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Resoconto della seduta n. 366 del 21/11/2012

CCCLXVI SEDUTA

(POMERIDIANA)

Mercoledì 21 novembre 2012

Presidenza della Presidente LOMBARDO

La seduta è aperta alle ore 16 e 31.

DESSI', Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 9 ottobre 2012 (358), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Gianfranco Bardanzellu, Radhouan Ben Amara, Angelo Francesco Cuccureddu, Giorgio Cugusi, Michelina Lunesu, Paolo Maninchedda, Onorio Petrini, Antonio Pitea e Paolo Terzo Sanna hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 21 novembre 2012.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

Interrogazione Mulas, con richiesta di risposta scritta, sulla tratta Porto Torres-Asinara". (975)

"Interrogazione Agus - Sabatini, con richiesta di risposta scritta, in merito al personale dei centri per l'impiego". (976)

"Interrogazione Cocco Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sull'attuale situazione della struttura da adibire a Centro di salute mentale del Comune di Ozieri". (977)

"Interrogazione Lotto - Sabatini - Solinas Antonio - Cucca, con richiesta di risposta scritta, sullo stato di attuazione del piano di intervento straordinario per la lotta alla peste suina africana ed il rilancio del settore suinicolo sardo". (978)

Annunzio di interpellanze

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

"Interpellanza Sanna Giacomo sull'acquisizione di nuovi immobili da parte dell'Arst Spa". (368)

"Interpellanza Cocco Daniele Secondo - Salis - Mariani sull'interruzione del Servizio sanitario 118 nel territorio di Sassari e Nuoro causata dal gravissimo comportamento della ASL n. 1". (369)

"Interpellanza Salis - Cocco Daniele Secondo - Mariani sulla deliberazione n. 42/12 del 23 ottobre 2012 per l'assunzione di un dirigente". (370)

PRESIDENTE. Constatata la scarsa presenza dei consiglieri in Aula, sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 33, viene ripresa alle ore 16 e 44.)

Continuazione della discussione e approvazione della proposta di legge Sanna Matteo - Contu Felice - Bardanzellu - Murgioni - Peru - Stochino - Meloni Francesco: "Proroga dei termini per la presentazione delle istanze per la realizzazione degli interventi di cui alla legge regionale n. 4 del 2009, e successive modifiche ed integrazioni" (419/A)

PRESIDENTE. Ricordo che è all'ordine del giorno la continuazione della discussione dell'articolato della proposta di legge numero 419/A, in particolare prosegue con l'emendamento numero 1 all'articolo 1.

Metto in votazione l'emendamento numero 1.

Ha domandato di parlare il consigliere Valerio Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MELONI VALERIO (P.D.). Il presente emendamento è un emendamento sostitutivo totale e si propone di proporre il seguente ragionamento (scusate il bisticcio di parole): poiché la ratio che porta la Commissione urbanistica, nella sua rappresentanza di maggioranza, a proporre una proroga di un ulteriore anno di un provvedimento che doveva essere invece limitato in uno spazio temporale già scaduto, sarebbe quella di dare corso alle pratiche non ancora istruite presso gli uffici dei comuni, quindi la possibilità di essere esitate, noi ci proponiamo (volendo essere ragionevoli e provando ad andare incontro a queste esigenze) di fare salve, con il presente emendamento, le pratiche presentate entro la data di scadenza del Piano casa vigente. Quindi è un'apertura che noi offriamo alla maggioranza perchè coloro che, in qualche misura, hanno aspettativa, in quanto, avendo speso in progettazione, marche da bollo e quant'altro, hanno presentato le pratiche presso gli uffici comunali, possano avere risposta. Ripeto, offriamo un'apertura, fermo restando però che solo queste potranno avere la possibilità di essere viste, valutate, analizzate ed esitate completamente dagli uffici.

Non siamo disponibili a fare altri ragionamenti, anche perché rispetto a quanto detto stamane da più parti, non ultimo il Presidente della Commissione, il Piano casa ha prodotto e produce diversi sfasci, produce il consumo del suolo, per esempio in agro laddove ancora oggi si consente, se vi è una preesistenza, di ampliare addirittura con corpi staccati. E questo, non è consumo del territorio? Si producono sfasci laddove si consente, in forza del Piano casa, di intervenire all'interno dei piani particolareggiati con interventi sostitutivi, ad esempio, quindi con la possibilità di appesantire i tessuti urbani e quant'altro.

Non voglio ripercorrere tutte le questioni già dette e sviscerate in quest'Aula, però crediamo che una cosa che doveva avere un termine e far fronte a una situazione di emergenza economica abbia consumato il suo tempo e abbia superato…

PRESIDENTE. Onorevole Meloni, il tempo a sua disposizione è terminato.

Poiché nessun altro ha domandato di parlare, metto in votazione l'emendamento numero 1. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 3.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 3.

(Segue la votazione)

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Campus - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Uras - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Biancareddu - Cherchi - Contu Felice - Cossa - De Francisci - Dedoni - Dessì - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Mulas.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 59

votanti 57

astenuti 2

maggioranza 29

favorevoli 22

contrari 35

(Il Consiglio non approva).

Si prende atto che i consiglieri Lunesu e Pitea sono rientrati dal congedo.

Metto in votazione l'emendamento numero 4. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 5.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Tentavamo di migliorare il Piano casa, sostituendo il termine indicato, il periodo temporale di "ventiquattro mesi", con "ventiquattro ore". Sono sicuro, anzi sono arcisicuro che i "TIR" di domande per ampliare i gabinetti, per chiudere le verande, per fare più belli i ballatoi, sono già pronti e avremo così salvato l'economia di quest'Isola! Voi non lo sapete, però noi lo sappiamo, stiamo andando alla rovina, meno male che avete pensato a questo Piano casa, i tassi di disoccupazione sono stati abbattuti, ormai non si conoscono più!

Presidente, credo che questi emendamenti-battuta, come si suol dire, che trasferiscono il periodo da "ventiquattro - quarantotto mesi" a "ventiquattro - quarantotto ore", siano esattamente il tipo di critica che noi dobbiamo fare a questo strumento. Questo strumento non è portatore di sviluppo! Assessore, lo dico a lei, che so essere persona a modo, ma se noi non diamo certezza di diritto, se noi non governiamo il territorio uscendo dal vizio delle deroghe, della non regolazione di questo sistema, noi condanniamo la Regione al non sviluppo, perché non ci sarà nessuno che si affiderà a questo tipo di norme che domani possono essere tutte messe in discussione dagli organi che amministrano la giustizia! Noi stiamo dando incertezze agli operatori economici, non stiamo prevedendo strumenti che garantiscono i loro investimenti.

PRESIDENTE. E' stata chiesta la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 5.

(Segue la votazione)

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Uras - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Cossa - De Francisci - Dedoni - Dessì - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Campus - Mulas.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 62

votanti 59

astenuti 3

maggioranza 30

favorevoli 22

contrari 37

(Il Consiglio non approva).

Metto in votazione l'emendamento numero 6. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'articolo 1.

Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Presidente, intervengo sull'articolo 1 e sulla proroga di dodici mesi in esso prevista, cioè la proroga di un anno. Sa qual è il risultato, Assessore, di questa leggina? Durante la pausa pranzo, sono riuscito a contattare, assessore Rassu, tre comuni, tre uffici tecnici…

(Interruzione)

Mi stanno fornendo i dati, glieli farò avere, Presidente. Per Olbia, no. Avrei avuto notizie diverse, probabilmente, perché l'attività edilizia a Olbia è diversa da quella dei comuni che ho interpellato; in questi comuni mi hanno detto che l'attività prevalente, relativa ai progetti di Piano casa, è quella di chiusura di qualche veranda o balcone, mentre presumo che a Olbia ci sia un'attività ben più intensa della sola chiusura di verande e balconi, di qualche seminterrato o sopraelevazione.

