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Resoconto della seduta n. 149 del 20/05/2021

CXLIX SEDUTA

(POMERIDIANA)

Giovedì 20 maggio 2021

Presidenza del Presidente Michele PAIS

indi

del Vicepresidente Giovanni Antonio SATTA

La seduta è aperta alle ore 16 e 41.

CUCCU CARLA, Segretaria, dà lettura del processo verbale della seduta del 12 maggio 2021 (142), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Andrea Biancareddu, Angelo Cocciu, Giampietro Comandini, Diego Loi, Ignazio Manca, Alfonso Marras, Annalisa Mele, Giuseppe Meloni, Antonio Mario Mundula e Aldo Salaris hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 20 maggio 2021.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, alla legge regionale 26 agosto 1988, n. 32 ed alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (107/A)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge numero 107/A.

Siamo arrivati all'articolo 9, al quale sono stati presentati degli emendamenti.

Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Stefano Tunis, relatore di maggioranza.

TUNIS STEFANO (MISTO), relatore di maggioranza. Grazie, Presidente, Assessori, onorevoli colleghi. Sull'emendamento 405, uguale al 659, uguale all'842, uguale al 909 parere negativo. Sugli emendamenti numero 407, 408, 409, 410, 411, 412, 413, 414, 415, 416, 417, 418 e 419 parere negativo. Sui numeri 420, 421, 422, 423, 424, 425, 426, 427, 428, 429 e 430 parere negativo. Il 431 e il 432 mi constano inammissibili, mentre sul 660 parere negativo. Sui 406, 658, 657 e 655 parere negativo. Sul 656 parere negativo. Il 437 transita all'articolo 11. Sul 1281 aggiuntivo, emendamento all'emendamento, parere positivo. Il è 433 inammissibile così come il 434, il 435 e il 436, mentre sul 1086 sussiste l'invito al ritiro. Vi sono poi gli emendamenti provenienti dall'articolo 8, dal 377 al 401 con parere negativo.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione.

SATTA VALERIA, Assessore tecnico degli affari generali, personale e riforma della Regione. Parere conforme al relatore.

PRESIDENTE. È aperta la discussione sull'articolo 9 e sugli emendamenti.

È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA. MASSIMO (Progressisti). L'articolo 9 riguarda una serie di abrogazioni di leggi, o meglio di parti di leggi regionali, in relazione ovviamente alla creazione di nuove figure all'interno della struttura sia della Presidenza della Regione che dei singoli Assessorati. L'altro aspetto è quello che attiene agli emendamenti che sono stati presentati, oltre a quelli trasferiti all'articolo 9, provenienti da altri articoli; su questi vale la pena soffermarci in relazione a quelli che trattano le materie dell'ufficio stampa del Presidente della Regione, che vorreste riformare nel senso dell'introdurre la replica della normativa che già esiste probabilmente per sostituire qualcuno dell'ufficio stampa, ricordo per una modica cifra di 1 milione 300 mila euro, quindi come possa essere 3 milioni la spesa tenendo conto che i tre Direttori di dipartimento costeranno più di 700 mila euro, che il Segretario Generale costerà 240 mila euro, quasi 1 milione di euro, a questi si aggiunge l'ufficio stampa che costerà 1 milione e 300 mila euro, e siamo già a 2 milioni 300 mila euro di costi, poi con altre 70 persone negli Assessorati, più 12 consulenti in più, più le persone indicate nell'ufficio di Gabinetto del Presidente, nell'ufficio per la legislazione, nell'ufficio studi, nel cerimoniale e via dicendo, possa costare tutto questo 500 mila euro è ovviamente elemento e argomento che tratteremo in seguito con la norma finanziaria perché, Presidente, le chiederemo di avere il dato puntuale, preciso delle voci corrispondenti ad ogni singola figura. Perché la discussione precedente era relativa al fatto che mai e poi mai avremmo pagato il Segretario Generale 240 mila euro, addirittura avevate indicato 285 mila 500 euro; varrebbe la pena verificare, numeri alla mano, quant'è l'importo che verrà erogato per la figura del Segretario generale. Gli altri aspetti poi riguardano un emendamento che abbiamo presentato come Gruppo, che ripropone modificato l'aspetto relativo a una incompatibilità per parenti entro il terzo grado o conviventi more uxorio, more uxorio non è una parolaccia ma proviene dal latino, significa al di fuori, come dire, di una relazione matrimoniale, lo dico perché a suo tempo un ex collega, in relazione alla dicitura more uxorio, pensò che fosse un'accusa e un insulto nei suoi confronti, a scanso di equivoci si tratta di un brocardo che viene dal latino e non è un insulto nei confronti di nessuno. Quell'emendamento lo abbiamo riproposto per inserire, per Assessori e consiglieri regionali, l'impossibilità di nominare nei Gabinetti e negli uffici parenti stretti, che attiene ovviamente ad un elemento di stile, mettiamola così. L'altro aspetto che riguarda l'articolo 9 ovviamente è quello del trasferimento di una serie di emendamenti, che tratteremo poi nel prosieguo della discussione, uno per uno in relazione ai diversi aspetti, varrebbe la pena però che i proponenti, almeno nel corso della discussione generale, illustrassero il perché di alcuni emendamenti per non incorrere negli stessi equivoci che hanno riguardato la discussione sull'articolo 8. Invito anche le colleghe e i colleghi che volessero iscriversi ad iscriversi, in quanto sto terminando l'intervento, e quindi suggerirei di iscriversi entro la fine del mio intervento in relazione al fatto che il mio intervento sta terminando in questo momento. Grazie.

PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Grazie, Presidente. Bene, siamo al cinquantacinquesimo giorno e ogni volta che intervengo per questa vergognosa legge ricordo ai sardi quanto tempo, quanti giorni ci state tenendo in ostaggio per questa vergognosa legge, e oggi siamo arrivati al cinquantacinquesimo giorno e siamo arrivati alla discussione dell'articolo 9. Come diceva il mio collega, articolo 9 una serie di, io sorrido mentre lo leggo, no, il comma 2 dell'articolo… sono una serie di abrogazioni. Bene, mi hanno colpito però alcuni emendamenti che sono stati presentati, ai quali il Presidente ho dato una prima occhiata, mossa sicuramente da tanta, tanta curiosità, e devo riconoscere che il collega che ieri mi aveva fatto la promessa di presentarci l'emendamento con la tabella relativa alla norma finanziaria finalmente l'ha presentata, e quando è arrivata stamattina e c'è stata consegnata ero contenta, felice, perché ho detto: finalmente ha mantenuto sicuramente la promessa; non che prima non l'abbia fatto eh, collega, le promesse sicuramente le mantiene. Ma è significativo leggere la tabella allegata, e mentre la leggevo la prima cosa che mi ha colpito è la firma di questo emendamento, dove evidentemente c'è qualche problema all'interno della maggioranza, perché è stato presentato e votato da una parte della maggioranza mentre l'altra parte della maggioranza, che all'inizio aveva sottoscritto questo emendamento, ha pensato bene di farsi cancellare; quindi una parte afferma, attesta e presenta questo emendamento e una parte della maggioranza invece evidentemente tiene le distanze. Però mi piacerebbe anche, Presidente, visto che questa tabella è stata presentata con questo emendamento, avere anche le relative note tecniche, cioè in base a che cosa è stata emessa questa tabella? Cioè quali sono le caratteristiche che hanno portato ad esprimere un parere, anzi, un oggettivo numero in questa tabella? Cioè qua parliamo di missioni, di programma e di importi, che non si capisce esattamente da dove provengano questi importi, perché c'è uno scollamento tra quanto previsto in questi importi a quanto previsto alle nomine che sono previste da questa legge. Allora, due sono le cose, o il personale non verrà pagato, o il personale verrà sottopagato, oppure questa tabella non corrisponde al vero, non corrisponde! Perché? Perché se tanto mi dà tanto tutte le persone che verranno nominate, ne abbiamo anche discusso ieri nell'articolo 7, nell'articolo 8, solo quegli articoli ci costano intorno ai 3 milioni di euro, solo quelli, solo quelli! Voi menzionate 3 milioni e 500 mila euro circa il totale solo per tutte le nomine relative a questa legge. E allora c'è qualcosa che non quadra; proprio perché voglio pensare bene, proprio perché voglio continuare ad avere fiducia nel mio collega, che è stato gentilissimo e soprattutto di parola, mi sembra corretto Presidente, mi rivolgo a lei, mi sembra corretto avere anche una norma tecnica su questo emendamento, vogliamo capire a che cosa si riferisca, perché per noi questo non può essere vero, non può essere veritiero. E non vorrei sentirmi dire, Presidente, successivamente che questo è possibile perché del personale viene spostato da un settore ad un altro e quindi viene nominato in altro. Perché lo spostamento del personale non significa non avere un costo, perché nel momento in cui si sposta il personale quel posto che rimane vacante va sostituito e quindi ovviamente ci dovremmo mettere altro personale, quindi costo aggiuntivo. E allora io vorrei, credo che anche dopo due mesi, dopo 55 giorni sia anche corretto nei confronti di tutti i consiglieri, siano essi di maggioranza e di opposizione, capire da dove avete tirato fuori questa tabella, perché ripeto, la stavamo verificando in queste due ore e mezzo anche con chi si occupa di gestire e di seguire i costi del personale e ci veniva da ridere.

PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Maria Laura Orrù. Ne ha facoltà.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Come dicevano i colleghi, siamo in dirittura d'arrivo sull'approvazione da parte vostra sicuramente di questo testo di legge che abbiamo contestato parecchio e ci ha tenuto e ci sta tenendo in Aula da ormai diverso tempo. Come faceva notare la collega Desiré Manca e come hanno sottolineato i miei compagni di Gruppo stamattina, il tema inerente la tabella finanziaria che finalmente è stata allegata perché durante la discussione ricordo che è stato sottolineato diverse volte il fatto che i costi reali non coincidessero con le dichiarazioni che venivano rilasciate a mezzo stampa e finalmente è arrivata questa tabella, ma non sembra che il risultato cambi. Anche perché come faceva notare ieri il capogruppo Agus, i costi dei lavoratori sono molto più alti rispetto a ciò che avete preventivato e lo possiamo anche constatare all'interno del nostro Consiglio regionale, con i comandati che abbiamo che lavorano nei nostri Gruppi, ovviamente il costo è sempre abbastanza elevato per alcune parti. Detto ciò, stamattina poi io non sono intervenuta in merito all'emendamento che è stato approvato, il 1097, quello dell'Avvocatura regionale della Sardegna, ma durante la discussione le domande che mi sono posta sono state queste, effettivamente il direttore generale attualmente può essere un avvocato cassazionista. La domanda è: Chi ha queste caratteristiche oggi? Perché probabilmente se c'è stata la volontà da parte vostra di far sì che non sia un direttore generale che è un avvocato patrocinante in Cassazione, ma un avvocato in linea generale, probabilmente c'è la volontà di poter, diciamo così, dare alcune funzioni a persone che probabilmente avete già indicato o avrete già pensato di indicare. Detto questo noi continuiamo a sottolineare il fatto che questa legge è davvero una legge impegnativa per il periodo che stiamo vivendo, una legge che non doveva assolutamente trovarci impegnati in tutto questo tempo perché le priorità sono altre, ne parliamo costantemente, abbiamo necessità di entrare in Consiglio con la variazione di bilancio per poter stanziare le risorse, per garantire un sostegno alle persone che sono fortemente in difficoltà in questo momento, ma soprattutto per pianificare, programmare e organizzare il futuro nel breve periodo, ma soprattutto nel medio e lungo termine. Perché quello che serve alla Sardegna non è certamente una improvvisazione, in questo momento serve uno sforzo da parte della politica ma in genere serve uno sforzo di lungo termine capace di dare le risposte e programmarle quanto prima per mettere proprio in campo le energie migliori che abbiamo anche nella nostra Regione e poter davvero fare quel salto di qualità che la Regione si merita e che purtroppo continuando a lavorare in questo modo penso che non riuscirà a fare. Quindi mi auguro che, nonostante verrà comunque a breve approvata questa legge, mi auguro che davvero ci sia un sussulto di dignità e si provi a lavorare per il bene generale e senza occuparsi costantemente delle questioni particolari che poi alla fine non fanno bene a nessuno.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Roberto Li Gioi. Ne ha facoltà.

LI GIOI ROBERTO (M5S). Arriviamo a quasi due mesi dall'inizio di questa discussione e da un mese a questa parte la maggioranza aveva promesso, dopo che come minoranza ci eravamo resi conto che, immediatamente ovviamente, l'onorevole Giuseppe Fasolino aveva firmato una spesa finanziaria ammontante a 6.091.000 euro annui per quanto riguarda questa proposta di legge, appunto dopo che ovviamente l'occhio dell'opposizione, non poteva essere in tal modo, era caduto su quella cifra, da quel giorno si era iniziato a dire: "Vi porteremo la tabella che dimostra che non sono 6 milioni, sono 2 milioni, sono 3 milioni".

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIOVANNI ANTONIO SATTA

(Segue ROBERTO LI GIOI). Finalmente oggi questa tabella è arrivata, tabella che non è firmata ovviamente dall'assessore Giuseppe Fasolino, ma è firmata, doveva essere firmata da tutti i Capigruppo di maggioranza, poi stranamente ci siamo resi conto che tre dei potenziali firmatari avevano fatto cancellare il proprio nome prima stampato sul documento e quindi avevano deciso di non mettere la firma su questa presunta capienza finanziaria di questa proposta di legge ammontante a 3.589.427 euro. Io adesso mi chiedo, ci chiediamo tutti come opposizione: come mai questi tre Capigruppo hanno ritenuto di non mettere la firma e quindi non mettere la propria faccia su questo documento? È una domanda che penso, secondo logica, possa avere una sola risposta, ed è la risposta che gli stessi Capigruppo che non hanno voluto mettere la firma si sono dati. E ripetendomi dico: Hanno pensato? No, io non posso mettere la mia faccia di fronte ai sardi affianco a questo obbrobrio di legge che probabilmente sottrae alle tasche dei sardi anche più dei 6 milioni di euro preventivati originariamente dall'onorevole Giuseppe Fasolino quando aveva firmato la tabella finanziaria allegata alla proposta di legge. Ecco, questo è un dato che deve far riflettere e non può non far riflettere tutti i cittadini che stanno con ansia aspettando che finalmente questi due mesi, perché se la prossima settimana questa proposta di legge andrà a scadenza, saranno passati minimo sessanta giorni, due mesi che andranno a sancire l'obiettivo strategico, l'unico obiettivo strategico di questa maggioranza di governo lo andranno a sancire in maniera evidente, solare, senza possibilità che ci sia un concetto differente rispetto a quello che sto dicendo. 6 milioni di euro l'anno per assumere la stragrande maggioranza di nominati, amicali, parentali e si spera che l'emendamento proposto dai colleghi dell'opposizione Progressisti, almeno quello venga accolto, perché qualora la maggioranza votasse anche a favore di una norma che consente l'assunzione diretta di mogli, figli e parenti via via più lontani ma non tanto fino al quarto grado, vorrebbe dire che effettivamente i tre Capigruppo di maggioranza che hanno evitato di mettere la propria firma in calce alla tabella finanziaria, si sono resi conto delle conseguenze che avrebbe avuto una loro firma appunto in calce alla stessa tabella finanziaria. Ecco, io chiederei però a questi colleghi Capigruppo che non soltanto non appongano la firma, ma anche votino contro perché io nella mia vita sono stato abituato a sottoscrivere soltanto cose di cui sono perfettamente consapevole e per le quali sono d'accordo, per cui ritengo che se una persona fa cancellare il proprio nome dai presentatori l'emendamento, non lo sottoscrive e poi vota a favore, praticamente ha fatto soltanto un'operazione scenografica perché in pratica sta ugualmente sottoscrivendo quel furto ai danni dei cittadini sardi di danaro che ovviamente potrebbe soprattutto in questo periodo così particolare e drammatico che stiamo vivendo, essere utilizzato per le vere esigenze dei nostri cittadini.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Anche negli ultimi articoli, quelli che avendo già fatto il danno poco prima dovrebbero essere innocui o comunque non dovrebbero essere in grado di peggiorare una situazione già grave, vediamo che attraverso gli emendamenti presentati, tra l'altro come emendamenti agli emendamenti, si cerca di intervenire nell'impresa di peggiorare una situazione già grave. Sono emendamenti che vanno letti con estrema attenzione perché in questa legge dove avete avuto il coraggio già nel testo approvato dalla Giunta di inserire cose che sarebbe stato complicato presentare come emendamenti ad una Finanziaria, e approvarli magari alle 4 del mattino, immaginiamo solo quali possono essere le norme che invece avete pensato di inserire appunto con emendamenti dell'ultimo momento perché evidentemente erano troppo indecorose per meritare un iter canonico sotto i riflettori della stampa e sotto gli occhi attenti dei colleghi che prima in Commissione e poi in Aula per giorni hanno esaminato questo testo. Ce n'è uno per esempio interessante che vorrebbe rendere intoccabili, vedere vorrebbe dare la possibilità di attribuire le funzioni negli Uffici del Presidente, introdurre cioè un'esplicita revoca per chi oggi è nel Gabinetto del Presidente e inspiegabilmente fa salvi chi proviene dalla magistratura ordinaria, amministrativa e contabile. Se aveste scritto il nome e il cognome probabilmente sarebbe stato più trasparente. Anche perché, insomma, una ce n'è, conosciamo i nomi, conosciamo i cognomi, sono massime espressioni, scriverlo così probabilmente non fa nemmeno onore alla persona a cui riservato questo trattamento. Lo stesso vale per quella norma che riguarda l'ufficio stampa.

Oggi hanno scritto il sindacato dei giornalisti e l'ordine dei giornalisti, è una nota pacata, circostanziata, invito tutti a leggerla e poi a trarre ciascuno le proprie conclusioni. Di certo, il fatto che questa Assemblea venga conclusa come il teatro dove mandare in scena una notte dei lunghi coltelli tutta interna alle vostre dinamiche, non esalta il ruolo di questa Assemblea né è cosa buona per l'onore dell'Assemblea tutta, soprattutto del nostro che non vogliamo avere nulla a che vedere con le vostre manfrine interne. Ciò detto, oggi verrà discussa non la tabella, come alcuni colleghi hanno detto, verrà discusso un emendamento alla norma finanziaria. Non si parli di tabella perché la tabella non c'è, se fosse una legge dello Stato non sarebbe possibile nemmeno metterla in discussione perché non sarebbe trasparente il livello di spesa pubblica che graverebbe sulle casse e sui singoli capitoli. Noi abbiamo delle cifre, sappiamo solo i totali, ma è facile capire quali sono i parziali. Dai 6 milioni che avevate indicato, tra l'altro con una stima ottimistica come vi ho detto ieri, sono spariti circa due milioni e mezzo, sono né più né meno gli stipendi dei comandati, sono quei 60.000 euro moltiplicati per il numero di comandati che aumenteranno nei Gabinetti e nella Presidenza della Regione che voi avete pensato bene di non considerare dentro il computo totale. Considerate nel secondo capitolo, sono due voci, una da 3 milioni a 100 e una da 400 mila euro e rotti, considerate soltanto l'indennità aggiuntiva, quelle 56 ore di straordinario che ovviamente siete obbligati a inserire in bilancio. Ora, dal momento che avevate in mente di fare un falso che si inserisce nella categoria ben rappresentata dal protocollo dei Savi di Sion, dalla donazione di Costantino o dalla Gioconda di Duchamp, quella coi baffi, potevate farlo meglio, falso per falso vi sarebbe convenuto eliminare dal bilancio della Presidenza e degli organi statutari, le spese per i comandati che già sono in servizio negli Assessorati. Vi accorgerete con questo espediente contabile che ovviamente non farà altro che lasciare senza stipendio i vostri collaboratori, perché alla fine qualcuno dovrà pagarli, si libererebbero…

