CCCXCV SEDUTA
(ANTIMERIDIANA)
Mercoledì 21 Aprile 1999
Presidenza del Presidente SELIS
indi
del Vicepresidente ZUCCA
La seduta è aperta alle ore 10 e 20.
FRAU, Segretario f.f: dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 31 marzo 1999, che è approvato.
Commemorazione dell'ex consigliere Francesco Milia
PRESIDENTE. Onorevoli colleghe e colleghi, è sempre un momento di tristezza questo rito che ormai spesso siamo portati a compiere per ricordare degli amici e dei colleghi che ci hanno lasciato. Voi sapete che si è spento recentemente, dopo una lunga malattia, l'onorevole Francesco Milia. Era nato ad Ozieri nel 1922 e cominciò la sua vita politica a fianco a Emilio Lussu, avviando così una lunga e coerente militanza nella Sinistra, che lo portò a diventare segretario della Federazione socialista di Nuoro prima e di Sassari dopo. Era diventato consigliere regionale nel '57, per essere poi rieletto nella quarta legislatura dal '61 al '65 sempre per il Partito Socialista; era tornato quindi sui banchi del Consiglio regionale nella sesta legislatura dal '69 al '73 tra le fila del PSIUP.
Radicato profondamente nelle realtà sociali della Sardegna, Milia si è sempre prodigato per il bene di tutte le categorie dei lavoratori, dei contadini, dei minatori, degli artigiani, dei pescatori, come dimostrano numerosi atti legislativi che portano la sua firma.
Nel 1959 era stato tra i firmatari della proposta di legge nazionale sulla riforma dei contratti di pascolo, mentre nelle successive legislature aveva legato il suo nome ad alcune leggi regionali sull'artigianato, a provvedimenti per la zootecnia e per le opere pubbliche.
Uomo di profonda cultura, Milia, per le sue caratteristiche di altruismo e di umanità godeva di profonda stima in tutta l'Isola, unita all'autorevolezza riconosciutagli sia dei compagni di partito, che degli avversari politici.
Ritiratosi dalla politica attiva nel 1986, Ciccio Milia si era dedicato attivamente al volontariato e alla promozione dello sport nel mondo giovanile, lasciando ad uno dei suoi figli, Graziano, attuale sindaco di Quartu, il compito di proseguire l'impegno politico nella nostra società.
Alla famiglia desideriamo esprimere il profondo cordoglio del Consiglio regionale e così pure ai partiti che lo ebbero nelle loro file. Giunga alla famiglia il nostro cordoglio e il mio personale, anche per l'amicizia che molti di noi intrattenevano con lui e intrattengono con i suoi figli. Sospendo la seduta per cinque minuti in segno di lutto.
(La seduta, sospesa alle ore 10 e 33, viene ripresa alle ore 10 e 36)
Discussione degli articoli della proposta di legge Balia - Degortes - Manchinu - Sanna Salvatore - Marteddu: "Modifiche alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (Disciplina del personale regionale e dell'organizzazione degli uffici della Regione), assunzione delle funzioni dei centri di servizi culturali ed altre norme in materia di personale" (429/B Parte seconda)
PRESIDENTE. Se i colleghi prendono posto facciamo il punto sulla situazione. Dicevo che è stato discusso e concluso il dibattito generale, sono stati presentati una molteplicità di emendamenti che poi sono stati rivisti in sede di Commissione; la gran parte, non so se ne è arrivato qualcuno all'ultimo momento se è stato distribuito, quindi credo che possiamo procedere alla votazione al passaggio degli articoli e poi successivamente all'esame degli articoli e degli emendamenti. Informo il Consiglio che nel corso della seduta le votazioni avverranno col procedimento elettronico.
Come voi sapete gli emendamenti a questo provvedimento, a questa proposta di legge sono molteplici, sono quasi un centinaio, la gran parte sono aggregati a pochi articoli, quindi occorrerà un lavoro di reciproca pazienza e attenzione, so che potrò, come al solito, contare sulla collaborazione dell'Aula in questo lavoro sia io, sia i colleghi che si succederanno alla Presidenza.
Metto in votazione il passaggio alla discussione degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.
(E` approvato)
Poiché il titolo è modificato se ne dia lettura.
FRAU, Segretario f.f.:
Titolo
Modifiche alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (Disciplina del personale regionale e dell'organizzazione degli uffici della Regione), assunzione delle funzioni dei centri di servizi culturali ed altre norme in materia di personale
PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare sul Titolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.