Presidente, perché dico questo? Perché vorrei riprendere l'intervento che ho fatto stamattina sulla relazione, al Senato, dell'ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili italiani), in cui vengono messi in evidenza i problemi veri dell'edilizia e dell'urbanistica in Italia, chiaramente anche in Sardegna, e che dà il senso chiarissimo dell'estrema provvisorietà e inconsistenza degli interventi, al di là del dato numerico, legati alla proroga del Piano casa, ai tre anni precedenti e agli ulteriori dodici mesi di proroga.

Vorrei approfittare di questa possibilità di intervento su questo articolo per inserire un argomento nuovo. Prendo atto della presenza dell'assessore Cherchi. Assessore Cherchi, ho richiamato la sua presenza anche stamattina, so che era impegnato in altre riunioni importanti ma, insieme all'assessore Rassu, spero che vogliate prendere in considerazione subito il disegno di legge anti cementificazione e a difesa del territorio agricolo, che è stato presentato e approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta di tre giorni fa.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Presidente, mi giunge un "sms" da Alkatar, con il quale mi chiedono notizie sul Piano casa!

PRESIDENTE. Onorevole Uras, la prego!

URAS (Gruppo Misto). Sono interessati a investire, però vorrebbero capire se siamo disponibili a prorogare il Piano casa per almeno un altro anno dopo questa proroga! Se l'Assessore ci desse garanzie in questo senso, potremmo garantirci qualche miliardo di euro di investimento! Era solo questo, Presidente. Voterò contro.

PRESIDENTE. E' stata chiesta la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 1.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Biancareddu ha votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Cossa - De Francisci - Dedoni - Dessì - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Uras - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Campus - Diana Mario - Mulas.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 62

votanti 58

astenuti 4

maggioranza 30

favorevoli 37

contrari 21

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 2. All'articolo 2 è stato presentato un emendamento.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2 e del relativo emendamento:

Art. 2

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).

Emendamento soppressivo totale Uras - Sechi - Cugusi - Zuncheddu - Cocco - Salis - Mariani

Articolo 2

L'articolo 2 è soppresso. (7))

PRESIDENTE. L'emendamento numero 7, soppressivo totale, automaticamente decade perché la legge ormai è stata già approvata.

Poiché nessuno domanda di parlare sull'articolo 2, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo alla votazione finale della proposta di legge numero 419/A.

Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Comunico al presidente Sanna che ho l'elenco dei comuni di cui prima parlavo, glielo darò, visto che me l'ha chiesto.

Intervengo ancora, mi perdonerete, sulle dichiarazioni del Ministro Catania sul disegno di legge e sulla necessità di contenere il consumo del territorio. Ogni giorno 100 ettari di terreno vanno persi; assessore Rassu, lo dico anche in vista della predisposizione, annunciata dal Presidente della Commissione, della legge urbanistica regionale. In attesa della discussione su questa legge, che è veramente importante per l'urbanistica in Sardegna, a me interessa che rimanga agli atti quella che dovrebbe essere l'indicazione del Consiglio regionale della Sardegna, non credo della Giunta regionale. Ogni giorno 100 ettari di terreno vanno persi, negli ultimi quarant'anni parliamo di una superficie di circa 5 milioni di ettari, siamo passati da un totale di aree coltivate di 18 milioni di ettari a meno di 13; sono dati che devono farci riflettere sul fatto che il problema del consumo del suolo nel nostro paese deve essere una priorità da affrontare e contrastare.

Ho voluto leggere le dichiarazioni perché le considero importanti per il futuro se non vogliamo guardare all'urbanistica con la faccia rivolta all'indietro verso vecchi meccanismi che considerano il cemento e il mattone occasione di sviluppo, quando abbiamo invece percentuali altissime di invenduto nella nuova edilizia, realizzato in questi ultimi anni, anche perché dobbiamo andare velocemente e con determinazione verso un recupero del già costruito e dell'edificato. Per questo motivo, chiaramente, la nostra dichiarazione di voto sull'articolo 2 è di voto contrario.

PRESIDENTE. Ricordo che stiamo votando la legge.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Presidente, questo è un fallimento! Questo provvedimento è fallito prima di essere stato scritto e votato, rappresenta il fallimento di quella maggioranza, lo rappresenta in modo emblematico, voi siete venuti qua per fare questo, ben poca cosa! Andrete via da qua avendo fatto solo questo, cioè ben poca cosa. Voi sapete di essere sconfitti, siete stati sconfitti sul piano culturale, non avete proposto un'idea che avesse, come dire, contenuti di prospettiva per lo sviluppo della nostra Regione. Avete costretto questa Regione a stare dentro i confini limitati del Piano casa che ci avete proposto in proroga anche oggi. E' un fallimento, non annunciato, ormai consumato! E questo fallimento verrà registrato dagli elettori tra qualche mese, quando i partiti, che sono venuti qua con decine di consiglieri regionali, saranno ridotti ai minimi termini, quasi destinati alla scomparsa, quando voi sarete colpiti, perché sarete colpiti, da questo tipo di critica che viene dai cittadini, allora capirete che cosa state consumando oggi!

Se fossi stato in voi, non avrei presentato questa proroga. Ha fatto bene l'Assessore che non l'ha presentata, l'ha presentata e l'ha diretta il Consiglio regionale, in quella parte della maggioranza del Consiglio regionale, e ha fatto bene perché ha capito che insistere su un errore di prospettiva e di governo della nostra economia vuol dire farsi del male, farsi politicamente del male! Purtroppo non avete fatto male solo a voi stessi, avete fatto male anche alla Sardegna e ai sardi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Matteo Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA MATTEO (U.D.C.-FLI). Presidente, esprimo ovviamente il voto favorevole alla proposta di legge e rimando al mittente, quindi al collega Uras, che per ultimo è intervenuto dai banchi dell'opposizione, le considerazioni che ritengo gratuite. Ma più che al mittente, queste considerazioni ritengo che debbano essere divulgate all'opinione pubblica sarda, che già si è fatta un'idea, nella passata legislatura, circa il vostro approccio sull'urbanistica; credo che non ci sia bisogno di fare il bis per voi, per conto vostro.

Noi cerchiamo chiaramente di portare avanti con dedizione e con attenzione ciò che era stato promesso durante la campagna elettorale e cioè ripristinare la legalità nell'urbanistica. Lo faremo a breve con una legge urbanistica, lo stiamo facendo eliminando anche quei lacci e lacciuoli, spesso a senso unico, che avete imposto con le vostre norme, sovente dichiarate anche anticostituzionali, non come il collega Gian Valerio Sanna stamattina diceva: "Verrà nuovamente impugnato". Intanto voglio ricordare a tutti che il Piano casa non è stato mai impugnato, ma sono state impugnate piccole parti insignificanti. Vi state nuovamente attivando a disinformare e lo fate da questi banchi.

Caro Assessore, aspettiamoci un altro tam-tam mediatico nei prossimi giorni, atto e proprio mirato alla disinformazione e a creare panico negli Uffici; ma credo che ormai questa sia una storia vecchia che i sardi hanno già metabolizzato, ovviamente sanno da che parte viene e quindi ha poca credibilità visto soprattutto il passato non tanto remoto.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Lotto per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LOTTO (P.D.). Presidente, intervengo velocissimamente per ribadire la nostra ferma contrarietà a questa proposta di legge e per evidenziare che la stessa previsione di proroga di dodici mesi, e non di alcune settimane o di qualche mese, mette in evidenza il vero obiettivo di questa maggioranza consiliare, cioè rendere permanente un metodo di gestione dell'urbanistica nella nostra Regione che noi non possiamo che respingere con forza.