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Non voglio intervenire sull'articolo 9, tanto stare a parlare di tabella, la tabella è presentata, gente che dice che non è così, non è reale, noi siamo convinti di quello che è stato presentato. Ma quello che io vorrei ricordare, siccome qualcuno continua a dire: "Siamo sessanta giorni in quest'Aula a discutere questa schifezza di legge, eccetera…" Io vorrei ricordare ai colleghi dell'opposizione, per carità hanno gli strumenti a disposizione, ma se un provvedimento non piace all'opposizione e vengono presentati una marea di emendamenti, con gli strumenti che hanno a disposizione ci possono tenere anche un anno in aula. La domanda che faccio io è: "Allora, io penso che la maggioranza spetta l'onere di poter guidare, di poter fare delle scelte, se poi anche per causa nostra, ci mancherebbe altro, anzi, tanto di questo tempo che noi abbiamo perso in quest'Aula è soprattutto per colpa nostra, però non è che uno può quantificare il tempo che stiamo in quest'Aula per dire siete qui perché dobbiamo dar retta magari di ritirare il provvedimento che non piace. Non è misurando il tempo 60 giorni, 70 giorni, bisogna misurare che la maggioranza ha anche il dovere di amministrare, l'opposizione ha il dovere di criticare, di fare tutto quello che ritiene, ma sulla tempistica, attenzione, l'arma ce l'avete voi non noi. Perché sappiamo benissimo, se a ogni emendamento tutti intervengono e poi si rinterviene, e addirittura su un emendamento si scorpora e si vota 1l comma 1, il comma 2, il comma 3 bis, e sappiamo benissimo perché, poi non è il tempo che noi stiamo in Aula che può misurare se una è perdita di tempo, oppure questo è sempre per colpa nostra. Io vi inviterei, perché è difficile che in quest'Aula arrivi un provvedimento che possa piacere, dico a 360 gradi, anche a voi, è capitato, qualcosa, ma sapete benissimo che quando ci sono delle scelte strategiche questo sicuramente ci divide, altrimenti saremmo stati candidati tutti insieme, però non ci sta il fatto di dire 60 giorni perché state comunque portando avanti questa schifezza di legge, allora la domanda inversa è, ci volete convincere di doverla ritirare perché resteremo 70 giorni dentro quest'Aula? Non mi sembra l'approccio giusto, poi per carità le opposizioni hanno il diritto e dovere di interpretare e di utilizzare il Regolamento, ci mancherebbe altro, ma non è misurando quanti giorni stiamo in Aula se il provvedimento è una perdita di tempo. Quindi, era una semplice considerazione, che noi l'avremmo chiusa molto prima, tanto alla fine il provvedimento lo voteremo, poi corretto, rivisto, modificato, integrato, ripulito, chiamatelo come volete, alla fine lo voteremo, forse ci potevamo risparmiare qualche giorno in più per poter fare anche altro, tipo la variazione di bilancio sulla quale noi ci stiamo già lavorando, che penso potrebbe servire. Quindi questo per dire che non è facendo ostruzionismo che ci portate a dire la legge la dovete ritirare, noi se l'abbiamo presentata certo che la porteremo avanti e certo che la porteremo in votazione, però perdonatemi ho sentito tante di quelle cose per cercare di dare anche segnali molto negativi all'esterno, soprattutto disonestà, di amici degli amici, tutte queste cose che, per carità, chi si sente tranquillo e chi si sente onesto proprio è un ragionamento che non gli tocca, attenzione quando si parlano degli amici degli amici perché poi magari ci potrebbe venire la tentazione di andare a capire in passato chi ne ha beneficiato delle leggi che sono arrivati in quest'Aula, perché non esistono solo gli amici degli amici, esistono anche i familiari, esistono le mogli, esistono altri parenti, sapete quanti ne conosciamo che hanno beneficiato dei provvedimenti che sono usciti da quest'Aula, però siccome non sono abituato ad andare a ributtare la palla dall'altra parte, però per carità non venite a fare la morale, perché sulla nostra onestà o sulla mia onestà se permettete me la difendo.

Passiamo alle dichiarazioni di voto sugli emendamenti numero 405, 659, 842, 900 che sono uguali.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, per esprimere un voto favorevole all'emendamento e contrario all'intera legge. Rispondo su un punto, visto che dalla maggioranza arrivano delle sollecitazioni mi fa piacere rispondere. Intanto quando si citano delle condotte se non illegali, chiamiamole immorali, è bene anche indicare le circostanze e i nomi, anche perché si tratta di atti pubblici e accessibili per cui se si sa qualcosa rispetto a cose che non andavano fatte, più che sparare nel mucchio, magari è più utile individuare le circostanze e far capire anche a chi non ha capito a che cosa ci si sta riferendo. Detto questo, si è parlato di una variazione di bilancio, noi saremmo stati pronti per tutti questi due mesi di lavoro, sia chiaro, un lavoro che ha occupato due giorni e mezzo alla settimana, non sette giorni su sette, sabati e domeniche comprese. Questo Consiglio nella gran parte delle settimane che hanno visto la discussione di questo provvedimento dal venerdì mattina al lunedì sera e a volte anche al martedì mattina ha continuato a non fare niente. Il tempo ci sarebbe stato e non era poco, il fatto è che la variazione di bilancio deve essere prima approvata dalla Giunta regionale e non c'è, serve prima chiarirsi le idee sulle priorità da dare a quella variazione di bilancio, però prima di portarla qui serve che prima se le chiarisca la maggioranza, la realtà è che più delle ore del Consiglio questo provvedimento ha prosciugato le vostre energie, vi siete dedicati a questo e avete lasciato in coda altre cose che gli stessi partiti di maggioranza ormai sollecitano. La revisione del Piano casa noi l'abbiamo chiesto un mese, Forza Italia l'ha chiesta la settimana scorsa, se non date retta a noi, date retta a loro almeno. Sulle concessioni demaniali dobbiamo aspettare che succeda un caos generalizzato a bocca di inizio della stagione estiva? Tutti sappiamo che a breve inizierà la stagione estiva, è maggio, è sempre iniziata in questo periodo, c'è un caos legato a una vostra decisione, tutti lo sanno, però facciamo finta di niente e ci occupiamo di altro. Detto questo, è vero che non esistono provvedimenti che possono piacere a tutti a 360 gradi, in questa fase però era obbligatorio provarci, perché esistono dei temi che ci vedono sicuramente tutti d'accordo, perché tutti siamo d'accordo su alcune cose che sono obiettivamente necessarie, a livello nazionale c'è un Governo di larghe intese che è costretto ad andare d'accordo e a fare quello che oggettivamente è urgente fare, solo qui si continua a vivere come se non ci fosse una situazione emergenziale. Questo era assurdo due mesi…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desiré Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Presidente, voto a favore dell'emendamento soppressivo totale. Io lo ribadisco, Presidente, lo ribadisco anche al collega che ha parlato poco fa, al Capogruppo del Partito Sardo d'azione, sono 55 giorni, e non ne tolgo neanche mezzo. Sono 55 giorni che ci tenete in ostaggio per questa vergognosa e obbrobriosa legge. Sono 55 giorni che voi scegliete di portarla avanti a prescindere da tutte le emergenze che il popolo sardo e che i nostri territori stanno vivendo. Sono 55 giorni che scegliete di portare avanti questa legge vergognosa che vi darà a tutti gli effetti il diritto di nominare, e lo ribadisco, i vostri amici e gli amici degli amici. Sono 55 giorni che in quest'aula non si parla d'altro che delle vostre nomine e dei poteri di vita e di morte che il Presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, acquisirà con questa vergognosa legge. Sono 55 giorni che invece non vengono trattati, discussi, argomenti come sanità, argomenti come vaccinazione, argomenti come lavoro, temi di importanza vitale, se non ultimo quello dei progetti del Recovery. Sono 55 giorni che chiedo di convocare una Commissione, la Commissione lavoro, dove ci sono associazioni, dove ci sono sindacati, dove ci sono categorie che stanno aspettando da sei mesi, non un giorno, sei mesi di essere auditi e di essere ascoltati. Sono 55 giorni che ci portate in quest'Aula, mattina, sera, in cui ci fate aspettare ore per i vostri litigi. Sono 55 giorni in cui ci portate in quest'aula dove ci fate aspettare ore prima che inizi il Consiglio regionale. Sono 55 giorni in cui voi avete tolto ai sardi, che ci stanno pagando, per farvi votare questa vergognosa legge, per nominare i vostri amici. Sono 55 giorni i giorni persi, buttati al vento che avete il coraggio di continuare a portare avanti per questa vergognosa legge. E se avessi la possibilità di tenervi qua altri tre mesi, pur di non farli votare questa vergognosa legge, lo farei all'istante. Ci vuole coraggio in un periodo di pandemia, dove la gente…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Presidente, stiamo avviandoci alla conclusione di questa di questa discussione, colleghi, 55 giorni siamo rimasti qua, e non è tempo perso, non è assolutamente tempo perso, io ne sono convinto, è servito a tante cose, soprattutto a voi, non nel bene sicuramente, ma nel male. Tutto ciò che abbiamo fatto emergere e che questo tempo trascorso in aula, grazie alla nostra opposizione strenua, ha consentito di far emergere ancor più preoccupante di quello che poteva già comunque evincersi dal vostro atteggiamento e dall'atteggiamento che avete mostrato negli ormai più di due anni che siamo seduti in questo Consiglio regionale. I presupposti iniziali, pur senza la pandemia, non sono stati per niente i migliori, colleghi, giunta la pandemia non si può che registrare che la vostra attività sia andata di gran lunga peggiorando. Si è parlato di scelte strategiche da parte vostra, io vorrei capire in quale mondo possa definirsi una scelta strategica durante la terza ondata di pandemia, che vede una Sardegna letteralmente (non è una banalità) allo stremo, portare per quasi due mesi in un'Aula lavorando solo in Aula una legge per moltiplicare i posti di natura fiduciaria in capo alla Giunta ma soprattutto alla Presidenza. Si è parlato di accuse di disonestà che vengono rispedite al mittente. Io mi chiedo cos'è se non un atteggiamento intellettualmente disonesto propinare quella che è una contraddizione in termini, dove si accosta la legge 107 e la volontà ad essa sottesa alla volontà di migliorare la macchina amministrativa sarda quando, ed è evidente, tutte le nomine, o quasi tutte le nomine di natura fiduciaria che voi avete fatto, quando siete riusciti a farle senza scannarvi, hanno portato all'interno della Regione Sardegna persone tendenzialmente quasi sempre prive delle qualità base necessarie per poter utilmente svolgere l'incarico ed altre volte, soprattutto ad inizio legislatura, persone che proprio non avevano i requisiti che per legge erano prescritti e dalle quali sartorialmente, che io ritengo una cosa gravissima, sartorialmente avete dovuto cucire addosso la legge di modo da far sì che potessero, contro ogni logica e contro ogni senso di opportunità anche, restare esattamente…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Presidente, vorrei che mi ascoltasse, Presidente Pais, vorrei che mi ascoltasse, perché stamattina quando sono intervenuto ho detto che nessuno dell'opposizione, men che meno il sottoscritto ha mai accusato nessun consigliere della maggioranza di essere né un ladro, né un furfante, né qualsiasi altro aspetto, non accetto però neanche, e dovrebbe intervenire lei, poi magari quando ha finito di telefonare ci ascolta, Presidente Pais, non accetto neanche però che dai banchi della maggioranza si dica che i consiglieri dell'opposizione, o un familiare, o mogli, o figli, hanno beneficiato di provvedimenti, perché si tratta di reati. E allora siccome le cose sono abbastanza chiare, invito il capogruppo del PSd'Az, e lo faccio apertamente, Presidente, lo dovrebbe fare anche lei, a fare nomi e cognomi di chi ha beneficiato di provvedimenti, perché sicuramente a casa mia né a casa dei miei colleghi, almeno dei colleghi di gruppo, nessuno ha beneficiato di provvedimenti. Addirittura nel mio Comune quando spettano somme non partecipa né mia moglie, né mia figlia, quindi invito davvero il collega Mula a chiedere scusa alle opposizioni, perché non è pensabile una situazione di questo genere. E quando si parla di responsabilità, e si parla di responsabilità alle opposizioni, bisognerebbe ben capire che le opposizioni hanno permesso che entrasse in quest'Aula una finanziaria in 48 ore, hanno permesso che si approvassero provvedimenti sospendendo questa porcheria, e allora non accettiamo sicuramente lezioni di moralità, nessuno me ne può fare le lezioni di moralità a me, sinceramente, men che meno lei onorevole quindi Mula. Quindi, Presidente, le chiedo che sia fatta chiarezza, l'ha parti detto l'onorevole Agus, qui tra i banchi dell'opposizione non ci sono furfanti e non c'è nessuno che ha beneficiato di provvedimenti. Quindi se l'onorevole Mula sa chi ha beneficiato di provvedimenti lo denunci e ci aiuti anche a noi a denunciarlo, perché non è ammissibile questo tipo di affermazioni, e lo dico con cognizione di causa, perché è ora di finirla, perché ha richiamato a comportamenti più responsabili, però se questi comportamenti irresponsabili arrivano dalla maggioranza non è il caso che si continui.

