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Resoconto della seduta n. 122 del 13/04/2021

CXXII Seduta

Martedì 13 aprile 2021

(POMERIDIANA)

Presidenza del Presidente MICHELE PAIS

La seduta è aperta alle ore 17 e 28.

MUNDULA ANTONIO MARIO, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 16 marzo 2021 (115), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Emanuele Cera, Angelo Cocciu, Daniele Secondo Cocco, Carla Cuccu, Ignazio Manca, Annalisa Mele, Pietro Moro, Antonio Piu, Giovanni Satta e Fabio Usai hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 13 aprile 2021.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Comunico che, in data 13 aprile 2021, è pervenuta nota del Presidente della Regione con la quale comunica di aver nominato, con decreto numero 25 del 7 aprile 2021, l'onorevole Aldo Salaris Assessore dei lavori pubblici. Invito l'onorevole Salaris a prendere posto fra i banchi della Giunta.

Bene, l'ordine del giorno reca la discussione dell'articolato del disegno di legge numero 107, quindi dell'articolo 1, però ha chiesto sull'ordine dei lavori di intervenire l'onorevole Ganau.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Grazie, Presidente. Stamane ci siamo lasciati con una richiesta da parte dell'opposizione di avere una audizione qui del presidente Solinas, volevo sapere qual è stato l'esito delle interlocuzioni che si sono avute. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie, Presidente. Sarei intervento dopo il suo intervento perché la richiesta è fondamentalmente identica a quella dell'onorevole Ganau, semmai la nostra risposta ovviamente sarà differente a seconda della sua risposta rispetto alla richiesta dell'onorevole Ganau. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Grazie, Presidente. Io credo di avere una buona memoria e di aver partecipato alla Conferenza dei Capigruppo e ci siamo detti altro, nel senso che i Gruppi avrebbero avuto delle interlocuzioni per cercare di capire come dovevamo procedere e, se non ricordo male, abbiamo anche detto "diamo un po' di tempo per cercare di capire quello che sta succedendo, perché oggi non c'è né certezza né contezza di tutto quello che è successo, poi il Presidente non si sarebbe tirato indietro rispetto al venire in Aula a relazionare; questo è stato detto. Poi, se ci sono altre novità io non ne sono a conoscenza, prima cosa; seconda cosa, Presidente, questo riguarda l'ordine dei lavori e l'organizzazione del Consiglio. Senza fare nomi naturalmente, ma vorrei capire - se è una cosa che si può dire pubblicamente, credo che non ci siano misteri - quando un consigliere regionale chiede congedo, quanti congedi può prendere nell'arco di un mese oppure com'è organizzato? Perché puntualmente vedo che c'è tanta gente che è sempre perennemente in congedo, destra, sinistra, centro poco conta, ma era giusto per capire e per arrivare a un ragionamento sulla nostra responsabilità di venire in quest'Aula e cercare di fare qualcosa di concreto, oltre il rispettare l'orario dell'inizio dei lavori.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Ciusa. Ne ha facoltà.

CIUSA MICHELE (M5S). Grazie Presidente. Per rispondere al collega Mula, nella Conferenza dei Capigruppo le opposizioni hanno fatto una formale richiesta, appunto come diceva prima l'onorevole Ganau, che è necessaria la presenza del presidente Solinas, quindi anche il mio Gruppo riformula la richiesta della presenza del presidente Solinas perché è una questione che va chiarita ora, se no viene male continuare con i lavori. Grazie.

PRESIDENTE. Allora, a titolo esaustivo delle cose che sono state dette, è una vicenda che va chiarita quando sia ha conoscenza di quello che è successo, prima non ci può essere nessun chiarimento. C'è stata, secondo me, una presa di posizione assolutamente opportuna da parte del Consiglio regionale stamani in termini di stigmatizzazione e censura per quanto avvenuto, si è ribadito che in nessun caso vi è una correlazione tra quanto accaduto e il Consiglio regionale, naturalmente ci sono degli accertamenti, che sono anche delegati ad organi competenti, e una volta che il quadro sarà chiaro certamente, a quel punto, si potrà chiedere al Presidente di riferire all'Aula. Si riferisce qualcosa di cui si conosce, non si può riferire di cose… troppo spesso ci sono state anche delle fughe di notizie rivelatesi poi false, assolutamente infondate, che danneggiano anche persone. Penso che, quindi, la presa di posizione che ha assunto oggi il Consiglio regionale sia stata assolutamente opportuna e doverosa in termini di difesa dell'onorabilità della politica regionale, di difesa dell'onorabilità del Consiglio regionale. Una volta che poi i fatti si conosceranno nella loro completezza certamente si potrà venire per riferire.

Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Presidente, non ho capito però la sua risposta, nel senso che l'ho capita, ma il Presidente viene o non viene? Perché come ribadito, e lo indichiamo anche adesso, la presenza del Presidente, proprio anche per estraniarsi sui fatti accaduti a Sardara, di questo famoso pranzo, ma non la deve nel rispetto del Consiglio regionale e di tutti i Consiglieri, che comunque un minimo almeno ci spetterebbe, ma nei confronti di tutti i sardi. Cioè, Presidente, forse non è chiaro: i sardi vogliono una spiegazione. Se il Presidente dovesse non avere giustamente tutti i dati a sua disposizione, viene nella massima istituzione sarda, parla con i sardi, con il suo popolo, con i consiglieri regionali, riferisce quello che ha dichiarato, quello che è apparso sulla stampa, cioè che avrebbe preso dei seri provvedimenti, lo dice a tutti i sardi davanti al microfono e noi continuiamo serenamente il lavoro. Nel momento in cui questo non avviene, per rispetto di tutti i sardi, per rispetto dei sacrifici che stanno facendo i sardi, non andiamo avanti. Così è più chiaro.

PRESIDENTE. Io però forse non mi sono spiegato bene, probabilmente è un mio problema di comunicazione. Il Presidente viene a riferire nel momento in cui ha conoscenza delle cose di cui deve riferire, altrimenti non può riferire. Quindi la chiarezza è assolutamente opportuna, ma nel momento in cui i fatti diverranno chiari. Questo penso che sia anche un atteggiamento di rispetto delle istituzioni, dei rapporti tra istituzioni, soprattutto quando sono istituzioni che hanno funzioni differenti. Ribadisco l'opportunità. Ho consentito, perché lo ritenevo un fatto assolutamente opportuno e di trasparenza, che stamattina, nonostante l'ordine del giorno recasse un altro punto, si discutesse di questo fatto, giustamente dovevamo difendere l'onorabilità di quest'Aula, l'abbiamo fatto, tutti i Gruppi politici si sono espressi in tal senso. Quando i fatti saranno maggiormente chiari allora a quel punto avremo la possibilità anche noi e il Presidente di poter riferire all'Aula. Anticipare questo momento �� assolutamente poco opportuno.

Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas. Ne ha facoltà.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Presidente, vorrei premettere, per quanto sia apprezzabile giustamente il rispetto da lei mostrato nei confronti delle prerogative da noi esercitate quest'oggi nell'occupare l'Aula, e anche questa sera, l'occupazione come atto di per se stesso non è proprio un atto che si svolge col consenso degli altri, l'occupazione è un atto che noi stiamo portando avanti in maniera cosciente, sapendo che è un gesto sì estremo, sì eclatante, ma necessitato dal momento attuale. Perché la cosa più inopportuna in questi giorni non sono certo i consiglieri regionali di opposizione che occupano l'Aula, è il silenzio del presidente Solinas, il silenzio che viene dopo delle dichiarazioni a lui attribuite, mai smentite, dove manifestava la volontà di prendere dei seri provvedimenti. Ebbene, io personalmente voglio rappresentarle che questo tipo di attività nel momento in cui non si ha nulla da nascondere è un'attività che ben può essere portata avanti insieme all'Aula del Consiglio regionale, perché da parte nostra c'è solo una richiesta ed una sola, che è quella della trasparenza. Venendo meno la trasparenza anche nel processo di accertamento è naturale che noi non possiamo ritenerci in alcun modo soddisfatti, e se mai qualcuno vorrà accusarci di interrompere i lavori dell'Aula del Consiglio regionale, nella quale noi siamo pagati per stare, io vi ricordo quello che stiamo interrompendo, il tipo di lavoro che stiamo interrompendo, che è un lavoro che per se stesso meriterebbe mesi e mesi di occupazione non solo da parte dei consiglieri regionali di quest'Aula, ma soprattutto da parte dei cittadini sardi. Grazie.

PRESIDENTE. Va bene. Mi sembra che il mio comportamento sia disponibile alla massima collaborazione e possibilità di espressione da parte dei Consiglieri, non solo con gli interventi ma anche con azioni simboliche, così come è stato stamattina.

Ha domandato di parlare la consigliera Maria Laura Orrù. Ne ha facoltà.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Grazie Presidente. Intanto faccio i miei auguri di buon lavoro all'onorevole Aldo Salaris per l'incarico di Assessore e poi ribadisco quanto hanno espresso i colleghi di opposizione in queste ore, già da stamattina. A mio avviso è fondamentale che il Presidente faccia un minimo di chiarezza, però anche per dichiarare all'Aula l'estraneità dei fatti, la sua estraneità ai fatti e poi soprattutto, viste le dichiarazioni che sono state fatte stamattina dal Capogruppo del Partito Sardo d'Azione, nel senso che sono state fatte delle dichiarazioni un po' pesanti. Noi ovviamente siamo dell'idea che serva una posizione chiara, non si può far finta di niente, ma soprattutto perché siamo in un periodo molto particolare, siamo in un periodo in cui i vaccini iniziano anche a scarseggiare, alcuni hub pare che siano chiusi, i cittadini sono molto stanchi, sono molto preoccupati e penso che non stiamo interrompendo i lavori dell'Aula per parlare di questi temi che dovrebbero essere invece al centro della discussione generale, ma la stiamo interrompendo su un DL, il DL numero 107, che già ci divide, quindi non mi sembra che stiamo chiedendo qualcosa che appartiene ad un altro pianeta, noi stiamo chiedendo da tempo di parlare di alcune questioni che sono prioritarie, che dovrebbero stare al centro dell'agenda politica di ognuno di noi. Questo non sta avvenendo, sta avvenendo il contrario, sta avvenendo che arrivano in Aula proposte con nuove province, proposte di nuovi DL per avere un mega staff, insomma alcune politiche che non dovrebbero stare neanche al centro dell'agenda politica della stessa maggioranza. Quindi un surplus di pazienza, capisco che è un momento difficile e delicato per voi, ma a mio avviso non ci sono proprio le condizioni per continuare la discussione su questo DL, quindi ragionateci e proviamo a trovare una soluzione diversa.

PRESIDENTE. Onorevole Orrù, io sono d'accordo con lei, la sua posizione è una posizione assolutamente comprensibile, lei pone un problema di priorità della discussione dell'agenda dell'Aula, ma che nulla ha a che vedere con la chiarezza di fatti di cui non se ne conosce l'avvenimento. Quindi non utilizziamo uno strumento per raggiungere un'altra finalità, se si dice che non si deve continuare con questo disegno di legge, è comprensibile, ma non si utilizzi un altro strumento per impedirne la discussione. Ribadisco, i provvedimenti succedono e non precedono l'accertamento dei fatti, quindi è un fatto questo non di logica politica, ma di logica generale a tutti noi comprensibile.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi. Ne ha facoltà.

OPPI GIORGIO (UDC Cambiamo). Io sono laureato in pietre e non in diritto, quindi non adopero la sua terminologia, Presidente, però stare ore ed ore, lei forse è bravo giocando a ping pong, adesso stiamo giocando a ping pong. Io potevo essere un primatista sardo dei 400 ostacoli, quindi mi piacciono gli ostacoli, però non sono abituato a perdere tempo. Noi stiamo perdendo molto tempo, ci sono posizioni contrapposte, non c'è neanche il numero legale. Per cui a un certo punto è superfluo continuare, certo è evidente che il Presidente non possa avere contezza delle cose se non ha elementi precisi e non gli organi di giornale oppure le chat che hanno detto tutto e il contrario di tutto, però qui dobbiamo esercitare un ruolo. Lei mi consenta di dirle, consentendo anche di fare venti interventi, quindici interventi, siccome vorremmo finire alle 8-8 e mezzo, per quanto riguarda l'ordine dei lavori, diventa una cosa ridicola. Per cui personalmente io, ritengo anche qualche amico di gruppo, visto che loro hanno già dichiarato che non possono o non vogliono andare avanti, io non posso che prenderne atto e per le questioni anche della mia salute, preferisco andarmene.

PRESIDENTE. Onorevole Oppi, io penso che concedere la possibilità della discussione ai consiglieri sia un fatto da tutelare.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Io penso che, dopo quanto detto dal collega Oppi, non ci sia altro che prendere atto della situazione.

PRESIDENTE. Però non si utilizzi un mio gesto di apertura alla discussione di un fatto che era opportuno…

Ha domandato di parlare il consigliere Stefano Tunis. Ne ha facoltà.

TUNIS STEFANO (MISTO). Non ho trovato, per quanto mi sia sforzato, l'articolo del Regolamento che consente al consigliere regionale di intervenire su quello che gli pare durante la seduta del Consiglio regionale. Da mezz'ora non faccio altro che sentire interventi non riconducibili a richiami del Regolamento, non riconducibili all'ordine dei lavori, non riconducibili all'ordine del giorno e che rappresentano la volontà di discorrere da parte dei colleghi, piacevole, ma non consentita dal Regolamento salvo che non mi si dimostri il contrario.

Dopodiché, sull'ordine dei lavori, volevo chiedere se finalmente siamo pronti per aprire la seduta, perché vorrei ricordare che non c'è un richiamo da parte del singolo consigliere regionale alla presenza o all'assenza del numero legale, da qui, dall'apertura della discussione al momento in cui trascorrerà la prima mezz'ora di discussione, e si potrà chiedere il primo voto elettronico, non si potrà in nessun modo verificare la presenza del numero legale. Quindi se cortesemente il Presidente aprisse la seduta saremmo tutti molto riconoscenti.

(I consiglieri dell'opposizione occupano l'Aula.)

PRESIDENTE. Sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 17 e 49, viene ripresa alle ore 17 e 59.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. La seduta è tolta. Il Consiglio regionale è aggiornato a domani alle ore 10.

La seduta è tolta alle ore 17 e 59.