Bastava che questa maggioranza avesse presentato una proposta di legge che prorogasse di due mesi, tre mesi, e già si capiva che si stava avviando questo periodo (giudicato da noi negativo e da voi positivo, comunque individuato come periodo ben definito e limitato) a conclusione. Così non appare dal contenuto di questa proposta di legge, così non appare da quello che emerge essere la volontà del centrodestra. Bisognerà porvi rimedio alla prossima legislatura.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Presidente, collega Matteo Sanna, la misura di questo provvedimento non è la disinformazione, è la proporzione a enfatizzare, come ha fatto l'assessore Rassu, le 17 mila domande, il successo epocale di questo provvedimento, sapendo che 17 mila domande rappresentano il 2 per cento dell'intero patrimonio immobiliare della Sardegna.

RASSU (P.d.L.), Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica. Settanta comuni, si tratta di una proiezione!

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Saranno quel che saranno! Il 2 per cento, Assessore, dell'intero patrimonio! E' esattamente configurare questo Consiglio e questa maggioranza come una maggioranza di piccoli uomini, di gente senza prospettiva! Spiegheremo alla gente che tutta la vostra visione strategica sta in questo, nel 2 per cento. Sappiamo benissimo che anche noi siamo stati investiti da molte persone interessate da questa proroga ma, facendo questo lavoro, non abbiamo fatto altro che incrementare la cultura dell'egoismo, dell'individualismo, abbiamo rinunciato a guardare lontano.

Ecco perché non abbiamo fatto disinformazione, abbiamo fatto proporzione. Ecco perché ci fa vanto opporci a questo provvedimento e aspettarvi al varco, perché risponderete di queste cose quando si entrerà in campagna elettorale e dovrete dirci quale ricchezza e quale bene avete prodotto in Sardegna tutelando il 2 per cento e sacrificando il 98 per cento di gente che o non ha le possibilità finanziarie o non ha le possibilità urbanistiche o non ha neanche la voglia e la dignità di mettersi a violare le norme come voi le suggerite.

Questa è la realtà! E' per questo che a noi fa onore, nel rispetto del 98 per cento dei sardi, difendere la legalità e dire che questa è la strada sbagliata.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stochino per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STOCHINO (P.d.L.). Presidente, intervengo per dichiarare il mio voto a favore e per esprimere semplicemente una considerazione ai colleghi dell'opposizione in termini di giudizio su questo Piano casa o sul Piano casa in generale, andando a confrontare le opinioni dei loro stessi colleghi di partito, mi riferisco all'onorevole Uras e al rappresentante della Regione Puglia, che è governata, io dico anche bene, da un suo collega di partito, che ha deciso di prorogare il Piano casa fino al 31 dicembre 2013. Non riesco a capire se le dichiarazioni che vengono fatte dagli amici del centrosinistra siano solamente strumentali contro, oppure abbiano una valenza obiettiva sul Piano casa che la Regione Sardegna sta facendo e che io ritengo sia più o meno uguale a tutti gli altri Piani casa che sono stati fatti in tutta Italia.

Anche io, come il collega Sanna, rispedisco al mittente le accuse che ci vengono mosse e vi suggerisco anche di andare a controllare su un bellissimo sito, che si chiama Edilportale, l'elenco di tutti i piani casa predisposti in Italia e i giudizi dei vostri stessi compagni di partito. Mi rivolgo anche a lei, onorevole Salis, alcuni Governi di queste Regioni che hanno prorogato il Piano casa fino al 2013, e lo hanno fatto per tre volte consecutive, sono formati da suoi compagni di partito, ma loro, a differenza vostra, forse si trovano nei banchi della maggioranza piuttosto che in quelli dell'opposizione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAMPUS (Sardegna è già Domani). Presidente, indubbiamente mi fa specie che si sia riaperta questa dialettica nel momento in cui eravamo alla fine; onorevole Sanna, credo che il vecchio detto "il silenzio è d'oro" sia appropriato.

L'intervento del collega Uras era chiaramente provocatorio, però si basava su una realtà di fatto: in questi anni di governo di centrodestra, l'unico atto, se così possiamo definirlo, che ha prodotto veramente degli effetti, e li abbiamo sentiti, anche in termini finanziari, è stato applicare una norma straordinaria discendente da una legge nazionale. Ora, il fatto è quello di inseguire con proroga questa effettiva, reale, esigenza che c'è stata nei territori, senza essere riusciti a metterci nulla di nostro se non qualcosa di deleterio.

Ricordo, visto che ho sentito parlare di ripristinare la legalità, che siete riusciti a scrivere che il recupero dei cosiddetti piani seminterrati può avvenire anche "in assenza di finestre"; ora l'Assessore mi dirà che si parla di seminterrati, quindi si hanno tre pareti interrate e una no, però qua c'è scritto che i seminterrati possono essere abitativi anche se quella parete, non interrata, non ha finestre (pertanto non arriva né aria né luce). Questo lo avete prodotto voi, non la legge nazionale!

A maggior ragione, ribadisco, il silenzio sarebbe stato d'oro!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica.

RASSU (P.d.L.), Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica. Tre secondi! Qualche volta i piccoli uomini, collega Sanna, producono grandi cose, se poi andiamo a vedere la storia, i piccoli amministratori hanno fatto la storia, da Napoleone a Cesare e da Cesare a quant'altri: è una battuta!

Vede, chiunque può su Internet rilevare e farsi stampare i dati relativi al Piano casa, mi dispiace che la discussione sia andata a finire sui numeri, perché non è questo che conta. E' vero che è uno strumento straordinario e chiaramente la straordinarietà di uno strumento diventa efficace quando non si hanno altri strumenti che possano in qualche maniera lenire o risolvere determinate situazioni. Con l'approvazione del Piano paesaggistico, di fatto, perché è inconfutabile questo dato, si sono legati mani e piedi a qualsiasi attività edilizia, e non solo, in tutto il territorio regionale. Ho detto in un'altra occasione che, oltre il 60 per cento del nostro territorio, risulta assoggettato a vincoli regionali e statali. Non si può aprire bocca, questa è la realtà, sinché (e i tempi li conosciamo) non si arriverà alla revisione del Piano paesaggistico regionale, che non vuol dire deregulation, che non vuol dire cementificazione selvaggia, che non vuol dire assolutamente speculazione, ma vorrà dire solamente regole certe, equilibrio, certezza del diritto, e non parole vane.

Onorevole Meloni, non si può dire di non essere contrari alla proroga ma contrari alla legge: che cosa vuol dire questo? Perché non avete il coraggio di dire le cose come stanno? Tutti voi, quasi tutti, dietro le quinte, avete sollecitato la proroga del Piano casa, questa è la realtà! Però qui deve uscire la voce che la sinistra è contro tutto e contro tutti! Non è assolutamente corretto! Questa è una norma che, dal 20 febbraio 2010 al 28 settembre 2012, ha prodotto quasi 19 mila istanze per quanto riguarda settanta comuni; facendo la proiezione sulla totalità dei comuni si arriva a oltre 30 mila istanze, inoltre ha prodotto un volume di interventi, come ho detto poc'anzi, pari attualmente a 357 milioni e, con la proiezione relativa a tutti i comuni, quasi a 576 milioni di investimenti. Questo vuol dire lavoro! Vuol dire dare qualche giornata di sollievo alle famiglie, quelle famiglie che non riescono a campare giornalmente e che, grazie al blocco dell'edilizia, e non solo dell'edilizia, oggi non sanno dove sbattere la testa! Sta qui il problema, vogliamo affrontarlo responsabilmente? Diciamo le cose seriamente e smettiamola di parlare di speculazione e cementificazione! Ampliare del 20 per cento il fabbricato, cioè di 20 metri quadri, di 60 metri cubi, non vuol dire cementificare!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PITTALIS (P.d.L.). L'onorevole Gian Valerio Sanna metteva in evidenza proprio la differenza esistente nella visione in materia urbanistica e di norme edilizie tra la sua parte politica e questa parte politica, lo abbiamo visto anche sul finire della scorsa legislatura quando, sull'urbanistica, sono perfino cadute maggioranze.