(E` approvato)
Capo 1°."Centri di servizi culturali", articolo 15 ter. Se ne dia lettura.
FRAU, Segretario f.f.:
Capo I
Centri di servizi culturali
Art. 15 ter
Assunzione delle funzioni esercitate dai centri di servizi culturali ed inquadramento del relativo personale
1. L'Amministrazione regionale assume ed esercita direttamente, attraverso l'Assessorato competente in materia di pubblica istruzione, le funzioni dei centri per i servizi culturali operanti in Sardegna, attualmente finanziati dalla Regione ai sensi della legge regionale 15 giugno 1978, n. 37, come modificata dall'articolo 58 della legge regionale 22 gennaio 1990, n. 1.
2. Il personale in servizio presso i centri di cui al comma 1 con contratto di lavoro a tempo indeterminato è inquadrato a domanda, da presentarsi nel termine perentorio di 90 giorni, nei ruoli del personale dell'Amministrazione regionale, nel limite dei posti disponibili nella dotazione organica della qualifica di inquadramento. Nel caso in cui le domande superino i posti disponibili, si dà preferenza a coloro che abbiano più a lungo prestato servizio nei centri di cui al comma 1.
3. L'inquadramento è disposto nella qualifica funzionale corrispondente a quella rivestita nell'ente di provenienza, secondo l'allegata tabella A e con il trattamento stipendiale iniziale della qualifica, cui deve aggiungersi, a titolo di assegno personale non riassorbibile, l'eventuale salario di anzianità maturato nell'ente di provenienza.
4. Al personale così inquadrato è inoltre conservata, a titolo di assegno personale riassorbibile, l'eventuale differenza fra il trattamento economico in godimento e quello determinato ai sensi del comma 3.
5. Per ogni fine non retributivo l'anzianità di servizio prestato presso i centri di servizi culturali è valutata per anzianità di servizio nel ruolo regionale.
6. Sino alla data di entrata in vigore della legge di riordino del fondo per l'integrazione del trattamento di quiescenza, di previdenza e di assistenza del personale dipendente dall'Amministrazione regionale, è esclusa l'iscrizione a detto fondo del personale inquadrato ai sensi del presente articolo.
PRESIDENTE. All'articolo 15 ter sono stati presentati sei emendamenti. Se ne dia lettura.
FRAU, Segretario f.f.:
PRESIDENTE. Gli emendamenti possono essere illustrati iniziando dal numero 13 che è presentato dai colleghi Bonesu, Schirru, Busonera. Per illustrare l'emendamento ha facoltà di parlare il consigliere Bonesu.
BONESU (P.S. d'Az.). Presidente, il numero 13 deve intendersi ritirato in quanto sostituito dall'emendamento numero 63, quindi illustro direttamente l'emendamento numero 63.
La Cassa per il Mezzogiorno nel 1972 trasmise alla Regione i centri dei servizi culturali e i centri dei servizi sociali; per i centri di servizi culturali stiamo cercando una soluzione con l'articolo, quindi ci è sembrato che per coerenza di materia, e anche per una certa identità, fino ad un certo punto dei problemi andasse regolata anche la questione dei centri dei servizi sociali che nel 1978 furono delegati, o almeno venne delegata l'erogazione dei contributi ai Comuni che ricevono i fondi ormai conglobati nel finanziamento storico della legge numero 4. Sta di fatto che i Comuni non hanno preso molto a cuore questa questione, perché un Comune ha rinnovato la convenzione con l'EIS(?), l'altro Comune non ha rinnovato nessuna convenzione, continua con una gestione assolutamente anomala.
Ricordo ai colleghi consiglieri che noi abbiamo obblighi con lo Stato in questa materia, che riceviamo un finanziamento statale per questi compiti e quindi abbiamo un obbligo di continuare l'esercizio di un'attività che fra l'altro ha la sua utilità.
L'emendamento si propone di trasferire, eliminando questa fiction della delegazione ai Comuni, questo compito ai Comuni, che sono quelli di Carbonia e Ottana, e di consentire a questi Comuni le modalità organizzative che preferiscono, o la convenzione, o l'assorbimento del personale nei ruoli comunali.
Problema di spesa non c'è, perché come dicevo i Comuni ricevono già il finanziamento con la legge numero 4, quindi si tratta di dare regolarità amministrativa a questa vicenda che ci vede in un certo senso non rispettosi degli impegni che abbiamo preso con lo Stato.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione per illustrare gli emendamenti numero 48 e numero 49.