PRESIDENTE. Sono d'accordo sul fatto che non si debbano comunque lanciare dei messaggi in qualche maniera interpretabili e obliqui che possano gettare qualche ombra nei confronti dei colleghi Consiglieri, quindi cerchiamo quantomeno di avere un contegno che sia appropriato al ruolo che rivestiamo.

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Intanto, Presidente, stiamo ai fatti, più andata avanti e peggio è. Con gli emendamenti che avete proposto vi siete appena beccati la posizione dell'Ordine dei giornalisti della Sardegna e dell'Associazione della stampa sarda che esprimono stupore e preoccupazione per l'emendamento alla legge regionale 3 del 200,9 presentato da quasi tutti i Capigruppo della maggioranza in Consiglio regionale, modifica che altera il sistema delle garanzie e del rispetto del ruolo dei giornalisti, e stupisce e preoccupa la previsione che i contratti di lavoro attualmente in essere siano destinati a decadere all'approvazione dell'emendamento. Non è chiaro con quale serenità, e via dicendo, e poi tale modifica consentirà l'inserimento nell'ufficio stampa della Giunta di figure non giornalistiche che il testo indica come video maker, eccetera, a differenza di giornalisti professionisti, questi non hanno alcun obbligo di rispettare la verità sostanziale dei fatti e tanto meno possono essere chiamati a rispondere del loro operato. In estrema sintesi si sta sconfinando rispetto a quel confine tra informazione e propaganda.

Il secondo aspetto è che vi siete appena beccati la sentenza della Corte costituzionale che vi dice, come vi abbiamo detto più volte, ripetuto una miriade di volte, che avete totalmente confuso il tema delle concessioni demaniali col tema dell'urbanistica…

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Ci ha dato ragione!

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Ma l'avete letta? Avete letto la sentenza? Vi dice che non avete capito nulla sulla differenza della concessione e della durata della concessione sull'aspetto temporaneo o permanente dell'autorizzazione paesaggistica che non può essere superata e che quindi può essere ottenuta, ma lo dovete inquadrare nel piano di utilizzo dei litorali, con l'inquadramento delle cubature, con l'autorizzazione paesaggistica che deve essere data e non c'è alcun automatismo di trasformazione di autorizzazioni temporanee in autorizzazioni permanenti ,che è l'esatto opposto di quello che voi avete dichiarato e scritto in legge, e quindi vi ha cassato la legge. Cioè la sentenza ammette il ricorso del Governo sui punti riguardanti questo aspetto…

PRESIDENTE. Parzialmente!

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). E, vabbè, abbiamo anche la riformulazione delle sentenze della Corte costituzionale!

PRESIDENTE. Io la sentenza l'ho letta!

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). È un capolavoro! E anche su questo siete andati a sbattere, così come andate a sbattere su tutte queste norme, perché non potete violare i princìpi fondamentali che regolano gli uffici stampa, così come gli altri aspetti che vorreste normare con questi emendamenti che riguardano l'articolo 9 e che hanno un contenuto strampalato anche nel merito.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Secondo Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE SECONDO (LEU). Ci eravamo ripromessi di non cadere nella tentazione della inutile polemica, e faccio mio questo proposito, però, lo dico davvero col cuore all'onorevole Mula, io non capisco, se lui però ha dati, nomi e cognomi di coloro i quali hanno beneficiato di provvedimenti approvati dal Consiglio regionale o dalla Giunta regionale, sarebbe bene… perché altrimenti qui ci sentiamo tutti accusati, e nessuno ha fatto niente o qualcuno ha fatto qualcosa, quindi proprio perché i rapporti tornino sereni sarebbe il caso davvero che su queste cose si fosse molto chiari, perché io molte volte lo riprendo, il mio giovane collega, perché è un po' esuberante, però oggi non posso riprenderlo perché giustamente molte volte si rinuncia anche a diritti che spettano, proprio per evitare di finire nel calderone della sterile polemica, però poi se si lanciano accuse io credo che le stesse vadano circostanziate e motivate, proprio per una questione di chiarezza fra tutti noi, perché alla fine viviamo la nostra vita, per buona parte delle 24 ore delle giornate, qui insieme, e quindi io credo che il minimo è che possa esserci un rapporto improntato alla chiarezza, almeno questo.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare sull'emendamento numero 405, uguale al 659, all'842 e al 909, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Passiamo all'emendamento numero 407.

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Stiamo sostituendo di fatto il testo dell'articolo 9 in modo tale che rimangono questi aspetti, suggerirei, sempre nella discussione su questi emendamenti, nel frattempo di fornirci la tabella sui conti, perché pare inverosimile che si possa arrivare ormai alla fine della discussione senza avere la certezza sulla spesa. Siamo curiosi di sapere quanto costerà il Segretario generale, i tre Direttori di Dipartimento, l'ufficio stampa, gli uffici a supporto del Presidente della Regione, l'Ufficio del cerimoniale, l'ufficio per la legislazione, l'ufficio studi, la platea infinita di consulenti posti sia alle strette dipendenze del Presidente della Regione sia negli Assessorati, il numero aumentato, raddoppiato, di persone che lavoreranno presso gli Assessorati, l'aspetto legato inoltre agli uffici stampa e l'altro elemento riguardante il fatto che sia stata aggirata la norma sulla attribuzione dell'incarico di Direttore generale, con un emendamento che vorrebbe far decadere i Direttori generali per riportare l'orologio indietro in modo tale da poter riattribuire quelle indicazioni: è chiaro che è un sistema per aggirare la norma che invece prevede che possano essere attribuiti quegli incarichi in modo tale proprio da non tenere sotto ricatto i direttori generali nominati.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Sottoscrivo quanto appena detto dall'onorevole Zedda. Noi, a ridosso degli ultimi articoli e della modifica della norma finanziaria, abbiamo come unico argomento per decidere come modificare la norma finanziaria un emendamento sibillino che nulla ci dice riguardo a come tecnicamente saranno ripartite le somme e a che cosa servono quelle somme. Ci sono due cifre… ribadisco quanto già detto riguardo alle regole del dibattito parlamentare, in Parlamento le norme finanziarie per norma devono essere accompagnate da una relazione tecnica "bollinata" dalla Ragioneria generale, perché ovviamente sarebbe assurdo in virtù di una legge approvata trovarsi con un debito fuori bilancio per pagare qualcosa che invece dovrebbe essere già quantificata nel bilancio, ovviamente in questo caso invece si scrivono dei numeri alla rinfusa senza spiegare cosa sia. Io ho azzardato un'ipotesi, e mi sembra quella più naturale, cioè i 3.139.901 euro servono per pagare i consulenti esterni, quindi sono le nuove consulenze e li abbiamo a bilancio con questa cifra, la seconda voce, 449.526 euro all'anno, è la retribuzione della semplice indennità dei comandati, sparisce dal bilancio non dai costi regionali la retribuzione che già i dipendenti pubblici percepiscono e quindi che, secondo voi, può continuare a gravare nel bilancio indistinto della Regione. Questo è qualcosa che contabilmente non può reggere, a parte che precluderebbe la possibilità per i gabinetti e per il Presidente di attingere tra i dipendenti delle pubbliche amministrazioni diverse dal sistema Regione (ATS, Comuni), lì sono cifre che devono essere trasferite agli enti, quindi o state scegliendo di utilizzare solo regionali (non potreste farlo lo stesso perché sono capitoli diversi, però è una scelta, magari c'è qualche altra norma che salta fuori con un emendamento che ancora non conosco) di sicuro vi state precludendo quella strada, quindi è bene che lo sappiate perché non sempre queste norme finanziarie sono indolori, anche per chi pensa di aver fatto chissà quale affare. Detto questo, sarà poi possibile per voi spostare le risorse con un meccanismo di spostamento interno tra i capitoli: vigileremo affinché questa tabella finanziaria non si traduca in una presa in giro, con risorse che escono dalla finestra e rientrano dalla porta.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (Progressisti). Presidente, voto a favore dell'emendamento. Ritornando al discorso del famoso emendamento presentato da una parte della maggioranza, sottoscritto da alcuni Capigruppo della maggioranza mentre altri se ne sono guardati bene dal firmarlo, evidentemente qualcosa, lo ribadisco, non quadra. Presidente, io mi rivolgo a lei, perché in questo emendamento trattandosi di norma finanziaria, lei mi insegna, me lo dovrebbe insegnare, ci dovrebbe essere allegata la relazione tecnica, che non c'è, quindi chiunque qua può presentare un emendamento, un foglio con scritte delle cifre e nessuno di noi può dire che è giusto, che è corretto, che è sbagliato, che non è vero. Non lo può dire perché non abbiamo gli strumenti per poterlo dire. E allora a me piacerebbe fare questa domanda alla maggioranza, visto che dimezza i costi da quanto si evince da questa tabella, che continuo a dire che secondo me è completamente sbagliata, non è veritiera, mi piacerebbe sapere quanto costa un Segretario generale, cioè un Segretario generale che costerebbe intorno ai 280.000 euro, con importo minimo di 240.000 euro, voi quanto lo paghereste; mi piacerebbe sapere i tre Capi dipartimento, con una cifra stimata intorno ai 700.000 euro, quanto li dovreste pagare; mi piacerebbe sapere i tre consulenti dell'Ufficio staff, che dovrebbero costare circa 400.000 euro, quando li paghereste; mi piacerebbe sapere gli otto esperti dell'Ufficio staff, che costerebbero indicativamente intorno agli 800.000 euro, quanto invece secondo voi li dovreste pagare; e i cinque esperti per il Comitato per la legislazione, che costerebbero intorno ai 600.000 euro, quanto invece costerebbero per voi, fino a finire ai tre addetti dell'Ufficio di Gabinetto con 180.000 euro e i 2 addetti al cerimoniale…

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Manca, il tempo a sua disposizione è terminato.