Sia pure con le difficoltà di questa maggioranza, noi proviamo a ipotizzare norme che possano in qualche modo non sostenere l'interesse di questa o quella fazione politica quanto l'interesse generale dei sardi, perché vede, onorevole Sanna, la differenza vera è che questa legge e la proroga che oggi andiamo ad approvare non rappresenta l'espressione di un interesse particolare, come hanno rappresentato le intese a cui voi ci avete abituato, ma rappresenta una norma di carattere generale che si rivolge indistintamente a tutti i sardi, non alla speculazione ma semplicemente per salvaguardare l'interesse di chi, proprietario della prima casa, ha necessità di adeguare a standard urbanistici moderni la propria abitazione. Tutto qua!

Questo è il senso anche della proroga, che non abbiamo voluto costruire noi come qualcosa non sentita né avvertita dal sistema economico e produttivo sardo, ce l'hanno chiesto le famiglie, ce l'hanno chiesto gli amministratori, ce l'ha chiesto il sistema delle imprese edilizie, alle quali teniamo ancora perché riteniamo che la grave crisi che imperversa in questo settore non possa non trovare risposta adeguata da parte della politica. Ecco perché convintamente sosteniamo questa proposta di legge.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Valerio Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MELONI VALERIO (P.D.). Mi dispiace contraddire chi ha parlato precedentemente ma questo non è evidentemente un sistema di regole, è l'esatto contrario, cioè un meccanismo che deregolamenta, perché altrimenti avrebbe ragione chi dice o, magari, spera e aspetta che questo sistema di deregolamentazione diventi un sistema ordinario di regole.

Mi sono posto un problema. Doveva essere un provvedimento straordinario, con un inizio e una fine, invece, come tutte le cose precarie e momentanee, è diventato qualcosa che non ha mai una fine. Allora mi chiedo, se si volesse qui dentro pensare di rendere ordinario questo sistema, a che cosa si derogherebbe. A che cosa si farebbe la deroga? Verrebbe male applicarlo in modo ordinario. Questo è un sistema di deroga alle regole, non siamo dentro un sistema di certezza del diritto, è esattamente il contrario! Assessore, se domani il suo Assessorato darà la coerenza al PUC di Buddusò, che cosa accadrà contestualmente? Che vi è uno strumento urbanistico fatto di regole, che è costato un sacco di denari, che lei ha finanziato, di previsioni volumetriche, di standard, tutto quello che sappiamo, e immediatamente dopo vi sarà la possibilità di derogare a quel sistema di regole che darebbero invece certezza del diritto perché frutto di uno studio!

Ma si rende conto, Assessore? Provate a rendere ordinaria questa norma, se ci riuscite; è impossibile! Questa è l'esatta dimostrazione di quanto sbaglia chi afferma che questa è certezza del diritto. Questo è un sistema che, per certi versi, offre un po' di respiro a certe attività di tipo artigianale spicciolo, laddove si può intervenire per un balcone, per una finestra, per un ballatoio o qualcosa del genere, ma offre l'opportunità agli speculatori di demolire completamente palazzine che hanno vincoli in forza di quegli strumenti urbanistici, che sono regole certe, di demolirli, di raddoppiarli con il sistema della premialità volumetrica, di creare disagi dentro quel tessuto urbano, perché raddoppiano le auto, perché raddoppiano le presenze, perché raddoppia il caos, perché mancano gli standard di riferimento! E lei crede veramente che, con la norma sulla monetizzazione dei parcheggi, abbiamo risolto il problema? Guardi, i comuni introitano i danari, ma non sanno dove fare i parcheggi, non sanno dove farli, li devono fare in periferia e quindi il disagio, il caos, resta dentro la città.

Non parlo di ballatoi e di piccoli interventi, parlo di grosse strutture che modificano completamente il tessuto urbano di certe città e, se vogliamo riferirci a una città che io e lei conosciamo bene, la invito a visitare una parte della città che sta dentro un piano particolareggiato che, in questo momento, sta subendo uno stravolgimento, ed è quella…

PRESIDENTE. Onorevole Meloni, il tempo a sua disposizione è terminato.

Passiamo alla votazione finale della legge.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 419/A.

(Segue la votazione)

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Cossa - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Uras - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Campus - Capelli.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 64

votanti 61

astenuti 3

maggioranza 31

favorevoli 39

contrari 22

(Il Consiglio approva).

Discussione e approvazione del disegno di legge: "Disposizioni in materia di funzionamento e organizzazione del Consiglio regionale dell'economia e del lavoro (CREL)" (416), ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento

PRESIDENTE. Il successivo punto all'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge numero 416, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Poiché nessuno è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Art. 1

Modifica dell'articolo 2 della legge regionale
n. 19 del 2000

1. Alla fine del comma 1 dell'articolo 2 della legge regionale 3 novembre 2000, n. 19 (Istituzione del Consiglio regionale dell'economia e del lavoro), è inserito il seguente periodo "Il CREL prosegue la propria attività di ordinaria amministrazione fino all'insediamento dei nuovi componenti.".)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, metto in votazione l'articolo 1.

Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (Sardegna è già Domani). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 1.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Rodin ha votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lotto - Lunesu - Manca - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Randazzo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 63

votanti 61

astenuti 2

maggioranza 31

favorevoli 61

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Disposizioni per il contenimento della spesa
e modifica all'articolo 18 della legge regionale n. 6 del 2004

1. Il gettone di presenza attribuito ai componenti del Consiglio regionale dell'economia e del lavoro (CREL) ivi compreso il Presidente, ai sensi dell'articolo 18, comma 15 ter, della legge regionale 11 maggio 2004, n. 6 (legge finanziaria 2004), introdotto dall'articolo 41, comma 3, lettera b), della legge regionale 21 aprile 2005, n. 7 (legge finanziaria 2005), è ridotto del 10 per cento.

2. Analoga riduzione del 10 per cento è stabilita per la misura del compenso forfettario attribuito al presidente del CREL ai sensi dell'articolo 18, comma 15 bis, della legge regionale n. 6 del 2004, introdotto dall'articolo 41, comma 3, lettera b), della legge regionale n. 7 del 2005, modificato dall'articolo 1, comma 39, della legge regionale 5 marzo 2008, n. 3 (legge finanziaria 2008).

3. Al comma 15 ter dell'articolo 18 della legge regionale n. 6 del 2004 introdotto dall'articolo 41, comma 3, lettera b), della legge regionale n. 7 del 2005, dopo le parole "per la partecipazione alle sedute dell'organismo" è inserito il seguente periodo "e per la partecipazione alle sedute delle commissioni istituite nel rispetto del regolamento interno del medesimo organo.".

4. La Giunta regionale è autorizzata ad adeguare i compensi, le indennità e i rimborsi dei componenti del CREL, ivi compreso il presidente, in corrispondenza a quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale sopravvenuta.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, metto in votazione l'articolo 2.

Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (Sardegna è già Domani). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 2.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Manca ha votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Espa - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lotto - Lunesu - Manca - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Zuncheddu.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 62

votanti 61

astenuti 1

maggioranza 31

favorevoli 61

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3

Modifica all'articolo 4 della legge regionale
n. 19 del 2000

1. Alla fine del comma 4, dell'articolo 4 della legge regionale n. 19 del 2000, è inserito il seguente periodo "Il regolamento può disciplinare la decadenza dei singoli componenti in caso di ripetute assenze ingiustificate.".)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, metto in votazione l'articolo 3.

Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (Sardegna è già Domani). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 3.

(Segue la votazione)

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lotto - Lunesu - Manca - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Randazzo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 64

votanti 62

astenuti 2

maggioranza 32

favorevoli 62

(Il Consiglio approva).

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 416.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Cappai, Contu Felice, Manca, Meloni Valerio e Sanna Gian Valerio hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lotto - Lunesu - Manca - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Zuncheddu.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 63

votanti 62

astenuti 1

maggioranza 32

favorevoli 62

(Il Consiglio approva).

Il Consiglio è riconvocato martedì 27 novembre, alle ore 10.

La seduta è tolta alle ore 17 e 27.



Allegati seduta

CCCLXVI SEDUTA

(POMERIDIANA)

Mercoledì 21 novembre 2012

Presidenza della Presidente LOMBARDO

La seduta è aperta alle ore 16 e 31.

DESSI', Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 9 ottobre 2012 (358), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Gianfranco Bardanzellu, Radhouan Ben Amara, Angelo Francesco Cuccureddu, Giorgio Cugusi, Michelina Lunesu, Paolo Maninchedda, Onorio Petrini, Antonio Pitea e Paolo Terzo Sanna hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 21 novembre 2012.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

Interrogazione Mulas, con richiesta di risposta scritta, sulla tratta Porto Torres-Asinara". (975)

"Interrogazione Agus - Sabatini, con richiesta di risposta scritta, in merito al personale dei centri per l'impiego". (976)

"Interrogazione Cocco Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sull'attuale situazione della struttura da adibire a Centro di salute mentale del Comune di Ozieri". (977)

"Interrogazione Lotto - Sabatini - Solinas Antonio - Cucca, con richiesta di risposta scritta, sullo stato di attuazione del piano di intervento straordinario per la lotta alla peste suina africana ed il rilancio del settore suinicolo sardo". (978)

Annunzio di interpellanze

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

"Interpellanza Sanna Giacomo sull'acquisizione di nuovi immobili da parte dell'Arst Spa". (368)

"Interpellanza Cocco Daniele Secondo - Salis - Mariani sull'interruzione del Servizio sanitario 118 nel territorio di Sassari e Nuoro causata dal gravissimo comportamento della ASL n. 1". (369)

"Interpellanza Salis - Cocco Daniele Secondo - Mariani sulla deliberazione n. 42/12 del 23 ottobre 2012 per l'assunzione di un dirigente". (370)

PRESIDENTE. Constatata la scarsa presenza dei consiglieri in Aula, sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 33, viene ripresa alle ore 16 e 44.)

Continuazione della discussione e approvazione della proposta di legge Sanna Matteo - Contu Felice - Bardanzellu - Murgioni - Peru - Stochino - Meloni Francesco: "Proroga dei termini per la presentazione delle istanze per la realizzazione degli interventi di cui alla legge regionale n. 4 del 2009, e successive modifiche ed integrazioni" (419/A)

PRESIDENTE. Ricordo che è all'ordine del giorno la continuazione della discussione dell'articolato della proposta di legge numero 419/A, in particolare prosegue con l'emendamento numero 1 all'articolo 1.

Metto in votazione l'emendamento numero 1.

Ha domandato di parlare il consigliere Valerio Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MELONI VALERIO (P.D.). Il presente emendamento è un emendamento sostitutivo totale e si propone di proporre il seguente ragionamento (scusate il bisticcio di parole): poiché la ratio che porta la Commissione urbanistica, nella sua rappresentanza di maggioranza, a proporre una proroga di un ulteriore anno di un provvedimento che doveva essere invece limitato in uno spazio temporale già scaduto, sarebbe quella di dare corso alle pratiche non ancora istruite presso gli uffici dei comuni, quindi la possibilità di essere esitate, noi ci proponiamo (volendo essere ragionevoli e provando ad andare incontro a queste esigenze) di fare salve, con il presente emendamento, le pratiche presentate entro la data di scadenza del Piano casa vigente. Quindi è un'apertura che noi offriamo alla maggioranza perchè coloro che, in qualche misura, hanno aspettativa, in quanto, avendo speso in progettazione, marche da bollo e quant'altro, hanno presentato le pratiche presso gli uffici comunali, possano avere risposta. Ripeto, offriamo un'apertura, fermo restando però che solo queste potranno avere la possibilità di essere viste, valutate, analizzate ed esitate completamente dagli uffici.

Non siamo disponibili a fare altri ragionamenti, anche perché rispetto a quanto detto stamane da più parti, non ultimo il Presidente della Commissione, il Piano casa ha prodotto e produce diversi sfasci, produce il consumo del suolo, per esempio in agro laddove ancora oggi si consente, se vi è una preesistenza, di ampliare addirittura con corpi staccati. E questo, non è consumo del territorio? Si producono sfasci laddove si consente, in forza del Piano casa, di intervenire all'interno dei piani particolareggiati con interventi sostitutivi, ad esempio, quindi con la possibilità di appesantire i tessuti urbani e quant'altro.

Non voglio ripercorrere tutte le questioni già dette e sviscerate in quest'Aula, però crediamo che una cosa che doveva avere un termine e far fronte a una situazione di emergenza economica abbia consumato il suo tempo e abbia superato…

PRESIDENTE. Onorevole Meloni, il tempo a sua disposizione è terminato.

Poiché nessun altro ha domandato di parlare, metto in votazione l'emendamento numero 1. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 3.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 3.

(Segue la votazione)

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Campus - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Uras - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Biancareddu - Cherchi - Contu Felice - Cossa - De Francisci - Dedoni - Dessì - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Mulas.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 59

votanti 57

astenuti 2

maggioranza 29

favorevoli 22

contrari 35

(Il Consiglio non approva).

Si prende atto che i consiglieri Lunesu e Pitea sono rientrati dal congedo.

Metto in votazione l'emendamento numero 4. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 5.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Tentavamo di migliorare il Piano casa, sostituendo il termine indicato, il periodo temporale di "ventiquattro mesi", con "ventiquattro ore". Sono sicuro, anzi sono arcisicuro che i "TIR" di domande per ampliare i gabinetti, per chiudere le verande, per fare più belli i ballatoi, sono già pronti e avremo così salvato l'economia di quest'Isola! Voi non lo sapete, però noi lo sappiamo, stiamo andando alla rovina, meno male che avete pensato a questo Piano casa, i tassi di disoccupazione sono stati abbattuti, ormai non si conoscono più!

Presidente, credo che questi emendamenti-battuta, come si suol dire, che trasferiscono il periodo da "ventiquattro - quarantotto mesi" a "ventiquattro - quarantotto ore", siano esattamente il tipo di critica che noi dobbiamo fare a questo strumento. Questo strumento non è portatore di sviluppo! Assessore, lo dico a lei, che so essere persona a modo, ma se noi non diamo certezza di diritto, se noi non governiamo il territorio uscendo dal vizio delle deroghe, della non regolazione di questo sistema, noi condanniamo la Regione al non sviluppo, perché non ci sarà nessuno che si affiderà a questo tipo di norme che domani possono essere tutte messe in discussione dagli organi che amministrano la giustizia! Noi stiamo dando incertezze agli operatori economici, non stiamo prevedendo strumenti che garantiscono i loro investimenti.

PRESIDENTE. E' stata chiesta la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 5.

(Segue la votazione)

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Uras - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Cossa - De Francisci - Dedoni - Dessì - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Campus - Mulas.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 62

votanti 59

astenuti 3

maggioranza 30

favorevoli 22

contrari 37

(Il Consiglio non approva).

Metto in votazione l'emendamento numero 6. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'articolo 1.

Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Presidente, intervengo sull'articolo 1 e sulla proroga di dodici mesi in esso prevista, cioè la proroga di un anno. Sa qual è il risultato, Assessore, di questa leggina? Durante la pausa pranzo, sono riuscito a contattare, assessore Rassu, tre comuni, tre uffici tecnici…

(Interruzione)

Mi stanno fornendo i dati, glieli farò avere, Presidente. Per Olbia, no. Avrei avuto notizie diverse, probabilmente, perché l'attività edilizia a Olbia è diversa da quella dei comuni che ho interpellato; in questi comuni mi hanno detto che l'attività prevalente, relativa ai progetti di Piano casa, è quella di chiusura di qualche veranda o balcone, mentre presumo che a Olbia ci sia un'attività ben più intensa della sola chiusura di verande e balconi, di qualche seminterrato o sopraelevazione.

Presidente, perché dico questo? Perché vorrei riprendere l'intervento che ho fatto stamattina sulla relazione, al Senato, dell'ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili italiani), in cui vengono messi in evidenza i problemi veri dell'edilizia e dell'urbanistica in Italia, chiaramente anche in Sardegna, e che dà il senso chiarissimo dell'estrema provvisorietà e inconsistenza degli interventi, al di là del dato numerico, legati alla proroga del Piano casa, ai tre anni precedenti e agli ulteriori dodici mesi di proroga.

Vorrei approfittare di questa possibilità di intervento su questo articolo per inserire un argomento nuovo. Prendo atto della presenza dell'assessore Cherchi. Assessore Cherchi, ho richiamato la sua presenza anche stamattina, so che era impegnato in altre riunioni importanti ma, insieme all'assessore Rassu, spero che vogliate prendere in considerazione subito il disegno di legge anti cementificazione e a difesa del territorio agricolo, che è stato presentato e approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta di tre giorni fa.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Presidente, mi giunge un "sms" da Alkatar, con il quale mi chiedono notizie sul Piano casa!

PRESIDENTE. Onorevole Uras, la prego!

URAS (Gruppo Misto). Sono interessati a investire, però vorrebbero capire se siamo disponibili a prorogare il Piano casa per almeno un altro anno dopo questa proroga! Se l'Assessore ci desse garanzie in questo senso, potremmo garantirci qualche miliardo di euro di investimento! Era solo questo, Presidente. Voterò contro.

PRESIDENTE. E' stata chiesta la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 1.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Biancareddu ha votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Cossa - De Francisci - Dedoni - Dessì - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Uras - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Campus - Diana Mario - Mulas.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 62

votanti 58

astenuti 4

maggioranza 30

favorevoli 37

contrari 21

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 2. All'articolo 2 è stato presentato un emendamento.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2 e del relativo emendamento:

Art. 2

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).

Emendamento soppressivo totale Uras - Sechi - Cugusi - Zuncheddu - Cocco - Salis - Mariani

Articolo 2

L'articolo 2 è soppresso. (7))

PRESIDENTE. L'emendamento numero 7, soppressivo totale, automaticamente decade perché la legge ormai è stata già approvata.

Poiché nessuno domanda di parlare sull'articolo 2, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo alla votazione finale della proposta di legge numero 419/A.

Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Comunico al presidente Sanna che ho l'elenco dei comuni di cui prima parlavo, glielo darò, visto che me l'ha chiesto.

Intervengo ancora, mi perdonerete, sulle dichiarazioni del Ministro Catania sul disegno di legge e sulla necessità di contenere il consumo del territorio. Ogni giorno 100 ettari di terreno vanno persi; assessore Rassu, lo dico anche in vista della predisposizione, annunciata dal Presidente della Commissione, della legge urbanistica regionale. In attesa della discussione su questa legge, che è veramente importante per l'urbanistica in Sardegna, a me interessa che rimanga agli atti quella che dovrebbe essere l'indicazione del Consiglio regionale della Sardegna, non credo della Giunta regionale. Ogni giorno 100 ettari di terreno vanno persi, negli ultimi quarant'anni parliamo di una superficie di circa 5 milioni di ettari, siamo passati da un totale di aree coltivate di 18 milioni di ettari a meno di 13; sono dati che devono farci riflettere sul fatto che il problema del consumo del suolo nel nostro paese deve essere una priorità da affrontare e contrastare.

Ho voluto leggere le dichiarazioni perché le considero importanti per il futuro se non vogliamo guardare all'urbanistica con la faccia rivolta all'indietro verso vecchi meccanismi che considerano il cemento e il mattone occasione di sviluppo, quando abbiamo invece percentuali altissime di invenduto nella nuova edilizia, realizzato in questi ultimi anni, anche perché dobbiamo andare velocemente e con determinazione verso un recupero del già costruito e dell'edificato. Per questo motivo, chiaramente, la nostra dichiarazione di voto sull'articolo 2 è di voto contrario.

PRESIDENTE. Ricordo che stiamo votando la legge.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Presidente, questo è un fallimento! Questo provvedimento è fallito prima di essere stato scritto e votato, rappresenta il fallimento di quella maggioranza, lo rappresenta in modo emblematico, voi siete venuti qua per fare questo, ben poca cosa! Andrete via da qua avendo fatto solo questo, cioè ben poca cosa. Voi sapete di essere sconfitti, siete stati sconfitti sul piano culturale, non avete proposto un'idea che avesse, come dire, contenuti di prospettiva per lo sviluppo della nostra Regione. Avete costretto questa Regione a stare dentro i confini limitati del Piano casa che ci avete proposto in proroga anche oggi. E' un fallimento, non annunciato, ormai consumato! E questo fallimento verrà registrato dagli elettori tra qualche mese, quando i partiti, che sono venuti qua con decine di consiglieri regionali, saranno ridotti ai minimi termini, quasi destinati alla scomparsa, quando voi sarete colpiti, perché sarete colpiti, da questo tipo di critica che viene dai cittadini, allora capirete che cosa state consumando oggi!

Se fossi stato in voi, non avrei presentato questa proroga. Ha fatto bene l'Assessore che non l'ha presentata, l'ha presentata e l'ha diretta il Consiglio regionale, in quella parte della maggioranza del Consiglio regionale, e ha fatto bene perché ha capito che insistere su un errore di prospettiva e di governo della nostra economia vuol dire farsi del male, farsi politicamente del male! Purtroppo non avete fatto male solo a voi stessi, avete fatto male anche alla Sardegna e ai sardi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Matteo Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA MATTEO (U.D.C.-FLI). Presidente, esprimo ovviamente il voto favorevole alla proposta di legge e rimando al mittente, quindi al collega Uras, che per ultimo è intervenuto dai banchi dell'opposizione, le considerazioni che ritengo gratuite. Ma più che al mittente, queste considerazioni ritengo che debbano essere divulgate all'opinione pubblica sarda, che già si è fatta un'idea, nella passata legislatura, circa il vostro approccio sull'urbanistica; credo che non ci sia bisogno di fare il bis per voi, per conto vostro.

Noi cerchiamo chiaramente di portare avanti con dedizione e con attenzione ciò che era stato promesso durante la campagna elettorale e cioè ripristinare la legalità nell'urbanistica. Lo faremo a breve con una legge urbanistica, lo stiamo facendo eliminando anche quei lacci e lacciuoli, spesso a senso unico, che avete imposto con le vostre norme, sovente dichiarate anche anticostituzionali, non come il collega Gian Valerio Sanna stamattina diceva: "Verrà nuovamente impugnato". Intanto voglio ricordare a tutti che il Piano casa non è stato mai impugnato, ma sono state impugnate piccole parti insignificanti. Vi state nuovamente attivando a disinformare e lo fate da questi banchi.

Caro Assessore, aspettiamoci un altro tam-tam mediatico nei prossimi giorni, atto e proprio mirato alla disinformazione e a creare panico negli Uffici; ma credo che ormai questa sia una storia vecchia che i sardi hanno già metabolizzato, ovviamente sanno da che parte viene e quindi ha poca credibilità visto soprattutto il passato non tanto remoto.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Lotto per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LOTTO (P.D.). Presidente, intervengo velocissimamente per ribadire la nostra ferma contrarietà a questa proposta di legge e per evidenziare che la stessa previsione di proroga di dodici mesi, e non di alcune settimane o di qualche mese, mette in evidenza il vero obiettivo di questa maggioranza consiliare, cioè rendere permanente un metodo di gestione dell'urbanistica nella nostra Regione che noi non possiamo che respingere con forza.