LODDO (Gruppo Misto), Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione. L'emendamento numero 48 e l'emendamento numero 49 presentano alcune variazioni tecniche alla legge regionale numero 31, che è stata approvata nello scorso mese di ottobre.
In particolare l'emendamento numero 48 colma una lacuna che non era prevista nella legge numero 31 per quanto riguarda l'applicazione delle sanzioni amministrative. Quindi l'emendamento numero 48 prevede l'inserimento delle parole "ivi compresa l'applicazione di sanzioni amministrative" dopo il comma 3 dell'articolo 8 della legge numero 31. Nella seconda parte dell'emendamento si prevede anche che tra le materie di competenza del direttore dei servizi vi sia quella di ricevere i rapporti sulla violazione delle disposizioni per le quali è prevista una sanzione amministrativa, e di dirigere le attività, che sono conseguenti a questo, di accertamento, contestazione e notifica delle medesime.
Il 49 poi è soltanto una variazione di tipo verbale, si sostituiscono nella prima parte dell'emendamento la parola "individuazione" con la parola "quantificazione", e nella seconda parte dell'emendamento le parole "gestione" con la parola "variazione". Si tratta quindi soltanto di emendamenti tecnici, che mirano a coprire delle lacune che erano presenti nella legge regionale numero 31.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il consigliere Pittalis per illustrare l'emendamento 80.
PITTALIS (F.I.). Questo emendamento colma una lacuna, perché nel piano per la psichiatria non viene riconosciuta la figura degli operatori impegnati nelle funzioni di animatore e di educatore presso le strutture pubbliche, soprattutto per quanto riguarda l'attuazione dei piani di assistenza dei malati di mente, nonostante detti operatori abbiano di fatto esercitato tali funzioni.
Non sono state attivate, ai sensi della legge 47 del '79, le convenzioni dei corsi formativi previsti appunto da detta legge da parte delle aziende U.S.L. con le università, e questo ha determinato una sorta di situazione anomala che alcuni operatori del settore non trovano alcun inquadramento, nonostante prestino attività con detta funzione per le aziende sanitarie locali.
Quindi si tratta di porre rimedio ad una carenza, direi anche ad un'ingiustizia, che riguarda un gruppo di operatori impegnati in questo delicato settore e consentire loro, ma soprattutto consentire alle aziende sanitarie che abbiano carenze di organico di poter inquadrare nella qualifica sesta con profilo professionale di animatore o di educatore del ruolo organico delle aziende sanitarie di appartenenza, detti operatori.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il consigliere Aresu per illustrare l'emendamento numero 87.
ARESU (Gruppo Misto). Signor Presidente, si dà per illustrato e chiedo il voto segreto sull'emendamento numero 87.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Commissione sugli emendamenti ha facoltà di parlare la consigliera Schirru, relatrice.
SCHIRRU (Progr.Fed.), relatrice. L'emendamento 13 è stato ritirato e per l'emendamento 63 si esprime parere favorevole. Il parere è favorevole anche per gli emendamenti numero 48 e 49 perché si tratta di emendamenti tecnici, così come ha esposto l'Assessore.
Per quanto riguarda invece l'emendamento numero 80, la Commissione l'ha ritenuto inammissibile perché le aziende sanitarie locali hanno una loro autonomia e definiscono intanto autonomamente gli organici, e comunque è una materia che va vista all'interno della programmazione sanitaria.
Quindi è una materia non attinente con le questioni del personale dell'amministrazione regionale e per informazione penso che attualmente gli educatori, che sono inseriti nelle strutture di assistenza delle aziende sanitarie locali, abbiano già un loro profilo professionale e anche una loro qualifica, infatti dalle informazioni che ho io sono state collocate al sesto livello.
L'emendamento numero 87 non si accoglie in quanto prevede una nuova forma di mobilità di personale, che è in inquadrato nella settimana qualifica con titoli eccetera, che però ha già usufruito nel tempo di una mobilità ed è un problema comunque rimandato alla nuova contrattazione che è in atto, per cui non si accoglie.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione.
LODDO (Gruppo Misto), Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione. Si confermano integralmente le motivazioni e le considerazioni già fatte dal relatore. Per quanto riguarda l'emendamento 13 è sostituito dall'emendamento 63, che si accoglie, sugli emendamenti 48 e 49 essendo presentati dalla Giunta non si può che esprimere parere favorevole.