Poiché nessuno altro domandato di parlare sull'emendamento numero 407, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Passiamo all'emendamento numero 660.

Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Questo è un emendamento presentato da noi e quindi voto favorevole. Continuando il discorso di poco fa, dicevo, tre addetti di Gabinetto, che dovrebbero costare intorno ai 180.000 euro, e 2 addetti al cerimoniale, con un corso di 120.000 euro, fino all'autista che dovrebbe costare mediamente intorno ai 60.000 euro. Queste cifre che ho appena menzionato non le abbiamo inventate, non è che la mattina ci siamo svegliati e abbiamo detto "questo è il costo del personale", no, sono degli importi che sono derivati ovviamente dai contratti collettivi nazionali, nessuno di noi si è inventato niente. E allora quello che ci domandiamo è: se nella previsione iniziale, dove l'importo previsto per questa vergognosa legge superava i 6 milioni di euro, firmato dal vostro Assessore al bilancio, quindi non presentato senza un nome e un cognome ma firmato dal vostro Assessore al bilancio, voi state dichiarando con questo emendamento che quello che ha firmato l'Assessore al bilancio non è vero; ha sbagliato Giuseppe Fasolino, l'Assessore al bilancio ha affermato una cosa non veritiera perché non sono 6 milioni ma voi ne indicate tre milioni e 500 mila. Questi 3 milioni e 500 mi sembra corretto, dopo 55 giorni che parliamo di questa vergognosa legge, e che vi vede così fiduciosi nell'andare avanti, così convinti nell'andare avanti, a me piacerebbe - questa è una domanda anche un po' provocatoria che pongo al Capogruppo del Partito Sardo d'Azione che si è fatto carico di presentare e di firmare questo emendamento -magari sarebbe carino che lei intervenisse, collega Mula, per spiegare esattamente da dove provengono questi 3 milioni 589.427 euro. Lei che si è fatto carico di portare questo emendamento e di firmarlo, magari se lo potesse anche spiegare e rispondere anche alle domande di tutti i consiglieri di minoranza; lei che è sempre così pronto a rispondere a tutte le provocazioni della minoranza, risponda a quanto equivalgono i costi del Segretario Generale, dei tre capi dipartimento, dei consulenti dell'Ufficio staff, degli esperti dell'Ufficio staff, degli…

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Manca, il tempo a sua disposizione è terminato.

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Per esprimere il voto favorevole all'emendamento 660 dei colleghi del Gruppo del Movimento 5 Stelle e per ribadire la necessità, per poter andare avanti, di avere una tabella puntuale sui costi dettagliati, in relazione al fatto che aggiungere a una legge del genere una norma finanziaria non veritiera, comporta ovviamente un ulteriore problema ai tanti che già sono stati inseriti, sia in legge sia con gli emendamenti successivamente approvati e con quelli che ancora vorreste approvare, e che ancora non sono stati ritirati nonostante gli interventi anche dell'Associazione della stampa sarda e dell'Ordine dei giornalisti. Ricordo che l'intervento con quegli emendamenti, in violazione delle norme che regolano l'ufficio stampa, vìola principi legati al diritto del lavoro e legati anche agli aspetti del come contrattualizzare. Morale: non riuscirete a trovare dirigenti disposti a contrattualizzare in quel modo dei giornalisti, cioè privandoli del contratto previsto per i giornalisti, così come non riuscirete a inserire nell'ufficio stampa, se non in violazione di legge, figure che non sono giornalisti, perché questo è un aspetto che è stato più e più volte riportato anche all'attenzione di interventi da parte della magistratura in seno all'intervento del giudice del lavoro, dove l'Associazione della stampa sarda e nazionale, dove l'Ordine dei giornalisti a livello locale e a livello nazionale hanno sempre stravinto in relazione al fatto che vi sono norme che intervengono esplicitamente nell'ambito della definizione di coloro che possono svolgere le funzioni come addetto stampa, a salvaguardia ovviamente e a garanzia del diritto dell'informazione ma anche dell'informazione veritiera e puntuale, come dice la nota diffusa dall'Associazione stampa sarda e dall'Ordine dei giornalisti, per non confondere la propaganda con il diritto a una corretta informazione da parte delle istituzioni. Anche questo segna un'altra brutta pagina, o un altro brutto foglio di emendamento, di questa triste vicenda.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Intanto per esprimere il mio voto favorevole a questo emendamento e poi per associarmi alle richieste che hanno fatto gli altri colleghi della minoranza su una relazione finanziaria che spieghi esattamente che cosa significa questo emendamento che arriva con una riduzione che contraddice tutte le valutazioni fatte dall'Assessorato al bilancio, che risultano assolutamente incomprensibili, anche qualora si voglia pensare che lo scorporo riguarda i comandati e che questi dovrebbero essere presi esclusivamente nell'ambito della Regione, cosa che non mi pare che sia esattamente il senso degli emendamenti estensivi che sono stati inseriti e che prevedono quindi un intervento a largo raggio per reclutare personale all'interno degli staff. Quindi anche io chiedo che ci sia una relazione finanziaria, perché sennò qualsiasi emendamento che dice 1 milione, 2 milioni, 5 milioni, 60 milioni può essere ammissibile e votato da questo Consiglio. Credo che sia un problema estremamente delicato e tra l'altro mette in discussione la veridicità di quello che è stato posto dopo l'analisi del testo di legge. E se ricordiamo che son andati in estensione aggiuntiva il numero dei consulenti, degli incarichi di tipo fiduciario rispetto a quelli che son proposti dalla legge, appare poco verosimile un emendamento che riduce i costi a 3 milioni e mezzo da 6 milioni e passa che prevedeva la legge. Io credo che anche i 6 milioni siano sottostimati e chiedo che sia allegata una relazione finanziaria a quell'emendamento prima di una sua discussione e una votazione dell'Aula. Grazie.

PRESIDENTE. In votazione l'emendamento 660.

Poiché nessuno domanda di parlare lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano. Chi si astiene alzi la mano.

(Non è approvato)

Sono quindi decaduti tutti i restanti emendamenti sostitutivi totali e anche i soppressivi.

Passiamo quindi al testo dell'articolo 9.

Ha domandato di parlare la consigliera Maria Laura Orrù per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Sì grazie Presidente, ma per sottolineare quello che hanno espresso i colleghi, ovvero avere una tabella chiara e precisa sui costi. Sì di nuovo onorevole Tunis, perché mi viene da pensare che insieme, anche per quello che ha detto prima l'onorevole Zedda, insieme ai vari costi bisognerebbe sommare i costi inerenti intanto i direttori generali che saranno revocati, i direttori generali che hanno ancora due anni di contratto, infatti, hanno firmato il contratto il primo luglio del 2020 per tre anni. Quindi è ovvio che quel costo andrebbe calcolato e poi non trascurerei, per quello che dicevano prima i colleghi, anche i costi relativi ai vari risarcimenti che chiederanno i giornalisti licenziati. Ci sono precedenti, ci sono dei precedenti quando il Presidente della Regione non faceva parte dei nostri colori politici ma era dalla vostra parte. Quindi questa tabella diventa sempre più importante, perché onestamente noi pensiamo che i costi siano diversi, nonostante le vostre affermazioni continuano a essere un po' annacquate, grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Giusto per chiarire a me stesso e anche all'Aula che i costi sono superiori rispetto a quelli che noi stiamo in qualche modo facendo emergere nel dibattito. Perché la copertura finanziaria indicata in questa tabella, è relativa a un periodo determinato nell'arco dell'anno, quindi è relativa ai sei mesi, ai sei mesi, quindi i costi di questa legge vergogna, quantificati così a spanne, cioè sono superiori ai 4.200.000 euro, sono superiori ai 4.200.000 euro. Perché la copertura di questa tabella è verosimilmente riferibile ai sei mesi dell'anno 2021. Vorrei che questa cosa sia chiara e quindi il dato che emerge non è una riduzione dei costi è la conferma di quei costi, perché se poi andiamo a vedere negli anni successivi la spesa è di 6 milioni di euro, quasi 6 milioni di euro 5.800.000 euro. Quindi la cifra è praticamente più o meno uguale a quella che è stata presentata nella proposta di legge, vorrei che questa cosa sia chiara non c'è assolutamente una riduzione dei costi, c'è una riduzione della copertura del periodo dei sei mesi dell'anno 2021. Noi nel 2022 ci troveremo un costo di oltre 6 milioni di euro, giusto per essere chiari e per come ho capito io.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente, oltre a ribadire la necessità di una tabella sui costi puntuale, cosa che hanno fatto la collega Orrù, il collega Satta e i colleghi del Movimento 5 Stelle, per avere una percezione reale di quanto costerà questa legge e anche quanto verranno retribuite queste figure indispensabili per quanto ovviamente riguarda la vostra opinione per il funzionamento della macchina amministrativa. Con questa legge in un sol colpo vi siete messi contro tutto l'apparato regionale, ovviamente sminuendo il ruolo, non solo il ruolo e la professionalità, gli sforzi, i sacrifici fatti per coloro che hanno superato concorsi, che dopo i concorsi hanno superato altri concorsi per poter diventare dirigenti e che oggi quando verrà approvata la legge, ci auguriamo il più tardi possibile, ma ormai siamo alle battute finali, verranno superati da colui che concorsi non ha fatto e che semplicemente ha avuto la fortuna di appartenere a una parte politica o essere vicino, conoscente appunto, una persona conosciuta da qualcuno che pro tempore governa. Questo aspetto, e se osservato con tutto ciò che è stato inserito, dà ad intendere un fastidio nei confronti delle regole, dell'indipendenza e autonomia del dipendente pubblico assunto a tempo indeterminato, che però, colleghe e colleghi, in particolar modo dell'opposizione, non è frutto del caso, è figlio di quell'intervento negli anni Novanta sulla flessibilità nel lavoro che determinava che il contratto flessibile invece di avere flessibilità prevedeva il ricatto nei confronti dei dipendenti, è chiaro che colui che beneficerà di un incarico ben retribuito non essendo libero e non essendo assunto a tempo indeterminato, pagato dal pubblico e liberamente coinvolto nella pubblica amministrazione, ma indipendente, sarà in balia, pur di ottenere quell'importo, delle richieste dei singoli, del singolo Presidente pro tempore dell'Assessore di turno, del consigliere regionale. Perché il no, cioè l'anteporre l'interesse pubblico o il fatto che si possa o non possa fare una determinata cosa, determinerà per quella persona la perdita del posto di lavoro, ma non è frutto del caso è figlio degli interventi che hanno determinato il peggio…

PRESIDENTE. In votazione l'articolo 9.