Bastava che questa maggioranza avesse presentato una proposta di legge che prorogasse di due mesi, tre mesi, e già si capiva che si stava avviando questo periodo (giudicato da noi negativo e da voi positivo, comunque individuato come periodo ben definito e limitato) a conclusione. Così non appare dal contenuto di questa proposta di legge, così non appare da quello che emerge essere la volontà del centrodestra. Bisognerà porvi rimedio alla prossima legislatura.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Presidente, collega Matteo Sanna, la misura di questo provvedimento non è la disinformazione, è la proporzione a enfatizzare, come ha fatto l'assessore Rassu, le 17 mila domande, il successo epocale di questo provvedimento, sapendo che 17 mila domande rappresentano il 2 per cento dell'intero patrimonio immobiliare della Sardegna.

RASSU (P.d.L.), Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica. Settanta comuni, si tratta di una proiezione!

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Saranno quel che saranno! Il 2 per cento, Assessore, dell'intero patrimonio! E' esattamente configurare questo Consiglio e questa maggioranza come una maggioranza di piccoli uomini, di gente senza prospettiva! Spiegheremo alla gente che tutta la vostra visione strategica sta in questo, nel 2 per cento. Sappiamo benissimo che anche noi siamo stati investiti da molte persone interessate da questa proroga ma, facendo questo lavoro, non abbiamo fatto altro che incrementare la cultura dell'egoismo, dell'individualismo, abbiamo rinunciato a guardare lontano.

Ecco perché non abbiamo fatto disinformazione, abbiamo fatto proporzione. Ecco perché ci fa vanto opporci a questo provvedimento e aspettarvi al varco, perché risponderete di queste cose quando si entrerà in campagna elettorale e dovrete dirci quale ricchezza e quale bene avete prodotto in Sardegna tutelando il 2 per cento e sacrificando il 98 per cento di gente che o non ha le possibilità finanziarie o non ha le possibilità urbanistiche o non ha neanche la voglia e la dignità di mettersi a violare le norme come voi le suggerite.

Questa è la realtà! E' per questo che a noi fa onore, nel rispetto del 98 per cento dei sardi, difendere la legalità e dire che questa è la strada sbagliata.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stochino per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STOCHINO (P.d.L.). Presidente, intervengo per dichiarare il mio voto a favore e per esprimere semplicemente una considerazione ai colleghi dell'opposizione in termini di giudizio su questo Piano casa o sul Piano casa in generale, andando a confrontare le opinioni dei loro stessi colleghi di partito, mi riferisco all'onorevole Uras e al rappresentante della Regione Puglia, che è governata, io dico anche bene, da un suo collega di partito, che ha deciso di prorogare il Piano casa fino al 31 dicembre 2013. Non riesco a capire se le dichiarazioni che vengono fatte dagli amici del centrosinistra siano solamente strumentali contro, oppure abbiano una valenza obiettiva sul Piano casa che la Regione Sardegna sta facendo e che io ritengo sia più o meno uguale a tutti gli altri Piani casa che sono stati fatti in tutta Italia.

Anche io, come il collega Sanna, rispedisco al mittente le accuse che ci vengono mosse e vi suggerisco anche di andare a controllare su un bellissimo sito, che si chiama Edilportale, l'elenco di tutti i piani casa predisposti in Italia e i giudizi dei vostri stessi compagni di partito. Mi rivolgo anche a lei, onorevole Salis, alcuni Governi di queste Regioni che hanno prorogato il Piano casa fino al 2013, e lo hanno fatto per tre volte consecutive, sono formati da suoi compagni di partito, ma loro, a differenza vostra, forse si trovano nei banchi della maggioranza piuttosto che in quelli dell'opposizione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAMPUS (Sardegna è già Domani). Presidente, indubbiamente mi fa specie che si sia riaperta questa dialettica nel momento in cui eravamo alla fine; onorevole Sanna, credo che il vecchio detto "il silenzio è d'oro" sia appropriato.

L'intervento del collega Uras era chiaramente provocatorio, però si basava su una realtà di fatto: in questi anni di governo di centrodestra, l'unico atto, se così possiamo definirlo, che ha prodotto veramente degli effetti, e li abbiamo sentiti, anche in termini finanziari, è stato applicare una norma straordinaria discendente da una legge nazionale. Ora, il fatto è quello di inseguire con proroga questa effettiva, reale, esigenza che c'è stata nei territori, senza essere riusciti a metterci nulla di nostro se non qualcosa di deleterio.

Ricordo, visto che ho sentito parlare di ripristinare la legalità, che siete riusciti a scrivere che il recupero dei cosiddetti piani seminterrati può avvenire anche "in assenza di finestre"; ora l'Assessore mi dirà che si parla di seminterrati, quindi si hanno tre pareti interrate e una no, però qua c'è scritto che i seminterrati possono essere abitativi anche se quella parete, non interrata, non ha finestre (pertanto non arriva né aria né luce). Questo lo avete prodotto voi, non la legge nazionale!

A maggior ragione, ribadisco, il silenzio sarebbe stato d'oro!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica.

RASSU (P.d.L.), Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica. Tre secondi! Qualche volta i piccoli uomini, collega Sanna, producono grandi cose, se poi andiamo a vedere la storia, i piccoli amministratori hanno fatto la storia, da Napoleone a Cesare e da Cesare a quant'altri: è una battuta!

Vede, chiunque può su Internet rilevare e farsi stampare i dati relativi al Piano casa, mi dispiace che la discussione sia andata a finire sui numeri, perché non è questo che conta. E' vero che è uno strumento straordinario e chiaramente la straordinarietà di uno strumento diventa efficace quando non si hanno altri strumenti che possano in qualche maniera lenire o risolvere determinate situazioni. Con l'approvazione del Piano paesaggistico, di fatto, perché è inconfutabile questo dato, si sono legati mani e piedi a qualsiasi attività edilizia, e non solo, in tutto il territorio regionale. Ho detto in un'altra occasione che, oltre il 60 per cento del nostro territorio, risulta assoggettato a vincoli regionali e statali. Non si può aprire bocca, questa è la realtà, sinché (e i tempi li conosciamo) non si arriverà alla revisione del Piano paesaggistico regionale, che non vuol dire deregulation, che non vuol dire cementificazione selvaggia, che non vuol dire assolutamente speculazione, ma vorrà dire solamente regole certe, equilibrio, certezza del diritto, e non parole vane.

Onorevole Meloni, non si può dire di non essere contrari alla proroga ma contrari alla legge: che cosa vuol dire questo? Perché non avete il coraggio di dire le cose come stanno? Tutti voi, quasi tutti, dietro le quinte, avete sollecitato la proroga del Piano casa, questa è la realtà! Però qui deve uscire la voce che la sinistra è contro tutto e contro tutti! Non è assolutamente corretto! Questa è una norma che, dal 20 febbraio 2010 al 28 settembre 2012, ha prodotto quasi 19 mila istanze per quanto riguarda settanta comuni; facendo la proiezione sulla totalità dei comuni si arriva a oltre 30 mila istanze, inoltre ha prodotto un volume di interventi, come ho detto poc'anzi, pari attualmente a 357 milioni e, con la proiezione relativa a tutti i comuni, quasi a 576 milioni di investimenti. Questo vuol dire lavoro! Vuol dire dare qualche giornata di sollievo alle famiglie, quelle famiglie che non riescono a campare giornalmente e che, grazie al blocco dell'edilizia, e non solo dell'edilizia, oggi non sanno dove sbattere la testa! Sta qui il problema, vogliamo affrontarlo responsabilmente? Diciamo le cose seriamente e smettiamola di parlare di speculazione e cementificazione! Ampliare del 20 per cento il fabbricato, cioè di 20 metri quadri, di 60 metri cubi, non vuol dire cementificare!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PITTALIS (P.d.L.). L'onorevole Gian Valerio Sanna metteva in evidenza proprio la differenza esistente nella visione in materia urbanistica e di norme edilizie tra la sua parte politica e questa parte politica, lo abbiamo visto anche sul finire della scorsa legislatura quando, sull'urbanistica, sono perfino cadute maggioranze.