Per quanto riguarda l'emendamento 80 si ritengono perfettamente congrue le valutazioni fatte dal relatore, in particolare per quanto concerne l'inammissibilità dell'emendamento in quanto concerne personale A.S.L., e come è noto le aziende sanitarie locali hanno una propria autonomia e non possiamo entrare nel merito della definizione degli organici della medesima che sono riservati poi alla contrattazione interna alle A.S.L.; naturalmente si apprezzano le migliori intenzioni dei proponenti, ma non si può accogliere.
Lo stesso discorso vale per l'emendamento numero 87, si tratta di personale che per il fatto di essere in servizio da almeno dieci anni all'interno dell'amministrazione regionale, ha già usufruito della mobilità verticale di cui alla legge 24, per cui ci troveremo di fronte a personale che usufruirebbe per effetto di questo emendamento di una doppia mobilità verticale, si tratterebbe cioè di personale che, entrato in amministrazione regionale in sesta, si trova per effetto di questa doppia mobilità in ottava. Il parere della Giunta è negativo.
PRESIDENTE. E' aperta la discussione sull'articolo e sugli emendamenti. Ha domandato di parlare il consigliere Bertolotti. Ne ha facoltà.
BERTOLOTTI (F.I.). Signor Presidente, vorrei solo rilevare come nell'ambito di tutto il pacchetto legato a queste norme del personale, questa sia una evidente contraddizione sulla politica che stiamo portando avanti. Da una parte infatti impediamo a lavoratori regionali di rimanere nei ruoli e nelle funzioni che sono della Regione, dall'altra ci stiamo accollando personale, oneri e funzioni che non fanno capo alla Regione, ma probabilmente col solo e unico intento di portare dentro la Regione dipendenti che forse sono un po' catalogati.
Sarebbe stato molto più completo e più utile avere a fianco a questa norma l'elenco delle persone che saranno beneficiate da questo articolo di questa legge.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis. Ne ha facoltà.
PITTALIS (F.I.). Per la verità sono molto sorpreso che si pongano questioni formali in relazione ad alcuni emendamenti che con il testo che stiamo discutendo mi pare si pongano in assoluta coerenza, tenuto conto che si pretende di sanare tutta una serie di situazioni in questa sorta di provvedimento omnibus, che contiene un po' di tutto, e mi meraviglia che l'Assessore Loddo, che proprio viene dall'Ogliastra, e che il problema riguarda in particolare una questione sollevata dalla stessa Azienda Sanitaria di Lanusei e delle case famiglia che riguardano il Comune di Lotzorai ed altri comuni compresi nell'Azienda Sanitaria Locale di Lanusei, non abbia sensibilità per questo problema. Ne risponderà l'assessore Loddo anche perché proviene da quel territorio, saprà dare le stesse giustificazioni che ha dato oggi in Aula. Perché questi signori, che di fatto operano da ormai più di quindici anni, non hanno potuto trovare riconoscimento nel piano per la psichiatria perché lo stesso assessore Fadda, gli stessi dirigenti delle aziende sanitarie, hanno legittimamente detto che non potevano essere ricompresi se prima non veniva loro riconosciuto uno status con legge regionale.
Oggi si pretende di far carico all'assessore Fadda di un problema che non è suo. Si pretende di far carico alle aziende sanitarie di un problema che non è loro, ma che è un problema di sistemazione, perché non si chiede il riconoscimento del posto di lavoro, loro già lavorano, c'è un rapporto, lo svolgimento di mansioni di fatto, che è quella di operatori impegnati nelle funzioni di animatore ed educatore per l'attuazione dei piani di assistenza dei malati di mente.
Questo emendamento non comporta alcun onere economico aggiuntivo, non comporta alcuna invasione nella sfera delle competenze delle aziende sanitarie, è una sollecitazione, venuta proprio dalle aziende sanitarie interessate, perché non possono altrimenti provvedere ad un inquadramento al riconoscimento di diritto di quelle che sono mansioni ormai da quindici anni svolte di fatto.
Si tratta soltanto di dare legalità ad una situazione di fatto esistente. Non si capisce la ragione di una avversione per questo provvedimento, che non comporta alcun onere di natura aggiuntiva per l'amministrazione regionale e non comporta l'invasione di sfera di competenza delle aziende locali.
Per la verità debbo riconoscere che nel corso di un incontro avuto con l'assessore Fadda, lo stesso rappresentò il problema ritenendo che era assolutamente necessario un riconoscimento di questo status prima in legge, non potendo altrimenti essere inseriti come figure nel piano per la psichiatria. Allora delle due l'una.
Invito qui la Giunta ad assumere una posizione unitaria ed invito anche la relatrice ad una valutazione, se poi è necessario riformulare l'emendamento, ma mi pare che se andiamo a vedere tutte le situazioni che andremo ad esaminare, questo mi pare veramente un caso che grida rispetto ad altre situazioni che verranno portate in aula.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bonesu. Ne ha facoltà.
BONESU (P.S.d'Az.). Le osservazioni del collega Bertolotti sull'articolo mi sembrano veramente fuori luogo, perché non si sta immettendo in ruoli regionali personale che non è regionale.
Ricordo che ci sono sentenze a Magistratura che hanno dichiarato che questo personale è regionale, tanto che la Regione, per il mancato pagamento dei contributi previdenziali per questo personale, ha subìto pignoramenti e ha provveduto al pagamento a seguito di pignoramento.
Questo personale è entrato in Regione, e soprattutto vi è entrato direttamente, a seguito dei provvedimenti che sono stati assunti a partire dal 1972, perché si tratta di un'attività trasferita dalla Cassa per il Mezzogiorno, per cui la Regione riceve finanziamenti dello Stato.
Si è creata una situazione che la Regione non ha rinnovato le convenzioni, provvede al pagamento direttamente in persona dei direttori dei centri, quindi si è creato un rapporto pressoché diretto fra la Regione e i dipendenti, e perlomeno tale è stato dichiarato dalla Magistratura.
Quindi non si sta immettendo nessuno; si sta riconoscendo una situazione di fatto che finora, proprio per il mancato riconoscimento, ha portato la Regione sulle prime pagine dei giornali, con figuracce di vedere i beni regionali pignorati come qualunque datore di lavoro che non paga i contributi ai lavoratori.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Macciotta. Ne ha facoltà.
MACCIOTTA (Gruppo Misto). Signor Presidente, penso che sia dovuta una risposta all'intervento dell'onorevole Pittalis in merito all'emendamento da lui presentato; vorrei contribuire positivamente, nel senso di chiedermi: questi lavoratori attualmente sono assunti nell'organico delle aziende sanitarie locali con che qualifica? Perché questo è il punto che mi lascia un po' perplesso.
La nostra legge regionale 31, come è noto, non disciplina il settore sanitario. Il settore sanitario è ancora in parte regolato dalla legge 761, ma soprattutto, qui, trattandosi di rapporti di lavoro, questi rapporti dovrebbero essere discussi e previsti in sede contrattuale.
Il contratto di questo personale è stato rinnovato da poco; ritengo che il problema fosse in quella sede da porre, perché qui i problemi sono due: che ci siano i posti in organico corrispondenti nella ASL, corrispondenti anche come profili professionali, e la competenza legislativa - come potrebbe essere questo provvedimento che abbiamo ora in discussione - per porre questa questione, perché è tutta una serie di emendamenti di cui ne vedremo in cui questa giornata a decine, che pervicacemente portano il problema del passaggio di qualifica, o dell'inserimento, in base alla legge, quando non è in base alla legge ma in base al contratto che questi problemi possono essere affrontati e risolti.
Questo è il mio modesto parere, ma volevo far chiarezza, se possibile.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare, metto in votazione l'articolo 15 ter. Chi lo approva alzi la mano.
(E` approvato)
Ricordo che l'emendamento numero 13 è stato ritirato.
Metto in votazione l'emendamento numero 63. Chi lo approva alzi la mano.
(E` approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 48. Chi lo approva alzi la mano.
(E` approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 49. Chi lo approva alzi la mano.
(E` approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 80. Chi lo approva alzi la mano (Viene richiesta la controprova). Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Votazione a scrutinio segreto
PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 87.
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
Presenti 57
Votanti 56
Astenuti 1
Maggioranza 29
Favorevoli 39
Contrari 17
(Il Consiglio approva).
(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Amadu - Balia - Balletto - Berria - Bertolotti - Biancareddu - Biggio - Bonesu - Busonera - Cadoni - Casu - Cherchi - Concas - Cucca - Cugini - Degortes - Dettori Ivana - Diana - Fadda - Falconi - Ferrari - Fois Paolo - Frau - Ghirra - Giagu - Giordo - La Rosa - Ladu - Lippi - Locci - Loddo - Lombardo - Lorenzoni - Macciotta - Manchinu - Marracini - Marrocu - Marteddu - Masala - Montis - Murgia - Obino - Onida - Oppia - Petrini - Piras - Pirastu - Pittalis - Sanna Giacomo - Sanna Salvatore - Sanna Nivoli - Sassu - Schirru - Usai Edoardo - Usai Pietro - Vassallo.
Si è astenuto: il Presidente Selis.)
Capo secondo, articolo 15 quater. Se ne dia lettura.
PIRAS, Segretario:
Capo II
Modifiche alla legge regionale
13 novembre 1998, n. 31
Art. 15 quater
Trasferimento a diversa funzione dirigenziale
1. All'inizio del comma 8 dell'articolo 40 della legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (Disciplina del personale regionale e dell'organizzazione degli uffici della Regione), sono inserite le parole: "Nel caso in cui sussistano motivate ragioni, attinenti esclusivamente ad esigenze di ottimale utilizzazione delle competenze professionali dei dirigenti, in relazione a misure di riorganizzazione degli uffici la cui attuazione non possa essere differita fino alla ordinaria scadenza degli incarichi dirigenziali,".
PRESIDENTE. A questo articolo sono stati presentati degli emendamenti. Se ne dia lettura.
PIRAS, Segretario:
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il consigliere Macciotta per illustrare l'emendamento numero 35.
MACCIOTTA (Gruppo Misto). Signor Presidente, è un emendamento tecnico in quanto c'era stato un errore nella definizione dell'articolo, quando recita all'inizio del comma 8 "dell'articolo 40 della legge numero 31" è un riferimento errato per un errore di stampa, e si riferiva anziché all'articolo 40, all'articolo 28.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il consigliere Lorenzoni per illustrare l'emendamento numero 44.
LORENZONI (Popolari). Con questo emendamento si tende a far sì che le competenze dell'articolo 77 della legge 31 siano estese oltre che ai dipendenti dell'amministrazione regionale anche ai dipendenti degli enti.
Presidenza del vicepresidente Zucca
PRESIDENTE. L'emendamento numero 9 è stato ritirato.
Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare la consigliera Schirru, relatore.
SCHIRRU (Progr. Fed.), relatore. Si esprime parere favorevole sull'emendamento 35 perché si tratta di un emendamento tecnico. Sull'emendamento 44 il parere è sfavorevole in quanto, e questa è una materia che è stata discussa anche con l'approvazione della 31, in cui non si è ritenuto utile estendere agli enti i criteri previsti dalla legge per l'inquadramento e formazione della dirigenza, in quanto gli enti a suo tempo hanno fatto i concorsi e hanno adempiuto già a tutte le modalità previste per la formazione della dirigenza.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione.
LODDO (Gruppo Misto), Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione. Non posso innanzitutto non esprimere tutto il mio disappunto per quanto è accaduto con l'emendamento numero 87, perché a questo punto ritengo che la legge sarà rinviata dal Governo e che quindi stiamo soltanto perdendo tempo, perché non è pensabile che il personale regionale possa godere, per effetto della legge, di due consecutive mobilità senza che sia intervenuta in nessuna forma la verifica della capacità professionale, delle attitudini e quanto è previsto nella legge 31.
Quindi ritengo che l'approvazione dell'emendamento 87 squalifichi interamente una legge che abbiamo fatto appena cinque mesi fa.
Per quanto riguarda l'emendamento numero 35, si tratta di una norma tecnica, e si esprime parere favorevole. Per quanto riguarda l'emendamento numero 44, la ratio con la quale era stato predisposto il comma 2 dell'articolo 77 era quello di garantire all'Amministrazione, al ruolo unico regionale, la possibilità di avere dei dirigenti in quanto solo l'Amministrazione regionale era sprovvista di dirigenti, mentre gli enti avevano già i propri. E quindi, in sede di prima applicazione, si riteneva non opportuno applicare la norma relativa alla formazione della graduatoria dei dirigenti anche agli enti; introducendo in questo emendamento le parole "dipendenti dell'Amministrazione e degli enti" si estendono gli effetti del comma 2 anche agli enti, cioè cade il principio per cui era stato fatto lo stesso comma 2 dell'articolo 77, che era quello di garantire all'amministrazione regionale di avere dei dirigenti all'interno dell'amministrazione. Non si può che esprimere, naturalmente, parere negativo.
PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare, metto in votazione l'emendamento numero 35. Chi lo approva alzi la mano.
(E` approvato)
Metto in votazione l'articolo 15 quater. Chi lo approva alzi la mano.
(E` approvato)
Metto in votazione l'emendamento aggiuntivo 44, sul quale c'è il parere negativo della Giunta e del relatore. Chi lo approva alzi la mano (Viene richiesta la controprova). Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Si dia lettura dell'articolo 15 quinquies.
PIRAS, Segretario:
Art. 15 quinquies
Comandi di personale
1. Il comma 4 dell'articolo 40 della legge regionale n. 31 del 1998 è sostituito dal seguente:
"4. Ai comandi in atto, che non sono computati nella determinazione dei limiti numerici stabiliti dal presente articolo, si applica il limite di durata previsto dai commi 1 e 2; i comandi che abbiano già superato tale limite cessano al 31 dicembre 1999."
PRESIDENTE. A questo articolo sono stati presentati gli emendamenti aggiuntivi numero 58, 64, 73 e 77. Se ne dia lettura.
PIRAS, Segretario:
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare la consigliera Schirru per illustrare gli emendamenti numero 58 e 64.
SCHIRRU (Progr. Fed.), relatore. Si tratta di introdurre, in deroga al comma 1 dell'articolo 41 della legge 31, il distacco per personale dell'amministrazione degli enti che è stato distaccato per interventi di formazione previsti da una legge specifica, e soprattutto per l'intervento di programmi operativi siglati tra la Regione Sicilia e la Regione Sardegna.
L'emendamento numero 58 è stato sostituito dall'emendamento numero 64, comunque le argomentazioni sono quelle che ho già illustrato.
PRESIDENTE. Quindi l'emendamento numero 58 deve intendersi ritirato?
SCHIRRU (Progr. Fed.). Sì.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il consigliere Bertolotti per illustrare gli emendamenti numero 73 e 77.
BERTOLOTTI (F.I.). Si tratta di uniformare la normativa fra i distacchi e i comandi a un'unica logica, attestato che invece nel provvedimento di legge viene indicata soltanto il riferimento esclusivamente ai comandi. E` una questione di equiparazione di situazioni analoghe che sono presenti nell'amministrazione regionale.
L'emendamento numero 77 era stato presentato sulla legge rinviata che, visti gli orientamenti dell'Aula, era stato richiesto di spostarlo su questo articolato, io lo sto riproponendo sperando che non si cambi parere su quanto stabilito precedentemente.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti numero 73 e 77, ha facoltà di parlare la consigliera Schirru, relatrice.
SCHIRRU (Progr. Fed.), relatrice. L'emendamento numero 73 è improponibile in quanto la questione dei distacchi e dei comandi sono stati già previsti in altri provvedimenti che abbiamo visto questi giorni, e soprattutto invece il comma 3 all'articolo 41 è superfluo perché è già previsto dalla stessa legge numero 31. Quindi non si accoglie.
Per l'emendamento numero 77 valgono le stesse considerazioni fatte precedentemente.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione.
LODDO (Gruppo Misto), Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione. Sull'emendamento numero 64 si esprime parere favorevole perché copre un vuoto legislativo relativo soprattutto agli accordi fra Regioni, nella fattispecie si pensa al Consorzio Interregionale per la formazione di divulgatori agricoli presso il quale, per effetto di una legge, è obbligatorio consentire il distacco.
Mentre invece, per quanto riguarda l'emendamento numero 73, si esprime parere negativo per due ragioni: la prima, perché la Giunta lo ritiene improponibile in quanto proprio ieri ha deciso su un analogo emendamento e non si capisce come si possano fare due norme diverse a distanza di 24 ore; la seconda ragione è legata al fatto che, con l'articolo 41 comma 2° della legge numero 31, si stabilisce che i distacchi in atto cessano al novantesimo giorno dell'entrata in vigore della presente legge. Approvando questo emendamento l'istituto del distacco cesserebbe a partire dal primo gennaio 2000, non si capisce per quale ragione si debba modificare, almeno non l'ha capito la Giunta, per quale ragione si debba modificare una norma di legge che è già stata approvata da quest'Aula. Quindi lo si ritiene superfluo, non lo si può far durare fino al primo gennaio 2000, in contraddizione aperta con la "31", che è stata appena approvata.
Per quanto riguarda l'emendamento numero 77 si esprimono le stesse ragioni, perché si prorogano al 31 dicembre 1999 i comandi e i distacchi in eccezione, come dicevamo, di quanto previsto dalla legge "31", e non se ne capiscono le ragioni. Quindi parere negativo sugli emendamenti "73" e "77", parere positivo sull'emendamento numero 64.
PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare, metto in votazione l'articolo 15 quinquies. Chi lo approva alzi la mano.
(E` approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 64, sul quale, ricordo, c'è il parere positivo sia della Giunta che del relatore. Chi lo approva alzi la mano.
(E` approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 73. Ha domandato di parlare il consigliere Bertolotti. Ne ha facoltà.
BERTOLOTTI (F.I.). Chiedo la votazione a scrutinio segreto sia sull'emendamento numero 73 che sull'emendamento numero 77.
Mi consenta un breve commento alle dichiarazioni di improponibilità fatte dal relatore in quest'aula. Credo che questi quattro provvedimenti di legge siano tutti quanti in difformità dalle norme che abbiamo approvato nel novembre, se no non sarebbero collegati e non sarebbero stati fatti per risolvere situazioni particolari.
Faccio presente che sul discorso legato ai distacchi c'è una norma che era contenuta nell'ex P.L. 27 che in alcune situazioni crea delle situazioni di sospensione dei provvedimenti dei distacchi, quindi questo emendamento si riferisce esclusivamente ad evitare una situazione di difformità che si creerà nei prossimi mesi in questa amministrazione.
PRESIDENTE. Mi fanno notare, onorevole Bertolotti, che laddove venga approvato l'emendamento numero 73, l'emendamento numero 77 potrebbe decadere.
Votazione a scrutinio segreto
PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 73 all'articolo 15 quinquies.
Risultato della votazione
Presenti 33
Votanti 33
Maggioranza 17
Favorevoli 3
Contrari 30
(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Aresu - Balia - Berria - Bertolotti - Bonesu - Busonera - Cherchi - Concas - Cucca - Cugini - Dettori Ivana - Diana - Falconi - Ferrari - Ghirra - Giagu - La Rosa - Loddo - Lorenzoni - Macciotta - Manchinu - Marrocu - Marteddu - Obino - Petrini - Piras - Sanna Giacomo - Sanna Salvatore - Sassu - Schirru - Tunis Gianfranco - Vassallo - Zucca.)
Non comunico i risultati della votazione nulla, perché i risultati del nulla sono nulla; aggiorno la seduta per mancanza di numero legale alle ore 12 e 30.
(La seduta, sospesa alle ore 11 e 26, viene ripresa alle ore 12 e 36)
PRESIDENTE. Ricordo all'Aula che avevamo interrotto al punto in cui il Consiglio doveva votare a scrutinio segreto, col sistema elettronico, sull'emendamento all'articolo 15 quinquies che porta il numero 73. Dobbiamo ripetere la votazione essendo trascorsi i termini dati, quindi prego i colleghi di prendere posto e di prepararsi alla votazione.
Ha facoltà di parlare il consigliere Bertolotti.
BERTOLOTTI (F.I.). Volevo reiterare la richiesta della votazione a scrutinio segreto.
Votazione a scrutinio segreto
PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto con procedimento elettronico dell'emendamento numero 73 all'articolo 15 quinquies.
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione ricordando, per evitare equivoci, che il consigliere Pietrino Fois è assente per congedo:
Presenti 40
Votanti 39
Astenuti 1
Maggioranza 20
Favorevoli 6
Contrari 33
(Il Consiglio non approva)
(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Amadu - Aresu - Balia - Berria - Bertolotti - Bonesu - Busonera - Cherchi - Concas - Cucca - Cugini - Degortes - Deiana - Dettori Bruno - Dettori Ivana - Diana - Fadda - Falconi - Ferrari - Fois Paolo - Ghirra - Giagu - La Rosa - Loddo - Lorenzoni - Macciotta - Manchinu - Marrocu - Montis - Murgia - Obino - Onida - Piras - Sanna Salvatore - Schirru - Secci - Serrenti - Usai Pietro - Zucca.
Si è astenuto il consigliere: Liori.)
Votazione a scrutinio segreto
PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto con procedimento elettronico dell'emendamento all'articolo 15 quinquies numero 77.
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
Presenti 45
Votanti 45
Maggioranza 23
Favorevoli 8
Contrari 37
(Il Consiglio non approva)
(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Aresu - Balia - Berria - Bertolotti - Boero - Bonesu - Busonera - Cadoni - Cherchi - Concas - Cucca - Cugini - Degortes - Deiana - Dettori Bruno - Dettori Ivana - Diana - Fadda - Falconi - Fantola - Ferrari - Fois Paolo - