmente, come PSd'Az, voteremo a favore, ci mancherebbe, e saremo affianco del Presidente, questo è naturale ed è scontato, ma oltre a questo, io direi veramente di fare un appello a quei pochi politici che noi abbiamo, che ci rappresentano, o poco ci rappresentano oltre mare, che è arrivato veramente il momento di fare forza comune per poter dire al Governo che ci deve assolutamente dare quello che spetta a questa terra, quello che spetta, non è che stiamo chiedendo nulla di più di quello che ci spetta. E vorremmo anche capire se questa benedetta Isola fa parte ancora di questa Italia, oppure dobbiamo continuare a vivere in una situazione di marginalità.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore dei trasporti.

TODDE GIORGIO, Assessore tecnico dei trasporti. Presidente, onorevoli Consiglieri e colleghi Assessori, non possiamo che accogliere con favore anche noi, componenti della Giunta, questa convocazione straordinaria del Consiglio per parlare di un tema caro a tutti, come dicevano negli interventi che condivido in pieno, tutti gli interventi che sono stati fatti, e non può che, come diceva qualcuno, darci forza a noi, al Presidente, anche per andare a Roma a tutti uniti, avere un Consiglio regionale che va nella stessa direzione ci dà ancora più forza. Noi come Giunta regionale sin dall'inizio che abbiamo iniziato a percepire e capire che c'erano dei problemi seri sull'aumento del costo del gasolio abbiamo iniziato a radunare, prima col Presidente Solinas, e poi con la collega dell'Industria, Anita Pili, e con la Vicepresidente e collega del Lavoro, Alessandra Zedda, tutte le associazioni di categoria, da Confindustria, a CNA, per poi andare a ricevere subito dopo anche tutti questi comitati spontanei che si sono radunati a Tramatza già dalla settimana scorsa. Noi abbiamo cercato di coinvolgere tutte le parti governative chiamate in causa, i tre Ministri competenti, sviluppo economico, trasporti, il Ministro del Sud, il Dipartimento della Presidenza del Consiglio, abbiamo coinvolto la Conferenza Stato-Regioni, con il parere di una risoluzione di comune accordo con tutti i colleghi italiani in tutte le Regioni, soprattutto anche del collega siciliano, che ho coinvolto in questa interlocuzione governativa, affinché le due isole maggiori abbiano maggiori ristori e maggiori possibilità sia sul taglio del costo del gasolio, sia sull'eliminazione delle accise, e abbiamo chiesto anche un sostegno all'abbattimento dei costi di trasporto merci via mare, perché non è possibile che le isole sistematicamente vengano paragonate a quello che è il trasporto su gomma, su ferro o su aereo di quello che avviene nel resto della terraferma. Il problema dell'insularità come citava qualcuno poc'anzi, l'abbiamo sottoposto ai ministri, abbiamo chiesto anche ieri con la collega Zedda, a firma congiunta con la collega Pili, un incontro urgente ai tre Ministri competenti, non è più possibile! Noi in questi giorni abbiamo ricevuto tutte le delegazioni possibili e immaginabili che abbiamo potuto incontrare, nel limite del possibile e nel limite del tempo che abbiamo a disposizione nell'arco di 24 ore. Qua vedo alcuni trasportatori che forse ci siamo incontrati anche ieri e che vi dico, onore a voi per quello che state facendo, noi vi abbiamo detto che vi sosteniamo, vi stiamo sostenendo e vi sosterremo, avete visto anche il Consiglio regionale unanime è vicino a voi. È una battaglia giusta che vi fa onore, soprattutto a quei, come diceva prima l'onorevole Stara, a qui padroncini che subiscono di più magari della grande distribuzione quello che è il costo del caro gasolio, perché avete dei sub affidamenti, dove con un incremento del 30/40 per cento del costo del gasolio, io ieri ho visto persone tristi, padri di famiglia che mi raccontavano che non riuscivano più a portare il pane a casa. È una situazione veramente disastrosa, di disagio, dove io veramente ho toccato con mano in questi giorni, e non mi sarei mai aspettato di dovermi trovare in questa situazione. In questa legislatura abbiamo visto di tutto, dalle pandemie, alle alluvioni, agli incendi, ci mancava una guerra alle porte dell'Europa e questo scellerato caro gasolio che, come hanno detto tanti altri anche negli interventi, è una speculazione senza precedenti. Stiamo chiedendo al Governo di intervenire con immediatezza, sappiamo che c'è anche un Consiglio dei Ministri stasera e dovrebbe essere uscita anche qualche nota, anche domani, sono riuniti, io son convinto che noi tutti uniti, col presidente Solinas e con la forza del Consiglio, possiamo andare veramente a Roma a battere i pugni. Qualcuno diceva "Non andate col cappello in mano", onorevole Stara noi ci siamo, io per primo ci metto la faccia, credo di essere un uomo di battaglia. Le battaglie si fanno uniti, si fanno con gli strumenti che ci sono consentiti dalla legge, ma è chiaro che sarei pronto con tutto il Consiglio regionale ad andare a Roma, a fare picchetto lì, a piazzarci là e a chiedere quelle che sono le rivendicazioni della Sardegna, e non ci stanno regalando nulla, sono diritti acquisiti: la mobilità, l'insularità e tutto quello che ne viene intorno. Abbiamo parlato di autotrasportatori, ma ieri abbiamo incontrato fattori allevatori, abbiamo incontrato agricoltori, c'è il settore della pesca che è in forte crisi, è tutto il settore in crisi, è tutta la Sardegna. Questa è una battaglia da portare avanti per il popolo sardo, per la Sardegna, per le problematiche di tutte le attività produttive. Quindi noi, come Giunta e come Consiglio, ringrazio anche il Presidente Talanas, che ieri ha audito e ha convocato la Commissione, c'è stato un segnale forte da parte di tutto il Consiglio, di maggioranza, di opposizione e della Giunta, e credo che se andremo a compatti possiamo rivendicare una volta per tutte quelli che sono i diritti della Sardegna, perché troppo spesso siamo succubi di Roma e di Bruxelles, e l'abbiamo vissuto anche in altri contesti e, forse, è ora davvero di dire basta e di prenderci quello che ci spetta, senza regalarci nulla.

PRESIDENTE. Grazie Assessore Todde per il suo intervento assolutamente chiaro e deciso a sostegno della vertenza e della protesta. Adesso credo che sia importante anche un'integrazione da parte del Vicepresidente della Regione.

Ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.

ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Presidente, anche io sarò breve, ma mi sembra importante dare informazioni e anche lasciare eventualmente il protocollo d'intesa che è stato appena siglato dal viceministro Bellanova con tutte le associazioni nazionali di riferimento. E credo che sia importante, anche io voglio apprezzare l'attività svolta ieri dal presidente Talanas e dalla Commissione e oggi, in particolare, da tutto il Consiglio regionale, perché abbiamo lottato insieme da subito e insieme, uniti, continueremo a farlo. E credo che anche questo documento ci possa confortare su quanto l'ordine del giorno che noi oggi ci auguriamo tutti, ma questo ovviamente è nelle cose e già si capisce, approveremo unitariamente, contiene proprio delle indicazioni importanti che sono contenute anche già, per ora possiamo dire, in questo protocollo d'intesa, ci auguriamo che domani invece il Governo possa davvero varare tutte quelle misure che oggi si intravedono in questo documento. Io lo dico anche a tutti i nostri amici sardi che oggi manifestano, che ovviamente noi siamo al loro fianco, capiamo la battaglia, perché è una battaglia davvero di sostentamento per le proprie famiglie, ma mi auguro appunto che il tutto continui ad avvenire in maniera pacata, pacifica e che soprattutto non si aggravi ancora di più la situazione per tutte le filiere che sono collegate al sistema dell'autotrasporto.

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Zedda.

È stato presentato l'ordine del giorno numero 1, sull'incremento dei prezzi dei carburanti sostenuti dalle imprese di autotrasporto, che diamo per firmato da tutto il Consiglio e del quale do lettura:

"IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione sulla Risoluzione n. 8 approvata all'unanimità dalla Quarta Commissione nella seduta pomeridiana del 16 marzo 2022, avente ad oggetto l'incremento dei prezzi dei carburanti sostenuti dalle imprese di autotrasporto,

PREMESSO CHE la Quarta Commissione, ha affrontato e ampiamente discusso la questione del rincaro dei prezzi dei carburanti constatando un incremento dei prezzi eccessivamente anomalo sia pur considerando dinamiche di mercato influenzate negativamente dai problemi geopolitici internazionali;

CONSIDERATO che, come emerso anche dalle audizioni dei soggetti interessati, le imprese di autotrasporto non possono sostenere economicamente tali rincari e che pertanto sono costrette al blocco delle loro attività con conseguenti effetti a cascata sul sistema economico e sociale;

TENUTO CONTO delle azioni già intraprese dal Presidente Solinas e dalla Giunta regionale che hanno attivato un confronto continuo con le associazioni di categoria e con i lavoratori autonomi della filiera dell'autotrasporto;

TENUTO CONTO, altresì, che la Giunta, sin dai primi giorni del mese di marzo ha chiesto ripetutamente l'apertura di un confronto nazionale con i Ministri competenti e rivendicato, con note ufficiali al Governo, azioni mirate a sterilizzare il carico fiscale, ad assumere in via d'urgenza misure volte a prevedere l'abbattimento di imposizione fiscale, in particolare in tema di IVA e accise, al fine di ripristinare il livello dei prezzi, nonché azioni mirate a sostenere il costo del trasporto merci via mare in quanto maggiorato dalla condizione di insularità che penalizza la Sardegna;

CONDIVISA la richiesta formulata dalla Commissione a che il Consiglio valuti l'adeguatezza delle proposte di legge già presentate in materia di attività produttive e di trasporti, al fine di una loro tempestiva approvazione;

CONDIVISA, altresì, la richiesta formulata dalla Commissione di un intervento tempestivo presso il Governo centrale per porre in essere le azioni più efficaci e tempestive per affrontare e tentare di risolvere il problema descritto,

impegna il Presidente della Regione

- a sostenere presso il Governo efficaci azioni di ricerca ed individuazione delle condotte che hanno determinato aumenti ingiustificati dei prezzi dei carburanti al consumo;

- a proseguire nelle azioni intraprese volte a richiedere al Governo interventi immediati atti a calmierare il prezzo dei carburanti;

- a individuare forme di compensazione a favore degli autotrasportatori e delle attività produttive penalizzate dai maggiori costi sostenuti;

- a rivendicare un misura per la Sardegna mirata a sostenere il costo del trasporto merci via mare in quanto maggiorato dalla condizione di insularità;

invita i Parlamentari sardi

a sostenere le azioni già intraprese dal Presidente della Regione e dalla sua Giunta al fine di trovare una soluzione al problema."

Si tratta quindi di un ordine del giorno sottoscritto dall'intero Consiglio regionale, che ringrazio: è un bel segno di unità della Sardegna su un tema così centrale e fondamentale per la sopravvivenza della nostra Isola.

Metto in votazione l'ordine del giorno numero 1. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Il Consiglio regionale approva all'unanimità.

La seduta è tolta e il Consiglio è riconvocato per martedì prossimo alle ore 16.

La seduta è tolta alle ore 19 e 45.