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Resoconto della seduta n. 196 del 16/02/2022

ozza provvisoria

CXCVI SEDUTA

Mercoledì 16 febbraio 2022

(ANTIMERIDIANA)

Presidenza del Vicepresidente Giovanni Antonio SATTA

La seduta è aperta alle ore 11 e 01.

SOLINAS ALESSANDRO, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 7 dicembre 2021 (184), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. I consiglieri regionali Sara Canu, Roberto Caredda, Annalisa Mele, Aldo Salaris e Giovanni Satta hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 16 febbraio 2022.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: Legge di stabilità regionale (legge finanziaria 2022) (301/A).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge numero 301/A.

Ieri i lavori si sono conclusi con l'approvazione dell'articolo 4. Oggi passiamo all'esame dell'articolo 5.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Franco Michele Li Gioi. Ne ha facolt��.

LI GIOI ROBERTO FRANCO MICHELE (M5S). Grazie Presidente. Intervengo perché il 27 gennaio scorso l'assessore dei trasporti Giorgio Todde ci aveva in un certo senso tranquillizzati per quanto riguarda la certezza sulla continuità dei voli della nostra isola dopo il 14 maggio. Oggi si apprende dalla stampa che così non è e che si è aperto un enorme buco nero che quindi mette in ginocchio tutte le categorie del comparto turistico. C'è anche una dichiarazione del presidente della Fiavet Pileri che non sa a che santo votarsi. Io chiedo ufficialmente che l'assessore Giorgio Todde venga qua in Aula, dato che stiamo anche discutendo della finanziaria, perché chiaramente questo buco apre possibili scenari pericolosi per cui necessiterebbero fondi per le categorie turistiche. Quindi pretendo che l'assessore Giorgio Todde venga qua in Aula a comunicarci che cosa ha intenzione di fare perché si sta aprendo veramente un baratro che ritengo pericolosissimo. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie, cercherò di prendere contatti con l'Assessore, vediamo se è disponibile.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Grazie Presidente. Ieri, su richiesta dell'onorevole Zedda, è stato chiesto lo stato dell'arte rispetto al commissariamento dell'ente Ersu. C'è stata data una risposta e si è parlato del fatto che il commissariamento fosse terminato con la nomina del CdA. La notizia data dal Presidente del Consiglio però sembra essere destituita di ogni fondamento perché il CdA si nomina con una delibera di Giunta, non risulta nessuna delibera, la Giunta non risulta convocata con quell'ordine del giorno e, quel che è peggio, i componenti eletti tra gli studenti e nel corpo docente non sono stati informati dell'avvenuta costituzione del CdA. Presidente, io le chiederei quindi di sincerarsi riguardo l'effettivo superamento del commissariamento dell'Ersu, e ricordo a tutti i colleghi che in questo caso si tratta di un ente in cui il Consiglio regionale è protagonista perché sono espressione del Consiglio regionale, per l'opposizione e per la maggioranza, due componenti del consiglio di amministrazione, che oggi invece è composto soltanto da un dirigente che svolge funzioni commissariali, e quindi non può fare atti di straordinaria amministrazione. Abbiamo preso anche un impegno davanti agli studenti venuti in Consiglio regionale a manifestare per questa situazione, e anche il Presidente ha preso l'impegno, ricordo, di risolvere la situazione ad horas. Le ore sono passate, è stata raccontata anche una storia del Consiglio regionale che non corrispondeva al vero, Presidente, io le chiederei appunto di fare questi passaggi e ricordo che non si tratta di un atto unilaterale della Presidenza del Consiglio, una volta comunicati alla Presidenza della Regione i due nomi, occorre anche sincerarsi che il Presidente della Regione rispetti la legge, perché in questo caso noi siamo parte in causa e non intendiamo tollerare che non venga rispettata la legge.

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Agus. Vedremo di verificare quanto è stato fatto.

Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi. Ne ha facoltà.

OPPI GIORGIO (UDC Cambiamo!). Io credo che il problema debba essere affrontato perché per la prima volta, è vero che voi siete stati convocati dal Presidente, è vero che durante una riunione che noi avevamo della Commissione bilancio sono venuti dei giovani a protestare perché avrebbero voluto che anzitempo si provvedesse a fare le due nomine che sono di competenza del Consiglio e normalmente si fanno per votazione, uno della maggioranza e uno della minoranza. Per la prima volta debbo dire che è stato fatto un nome della maggioranza senza interlocuzioni, io di questo mi sono lamentato col Presidente del Consiglio, quindi abbiamo l'esigenza, oggi ci è Giunta, siccome normalmente l'ordine del giorno molte volte su certi argomenti è fatto all'ultimo momento, qui c'è l'Assessore competente, ma anche l'Assessore competente non era informato per quanto attiene il problema dei due giovani, né come si usa fare ha convocato i Capigruppo in modo tale da poter fare la scelta. Quindi siamo d'accordo su tutto, ma nominare un commissario nel modo più categorico. Pensiamo che sia opportuno che ci sia una discussione su questo, perché da oltre un anno l'organismo era scaduto e non se ne fa niente, deve essere fatto in modo lineare, puntuale, come deve essere fatto anche quello di Sassari, però credo che scada fra qualche mese, perché su questo abbiamo l'esigenza di fare una verifica col Presidente del Consiglio e col Presidente della Giunta perché riteniamo di essere stati per la prima volta gabbati, nel senso che non abbiamo potuto partecipare alla scelta che normalmente avviene in aula, non con i poteri sostitutivi, e fatto senza interlocuzioni.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Andrea Piras. Ne ha facoltà.

PIRAS ANDREA (LEGA). Grazie Presidente. Per comunicare all'Aula che, a proposito di continuità territoriale, oltre a essere coperta sino al 14 maggio, sappiamo che la gara è già stata pubblicata per l'estate e manca solo l'accettazione dei vettori, e a giorni la Commissione europea pubblicherà la gara per i prossimi due anni. Quindi per tranquillizzare qualcuno che era preoccupato. Va bene, grazie.

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: Legge di stabilità regionale (legge finanziaria 2022) (301/A).

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 5. All'articolo 5 sono stati presentati degli emendamenti.

Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Stefano Schirru, relatore di maggioranza.

SCHIRRU STEFANO (PSd'Az), relatore di maggioranza. Grazie Presidente. All'articolo 5, sugli emendamenti numero 103,104, 432, 431, 105, 430, 106, 428, 107, 427, 108, 109 e 110 parere negativo. Il numero 441 è rimesso all'Aula. Sul numero 243 invito al ritiro. Gli emendamenti numero 334, 244, 251, 373 sono rimessi all'Aula. Sugli emendamenti numero 170 e 171 invito al ritiro. Gli emendamenti numero 213, 458, 214, 216 e 533 sono rimessi all'Aula.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Grazie, signor Presidente, conforme al relatore.

PRESIDENTE. È aperta la discussione sull'articolo e sugli emendamenti.

È iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Grazie Presidente. L'articolo riguarda il commercio, noi stiamo aiutando come Consiglio regionale, spesso con strumenti messi a punto e approvati in maniera corale, i settori che necessitano di un intervento stando alla visione della pandemia e ai bisogni che la pandemia ha creato nel nostro territorio due anni fa. O meglio, lo strumento principe del nostro sostegno è sempre il "Fondo Resisto". Piano piano, finanziaria dopo finanziaria viene rimpinguato l'ammontare di risorse destinate a quel fondo e questo permette lo scorrimento di una graduatoria. Nel mentre però ci sono bisogni che aumentano e che non vengono considerati. Ora, colleghi, io ve ne dico una, da mesi, quantomeno nei mesi di gennaio e febbraio, dove la questione è apparsa più importante anche in termini numerici, c'è un settore, quello dei pubblici esercizi, che formalmente è aperto: bar ristoranti, locali pubblici, formalmente sono aperti e funzionano esattamente come se non ci fosse nessuna emergenza. La contingenza però, il fatto che il livello di contagi anche senza restrizioni fosse estremamente diffuso nella società, il fatto che nella nostra Regione siamo arrivati ad avere tra persone in quarantena e persone in isolamento fiduciario oltre 40 mila persone che non potevano lasciare la propria abitazione, aggiungiamo il fatto che l'ordinaria prudenza che ovviamente ha condizionato le scelte personali delle persone in questi mesi ha limitato anche la fruizione di questo tipo di luoghi, ecco la situazione ha portato quel settore a fare tagli di personale, chiusure, poi in alcuni casi, in moltissimi casi, a tenere aperto senza la possibilità per�� di guadagnare nemmeno il tanto per pagare gli affitti, affitti e spese vive che come sapete sono addirittura aumentate, in particolare mi riferisco alle tariffe dell'energia elettrica e degli altri servizi che, come sapete tutti, sono aumentate proprio in questo periodo. Ecco, colleghi, questo tipo di settore peculiare necessita di una riflessione, io non sono ora per sparare emendamenti agli emendamenti o fare emendamenti spot sapendo bene che la massa manovrabile oggi non consente di dare una vera risposta, non serve dare un segnale, serve dare una risposta che permetta alle imprese che stanno per chiudere di stare in piedi, però credo che su questo tema una riflessione sia necessaria, perché per quel settore, che in Sardegna conta tanto, per quel settore l'alba non sarà domani, anche col superamento dell'emergenza, probabilmente, prima di avere introiti che rendano possibile il pagamento degli stipendi, almeno così come avveniva l'anno scorso, ci vorrà del tempo. Per cui teniamo in considerazione questo settore importante e cerchiamo di immaginare, magari in questo caso la Commissione competente può essere il terreno dove ragionare su questo tipo di strumenti, uno strumento che permetta, anche a chi formalmente è aperto ma conti alla mano non fa reddito e non fa profitti, di stare in piedi e di non essere inserito tra le vittime collaterali di una emergenza che è ancora molto lontana, purtroppo, dall'essere superata del tutto.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Giuseppe Meloni. Ne ha facoltà.

MELONI GIUSEPPE (PD). Grazie, Presidente. Sottoscrivo quanto ha appena detto il collega Agus e quindi non sto a ribadire quanto già detto in quest'Aula in merito, il comma 2 dell'articolo 5, però, stimola il dibattito anche rispetto a quello che è stato già detto dai colleghi che sono intervenuti sul problema della continuità territoriale, perché credo che la risposta che ha dato il collega Piras, una risposta da difensore d'ufficio dell'Assessore "contumace", io credo che non ci basti, non serva, anzi, sotto certi punti di vista aggiunge dei problemi. E mi ricollego al comma 2 dell'articolo 5 perché il tema vero poi, quando si parla di bandi di continuità territoriale, il rischio degli aiuti di Stato quindi sono i Regolamenti dell'Unione europea che pongono dei limiti e pongono dei problemi. Se non ricordo male quest'Aula, e forse la Commissione competente, si è occupata di bandi di continuità territoriale in questa legislatura unicamente per il bando ponte che interessa questi sette mesi che stiamo vivendo e quindi fino a maggio, quindi non ho ben capito a cosa si riferisse il collega Piras, ed è urgente che venga l'Assessore dei trasporti in Aula a riferire perché la stagione è oggi, è domani la prossima stagione turistica, e stiamo parlando ancora di un bando, quale? Come? Perché? In fase di programmazione, di pubblicazione, e quest'Aula, i sardi non hanno conoscenza dei contenuti in questo bando, non sono a conoscenza di quelle che sono le vostre intenzioni, ammesso che ne abbiate, e allora anche al cospetto dell'Unione europea, così come vi abbiamo chiesto a suo tempo di difendere un bando difendibile, che assicurava il diritto dei sardi alla mobilità e metteva delle condizioni di accessibilità per l'Isola anche per i non sardi, allora allo stesso modo vi chiediamo oggi di poter collaborare per poter dare un contributo anche al cospetto dell'Unione europea su un bando da conoscere, ma la nostra impressione, la mia impressione e il mio timore, il timore di sardi e degli operatori è che voi un'idea non l'abbiate o, meglio, abbiate deciso, una volta che è manifestata la resa rispetto alla sbandierata tariffa unica della campagna elettorale, che vi è servita unicamente per la campagna elettorale, siete passati all'opposto, vi state completamente piegando e sdraiando al libero mercato, in particolare nel periodo estivo, con tutto ciò che comporterà, scimmiottando altri sistemi, quali quello spagnolo, che hanno tutto un altro percorso, hanno utilizzato tutto un altro percorso che potremmo anche raggiungere ma, sicuramente, non con i paletti e le basi che state gettando voi in questa legislatura. È veramente una situazione preoccupante, al limite del disastro, mi chiedo cosa stia aspettando quest'Aula e la Commissione trasporti ad occuparsi di questo tema, uno dei temi cruciali per il futuro della nostra Isola, insieme a tanti altri, ma sicuramente, per quanto riguarda lo sviluppo di quest'Isola, non si può prescindere da una vera continuità territoriale che funzioni e che possa assicurare anche certezza agli operatori del settore, perché il vero dramma in questo momento, e succede da tre anni a questa parte, caso strano, è che gli operatori del settore non hanno certezza dell'oggi e del domani, non del degli anni che verranno, dell'oggi e del domani. Come è possibile pensare di poter programmare la stagione turistica della ripresa, quando a oggi non si sa cosa succederà il 15 di maggio? Come è possibile? Altro che bando e pubblicazione, bando in pubblicazione del quale non si ha nessuna notizia e del quale vorremmo tutti poter conoscere i contenuti, un bando presentato, tra l'altro, in gravissimo ritardo.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie, Presidente. Mi ricollego ai due interventi, sia quello dell'onorevole Agus che quello dell'onorevole Meloni; il primo ha trattato il tema della difficoltà delle attività commerciali, trattandosi di attività che, come è stato detto, sono aperte, ma non mi era mai capitato, e immagino tutti voi abbiate notato, è così anche in altri territori, la chiusura di attività commerciali storiche nei mesi di gennaio e febbraio, diversi ristoranti, diverse attività hanno chiuso come se fossero attività stagionali, pur avendo sempre operato addirittura in maniera maggiore nel periodo invernale rispetto a quello estivo. Persino attorno a noi, attorno al palazzo del Consiglio regionale diverse attività hanno preferito chiudere in questo periodo perché l'apertura era in perdita; la sera nelle città, in tutti i territori della Sardegna non c'è nessuno in giro, è un lockdown, un una chiusura senza che ci sia un provvedimento, spontanea praticamente, sono le persone che, per varie ragioni, difficoltà economica, questo aspetto dell'aumento delle tariffe - della benzina, delle bollette, del gas -, sta determinando una paura per le persone, perché sono aumenti che ovviamente colpiscono tutti, non c'è una un sistema proporzionale sul reddito, sono i costi che tutte le famiglie dovranno sopportare a prescindere dal livello di reddito, questo sta determinando, insieme alla pandemia, insieme ai contagi, insieme alle difficoltà, alle altre paure, alla paura sulla salute si aggiunge la paura per il futuro dal punto di vista economico che sta determinando una ulteriore limitazione della circolazione delle persone in modo spontaneo, dicevo prima, senza che ci siano disposizioni per decreto che vadano in questa direzione. Quindi su questo serve e servirà stare molto attenti, e le indicazioni sono quelle che vi abbiamo dato a suo tempo per individuare con attenzione quali i settori più colpiti, cioè chi sta soffrendo in modo maggiore e chi soffrirà anche nel futuro. Se a questo poi aggiungiamo che fino all'altro giorno non si poteva prenotare un volo, come diceva l'onorevole Meloni, perché non è stata prorogata e non è stato fatto nulla per tempo per il bando, che avevate detto sarebbe stato predisposto nei primi mesi dell'anno, questo ovviamente aggiunge ai problemi dei quali abbiamo parlato prima, io e gli altri colleghi, anche un ulteriore problema per il futuro. È molto semplice, quei dati economici, che nelle tabelle presentate e nelle relazioni presentate dall'assessore Fasolino indicano una preoccupazione maggiore rispetto al sistema Italia della possibilità di ripresa nel sistema dell'Isola della Sardegna, se a questo aggiungiamo questi altri elementi quei dati probabilmente sono anche benevoli nei nostri confronti rispetto a quel che accadrà veramente. Serve dare al commercio, al turismo, a tutto il settore produttivo stabilità, stabilità significa che chi investe, chi pensa di trascorrere le vacanze, chi pensa di poter aprire nuove attività economiche deve avere una serenità e una certezza negli anni, non di mese in mese e cioè applicando il vostro sistema di proroga dei commissari al sistema di sviluppo economico, con interventi di mese in mese, senza una programmazione, senza un'idea chiara. L'altro elemento è dato dal fatto che un pezzo di sviluppo potrebbe essere garantito dalla ricaduta economica nel territorio isolano, che ovviamente avrebbe e potrebbe determinare un elemento positivo anche per i settori del commercio, dell'utilizzo delle risorse europee su altri progetti, e cioè il l'attivazione di cantieri, la messa a correre di risorse per altre questioni, che comunque determinano un indotto, perché se c'è una circolazione di denaro per altri motivi, se c'è sviluppo, se c'è lavoro, se c'�� economia, se c'è occupazione, possibilmente stabile tutto questo, va da sé che c'è una ricaduta su tutto il settore del commercio; se invece questo non accade, le problematiche delle quali abbiamo parlato potrebbero determinare ulteriori effetti negativi per quanto riguarda il settore anche del commercio, ed è per questo che vi invito a ragionare insieme su cosa fare e come farlo, mi pare quanto mai opportuno. Grazie.

PRESIDENTE. Mettiamo in votazione gli emendamenti numero 103 e 432, che sono uguali. Chi li approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non li approva alzi la mano.

(Non sono approvati)

Emendamento numero 104, che è uguale al 431. Chi li approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non li approva alzi la mano.

(Non sono approvati)

Emendamento numero 105, che è uguale al 430. Chi li approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non li approva alzi la mano.

(Non sono approvati)

Emendamento numero 102, che è uguale al 428. Chi li approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non li approva alzi la mano.

(Non sono approvati)

Emendamento numero 107, che è uguale al 427. Chi li approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non li approva alzi la mano.

(Non sono approvati)

Emendamento numero 108. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Emendamento numero 109. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Emendamento numero 110. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Emendamento numero 441. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Emendamento numero 243. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'articolo 5. Chi lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Emendamento numero 334. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Emendamento numero 244.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Grazie, Presidente. Vorrei richiamare l'attenzione dell'Aula su questo emendamento che riguarda in particolare i centri naturali commerciali. Rispetto all'impostazione dettata dalla legge, che istituisce i centri naturali commerciali, pone un limite di finanziamento per ogni attività partecipante alla costituzione del centro naturale commerciale, e il limite è di 40 mila euro, con questa proposta di legge, tenuto conto della richiesta più volte anche pervenuta nella quinta Commissione attività produttive, noi stiamo proponendo con questo emendamento di portare quel limite, sempre nel rispetto del de minimis, a 60 mila euro, con i criteri che saranno definiti poi dalla Giunta regionale; mi sembra una cosa che il Consiglio può valutare se accogliere o meno o può essere anche, nel caso ci sia un impegno da parte dell'Aula, può essere anche ritirato e valutato in un provvedimento successivo. Tutto qua.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Grazie, signor Presidente. Io penso che le considerazioni e le osservazioni fatte dall'onorevole Satta siano meritevoli, a breve stiamo organizzando un provvedimento che magari possa racchiudere questo tipo di istanze, secondo me vale la pena valutare perché è sicuramente una cosa interessante.

PRESIDENTE. Quindi l'emendamento numero 244 è stato ritirato. Emendamento numero 251. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Emendamento numero 373. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Emendamento numero 170. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Emendamento numero 171. C'è un invito al ritiro… è stato ritirato.

Emendamento numero 213. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Emendamento numero 458. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Emendamento numero 214.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Su questo emendamento c'è l'invito al ritiro, è comprensibile perché la necessità finanziaria non è compatibile con la massa manovrabile che abbiamo a disposizione e meno che mai a quella che è rimasta dopo la trattazione dei precedenti articoli. Si tratta però di un tema che non possiamo dimenticare, perché tra i settori più dimenticati e più calpestati di questi due anni di emergenza c'è l'artigianato artistico, gli strumenti messi a punto sinora per contrastare l'emergenza non sono stati in grado di intercettare quei bisogni. Noi abbiamo utilizzato sempre come riferimento i codici ATECO, i codici ATECO non fotografano quella situazione; un'artista maestro di coltelleria per i codici ATECO è un ferramenta, l'apprendista che lavorava nella sua bottega ha trovato altro da fare o è immigrato, perché non c'è stata possibilità, pensiamo anche all'effetto che ha avuto su questo settore la chiusura delle fiere o la diminuzione dei flussi turistici fuori stagione, è un settore peculiare che è anche il nostro biglietto da visita per chi guarda la Sardegna magari anche non soltanto nei mesi estivi e che purtroppo sta sparendo. Molte imprese oggi hanno un disincentivo all'iscrizione in Camera di commercio per cui abbiamo decine, centinaia di piccole realtà che si disiscrivono dalla Camera di commercio e diventano hobbysti, quindi praticano quello che prima facevano nella legalità e nella tutela in un regime senza tutele e senza rispetto nemmeno degli standard qualitativi. Va da sé che senza un intervento organico e incisivo di questo Consiglio regionale, tra pochi anni noi assisteremo alla scomparsa di un settore.

Non si tratta di qualcosa che si potrà riiniziare da zero, o creiamo il modo di far tramandare quelle conoscenze, oppure verosimilmente quelle conoscenze scompariranno. Vengo al dunque, nulla osta a ritirare ovviamente questo emendamento, però chiediamo che la proposta di legge sottoscritta dalla minoranza, ma aperta al contributo di tutti gli altri partiti, inizi il suo iter nella Commissione competente in materia di attività produttive. Mai come in questo caso si tratterebbe di un atto con il quale il Consiglio regionale avrebbe modo di intervenire e di dare un segnale e un supporto a un settore che è diffuso in tutta la Sardegna e che in particolar modo nei piccoli centri a rischio di spopolamento potrebbe diventare anche una forza importante per invertire la tendenza.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pierluigi Saiu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SAIU PIERLUIGI (LEGA). Il tema dell'artigianato artistico che ha richiamato adesso l'onorevole Agus, è uno di quei temi, una di quelle materie sulle quali il Consiglio regionale può dimostrare maturità politica e condividere la necessità di un intervento legislativo. Io ho avuto modo di vedere la proposta di legge che voi avete già depositato in Commissione e posso dire che a nome del nostro Gruppo proporremo una rapida calendarizzazione del testo affinché anche la Commissione possa misurarsi con un intervento legislativo organico su una materia che è fondamentale, sia per la salvaguardia del patrimonio culturale che le attività legate all'artigianato artistico ancora rappresentano, ma soprattutto perché c'è una richiesta diffusa di intervento da parte degli operatori, ahimè, purtroppo sempre meno che tramandano una serie di tradizioni che definiscono l'identità del nostro popolo e della nostra Regione. Perciò, accogliendo l'invito dei rappresentanti dell'opposizione ed estendendolo anche ai rappresentanti della maggioranza, ritengo che sul tema dell'artigianato artistico si possano trovare quelle intese che serviranno ad approvare un testo di legge che dal mio punto di vista è necessario e può essere utile al settore.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

OPPI GIORGIO (UDC Cambiamo!). Noi ci associamo, anche perché abbiamo una grande responsabilità in Sardegna. In Sardegna c'era un uomo di grande prestigio, apprezzato da tutti, a livello non nazionale, internazionale, la gente si fermava con lui e lui spiegava tutte le strutture, l'artigianato vero sardo, anche a Villa Devoto fu lui a portare tutto il materiale nella passata legislatura. Si chiamava Antonio Sau ed era un gigante, nel sottoportico di Porto Cervo, da Putin agli uomini più illustri dell'America, si fermavano con lui, l'uomo è morto, ma è morto perché gli portarono via il locale che era la vetrina della Sardegna nel mondo. Credo che quindi sia molto importante che noi facciamo questa legge per rendergli quella giustizia che non abbiamo dato a quel pover'uomo.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Le opposizioni stanno ancora una volta dimostrando il loro senso di responsabilità, in Aula in questo momento della maggioranza ci sono solo 14 colleghi, quindi inviti gli altri a venire in Aula, altrimenti fra un po' saremo costretti a chiedere il voto elettronico.

PRESIDENTE. Invito i consiglieri ad entrare e stare al proprio posto, grazie.

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: Legge di stabilità regionale (legge finanziaria 2022) (301/A).

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Io penso che l'argomento trattato oggi dal Consiglio e dai Capigruppo che si sono espressi, dai consiglieri che sono intervenuti, questo è veramente meritevole di una legge specifica perché questo può essere davvero un volano per una parte di economia della nostra Isola, perché abbiamo davvero dei maestri da questo punto di vista. Quindi anche la Giunta si impegna insieme al Consiglio per venire incontro a quelle esigenze che il Consiglio manifesterà con una proposta di legge.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Sono estremamente soddisfatto riguardo al fatto che la maggioranza e la Giunta abbiano dimostrato sensibilità al tema, ritiro gli emendamenti e attendo la convocazione della Commissione per iniziare a ragionare di questo tema urgente e sul quale il nostro contributo all'attività del Consiglio regionale sarà quanto mai atteso e importante.

PRESIDENTE. Quindi gli emendamenti numero 214 e 216 vengono ritirati e anche il 533 che non è artigianato.

Passiamo all'esame dell'articolo 6 e dei relativi emendamenti.

Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Stefano Schirru, relatore di maggioranza.

SCHIRRU STEFANO (PSd'Az), relatore di maggioranza. Emendamenti numero 111 e 426 parere contrario; dal 112 al 423 parere contrario; 449 e 450 rimessi all'Aula; 336 e 2 invito al ritiro; dal 41 al 218 rimessi all'Aula; 219 invito al ritiro; dal 335 al 562 rimessi all'Aula.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere della Giunta è conforme a quello del relatore.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Per chiedere almeno la presenza dell'assessora Zedda, della Vicepresidente, visto che si sta discutendo del lavoro, sarebbe una cosa gradita il fatto che ad alcune domande si dia una determinata risposta, si sta andando molto spediti sull'ordine dei lavori, però almeno questo.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Purtroppo la collega è fuori per un impegno istituzionale, io ho fatto un ripasso, non so se sarò nelle condizioni di potere essere abbastanza esaustivo, però me lo auguro, in maniera tale da poter velocizzare le cose.

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: Legge di stabilità regionale (legge finanziaria 2022) (301/A).

PRESIDENTE. È aperta la discussione sull'articolo 6 e sugli emendamenti.

È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Colgo l'occasione, assessore Fasolino, per quanto riguarda il tema, non si preoccupi, nessuna interrogazione a salti, è un ragionamento. Colgo l'occasione dell'articolo 6 e il tema del lavoro, per introdurre un argomento, forse varrebbe la pena fare una riflessione sul programma Lavoras.

Ormai la maggior parte dei Comuni che utilizzano il programma Lavoras, anche su nostra richiesta, Comune di Cagliari e ANCI a suo tempo, utilizza il programma Lavoras per compensare l'assenza di alte professionalità e competenze di alto livello nell'ambito dell'organico dei comuni. Mentre i cantieri di lavoro, nati, pensati e istituiti in un periodo storico ed economico totalmente diverso servirono a dare una risposta di fatto trasformando un intervento sociale in una possibilità di dare un'occasione di lavoro e quindi l'inserimento di alcune persone in un processo di contributo alla società a fronte di un contributo economico per la garanzia e la tutela di famiglie, persone in difficoltà, se oggi una gran parte dei cantieri Lavoras non è più la pulizia delle caditoie, la manutenzione delle campagne, la manutenzione delle cunette o dei corsi d'acqua, ma una parte consistente viene utilizzata ad esempio come cantieri per i condoni edilizi e cioè per sbloccare le pratiche che giacciono nei nostri Comuni dall'85 o compensare altre assenze e carenze nell'organico, varrebbe la pena fare un programma parallelo utilizzando il Fondo unico e vincolandolo, va studiato, in modo tale da dare una certezza di risorse ai Comuni perché possano dare una certezza di lavoro con contratti a tempo indeterminato e concorsi a queste figure professionali. Sapete in tanti che i cantieri non possono essere rinnovati, il programma Lavoras non può essere rinnovato oltre i trentasei mesi, perché altrimenti si cadrebbe nella fattispecie dell'aver mascherato un contratto a tempo indeterminato col tempo determinato e quindi la creazione di nuovo precariato e stabilizzazioni senza concorso. Detto questo, varrebbe la pena invece di valutare la possibilità di dare risorse anche cedendo capacità assunzionale o capacità di spesa ai Comuni per dare una garanzia di lavoro. Anche questo è un elemento strettamente correlato rispetto all'argomento dell'articolo precedente e cioè la stabilità lavorativa determina e determinerebbe anche nei Comuni dell'interno la creazione di famiglie e un indotto anche per le attività commerciali, la precarietà, il precariato per persone che hanno titoli di studi, specializzazioni, dottorati di ricerca, è un elemento che accentua spopolamento e assenza di famiglie.

Non è un caso che i giocatori di serie A mettano su famiglia e facciano figli a vent'anni, non è dato dal fatto che il DNA del calciatore di serie A ha una propensione verso la famiglia e i figli, semplicemente quegli stipendi, quel livello economico da una tale serenità anche a ragazzi giovanissimi per cui il metter su famiglia e fare figli per coloro che hanno quel livello di reddito non è una paura, una preoccupazione, ma è semplicemente il corso normale della vita. Ora non dare questa possibilità di stabilità e serenità a tanti giovani professionisti, sta determinando, l'abbiamo visto nella sanità e lo stiamo vedendo in tante altre realtà, uno spopolamento e una emigrazione di intelligenze. Non è più il bracciante agricolo che negli anni Venti abbandonava la Sardegna per cercare lavoro nelle miniere del Nord Europa e nelle realtà industriali d'Italia o in altri Paesi del mondo, oggi vanno via ragazze e ragazzi che hanno titoli di studi che se non dovessero trovare occasione di lavoro stabile nella nostra Isola, determinando anche un beneficio per quelle realtà locali che non riescono a istruire bandi e spendere le risorse per assenza di quelle professionalità, abbandoneranno la Sardegna. L'altro elemento che questo aspetto determina comunque questa precarietà che è il cantiere di lavoro, con queste professionalità, che deve essere poi rinnovato alla scadenza dei 36 mesi, non consente una continuità anche nell'ambito di quel settore dove queste figure sono impegnate.

PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Mi dispiace molto che oggi non sia presente l'assessore Zedda, anche se devo riconoscere che lei comunque è sempre presente in questo Consiglio regionale. Però oggi trattiamo un argomento, a parte molto delicato, è un argomento che tratta uno dei temi fondamentali del nostro territorio, uno è la sanità, l'altro è sicuramente l'argomento lavoro. Questo articolo tratta una materia così importante, ma questo l'ho fatto presente anche nella Commissione competente, nella Commissione lavoro dove tra l'altro sono anche vicepresidente, è veramente, io l'ho dichiarato striminzito, non viene previsto quasi niente. Che cosa intendo però per quasi niente? Un fatto grave che ho menzionato anche nella Commissione e che davvero ha menzionato anche il mio collega poco fa, i cantieri Lavoras sembra che siano spariti. Questo significa un ulteriore impoverimento per tutti i territori e per tutti gli enti locali, nonché anche un ulteriore impoverimento per tutte le persone che si vedranno senza lavoro, si troveranno senza lavoro. E quindi questo è un argomento che io porterò sicuramente nella Commissione competente, anzi ne approfitto, se c'è il collega, il presidente della Commissione Franco Stara, gli anticipo che questo sarà oggetto di richiesta di convocazione proprio della seconda Commissione perché secondo noi non trattare, non rinnovare i cantieri Lavoras per la Sardegna e per tutti gli enti locali è un fatto assolutamente grave. Spendo una parola anche per il famoso Fondo Resisto, famoso Fondo Resisto che questa Giunta ha venduto a tutti i sardi due anni fa, io mi ricordo e lo ricordo ai sardi, noi siamo stati convocati con la massima urgenza, a luglio del 2019, per prevedere e soprattutto per sottoscrivere quel provvedimento urgente chiamato Fondo resisto, per cui un aiuto concreto, un aiuto che doveva arrivare subito a tutte le aziende e a tutte le famiglie che erano state coinvolte e, soprattutto, soffrivano nel periodo della pandemia. E questo Fondo resisto è stato venduto due anni fa come un fondo che avrebbe risolto i problemi delle aziende in difficoltà e risolto i problemi delle famiglie in difficoltà, la realtà è che a distanza di due anni, noi questo lo abbiamo sottolineato anche nella Commissione competente, nella Commissione II, non ha risolto proprio niente. Perché se dovessimo fare una stima di tutte le domande pervenute e tutta le domande effettivamente pagate possiamo assicurare che neanche il 50 per cento delle domande pervenute sono state effettivamente pagate, e questa è una richiesta che noi facciamo da due anni, convocando anche l'Assessore al lavoro in Commissione per avere i numeri e per conoscere i numeri sull'effettivo pagamento rispetto all'accettazione della domanda. Per cui anche questo, preannuncio anche al Presidente della Commissione II, che sarà oggetto di convocazione nella Commissione II. Quindi un articolo 6 che tratta un argomento così importante come quello del lavoro anche per i nostri giovani, i giovani sardi, lo abbiamo detto, un incentivo per far rimanere i nostri figli nella nostra terra, e non viene previsto niente anche su questo. Per cui veramente un articolo molto scarno, un articolo che non soddisfa le esigenze dal punto di vista lavorativo della Regione Sardegna.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Presidente, ho detto nell'intervento iniziale, l'intervento generale, che il lavoro è il grande assente di questa manovra. Nel momento in cui il lavoro potrebbe rappresentare e rappresenta certamente dignità per l'individuo e per la famiglia, ma anche una leva per lo sviluppo economico e di contrasto allo spopolamento, adesso non viene citato, o viene citato di straforo in questa finanziaria regionale. Abbiamo letto con attenzione anche le considerazioni dei sindacati, in particolare della Cgil, che ha sottolineato questo tema durante le audizioni nella Commissione competente. Noi crediamo che sul lavoro si debba fare di più e meglio, l'ha detto il relatore di minoranza sui tempi, sui tempi di risposta alle imprese. Basti pensare che ancora tante aziende attendono i contributi del Fondo resisto, per alcuni dei quali inseriti anche nella legge omnibus non sono neanche stati pubblicati i bandi, penso alla questione delle aziende pirotecniche o altro, e non si nota all'interno della manovra un'azione concreta sulle politiche attive sul lavoro. Vedete noi stiamo andando negli articoli seguenti ad incidere sullo spopolamento attraverso una leva che è quella degli incentivi per le nuove nascite, ma la verità è che se noi non attuiamo una vera politica sul lavoro quelle famiglie e quei giovani non rimarranno mai in quei centri. E allora è normale che attendiamo una risposta sulla questione lavoro, che è stata posta da diversi consiglieri, e anche dall'ANCI stessa, perché nelle tabelle le somme sono suddivise e vorremmo capire a quanto ammontano complessivamente. Però io credo che la Commissione II in particolare si debba concentrare sul tema del lavoro all'interno dell'Isola, perché non si può andare avanti solo ed esclusivamente con sussidi o pensando di continuare a foraggiare il precariato nella nostra isola. E anche da questo punto di vista apprezzo lo sforzo collettivo che si è fatto ieri all'interno dell'Aula, e annunciamo già la presentazione di un ordine del giorno sulla questione della stabilizzazione dei precari della sanità, c'è da fare di più certamente sul tema di Forestas, e ci mettiamo a disposizione dell'Aula per migliorare il testo, perché così è difficilmente anche applicabile però, Assessore, chiediamo uno sforzo aggiuntivo sul lavoro. Perché anche nel discorso del Presidente della Repubblica, che è stato confermato, uno degli assi portanti era la dignità, la dignità dell'individuo si ridà alle persone e alle famiglie solo attraverso un lavoro stabile, solo attraverso una prospettiva di futuro certa e sicura, non possiamo più permetterci di vedere i nostri giovani emigrare dalla nostra isola. E un altro tema che volevo trattare, Assessore, sul tema del lavoro, l'ha già fatto il mio collega Daniele Cocco, è quello delle graduatorie attualmente in essere. Noi per principi di efficienza e di economicità della legge nazionale dovremmo utilizzare quelle graduatorie in essere di Aspal, di Laore, per permettere lo scorrimento delle stesse e non consentire a giovani intelligenti di scappare dalla nostra isola. Noi chiediamo un impegno certo e sicuro su questo tema, non vorremmo che questi giovani che sono idonei all'interno della graduatoria attendessero invano, così come quegli infermieri del Brotzu. Assessore, io mi auguro che durante la sua risposta e durante il suo intervento questo tema delle graduatorie sia trattato, perché c'è da ridare anche da questo punto di vista dignità a questi giovani.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Cocco Daniele. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Presidente, questa legge doveva stabilire delle priorità e deve stabilire delle priorità. Ieri abbiamo parlato di sanità, oggi parleremo di agricoltura e parleremo di lavoro, che poi credo che le due cose non siano scindibili fra di loro. Riprendo subito quello che ha appena detto il collega sulle graduatorie. Noi abbiamo delle graduatorie a tempo indeterminato nelle ASL rispetto agli amministrativi, nei Comuni, e credo che non sia possibile, non sia tollerabile che si continuino ad utilizzare o agenzie interinali o graduatorie a tempo determinato a scapito di quelle persone che hanno fatto delle selezioni, hanno fatto dei concorsi, sono risultate idonee, sono in una graduatoria di idonei, finché questa non scadono, e non sono in scadenza, non vengano chiamati. Abbiamo detto ieri che abbiamo mille difficoltà in tutte le agenzie regionali che hanno deficienze importanti di personale, le dotazioni organiche sono ridotte al lumicino, sono ridotte all'osso, non parliamo della sanità, e ci chiediamo come mai in maniera razionale, con un minimo di buonsenso, non si vada all'interno di quelle attori graduatorie per farle scorrere immediatamente. Avete in mano e abbiamo in mano uno strumento formidabile per creare subito dei posti di lavoro, ci riempiamo la bocca dello spopolamento, delle città e dei paesi della Sardegna che diventano sempre meno numerose, con meno abitanti e con meno residenti, però se noi non attiviamo immediatamente dei percorsi virtuosi per interrompere questi fenomeni credo che davvero non potremo più lamentarci poi se il fenomeno andrà a ridurre ancora di più quelle che sono le presenze dei nostri concittadini. Parlavamo prima dei progetti Lavoras, anch'essi sono stati uno strumento molto importante per i Comuni, perché comunque garantire 8/10 mesi di lavoro a persone, che poi si sono anche formate, nel momento in cui comunque non erano impossibilità di poter fare altro, sia stata una risposta soprattutto in quei Comuni dove non c'erano altre possibilità. Io credo che nelle diverse tabelle siano presenti delle risorse perché gli stessi cantieri possano proseguire, però non vorremmo che l'importo per gli stessi fosse inferiore a quello che era stato stanziato nelle annualità precedenti. Abbiamo assolutamente necessità di questo strumento e credo che a gran voce tutti i sindaci della Sardegna queste cose le stiano le stiano chiedendo. Il lavoro, dicevamo, ne parleremo anche all'articolo 9 quando si parlerà di Forestas, dove probabilmente si riuscirà finalmente a porre fine al blocco del turn over in quell'agenzia. L'abbiamo detto prima, lo ribadiamo, lo ribadiremo anche su quell'articolo, anche questo può essere strumento formidabile per dare risposte a quei Comuni che sono in grandissima sofferenza, e credo che dovremmo farlo anche in maniera seria, approvando un provvedimento che sia applicabile immediatamente, cioè il provvedimento dovrà uscire da quest'Aula e dopo qualche giorno gli uffici devono essere messi in condizioni di poter attivare tutte le procedure per la selezione del personale. Ripeto, Assessore, sentiamo delle grida di allarme da tutte le agenzie regionali, da Laore, da Argea, da Area, da Agris, da Forestas, e credo dalle nuove ATS. Io credo che immediatamente noi dobbiamo porre mano a queste situazioni. Ieri parlavamo di sanità. Noi abbiamo detto, perché stiamo parlando di sanità e quindi di lavoro, e abbiamo chiesto una cosa, le ATS territoriali devono essere messe immediatamente in grado di poter bandire i concorsi, territorio per territorio, perché altrimenti non riusciremo a dare le risposte che servono. La Sardegna ha prodotto negli ultimi anni centinaia di operatori sociosanitari, sono stati fatti una serie di corsi di formazione, queste figure ci sono, negli ospedali mancano moltissimo in percentuali altissime appunto le figure di operatori sociosanitari, e da tre anni a questa parte in Sardegna non è stata fatto nessun concorso o selezione per queste figure, nonostante ci sia una necessità estrema delle stesse. Quindi ragioniamo e con raziocinio e buon senso creiamo questi percorsi virtuosi che davvero potrebbero dare risposte. Non dimentichiamo che abbiamo graduatorie aperte, mi riferisco ad Aspal, a Laore, alle stesse graduatorie dei Comuni, che possono essere immediatamente utilizzati. Credo che faremmo un grande servizio ai nostri concittadini, ma soprattutto alle necessità estreme che ci sono all'interno del sistema Regione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Presidente, come ho già detto non avrò la capacità della mia collega di dare le giuste risposte, però quantomeno cercherò di fare un po' di chiarezza. Per quanto riguarda Lavoras ci sono le risorse che venivano messe anche in passato, ci sono circa 70 milioni, sono divisi in diversi capitoli, abbiamo ad esempio una differenza sostanziale proprio per quanto riguarda i cantieri che sono passati da circa 36 milioni degli anni precedenti a 44 milioni e 600 mila di quest'anno, e poi ci sono una serie di altri interventi racchiusi in diversi capitoli. Questo per quanto riguarda Lavoras. La scelta fatta nell'anno precedente era relativa al fatto che non erano partiti i cantieri comunali, nel 2019, e quindi questo ha fatto sì che si mettessero meno risorse per evitare che fossero risorse che tanto sarebbero andate in economia. Quest'anno invece siamo tornati ai livelli storici, inserendo proprio per i cantieri, come dicevo prima, 44 milioni e 600 mila, per un totale comunque di impegno per Lavoras di circa 70 milioni. Per quanto riguarda il Fondo resisto proprio questo è uno delle degli obiettivi principali che la mia collega sta cercando di portare avanti, insieme al Consiglio regionale, perché ricordo che dal Consiglio era partito questo programma, e avremo proprio un emendamento all'emendamento più avanti per assicurarci circa 45 milioni di euro che serviranno per scorrere la graduatoria del Fondo resisto. Io penso che il lavoro sia uno degli argomenti principali e fondamentali, come abbiamo detto anche all'inizio di questa seduta, soltanto gli incentivi legati alla nascita non possono bastare. E una serie di interventi che questa maggioranza sta mettendo in campo proprio all'interno delle nostre aree, perché come stavamo dicendo anche proprio con il Consigliere Cocco, capire un attimino il turnover di Forestas come può essere migliorato proprio per dare delle risposte all'interno della nostra Isola, per fare in modo che oltre agli incentivi che abbiamo inserito per la natalità ci sia l'opportunità di lavorare per queste persone e ci sia l'orgoglio di poter rimanere nei paesi dove sono nati. Tutto questo potrebbe non bastare, benissimo, però è un punto di partenza, da qua dobbiamo partire per cercare di capire come poterlo migliorare e quali incentivi si possono ancora creare, e quali infrastrutture dobbiamo creare per fare in modo di fare sì che queste persone rimangano nei Paesi di origine.

PRESIDENTE. Emendamento numero 111, uguale al 426, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Emendamento numero 112, uguale al 425, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Emendamento numero 113, uguale al 424, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Emendamento numero 114, uguale al 423, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Emendamento numero 449, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Emendamento numero 448, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Passiamo all'emendamento numero 340 che è uguale al 450, su cui è stato presentato un emendamento all'emendamento numero 578.

Emendamento numero 578, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Di conseguenza gli emendamenti numero 340 e 450 decadono.

Passiamo all'emendamento numero 336.

Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Presidente, chiaramente per esprimere il voto favorevole a questo emendamento. L'assessore Fasolino, nella replica alla discussione generale sull'articolo 6, ha fatto riferimento al Fondo resisto. Siamo tutti consapevoli dell'esigenza di arrivare a una fine della graduatoria del Fondo resisto, fine che è ancora molto lontana da essere raggiunta considerando le domande dei beneficiari che sono inseriti in graduatoria, molti dei quali rischiano di vedersi riconosciuto il contributo, quindi i soldi nel conto corrente, quando purtroppo sono morti dal punto di vista commerciale. Per cui, Assessore, quello che abbiamo cercato di fare noi è quello, una volta per tutte, di mettere le risorse necessarie per rispondere a tutte le richieste, perch�� continuare a mettere 10 milioni di euro significa dare sempre risposte a un numero non sufficiente di beneficiari, quindi è un "ci rivediamo fra due mesi", "ci rivediamo fra tre mesi". Allora, quello che chiedevamo noi da questa parte del Consiglio regionale era un atto di coraggio maggiore: arrivare ai famosi 100 milioni di euro che mancano, perché facendo i calcoli più o meno mancano 100 milioni di euro ancora per rispondere definitivamente a tutti quelli che 18 mesi fa hanno fatto domanda, perché stiamo parlando di 18 mesi fa non stiamo parlando di un tempo breve. É questo l'atto di coraggio che chiediamo da sempre, e oggi più che mai: tra le tante misure che sono state messe in questa finanziaria per il lavoro, quella di mettere la parola fine al discorso del Fondo resisto.

Dieci milioni è una cifra importante ma non è risolutiva, perché lascerà ancora troppi beneficiari che saranno in attesa di vedere cosa succede, per cui l'emendamento noi lo lasciamo, c'è la richiesta di un voto favorevole, l'impegno sappiamo che c'è, però sappiamo anche benissimo che ci sarà l'omnibus e poi ci sarà un'ultima finanziaria, e probabilmente non riuscirete, non riusciremo, in qualche modo a dare una risposta definitiva a tutti i beneficiari.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Proprio in virtù di quello che stavo dicendo prima, Assessore, parlavamo del Fondo resisto, questo è un emendamento di buonsenso, anche perché davvero ci sono famiglie e ci sono attività che stanno aspettando da due anni questi soldi che sono stati tanto promessi e tanto pubblicizzati. Quindi non solo votiamo assolutamente a favore ma chiediamo di apporre anche la nostra firma.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Semplicemente vorrei ricordare ai colleghi per quanto riguarda l'emendamento che il tema non va posto in maniera semplicistica, perché anche a noi farebbe molto piacere poter accogliere quelle che sono le richieste dell'opposizione, ma era già dentro la nostra testa. Ma vorrei ricordare che sul Fondo resisto abbiamo fatto quattro interventi, non uno, da quando è nato il Fondo resisto, perché non solo sono state mandate avanti tutte quelle richieste che rientravano in quella tempistica ma abbiamo aggiunto ulteriori risorse per ben quattro volte, oggi poter pensare di trovare 80 milioni… io vorrei capire e chiederei ai colleghi da dove li tiriamo fuori. Vorrei ricordare che non ci sono le risorse, non è che manca la volontà, poi le risorse si possono trovare se si taglia da un'altra parte, siccome vorrei ricordare anche ai colleghi dell'opposizione gli emendamenti che sono stati presentati e anche accolti, quelli che avete presentato voi, sempre da quella cassa escono. Mi sembra invece giusta l'osservazione che ha fatto l'Assessore poco fa: ci sono ulteriori 41 milioni di euro, e adesso li vedremo, che arrivano da fonte Ministero, mi sembra di aver capito bene, che verranno impiegati per continuare a far scorrere quelle graduatorie. Il problema, secondo me, non è tanto quello di metterci i soldi, il problema è che invece si inizi… sarebbe importante non tanto oggi metterci ulteriori risorse ma accelerare i pagamenti, perché ancora non abbiamo capito (non è certo colpa dell'assessora Zedda perché questa situazione l'abbiamo vista mille volte), non riusciamo a capire perché c'è questa lentezza, e non è certo per colpa della politica. L'importante è dare risposte quando quell'azienda ne ha bisogno, cioè ieri, non fra un mese quando magari è già morta. Quindi io mi concentrerei di più su questo aspetto, non tanto sulle risorse che, ripeto, metteremo, ma non oggi. Non chiedeteci 80 milioni, che non ci sono.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Io accetto, perché è corretto che si cerchi di scorrere tutta la graduatoria, non ci dimentichiamo che quando si fa un bando, si fa un bando con una dotazione di risorse, e quel bando deve servire per soddisfare quelle imprese con quella dotazione di risorse; il fatto che si voglia scorrere la graduatoria e accontentare tutti è un valore aggiunto, è qualcosa in più che si sta cercando di fare, giustamente, per cercare di andare incontro a quelle che sono le esigenze del mondo delle imprese. Quindi io sono d'accordo con le considerazioni che sono state fatte dal Consiglio, dobbiamo cercare di trovare le risorse, e ci stiamo impegnando per trovare queste risorse, che sono a cuore, come dicevo, della mia collega, di tutta la Giunta ma anche del Consiglio come gli interventi hanno dimostrato: cominciamo con il prossimo emendamento, che è un emendamento all'emendamento, che vincola queste risorse statali, circa 40 milioni, per scorrere la graduatoria del Fondo resisto, e poi magari cerchiamo di fare un ragionamento tutti insieme sulla omnibus, in maniera tale da vedere quanto manca per arrivare a coprire tutta la graduatoria. (…) cioè ci stiamo già creando un tesoretto, nel momento in cui verranno erogate queste risorse, per utilizzarle per il Fondo resisto. È un emendamento all'emendamento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Io non ho difficoltà a ritirare l'emendamento, però anche a ripristinare la verità. Tutti quanti crediamo che sia buona la misura del Fondo resisto, perché tutti quanti l'abbiamo sostenuta e costruita in quest'Aula, però il Fondo resisto ha un vizio di origine: ha messo i più deboli ultimi in classifica e i più grandi, 10-12 grandi imprese, primi. Questo vizio di origine, quindi aver privilegiato i più grandi e lasciato indietro i più piccoli, deve essere sanato, ed è quello che chiediamo noi, perché la piccola bottega artigiana dove lavorava padre e figlio ancora non ha visto un soldo, la grande impresa, quella che ha il conto corrente a Milano, ha visto i soldi. Questo vizio di origine va sanato, perché se noi pensiamo che sia la grande impresa a fare il PIL della Sardegna e a far sì che la gente apra bottega a Mamoiada, sbagliamo, e per questo chiediamo che il grande sforzo deve essere quello di guardare alle piccole imprese, alle cosiddette botteghe, che creano un tessuto di lavoro reale e che sono state penalizzate due volte, dal bando resisto e dal maledetto click day: laddove c'era la rete hanno potuto presentare la domanda e dove non c'era la possibilità di avere la fibra veloce non l'hanno presentata. Allora, Assessore in una valle di lacrime e in un bidone vuoto, se voi ci dite che mettete i 44 milioni adesso nella finanziaria tutti per il Fondo resisto, Assessore, per noi è già un risultato, perché noi siamo abituati a fare come le formichine, passo dopo passo, però con l'impegno che noi saremo soddisfatti definitivamente quando anche l'ultima domanda del Fondo resisto troverà la possibilità di vedersi accreditati i soldi. Ritiro l'emendamento.

PRESIDENTE. Quindi l'emendamento è ritirato.

Metto in votazione il testo dell'articolo 6. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'emendamento numero 2.

Onorevole Cera, c'è un invito al ritiro. L'emendamento è ritirato.

Gli emendamenti numero 41, 42, 72 e 180 sono inammissibili.

Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'emendamento numero 215, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Prima di votare l'emendamento numero 217, c'è l'emendamento all'emendamento aggiuntivo della Giunta, il numero 573.

Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 573, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Essendo stato approvato l'emendamento numero 573, decade l'emendamento numero 217.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facolt��.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). L'emendamento della Giunta riguarda un tema già oggetto di diversi interventi presentati nei primi articoli, e ritirati appunto in attesa di un intervento chiarificatore ed esaustivo da parte della Giunta. Il tema è Porto Conte ricerche, una società partecipata di Sardegna ricerche che aveva ancora dopo anni una quantità di precari storici ancora non stabilizzati, con questo stanziamento, se ho capito bene, il problema dovrebbe essere risolto una volta per tutte. Rimane però ancora aperto, formalmente poi spero che ci si stia approssimando ad una soluzione, il tema del precariato dentro l'agenzia Sardegna ricerche, in questo caso, se ho capito bene, Assessore, non occorrerebbe uno stanziamento per dare una risposta perché dentro il bilancio dell'ente c'è già la disponibilità necessaria a portare avanti la misura, risulta però che ci sia ormai più o meno la totalità del contingente un tempo presente in linea con i requisiti previsti dalla legge Madia, per cui è chiaro che non è l'Assessore alle finanze a dover dare una risposta, quanto quella al personale, forse, però dal momento che lei, Assessore, ha il controllo analogo su quell'agenzia, forse un suo intervento anche in questo senso può essere utile. Per cui mi chiedo: quali saranno i tempi per chiudere definitivamente questa partita storica di precariato?

PRESIDENTE. Comunico che il 573, che è stato approvato, fa decadere il 217. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Per dire che anch'io sono favorevole al 573 e al finanziamento a Porto Conte ricerche, in quanto la possibilità di mettere risorse importanti per le società regionali che svolgono attività di ricerca è sempre un indirizzo importante, necessario laddove si deve creare lavoro attraverso anche partecipate regionali che svolgono attività fondamentali e sempre all'avanguardia, però - visto che c'è l'assessore Fasolino, mi rivolgo a lui non essendoci la Vicepresidente -, rimane un tema di fondo che è quello del precariato. Cioè, noi abbiamo preso l'impegno nella precedente finanziaria e nella omnibus, dove abbiamo ritirato i nostri emendamenti che andavano a stabilizzare il personale di Sardegna ricerche, che ricordo all'Assessore che hanno tutti i requisiti per la stabilizzazione e in quel caso la stabilizzazione è soltanto un mero atto amministrativo neanche più finanziario, perché è stata approvata la pianta organica di Sardegna ricerche, è stata messa la dotazione finanziaria, è stata modificata la legge che permetteva l'applicazione della Madia a quei dipendenti, quindi siamo di fronte alla cosiddetta "firma", una firma però dietro la quale ci sono ventotto lavoratori che da anni svolgono in maniera eccezionale attività di ricerca in Sardegna ricerche, e attraverso quella maledetta firma si può dare in qualche modo la stabilità di quello che noi chiamiamo lavoro vero, perché siamo per il lavoro vero; per tutte le forme di salvaguardia di assistenzialismo, ma nel caso in cui noi che siamo titolari in primis di Sardegna ricerce, mettere insieme quei due uffici che dovrebbero definire una volta per tutte la stabilizzazione di questi lavoratori. Quindi, ben vengano gli 800.000 euro ma ben vengano molto di più le stabilizzazioni di questi 28 lavoratori.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Concordo completamente con quello che è stato detto, compresa la cronistoria che è stata fatta, perché abbiamo preso un impegno economico già in precedenza. Abbiamo dato quelle risorse, probabilmente quelle risorse ancora non sono nella loro disponibilità perché non hanno approvato il bilancio, sono in esercizio provvisorio, quindi nel momento in cui approveranno anche loro il bilancio si potrà dare seguito a quello che abbiamo programmato insieme.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 218, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 219, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 335, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

L'emendamento numero 337 è inammissibile poiché senza copertura.

Passiamo all'emendamento numero 575, che è sostitutivo del 338, è quello di cui avete già parlato.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Giusto per chiarire ai colleghi dell'Aula, è per capire io per primo. Quindi i soldi che vengono messi a disposizione sul Fondo di sviluppo e coesione sociale FSC, vengono utilizzati in parte per il Fondo Resisto, e in parte anche per altri codici ATECO che sono rimasti esclusi da parte del Fondo Resisto stesso. Perché le tipologie che abbiamo messo noi come Gruppo riguardano alcune categorie, i codici ATECO che erano rimasti esclusi nel bando del Fondo Resisto, che vengono quindi, mi sembra di capire da parte dell'impegno della Giunta, recuperati con questo. Perfetto, va bene, d'accordo.

PRESIDENTE. Soddisfatto.

Metto in votazione l'emendamento numero 575, è quello di cui stavamo parlando. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Quindi il numero 338 è decaduto. Gli emendamenti numero 376 e 377 sono inammissibili.

Ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Dopo la parola, nella prima riga, "delle risorse", invece che "assegnate alla", "rendicontate dalla".

PRESIDENTE. Così è più chiaro. Siete tutti d'accordo? Va bene, procediamo.

Emendamento numero 413, pagina 278. Gli emendamenti numero 376 e 377 sono inammissibili.

Metto in votazione l'emendamento numero 413. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

L'emendamento numero 497 è inammissibile.

Metto in votazione l'emendamento numero 524 uguale al numero 562. Chi li approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non li approva alzi la mano.

(Non sono approvati)

Passiamo all'esame dell'articolo 7. All'articolo 7 sono stati presentati degli emendamenti.

Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Stefano Schirru, relatore di maggioranza.

SCHIRRU STEFANO (PSd'Az), relatore di maggioranza. Grazie Presidente. La Commissione ha espresso sugli emendamenti numero 115 e 422 parere negativo; sull'emendamento numero 116 fino al numero 416 parere negativo; gli emendamenti numero 313, 451, 341, 452 sono rimessi all'Aula; gli emendamenti numero 311, 315, 442 sono rimessi all'Aula; sul numero 4 invito al ritiro; il numero 382 è rimesso all'Aula; sul numero 22 invito al ritiro; poi dal numero 5 al numero 207 rimessi all'Aula; dal numero 375 fino al numero 513 rimessi all'Aula; sul numero 268 invito al ritiro, idem sul numero 290; gli emendamenti numero 342 e 343 sono rimessi all'Aula; sul numero 344 invito al ritiro, idem sul numero 345; gli emendamenti numero 346, 347, 459 sono rimessi all'Aula; sul numero 493 invito al ritiro; il numero 521 è rimesso all'Aula; sul numero 558 invito al ritiro; gli emendamenti numero 245, 561 rimessi all'Aula.

PRESIDENTE. Proviene dall'articolo 3.

Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Parere della Giunta conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. È aperta la discussione sull'articolo e sugli emendamenti.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (M5S). Grazie Presidente, solo per chiedere e formalizzare, vista la presenza dell'Assessore dell'agricoltura, la nostra solidarietà per quello che è successo in quest'ultimo periodo leggendo un po' gli attacchi gratuiti che sono arrivati un po' da più parti. Io dico, Presidente, che c'è modo e modo di dissentire su scelte politiche, però arrivare a delle dichiarazioni di una bassezza unica che riguardano anche noi consiglieri regionali, visto che siamo stati presi di mira anche noi, questo pensiero andava per l'Assessora che adesso risponderà in termini concreti per quello che riguarda la legge, e soprattutto per riportare noi stessi a un dibattito che sia un dibattito civile perché, ripeto, dissentire è una cosa, attacchi gratuiti sono invece tutta un'altra questione. E colgo l'occasione, Presidente, visto che in quest'Aula molte volte noi parliamo di cose che sono anche forse inutili a volte, serve anche oggi, visto l'articolo che �� riportato dalla stampa, dare solidarietà e vicinanza anche al collega Peru per quanto gli riguarda perché, può sembrare anche una cosa inutile, ma inutile non è, anche trovare la vicinanza dei colleghi quando si ha anche un po' di giustizia sociale, la chiamiamo così, credo che non guasti mai e riporti noi stessi ad essere un attimino più vicini in un ragionamento più fraterno per quanto ci riguarda, perché d'altronde questa dovrebbe essere una grande famiglia, dissentire va bene, però quello di attaccare e dire delle cose anche gratuite e cattive credo che non serva a nessuno.

PRESIDENTE. La ringrazio e condivido pienamente quanto da lei espresso, ma già da stamattina credo che tutti vi stiate rendendo conto che l'Aula sta lavorando perché sta andando anche velocemente, non è certamente merito mio, ma è vostro. All'onorevole Peru abbiamo già personalmente manifestato tutti la vicinanza, ma è chiaro che è importante anche ribadire questi concetti all'interno di un consesso così importante.

È iscritto a parlare il consigliere Gian Franco Satta, che tra l'altro è uno di quelli più pacati quando si esprime, quindi iniziamo bene sicuramente. Ne ha facoltà.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Grazie Presidente, aiuta certamente lei a trasmettere un clima di serenità all'interno di quest'Aula. Detto questo, io l'ho fatto personalmente con l'onorevole Peru, lo faccio anche pubblicamente, quindi esprimo naturalmente tutta la mia vicinanza rispetto a un corso che ha avuto la giustizia e che ha trovato nell'assoluzione il giusto riconoscimento rispetto a quelli che sono i fatti. Grazie, onorevole Peru.

Detto questo, credo che rispetto anche alla solidarietà trasmessa nell'intervento da parte del collega Mula all'Assessora dell'agricoltura nessuno in quest'Aula, in questi giorni, ha cavalcato la giusta protesta e le giuste rivendicazioni al disagio che vive tutto il comparto primario. Tuttavia non possiamo certamente evitare, quest'Aula non può non tenere conto di quello che sta succedendo al comparto primario, e dopo circa due anni e mezzo, tre anni che lei guida l'Assessorato dell'agricoltura, quello che rappresenta certamente i 50.000 addetti, 12.000 imprese, tutto ciò che ruota attorno alla trasformazione, in questi giorni è stato svelato l'inganno, è stato svelato l'inganno di promesse mancate, di azioni portate avanti seguendo l'emergenza, quasi aspettando che accada una calamità, quindi senza prevenire perché il compito della politica, Assessora, è quello di provare a mettere in campo azioni per cercare di prevenire quelle calamità piuttosto che subirle. Nel merito della questione, oggi è inevitabile parlare di agricoltura e non parlare di quello che è il prezzo del latte e i rincari che purtroppo hanno colpito il nostro comparto primario, ma anche tutte le aziende di trasformazione, e quindi penso ai caseifici per quanto riguarda la fornitura dell'elettricità, ai concimi, alla fornitura degli alimenti per quanto riguarda gli allevamenti ovini, bovini, le proteste ad Arborea con la consegna delle chiavi dei mezzi agricoli, quindi dei trattori al Sindaco di Arborea. Maggiori costi che, come ci siamo detti in diversi tavoli a partire dalla Commissione competente, dovrebbero entrare in quella che è la costruzione del prezzo del formaggio, quindi dal valore aggiunto. Mentre noi quindi sappiamo che il valore del formaggio globale, quindi del valore aggiunto contiene esclusivamente i costi oggi di trasformazione, quindi il costo che concorre alla trasformazione del formaggio. Uno degli aspetti che più volte io ho denunciato è che noi dobbiamo mettere in campo azioni per cercare di portare alla costruzione del valore aggiunto, quindi al valore del formaggio i costi di produzione dei produttori primari, quindi dei nostri pastori. Oggi noi siamo riusciti, Assessore, lei è riuscita in un'operazione che è stata più volte portata avanti da quest'Aula, dalle maggioranze soprattutto, di mettere assieme produttori e trasformatori, sono tutti contro la gestione del suo Assessorato, tutti contro la gestione dell'agricoltura, la non gestione dei problemi dell'agricoltura. Per dire questo e completare il mio ragionamento, nella scorsa legislatura era stato costituito OILOS, che è l'organizzazione interprofessionale del latte ovino, non capiamo più dove quell'organizzazione sia posta in archivio rispetto a quelli che sono gli obiettivi che si erano dati a quell'organizzazione, cioè produttori e trasformatori, organizzazioni di categoria assieme per concorrere a trovare delle soluzioni a quel comparto. Oggi non si parla più di niente, si parla di interventi spot e interveniamo solo…

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Satta.

È iscritto a parlare il consigliere Salvatore Corrias. Ne ha facoltà.

CORRIAS SALVATORE (PD). Grazie Presidente. Io nel banco della Giunta non ho mai visto il banco degli imputati, non lo vedo ora perché non ritengo che possiamo limitarci ad un j'accuse nel momento in cui ci limitiamo a puntare il dito sugli Assessori di turno. Certo �� che alla Giunta nella sua interezza chiediamo un'assunzione di responsabilità nel momento in cui il mondo delle campagne da Arborea… scusi, Presidente, io mi fermo.

PRESIDENTE. Scusate, consentite a chi deve intervenire di poterlo fare.

CORRIAS SALVATORE (PD). …nel momento in cui il mondo delle campagne, da Arborea a Sologo, piange sul latte versato, sul latte versato tre anni fa quando su quel latte versato c'è stata una speculazione elettorale che ha portato ai risultati attuali, ma siccome noi che non siamo abituati a puntare il dito non siamo nemmeno abituati alle facili speculazioni, ma chiediamo che ci si assuma oggi la responsabilità di una situazione drammatica che è emersa ad Arborea, dove al Sindaco sono state consegnate le chiavi, che è emersa a Sologo l'altra sera, dove i pastori con molta dignità hanno chiesto a questa Giunta una risposta, che emergerà domani quando le associazioni di categoria inizieranno a bussare alle porte di questa fortezza, è un contesto sempre difficile. Io credo che quanto è successo qualche settimana fa anche nel mio territorio, laddove un suinicoltore che ha un'azienda anche importante nel Comune di Talana ha giustamente suscitato l'attenzione anche dei media. Io so che dei riscontri sono stati dati, spero che siano quelli giusti, quelli definitivi, quelli rassicuranti relativamente ai troppi ritardi nel pagamento del premio unico, nel riconoscimento del benessere animale, in un contesto in cui se parliamo di suinicoltura sulla peste suina ancora non abbiamo notizie certe perché stiamo ancora aspettando quanto il gruppo di ispezione che è venuto qua qualche mese fa abbia intenzione di formalizzare in merito allo stato dell'arte, quindi quale occasione migliore per segnalare alla Giunta questa ulteriore criticità che ancora con tanti sacrifici non si è risolta. Ma attenendoci all'articolo 7 di questa legge finanziaria ci sono alcuni temi che ci premono oltremodo, uno è quello, e mi riferisco in particolare al comma 2 degli usi civici, è il discorso usi civici, se parliamo di quella Sardegna dei pastori e dei contadini che sta soffrendo è un discorso che non si può sottovalutare eppure si sta continuando a sottovalutare. Da più parti è emersa la necessità, anche dai banchi della maggioranza, di mettere mano alla necessità di varare una norma di attuazione dello Statuto, perché altrimenti continueremo a fare norme sugli usi civici che sistematicamente il Governo. Mi risulta che siano state attivate delle interlocuzioni, che si sia insediata la Commissione paritetica, anche su questo credo che il Consiglio abbia il diritto sacrosanto di sapere. E se parliamo di uso civico parliamo appunto della Sardegna che si spopola, parliamo di quella Sardegna, e qua mi riferisco all'articolo 9, sarebbe stata auspicabile una lettura del combinato disposto dell'articolo 7, che è appunto adesso in discussione, con l'articolo 9, per capire quanto, nel pieno rispetto delle prerogative dei comuni, le scelte che questo Consiglio farà sullo sblocco del turnover siano compatibili appunto con le attese dei territori. Io credo che questo articolo 7, al netto di ogni assunzione di responsabilità…. Scusi, Presidente, non si riesce… io posso capire che non interessi granché la questione, però si tratta di avere un po' di rispetto. Noi siamo soliti tacere pur non acconsentendo… quindi, e chiudo, perché non voglio tediare gli astanti, ricordando a lei, Assessore, col massimo rispetto che riconosce in chi le parla ora, perché ne sono sicuro, e ricordando alla Giunta tutta che oltre il caso Sardegna sul versante sanitario c'è una questione sarda sul versante dell'agricoltura, in tutti i comparti: quello della suinicoltura, quello ovino, quello bovino, quelli che le ho testé ricordato, e soprattutto se il fiore all'occhiello di questa legge finanziaria vuole essere lo spopolamento, ma ci torneremo, non possiamo parlare di spopolamento se non sosteniamo le misure di ripopolamento antropico delle campagne, che oggi stanno gridando e urlando il loro dolore, che non può passare inascoltato. Questo lo dico a lei, lo dico alla Giunta e lo dico a quest'Aula, così sorda e distratta! Grazie.

PRESIDENTE. É iscritto a parlare il consigliere Michele Cossa. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Grazie, Presidente. Io volevo sollevare, in occasione della discussione dell'articolo 7, in cui tra l'altro è presente un emendamento molto importante, l'emendamento 561, ma avremo modo di parlarne a suo tempo, il tema della situazione in cui versa l'Agenzia Argea. L'Agenzia Argea ha, come sappiamo, come perlomeno spero che i colleghi sappiano, la responsabilità di, tra le altre, oltre a essere diventata recentemente organismo pagatore, la responsabilità di istruire importanti pratiche relative ai fondi europei. Ora, Argea si trova in una condizione di gravissima carenza di personale, perché su una pianta organica di 580 unità ne mancano 199, quindi stiamo parlando di circa un terzo del personale che manca, le cause sono quelle che sono state dette anche dai colleghi ieri in quest'Aula, quota 100, un depauperamento continuo della pubblica amministrazione, Argea non ha fatto eccezione. La Regione è intervenuta, il Consiglio regionale è intervenuto a sanare questa carenza nell'Agenzia Laore, adesso rimane il problema di Argea con un problema in più, che c'è una scadenza importante relativa ai fondi europei, scadenza che si verificherà il 30 giugno 2022, per cui se le pratiche non verranno istruite, stiamo parlando di circa 25 milioni di euro, quindi una somma molto consistente, cosa succederà? Che perderemo i soldi, sì perderemo i soldi ma con una conseguenza ulteriore, che siccome la competente Direzione generale della Commissione europea, la DG Agricoltura, ha detto che i beneficiari hanno comunque diritto a ricevere giustamente i soldi di cui hanno diritto, in caso di inefficienza da parte della Regione comunque questi soldi dovranno essere pagati. Chi li paga? La Regione, cioè il bilancio regionale. In altre parole, se queste pratiche non verranno evase entro il 30 giugno la prospettiva è che dovrà essere il bilancio regionale a pagare questi premi; ecco qual è l'emergenza che è stata segnalata in questi giorni, di stanziare le risorse che consentano all'Agenzia di provvedere, purtroppo visto che non c'è il personale e visto che la capacità assunzionale di Argea è di appena 30 unità, di dare la possibilità di esternalizzare l'istruttoria delle pratiche per evitare che queste risorse non vengano erogate e quindi vadano a gravare sul bilancio regionale. Naturalmente bisognerà mettere l'Agenzia in condizione di lavorare normalmente, quindi con il proprio personale senza essere costretta a dare all'esterno l'istruttoria delle pratiche, però questa è la situazione data in questo momento. Io credo che sia giusto che il Consiglio sappia, io credo che sia giusto che rimanga agli atti quello che sta accadendo e credo che sia giusto che ci sia una assunzione di responsabilità, non soltanto da parte della Giunta regionale ma anche da parte del Consiglio regionale a questo riguardo, perché leggiamo quotidianamente sui giornali attacchi alla Regione per pratiche che restano inevase, per soldi che vengono restituiti, ebbene che, siccome si spara sempre nel mucchio, ebbene che siano chiare le cose, siano chiari i meccanismi attraverso poi si creano le criticità. Grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Grazie, Presidente. La questione dell'agricoltura è un po' come quella della sanità, "va tutto bene, naturalmente". Ieri ho provato a spiegare all'Assessore della sanità che l'apoteosi del fallimento di questa Giunta è su tre materie: la sanità, l'urbanistica e gli enti locali e l'agricoltura. Perché l'agricoltura? Perché vede, Assessora, lei era entrata in quest'Aula annunciando a tutta la Sardegna che non aveva sì le competenze del mondo agricolo ma aveva bisogno di tempo per affrontare alcuni temi e anche approfondire attraverso lo studio. Io non so se questo studio sia stato infruttuoso, so di sicuro che risultati sul mondo agricolo non se ne son visti, e non solo non se ne sono visti, la situazione è nettamente peggiorata rispetto a quella che lei ha trovato. Aveva annunciato un riordino delle Agenzie agricole; non solo non c'è stato un riordino, ma la lentezza nel pagamento è, se non aumentata, almeno equiparata a quella precedente. Aveva annunciato una grande stagione di riforme sul PSR, sulla modifica degli aiuti, sulla semplificazione burocratica. Bene, vede, abbiamo audito tutti gli attori del mondo delle campagne, la prima lamentela è stata "non si discute di nuovo PSR", "non si sa che cosa abbia in testa l'Assessorato dell'agricoltura per il prossimo futuro", "non si sa quale sia la programmazione per il prossimo futuro", "in Commissione agricoltura il tema non si è discusso per niente", eppure il prossimo PSR è alle porte e ne va dello sviluppo del mondo agricolo e delle campagne. Si è discusso del prezzo del latte, si sono proposte alcune leggi; i pastori sono di nuovo in piazza, i pastori sono di nuovo in piazza perché non riescono ad andare avanti a fronte dei nuovi aumenti delle materie prime. La sua risposta è stata: chiederemo allo Stato, perché è una competenza statale. Io credo che serva un Assessorato dell'agricoltura che sappia programmare, serve un Assessorato dell'Agricoltura che dia le risposte che quest'Isola attende, perché sul mondo agricolo si gioca una grande fetta dello sviluppo del prossimo futuro, non fosse altro che c'è un'attenzione massima da parte di tutto il mondo e una riscoperta anche dei prodotti della terra. Oggi sugli usi civici, lo diceva in precedenza il collega Corrias, c'è confusione, nel mondo delle campagne c'è agitazione, l'unica persona tranquilla in questa fase è proprio l'Assessorato dell'agricoltura, un po' come quello della sanità, che prova a giustificare tutti i propri fallimenti cercando capri espiatori; una volta è il Governo, una volta è il Consiglio regionale precedente, una volta magari è il Consiglio regionale attuale. La verità è che manca una programmazione seria, manca una concertazione con gli attori della filiera, manca una visione del mondo agricolo e questa finanziaria lo conferma, al di là delle spese fisse non c'è nulla, non c'è una minima idea di compartecipazione ai fondi del PNRR, non si è discusso all'interno di quest'Aula dell'irrigazione delle campagne, non si è discusso del problema del prezzo del latte, non si è discusso del prezzo delle materie prime. Ora a me dispiace, e da questo punto di vista ha tutta la mia solidarietà, per gli attacchi personali, ma c'è da dire che da un punto di vista politico è nettamente bocciata, Assessore, probabilmente non raggiunge neanche quel 4 accademico che si dà solitamente alle persone che hanno dimostrato insufficienza nel proprio campo. E ve lo dice anche il silenzio che c'è all'interno di quest'Aula, i continui attacchi da parte del Gruppo della Lega, i continui attacchi che vengono da alcuni Gruppi della sua maggioranza sui Consorzi di bonifica o sulle risposte che non riesce a dare, e glielo dicono fuori da qui tutti gli agricoltori e tutti i pastori, che quotidianamente si trovano a non avere risposte da parte sua. E glielo dico, è imbarazzante la polemica che ha provato ad aprire con l'allevatore di Talana per la questione della peste suina, è davvero imbarazzante, io fossi stato in lei avrei immediatamente convocato e provato a risolvere quel problema, provato a capire dov'era la stortura, provato a capire e anche immedesimarmi nel fatto che quelle persone hanno bisogno di risposte immediate, anche a fronte dell'aumento del prezzo dell'energia, delle materie prime, del gasolio e di tutto ciò che sta accadendo nella nostra Isola. Vede, ciò che aumentano sono le cavallette, ciò che aumentano sono i problemi in agricoltura, ciò che diminuisce è la fiducia che gli agricoltori e i pastori hanno nei suoi confronti e ne dovrebbe prendere atto, Assessore, e forse riuscire… non lo so, questa è una sua considerazione, Assessore, io proverei anche a consegnarglielo, è una sua considerazione, di certo il mondo dell'agricoltura merita di più, meritano di più attraverso una concertazione seria, merita di più questo Consiglio regionale nella fase programmatoria, merita di più soprattutto perché dall'agricoltura, dal turismo e da alcune assi portanti della nostra Isola passa il prossimo sviluppo.

PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Grazie, Presidente. Non sono abituata, anzi, non lo faccio proprio, quando intervengo i miei interventi hanno sempre un carattere politico e mai personale, mai! Anche perché non entrò mai in merito alla vita personale di ciascuno di noi, entro però nel merito del lavoro che state portando avanti. Io non ho mai avuto occasione di parlare con l'Assessore in Commissione agricoltura e attività produttive, però ho ascoltato e ho letto alcune sue dichiarazioni dalla stampa locale. Volevo raccontarle una storia, Assessore. Due settimane fa mi ha scritto un agricoltore e un gruppo di persone e pastori della sua zona, Arborea, sono andata a parlare con loro, sono andata a parlare con loro per ascoltare quelle che erano le loro lamentele, che lei sicuramente conosce benissimo perché è anche il suo territorio, non �� il mio ma è il suo territorio, quello che mi ha colpito particolarmente è ascoltare le loro storie ma soprattutto la diffidenza dimostrata nei confronti della politica e nei confronti del suo Assessorato. Perché è un dato oggettivo che effettivamente tutto il comparto, ma fosse solo l'agricoltura, fosse solo la pastorizia, io veramente… ci metteremo la firma, ma tutto il comparto è fortemente in crisi, e questo rappresenta la storia della nostra Isola, la pastorizia, l'agricoltura, rappresenta la tradizione lavorativa della Sardegna. E allora io credo che sia suo compito intervenire, ma non a parole, non a parole, Assessore, perché di parole io credo che i sardi siano veramente stufi, stufi, non ne possono più di ascoltare le parole, loro e noi abbiamo bisogno di fatti. E allora proprio parlando di fatti, Assessore, le chiedo come mai nei fondi del PNRR dedicati alle politiche agricole sono stati presentati sette progetti di cui 5 sono stati bocciati? È mai possibile che l'Assessorato all'agricoltura della Regione Sardegna non sia in grado di poter partecipare con dei progetti validi in un campo così delicato come quello dell'agricoltura e della pastorizia? Lo fa presentando 7 progetti di cui 5, quasi tutti, sono stati bocciati. Uno è quello del Consorzio di bonifica del Nord Sardegna e l'altro è quello di Oristano, pari allo zero virgola, zero! Assessore, sono questi i dati su cui deve lavorare, 0,8 per cento dei fondi disponibili. Cioè noi non abbiamo avuto, voi non avete avuto neanche la capacità di poter lavorare sui progetti del PNRR, questa era un'opportunità che non si poteva far sfuggire, non si poteva far sfuggire. Neanche questo è riuscito a fare Assessore, cogliere questa grande opportunità per la Sardegna. E allora, Assessore, quello che io chiedo, ai 50 mila addetti del comparto, alle 12.000 imprese del comparto, lei ha l'obbligo, ha la responsabilità di dare risposte e quando dico che la gente sta morendo oltre che per la salute perché non abbiamo la sanità, ma sta morendo anche di questa vostra inerzia totale, totale! E va bene che è aumentato tutto, e va bene che comunque non si riesce neanche più a comprare il mangime, e va bene che è aumentato il gasolio, e va bene che sono aumentate le bollette, tutto ha un limite però, ma non si può leggere che due giorni fa, due giorni fa aprite, avete aperto, approvato il bando regionale per gli aiuti per la creazione di nuove imprese agricole, dove i beneficiari sono i giovani agricoltori. Ma come, Assessore, abbiamo le richieste ferme, le domande ferme dal 2017, voi riaprite il bando e non siete stati neanche in grado di poter soddisfare le domande ferme da quattro anni. Ci vuole coraggio, ci vuole coraggio! Aprite un altro bando in modo tale che tutti i giovani si sentano ulteriormente presi in giro, quando ancora ci sono giovani che stanno aspettando con le promesse dal 2017, ho presentato una richiesta di accesso agli atti, mi avete consegnato un fascicolo con 1200 fogli di gente, di aziende, di lavoratori, di giovani che stanno… quello che noi le chiediamo da parte di tutti i pastori, da parte di tutti gli agricoltori, sono le azioni, non le parole, le azioni. Il problema, Assessore, è che poi quando non si vive sulla propria pelle cosa significa davvero, non avere la possibilità di poter vivere nel quotidiano, non si può neanche intervenire, e quello che ci dispiace è che noi notiamo davvero questa sua inerzia totale.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Quando…

(Interruzione del consigliere Giorgio Oppi)

PRESIDENTE. Nessuno mi ha comunicato di questa decisione.

Va bene, quindi se volete sospendiamo già da subito, non ho nessuna difficoltà, anzi. Onorevole Cocco vuole intervenire?

COCCO DANIELE (LEU). Preferirei intervenire stasera.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Cossa. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Volevo segnalarle che per un errore nella fotocopiatura è saltata una buona metà dell'emendamento numero 561 a pagina 332. Siccome è un emendamento importante, perché va ad aggiornare una legge, volevo chiedere cortesemente se poteva essere recuperato l'emendamento fotocopiato e dato ai colleghi.

PRESIDENTE. I lavori riprenderanno nel pomeriggio alle ore 16.

La seduta è tolta alle ore 13 e 21.