Sia pure con le difficoltà di questa maggioranza, noi proviamo a ipotizzare norme che possano in qualche modo non sostenere l'interesse di questa o quella fazione politica quanto l'interesse generale dei sardi, perché vede, onorevole Sanna, la differenza vera è che questa legge e la proroga che oggi andiamo ad approvare non rappresenta l'espressione di un interesse particolare, come hanno rappresentato le intese a cui voi ci avete abituato, ma rappresenta una norma di carattere generale che si rivolge indistintamente a tutti i sardi, non alla speculazione ma semplicemente per salvaguardare l'interesse di chi, proprietario della prima casa, ha necessità di adeguare a standard urbanistici moderni la propria abitazione. Tutto qua!

Questo è il senso anche della proroga, che non abbiamo voluto costruire noi come qualcosa non sentita né avvertita dal sistema economico e produttivo sardo, ce l'hanno chiesto le famiglie, ce l'hanno chiesto gli amministratori, ce l'ha chiesto il sistema delle imprese edilizie, alle quali teniamo ancora perché riteniamo che la grave crisi che imperversa in questo settore non possa non trovare risposta adeguata da parte della politica. Ecco perché convintamente sosteniamo questa proposta di legge.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Valerio Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MELONI VALERIO (P.D.). Mi dispiace contraddire chi ha parlato precedentemente ma questo non è evidentemente un sistema di regole, è l'esatto contrario, cioè un meccanismo che deregolamenta, perché altrimenti avrebbe ragione chi dice o, magari, spera e aspetta che questo sistema di deregolamentazione diventi un sistema ordinario di regole.

Mi sono posto un problema. Doveva essere un provvedimento straordinario, con un inizio e una fine, invece, come tutte le cose precarie e momentanee, è diventato qualcosa che non ha mai una fine. Allora mi chiedo, se si volesse qui dentro pensare di rendere ordinario questo sistema, a che cosa si derogherebbe. A che cosa si farebbe la deroga? Verrebbe male applicarlo in modo ordinario. Questo è un sistema di deroga alle regole, non siamo dentro un sistema di certezza del diritto, è esattamente il contrario! Assessore, se domani il suo Assessorato darà la coerenza al PUC di Buddusò, che cosa accadrà contestualmente? Che vi è uno strumento urbanistico fatto di regole, che è costato un sacco di denari, che lei ha finanziato, di previsioni volumetriche, di standard, tutto quello che sappiamo, e immediatamente dopo vi sarà la possibilità di derogare a quel sistema di regole che darebbero invece certezza del diritto perché frutto di uno studio!

Ma si rende conto, Assessore? Provate a rendere ordinaria questa norma, se ci riuscite; è impossibile! Questa è l'esatta dimostrazione di quanto sbaglia chi afferma che questa è certezza del diritto. Questo è un sistema che, per certi versi, offre un po' di respiro a certe attività di tipo artigianale spicciolo, laddove si può intervenire per un balcone, per una finestra, per un ballatoio o qualcosa del genere, ma offre l'opportunità agli speculatori di demolire completamente palazzine che hanno vincoli in forza di quegli strumenti urbanistici, che sono regole certe, di demolirli, di raddoppiarli con il sistema della premialità volumetrica, di creare disagi dentro quel tessuto urbano, perché raddoppiano le auto, perché raddoppiano le presenze, perché raddoppia il caos, perché mancano gli standard di riferimento! E lei crede veramente che, con la norma sulla monetizzazione dei parcheggi, abbiamo risolto il problema? Guardi, i comuni introitano i danari, ma non sanno dove fare i parcheggi, non sanno dove farli, li devono fare in periferia e quindi il disagio, il caos, resta dentro la città.

Non parlo di ballatoi e di piccoli interventi, parlo di grosse strutture che modificano completamente il tessuto urbano di certe città e, se vogliamo riferirci a una città che io e lei conosciamo bene, la invito a visitare una parte della città che sta dentro un piano particolareggiato che, in questo momento, sta subendo uno stravolgimento, ed è quella…

PRESIDENTE. Onorevole Meloni, il tempo a sua disposizione è terminato.

Passiamo alla votazione finale della legge.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 419/A.

(Segue la votazione)

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Cossa - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Uras - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Campus - Capelli.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 64

votanti 61

astenuti 3

maggioranza 31

favorevoli 39

contrari 22

(Il Consiglio approva).

Discussione e approvazione del disegno di legge: "Disposizioni in materia di funzionamento e organizzazione del Consiglio regionale dell'economia e del lavoro (CREL)" (416), ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento

PRESIDENTE. Il successivo punto all'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge numero 416, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Poiché nessuno è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Art. 1

Modifica dell'articolo 2 della legge regionale
n. 19 del 2000

1. Alla fine del comma 1 dell'articolo 2 della legge regionale 3 novembre 2000, n. 19 (Istituzione del Consiglio regionale dell'economia e del lavoro), è inserito il seguente periodo "Il CREL prosegue la propria attività di ordinaria amministrazione fino all'insediamento dei nuovi componenti.".)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, metto in votazione l'articolo 1.

Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (Sardegna è già Domani). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 1.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Rodin ha votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lotto - Lunesu - Manca - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Randazzo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 63

votanti 61

astenuti 2

maggioranza 31

favorevoli 61

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Disposizioni per il contenimento della spesa
e modifica all'articolo 18 della legge regionale n. 6 del 2004

1. Il gettone di presenza attribuito ai componenti del Consiglio regionale dell'economia e del lavoro (CREL) ivi compreso il Presidente, ai sensi dell'articolo 18, comma 15 ter, della legge regionale 11 maggio 2004, n. 6 (legge finanziaria 2004), introdotto dall'articolo 41, comma 3, lettera b), della legge regionale 21 aprile 2005, n. 7 (legge finanziaria 2005), è ridotto del 10 per cento.

2. Analoga riduzione del 10 per cento è stabilita per la misura del compenso forfettario attribuito al presidente del CREL ai sensi dell'articolo 18, comma 15 bis, della legge regionale n. 6 del 2004, introdotto dall'articolo 41, comma 3, lettera b), della legge regionale n. 7 del 2005, modificato dall'articolo 1, comma 39, della legge regionale 5 marzo 2008, n. 3 (legge finanziaria 2008).

3. Al comma 15 ter dell'articolo 18 della legge regionale n. 6 del 2004 introdotto dall'articolo 41, comma 3, lettera b), della legge regionale n. 7 del 2005, dopo le parole "per la partecipazione alle sedute dell'organismo" è inserito il seguente periodo "e per la partecipazione alle sedute delle commissioni istituite nel rispetto del regolamento interno del medesimo organo.".

4. La Giunta regionale è autorizzata ad adeguare i compensi, le indennità e i rimborsi dei componenti del CREL, ivi compreso il presidente, in corrispondenza a quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale sopravvenuta.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, metto in votazione l'articolo 2.

Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (Sardegna è già Domani). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 2.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Manca ha votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Espa - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lotto - Lunesu - Manca - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Zuncheddu.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 62

votanti 61

astenuti 1

maggioranza 31

favorevoli 61

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3

Modifica all'articolo 4 della legge regionale
n. 19 del 2000

1. Alla fine del comma 4, dell'articolo 4 della legge regionale n. 19 del 2000, è inserito il seguente periodo "Il regolamento può disciplinare la decadenza dei singoli componenti in caso di ripetute assenze ingiustificate.".)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, metto in votazione l'articolo 3.

Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (Sardegna è già Domani). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 3.

(Segue la votazione)

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lotto - Lunesu - Manca - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Randazzo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 64

votanti 62

astenuti 2

maggioranza 32

favorevoli 62

(Il Consiglio approva).

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 416.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Cappai, Contu Felice, Manca, Meloni Valerio e Sanna Gian Valerio hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lotto - Lunesu - Manca - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Zuncheddu.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 63

votanti 62

astenuti 1

maggioranza 32

favorevoli 62

(Il Consiglio approva).

Il Consiglio è riconvocato martedì 27 novembre, alle ore 10.

La seduta è tolta alle ore 17 e 27.