Poiché nessuno domanda di parlare lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano. Chi si astiene alzi la mano.

(È approvato)

L'emendamento 437 trasferito all'articolo 11, pagina 1120. Adesso andiamo al 1281. 1281 è un emendamento all'emendamento numero 2, Deriu.

Poiché nessuno domanda di parlare lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano. Chi si astiene alzi la mano.

(È approvato)

L'emendamento 2 a pagina 1121. Abbiamo votato l'emendamento all'emendamento numero 2, adesso votiamo l'emendamento su cui si innesta l'emendamento all'emendamento altrimenti decade l'emendamento all'emendamento, è una conseguenza.

Poiché nessuno domanda di parlare lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano. Chi si astiene alzi la mano.

(È approvato)

Emendamento 433 inammissibile, 1086 invito al ritiro, invito al ritiro. Il 437 l'ho spostato all'articolo 11. Adesso il 1086 c'è un invito al ritiro, il relatore ha fatto un invito al ritiro, onorevole Mula.

Poiché nessuno domanda di parlare metto in votazione l'emendamento numero 1086. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano. Chi si astiene alzi la mano.

(È approvato)

Emendamento 434, 435, 436 inammissibili. 377 poi adesso abbiamo gli emendamenti che sono migrati dall'articolo 8.

Mettiamo in votazione come principio l'emendamento 377, a pagina 1037. Allora per sintetizzare sono tutti emendamenti che sono abrogativi degli articoli di cui alla legge 32 del 1988 che attengono ai gabinetti.

Emendamento 377 lo sto mettendo in votazione come principio.

Poiché nessuno domanda di parlare lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano. Chi si astiene alzi la mano.

(Non è approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 9 bis. All'articolo sono stati presentati degli emendamenti.

Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Stefano Tunis, relatore.

TUNIS STEFANO (MISTO), relatore. Grazie Presidente, emendamenti al 9 bis il 438 uguali all'843, uguale al 910, uguale al 1088 l'invito al ritiro, ma con parere favorevole, perché il parere della Commissione è l'invito al ritiro, con parere favorevole del relatore. Il 443 parere negativo, il 3 invito al ritiro della Commissione, parere favorevole sul sostitutivo totale 1279 da parte del relatore. 439, 440, 441, 987, 442 parere negativo. Aggiuntivo al 3: 1276 parere del relatore negativo. Ho terminato.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore degli affari generali personale e riforma della Regione.

SATTA VALERIA, Assessore tecnico degli affari generali, personale e riforma della Regione. Conforme al relatore.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente, anche perché mi sono iscritto, mi sono iscritto a marzo per il 9 bis, a marzo. Il 9 bis riguarda le disposizioni finali, la Regione attua la presente legge nel rispetto delle norme in materia di contenimento della spesa per il personale, dei tetti retributivi previsti dalla legislazione vigente e nei limiti delle risorse a ciò destinate dalla contrattazione collettiva. Ha fatto bene a metterlo in questo articolo 9 bis, perché ovviamente se noi non avessimo detto che nell'ambito di una legge di questo tipo avremmo dovuto rispettare tutte le norme in materia di retribuzione del personale pubblico e tutta la legislazione vigente, i tetti retributivi e il contenimento della spesa sul personale beh ovviamente non avremmo dovuto rispettarla. A parte il fatto che in materia di contenimento della spesa per il personale la legge tutto fa fuorché contenere la spesa per il personale, perché la spesa per il personale aumenterà di diversi milioni di euro non a beneficio di possibilità data a giovani, ragazze e ragazzi di partecipare a concorsi e poter avere un futuro, una vita degna di essere vissuta, grazie a un lavoro stabile, superato con loro sforzo, il loro studio un concorso pubblico, niente di tutto ciò, quello che la legge fa è premiare coloro che sono vicini a una parte politica, vicini a qualche Consigliere, Assessore o al Presidente che nominerà intuitu personae e quindi perché conosciute queste persone da lui o da altri nell'ambito della pubblica amministrazione. Cosa che arreca ovviamente un ulteriore danno anche rispetto alla percezione esterna che ragazze e ragazzi, i sardi hanno della nostra pubblica amministrazione e del potere politico, continuando a scavare quel solco tra le istituzioni e le persone. D'altronde già il 60 per cento, il 50 per cento all'incirca dell'elettorato non partecipa più alle elezioni, né più né meno perché ogni giorno molti elettori vedono norme di questo tipo, e quindi rimangono talmente schifati dalla pubblica amministrazione amministrata dalla politica che sistematicamente impedisce loro di poter avere accesso a una carriera pubblica con concorso, ma privilegia l'accesso nel pubblico per i nominati, come nel caso della vostra legge, tanto da arrecare un ulteriore danno, in particolar modo in una fase come questa, drammatica, difficile per tante famiglie, per tanti operatori, un danno anche d'immagine alla Regione Sardegna. E se la qualità dei nominati fosse una qualità alta, indubbiamente discuteremmo di cose diverse. Non siete stati in grado nel momento in cui avete presentato la legge dopo la pandemia di trasformare questo testo nell'ambito di un utilizzo puntuale in relazione alle esigenze contingenti. Se il testo proposto sulla moltiplicazione del personale nominato avesse riguardato le nomine di personale medico o scienziati per affrontare la pandemia, e a fronte di questo personale che potesse dare un contributo sull'elaborazione di progetti per quanto riguarda il piano per la ripresa, i fondi europei e ottenere quindi le ingenti risorse europee stanziate, probabilmente avremmo avuto da ridire sempre sul numero dei nominati, probabilmente avremmo avuto da ridire sugli importi che state dando a queste persone, ma verosimilmente sarebbe stato più coerente rispetto alle esigenze nuove, straordinarie dettate dalla pandemia e da questa drammatica situazione che stiamo vivendo. Non siete stati in grado neanche di trasformare un testo riguardante le nomine sulle esigenze legate alla pandemia all'aiuto in termini di sanità, salute, qualità della vita o gli aspetti legati alla progettazione. Tanto che è sotto gli occhi di tutti la vicenda drammatica, non viene seguita la vicenda dei trasporti, l'ha detto l'onorevole Corrias in relazione al fatto che la nave non si fermerà più ad Arbatax; sempre per stare in tema di porti, il porto canale è abbandonato a se stesso; sempre per stare in tema di aeroporti, non c'è ancora un'idea di continuità territoriale nuova; e, sempre per stare in tema di sviluppo, non c'è un'idea di sviluppo che accompagni i vostri ragionamenti e non ci sono progetti che guardano al futuro, tanto che siete stati costretti in assenza di capacità, professionalità, competenze, e anche avendo tardato, a chiedere progetti datati anni '90, mentre il resto del pianeta elabora strategie nuove di sviluppo per far fronte alla situazione drammatica economica che stiamo vivendo e alla situazione difficile legata anche agli aspetti sanitari.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Grazie Presidente. L'articolo 9 bis ha un contenuto che avete avuto il buon senso stavolta, sì, di rimuovere interamente. L'emendamento numero 1088 a prima firma Mula, se è approvato, mi pare che abbia il parere positivo, rimuoverebbe in toto il testo approvato dalla Commissione, almeno così verrebbe meno questa frase: "La Regione attua nella presente legge nel rispetto delle norme in materia di contenimento della spesa per il personale". Siccome quelle norme parlano anche di una percentuale non superabile di incarichi all'esterno e di numero di dipendenti esterni all'amministrazione rispetto invece al numero di interni, sappiamo bene che con questa legge quei tetti saranno sforati. Non entro nel merito dei giudizi contabili per diversi motivi, intanto perché la legge regionale ha alcuni poteri di deroga, non tutti, quindi lì bisognerà verificare, e poi in secondo ordine perché quest'anno sono passate diverse leggi che hanno dato alle amministrazioni regionali dei poteri aggiuntivi anche per poter scegliere delle nomine esterne in virtù della gestione dell'emergenza pandemica. Non credo che quanto fatto in questa legge abbia qualcosa a che vedere con l'emergenza che sta sconvolgendo il mondo e che ha portato lo Stato a dare poteri aggiuntivi alle Regioni. Il fatto che questa Regione stia utilizzando quei poteri per farsi gli affari suoi ancora una volta non depone a beneficio di chi pensa di utilizzare questa condotta. Però il 9 bis che cassate con la mano sinistra rivive grazie all'emendamento numero 1279 all'emendamento numero 3 che, a quanto ho capito, ha un parere positivo del relatore. Allora io questo emendamento lo voglio leggere o almeno lo voglio cercare di capire dal vostro linguaggio non verbale, perché quello verbale ho capito che su questi temi tende a essere quantomeno silenzioso. Se ho capito bene il primo comma, di fatto, da al Presidente la possibilità di confermare o revocare i direttori generali, cioè dopo l'approvazione di questa legge il Presidente avrà trenta giorni per decidere se confermare o revocare l'attribuzione delle funzioni di direttore generale, quelli che si sono comportati bene saranno confermati, quelli che si sono comportati male verranno revocati. Il principio della divisione di competenze e di poteri che non è un'invenzione regionale, ma ovviamente asseconda norme di grande riforma economica e sociale a cui dobbiamo attenerci, viene totalmente meno. È una legislatura in cui questo principio è stato leso, con questa norma viene demolito, a metà legislatura introduciamo uno spoils system aggiuntivo per legge. Potrei leggerla anche in virtù delle recenti polemiche che vedono coinvolto l'ATS con l'Assessorato della sanità per esempio, che fanno comunicati diversi per descrivere la stessa cosa e che portano i cittadini di questa Regione a non capire più come fare semplicemente per accedere in questo caso a un diritto qual è quello della vaccinazione. Però è lampante il fatto che questo emendamento, se approvato, avrebbe questo scopo, il Presidente potrebbe decidere chi salvare e chi buttare giù dalla torre. Il secondo comma lo abbiamo già visto e riguarda le attribuzioni delle funzioni dei componenti negli uffici di Gabinetto, l'ho citato per quella deroga che mi è sembrata irrituale, ma anche in questo caso è due volte strana la situazione, anche perché l'attribuzione delle funzioni dei componenti degli uffici di Gabinetto è già pienamente nelle mani della parte politica, sono le uniche nomine per cui da un momento all'altro la parte politica può decidere legittimamente di revocare senza riconoscere indennizzo. Ci sono diversi casi, però nella maggior parte dei casi non è nemmeno riconosciuto nessun tipo di indennizzo proprio perché è lecito cambiare idea, però è anche giusto che la parte politica abbia un supporto da parte di un ufficio che sia dello stesso colore e della stessa idea politica. In questo caso però introduciamo un vincolo preciso che forse va oltre l'intuito persone, cioè per chi appartiene a una determinata categoria quel vincolo non esiste, paradossalmente potrebbe anche cambiare idea, schierarsi con l'opposizione, la invitiamo formalmente a farlo e a rimanere nel suo posto accanto a quello del Presidente. Questo blitz ha più l'aria di un regolamento di conti interno, lo è, ne prendo atto, magari se ce lo spiegate giusto per capire se abbiamo capito, perché avendolo letto soltanto durante questa seduta d'Aula, vorremmo…

PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Rossella Pinna. Ne ha facoltà.

PINNA ROSSELLA (PD). Grazie Presidente. Intervengo sull'articolo 9 bis e sugli emendamenti, in maniera particolare intervengo sul numero 1279. Prima però di affrontare il numero 1279, come vorrei, voglio dire due parole in merito all'intervento del collega Mula. Collega Mula, le cose che lei ha detto adombrando e insinuando dei vantaggi ai quali i nostri, mi sento chiamata in causa perché lei parlava della mia parte, i nostri parenti avrebbero beneficiato, io le rispedisco al mittente semplicemente perché durante la mia attività politica all'interno delle istituzioni ho fino a prova contraria, e sfido chiunque a sollevare un appunto in questo senso, una vita specchiata, anzi le dirò di più, che i miei parenti e anche oltre il quarto grado della mia attività politica all'interno delle istituzioni hanno avuto solo svantaggi, anche quello di non accedere ai diritti alle provvidenze o anche a un concorso a cui avrebbero avuto diritto di partecipare per mia espressa richiesta e perché questo era quello che avevamo concordato con le cosiddette famiglie allargate. Quindi rispedisco al mittente queste accuse che sono anche offensive. Prego. Per parlare invece del merito del numero 1279, un emendamento di sintesi firmato da tutti i Capigruppo della maggioranza, assistiamo a qualche cosa di veramente insolito, un reset totale degli incarichi intuitu personae, un reset totale di tutto quello che fino a questo momento è stato costruito, nominato all'interno dell'amministrazione regionale dopo avere incassato e messo da parte l'emendamento che riguarda i giornalisti i cui contratti sono stati chiusi irrimediabilmente, adesso è la volta invece dei direttori generali, dei capi di Gabinetto, dei segretari particolari e via discorrendo. Procedete all'azzeramento di tutte le nomine fiduciarie, naturalmente per chi ha una certa esperienza di politica è chiaro il tentativo di fare una resa dei conti, una resa dei conti tra Gruppi politici per ripristinare gli equilibri che obiettivamente non sono gli stessi, oggi non sono gli stessi di febbraio o di marzo del 2019, di utilizzare nuovi pesi e nuovi contrappesi, un azzeramento che sicuramente si accompagnerà anche al rimpasto in Giunta e che magari verrà anche completato con le nomine nei CDA. Non capisco, francamente non capisco, non capisco perché è necessario inserire in una legge che tutti gli incarichi vengano azzerati, è una specie di Risiko, un Risiko che parla in limba, la conquista di territori, la conquista di continenti è un'operazione di fine sartoria quella che state facendo, è un accaparramento anche di spazi, di territori, una sorta di colonialismo politico. Oppure ha ragione chi dice che questo è l'emendamento Sardara, è l'emendamento che vuole, senza sporcarsi le mani, azzerare tutto quanto e siccome non si ha il coraggio di puntare l'indice e di dire: "Tu hai sbagliato, non dovevi partecipare a quel pranzo e ci devi dare spiegazioni", allora si fa prima a chiudere tutto e a ricominciare daccapo. La bulimia è quella che vi accompagna, la bulimia di poltrone è quella che vi contraddistingue, io ho detto tante volte che ci sono tante altre questioni che meritano di essere affrontate nella maniera più rapida possibile per i sardi, per tutte quelle persone che hanno bisogno di ricominciare a vivere e di guardare al futuro con speranza, e voi la speranza gliela state togliendo. Grazie.

PRESIDENTE. Metto in votazione gli emendamenti numero 438, 843, 910 e 1088. Chi li approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non li approva alzi la mano.

(È approvato)

Il testo dell'articolo è ovviamente soppresso. Passiamo all'emendamento numero 1279, emendamento all'emendamento numero 1279, non c'è una pagina.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Chiedo per questo emendamento il voto elettronico, e poi per ribadire la ferma contrarietà al suo contenuto tanto per quello che riguarda la lesione del principio della separazione dei poteri e delle responsabilità quanto dell'incomprensibile deroga contenuta al punto 2). Continuiamo a chiedere che da parte della maggioranza arrivi una spiegazione riguardo al suo contenuto normativo, di certo c'è la sensazione che si sia consumato un regolamento di conti con vincitori e vinti a scapito del buon andamento dell'amministrazione regionale. Se non avessi già utilizzato termini assolutamente gravi durante questi due mesi, li utilizzerei oggi, avendo già detto il peggio possibile di quanto contenuto in questa legge, il peggio del peggio non può ulteriormente peggiorare. Rimane il fatto che ancora una volta vi è un evidente conflitto tra quello che dispone la legge regionale e quelle che sono le norme statali in materia di personale della pubblica amministrazione e di competenze dell'apparato dirigenziale pubblico. È una norma che renderà impugnabile la legge e qualora voleste andare avanti nella vostra idea di peggiorare ulteriormente questo testo faremo di tutto per segnalare questa chiara violazione. Detto questo, mi auguro che, e chiudo, non condividendo nemmeno in minima parte quello che scrivete in questa norma, spero che almeno la utilizziate per evitare che direttori generali inadeguati che hanno dimostrato la loro inadeguatezza in tutti i modi possibili continuino a fare danni con la loro azione inadatta a ricoprire i ruoli importanti a cui sono stati destinati ormai anni fa.

PRESIDENTE. Onorevole Zedda, se fa una corsa, le do la parola.

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente. Stavo cercando di approfondire esattamente alcune questioni che riguardano il "1279". Nel corso della legislatura, per sanare le nomine fatte dal Presidente della Regione e per non avere un problema legato all'intervento della Magistratura con abuso d'ufficio, avete adottato una legge di interpretazione autentica di quali fossero i requisiti per la nomina dei Direttori generali, avendo fatto un'interpretazione autentica che interpretazione non era, ma era il recepimento della normativa nazionale, avete adottato i criteri della normativa nazionale, tant'è vero che la legge non è stata impugnata perché né più né meno avete detto: "Non voglio più applicare la legge regionale, ma preferisco applicare i criteri della legge nazionale", quella legge però poneva una serie di questioni legate alla tempistica, e cioè il fatto che uno venga nominato come Direttore e debba rimanere Direttore generale dopo la nomina tre anni. Con questa norma voi state aggirando i criteri della legge che voi avete detto voler applicare e non potete farlo con un emendamento ad una legge che parla degli staff e, semmai, varrebbe per i nominati, guardando al futuro, e non per coloro che sono stati nominati nel passato, infatti dite proprio nel primo punto che "il Direttore generale deve essere confermato e revocato entro 30 giorni dall'entrata in vigore della presente legge"; che cosa accadrà? Siccome firmano un contratto e il contratto valeva per tre anni, tutti coloro che voi sostituirete, e vorrò vedere chi dell'Assessorato al personale si prenderà la briga di rendere nulli quei contratti per farli decadere prima, ognuno di quelli che voi sposterete vi farà ricorso riferendosi alla norma che voi avete detto di voler applicare, quella nazionale, che detta una tempistica specifica e che voi non potete arginare o aggirare con questo emendamento, e vi faranno ricorso e pagherete i danni per questa operazione. Se poi qualcuno adotterà dei provvedimenti di sostituzione dei Direttori generali facendosi forte di questa legge prima che venga impugnata, nel momento in cui la legge dovesse essere impugnata dalla Corte costituzionale verranno pagati i danni da colui che firmerà a ritroso e il reinserimento in servizio…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Grazie, Presidente. Questo emendamento 1279 è il preludio di quello che succederà nell'emendamento sulla copertura finanziaria, e lo dico perché basterebbe leggere il comma 3: "Al trattamento retributivo continua a provvedere l'amministrazione di provenienza, l'amministrazione di destinazione provvederà a rimborsare a quella di provenienza unicamente il trattamento accessorio". Bene, voi state dicendo che andrete solo ed esclusivamente negli enti del sistema Regione a prelevare dipendenti, al di là della volontà o meno di quel determinato amministratore, e svuotando quegli uffici chiedete all'ente, magari Arst, magari qualche altra società, qualche altro ente della nostra Regione, ARGEA, di pagare comunque i dipendenti; questo è quello che state facendo con il comma 3, e giustificate il dimezzamento delle somme dicendo: siccome sono dipendenti comandati, la Regione Sardegna non andrà a pagargli lo stipendio; una bufala! una bufala gigantesca! Solo voi potete credere una cosa di questo genere, basterebbe controllare quello che già succede nei Gruppi. Intanto state andando a precludere il fatto che i comandati possano essere degli enti locali, perché agli enti locali dovrete comunque rimborsare lo stipendio di provenienza, e state anche andando a incidere negativamente sui servizi che offrono gli enti del sistema Regione; questo state andando a fare per non dire che questa legge costa ai sardi 6 milioni di euro. Purtroppo per voi basterebbe semplicemente fare un conteggio matematico, ossia 47, che sono i comandati, per una media di 55 mila euro, che è lo stipendio medio in un ente locale, e allora andremo a vedere che quella somma è 2 milioni 585, sommata a quella che voi state prevedendo fa 6 milioni di euro. Quindi, badate, non prendete in giro i sardi, non prendete in giro le opposizioni, l'unica cosa che state facendo è sottostimare i costi. Per questo, Presidente, la richiesta è quella di stamattina, di avere una relazione tecnica dettagliata; lo prevede il Regolamento e chiediamo che si convochi la terza Commissione che esprima il parere finanziario, perché è una prerogativa di quest'Aula e credo che tutti i sardi meritino un po' di rispetto e di trasparenza, lo stiamo chiedendo dall'inizio e continuiamo a chiedervelo ora, nonostante i grossi proclami che qualcuno fa.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Grazie, Presidente. Questo emendamento è il segno dello scandalo di questa legge, inserite tre commi che sono uno peggio dell'altro. Il primo riguarda la revoca di contratti sottoscritti di valenza triennale, che quindi comporteranno inevitabilmente una serie di costi a carico della Regione, quindi una serie di provvedimenti che impegneranno la nuova struttura legale della Regione, il secondo inserisce un argomento che è già in essere così, nel senso che gli uffici di Gabinetto hanno incarichi fiduciari e possono essere revocati in qualsiasi momento venga a decadere un rapporto fiduciario, quindi già adesso qualsiasi Assessore, il Presidente della Regione può sfiduciare e mandare a casa i componenti del proprio Gabinetto; quindi anche questa è una sottoscrizione assolutamente inutile. Il terzo è addirittura ridicolo e serve semplicemente per cercare di motivare una riduzione dei costi che non esiste, che non esiste! Perché la riduzione dei costi, dire che l'ente di provenienza del comandato continua a pagare il comandato è una cosa che non sta né in cielo né in terra, notoriamente le amministrazioni che hanno in carico il comandato rimborsano le spese del comando a chi l'aveva in carico, questo è il meccanismo con cui funziona la pubblica amministrazione, e ancora una volta si portano delle distorsioni che non hanno senso e che servono soltanto a provare a falsificare un dato sui costi di questa legge. I costi di questa legge sono certificati dalla relazione che è allegata alla legge, e sono oltre 6 milioni di euro, che sono aumentati a seguito degli interventi di incremento che voi avete apportato con gli interventi che sono stati fatti in Aula e approvati da questa maggioranza. Quindi è una cosa che sottolinea la incapacità a gestire momenti importanti e delicati in una maniera seria e coerente.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Grazie, Presidente. Mi rivolgo a lei. Arriva da esattamente qualche giorno, ma soprattutto oggi, una richiesta da parte di tutti i componenti della minoranza, e ci rivolgiamo a lei, per avere questa relazione tecnica. Io credo che sia doveroso da parte degli uffici metterci nella possibilità di capire l'effettiva esattezza dell'emendamento che è stato dichiarato ammissibile, perché per noi questo è un falso, lo ribadisco, per tutta la minoranza, siamo tutto il giorno che le stiamo chiedendo Presidente di avere la relazione tecnica. Lo chiediamo a lei, Presidente.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Io in matematica non sono mai stato troppo bravo, però oggi mi sono applicato un attimino e ho fatto una moltiplicazione semplicissima: 47, che dovrebbero essere i comandati, moltiplicato per 60 mila, che dovrebbe essere il costo per ciascuno di loro, orientativamente, e con quello che abbiamo già approvato con gli altri articoli effettivamente vi devo dare ragione, la somma iniziale, e tengo a dire, perché ho sentito delle interviste in cui qualcuno ha detto che si stava facendo terrorismo sulle paventate somme da utilizzare per questa legge, quella tabella iniziale, quella quantificazione di risorse ce l'avete data voi appena avete presentato la legge, noi non ce la siamo inventata, è qui, è ancora agli atti, comunque adesso presentate un'altra tabella, e in effetti dobbiamo recitare il mea culpa, avevate ragione, perché non sono 6 milioni, sono 5 milioni 959 mila, con questa moltiplicazione che ho fatto io che non ero troppo bravo in matematica, e lo sapete anche voi. Io su questo do ragione all'onorevole Manca, questo, se noi non abbiamo una relazione tecnica che passa in Commissione, è un falso, ci assumiamo le responsabilità di quello che stiamo dicendo. E mi rivolgo anche agli uffici: ma è obbligatorio che ci sia questa relazione tecnica o anche su questo è come la questione del VaR, che a seconda dell'arbitro chiede l'intervento e a seconda dell'arbitro non lo chiede? Vorremmo capire anche per essere più tranquilli. Noi, ripeto, vi diamo atto che ci siamo sbagliati sulla quantificazione, sulla copertura totale del DL che è arrivato, ci siamo sbagliati, di qualche decina, non di migliaia, di qualche decina di euro, quindi chiediamo davvero che ci sia una relazione tecnica dettagliata e precisa e che la stessa possa passare al vaglio della Commissione di riferimento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salvatore Corrias per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CORRIAS SALVATORE (PD). Grazie, Presidente. Anch'io chiaramente voterò contro questo emendamento, perché voi alla Gioconda di Duchamp, oltre che i baffi, gli fareste barba e capelli, e probabilmente sareste anche capaci di riscrivere le Carte di Arborea, perché dinnanzi alle accuse un po' sommarie, prima, con le quali si vuole sindacare sulla moralità di questa parte dell'Emiciclo, noi non vi releghiamo nel girone dei falsari, come probabilmente saremmo tentati di fare, però la questione è semplicemente questa, e ribadisco quanto detto da chi mi ha preceduto e che ha avuto e ha tuttora esperienza di amministrazione e di gestione dell'interfaccia con la cittadinanza, se applichiamo quello schema al sistema Regione voi state ribadendo un approccio affidato esclusivamente alla discrezione e all'arbitrio dell'assessore di turno. Oltre il dato contabile finanziario è evidente che si impone la necessità di raccontare in maniera dettagliata, come avete fatto in origine, come e dove vengono destinate queste risorse, mica di relegarle ad un emendamento dell'ultima ora, certo è che quell'arbitrio e quella discrezione, e quindi questa tendenza vostra sistematica a falsare le carte, è tale per cui, in ragione di quello stesso arbitrio, andate a destrutturare il sistema Regione, ma altre volte l'abbiamo detto, perché nel momento in cui si sceglie di comandare il personale o di raccomandare il personale in base al vostro stesso arbitrio il sistema Regione, nell'ottica del raggiungimento condiviso di obiettivi condivisi, non può che penarne e impoverirsi, e quindi è lì che l'interfaccia con le esigenze dei cittadini, che più volte abbiamo detto sono ben altre, rischia di essere distorto e appunto falsato. Non mi sembra che questo emendamento vada a risolvere le questioni, credo anch'io che sia necessario tornare in Commissione e raccontare meglio e bene nel dettaglio, ad onor del vero e del giusto, quello che invece volete liquidare con un emendamento che probabilmente serve solo a voi per regolare i conti vostri, ma a noi assolutamente non serve e per questo lo rimandiamo tale e quale a voi che ce lo fate avere. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Presidente, colleghi, è difficile non intervenire su questo emendamento che riassume in sé tanti significati. Il primo è un evidente regolamento di conti degno della sparatoria all'O.K. Corral, che è un famoso film western che di regolamenti di conti parla, inoltre è un atteggiamento che, io rinnovo il ragionamento che facevo prima, è volutamente e intellettualmente disonesto. Ci si viene a dire che ci sarà una diminuzione di costi mentre in verità questi corsi non diminuiscono, anzi, da parte di una maggioranza i cui intenti con questa legge sarebbero facilitare l'azione della pubblica amministrazione, andare a dire e a sostenere e a mettere in legge che invece si possono prelevare unità da altre pubbliche amministrazioni, da altri enti, dalla Regione, facendo sì che questi enti però continuino a provvedere al loro emolumento, quindi al loro sostentamento, eccetto gli emolumenti accessori, sta forse andando, anzi, sicuramente andranno a danneggiare ulteriormente il lavoro degli enti regionali, i quali avranno il peso di unità lavorative delle quali non potranno usufruire, e in degli Assessorati dove, in tutti gli Assessorati mancano unità lavorative in posti cardine, ma tutti i tipi di unità lavorative, che sono necessarie per provvedere al lavoro affidato a questi Assessorati, si va a togliere anche la capacità e la possibilità di utilizzare quelle poche che sono loro affidate. Ed inoltre, io lo dico, è veramente inaccettabile questo tipo di atteggiamento; andare a dire al pubblico che si stanno diminuendo i costi ed infilare in legge questa sorpresa, che è una grandissima fregatura, emblematica di un atteggiamento che io definisco, senza paura di smentite, mistificatorio, perché è l'atteggiamento mistificatorio quello di voler semplicemente nascondere sotto il tappeto la metà dei costi andando a metterli sul groppone ad enti regionali che hanno necessità impellente di personale, ai quali il personale si sta togliendo, e ai quali si sta togliendo anche la capacità economica di poter sostenere l'ingresso di altre unità. Questa è una cosa inaccettabile, illogica, illogica se si volesse mai provare per un minuto a credervi, invece il ragionamento e la verità e la maschera che state gettando sta tutta qua dentro, sta tutta qua dentro!

PRESIDENTE. Abbiamo in votazione l'emendamento 1279. È aperta la votazione.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 1279

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'emendamento numero 1276.

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Per chiedere il voto segreto sull'emendamento numero 1276 che tratta la materia delle incompatibilità tra parenti entro il terzo grado e conviventi more uxorio con consiglieri regionali e Assessori per quanto riguarda i nominati.

Votazione a scrutinio segreto per schede

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto dell'emendamento numero 1276. Coloro i quali sono favorevoli risponderanno sì; coloro i quali sono contrari risponderanno no.

Estraggo a sorte il nome del consigliere dal quale avrà inizio l'appello. (E' estratto il numero 29 corrispondente al nome del consigliere Marras Alfonso.)

Prego il consigliere Segretario di procedere all'appello cominciando dal consigliere Marras Alfonso.

CUCCU CARLA, Segretaria, procede all'appello.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio non approva).

Decadono gli emendamenti numero 439, 440, 441, 987, 442.

Passiamo all'articolo 10.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi. Ne ha facoltà.

OPPI GIORGIO (UDC Cambiamo). Avevamo detto che si chiudeva a le ore 10, quindi se abbiamo un emendamento lo facciamo, diversamente è giusto chiudere adesso.

PRESIDENTE. Allora, c'era un altro tipo di impostazione dei lavori. Se volete ci fermiamo in Conferenza dei Capigruppo, però insomma, le regole che ci eravamo dati…

Il Consiglio è sospeso.

(La seduta, sospesa alle ore 19 e 18, viene ripresa alle ore 19 e 34.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori dell'Aula.

Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Talanas. Ne ha facoltà.

TALANAS GIUSEPPE (FI). Presidente, volevo capire una situazione. Siccome poc'anzi le ho chiesto cosa intendevamo fare, se i lavori proseguivano o venivano rinviati. Quello che volevo capire se i toni e le parole che ha usato sono riservati solamente per i consiglieri di Forza Italia, oppure indistintamente per tutte le parti politiche, perché le ho chiesto solamente se i lavori dovevano continuare o quant'altro, visto e considerato che non sapevamo cosa dovevamo fare. Ecco, attendo una risposta.

PRESIDENTE. Onorevole Talanas, mi scuso con lei per l'animosità della mia risposta, è frutto naturalmente di un periodo abbastanza teso, e quindi è normale qualche volta che si possa eccedere con le parole. Quindi mi scuso, faccio pubblica ammenda.

Il Consiglio è aggiornato a martedì alle ore 11.

La seduta è tolta.

La seduta è tolta alle ore 19 e 36.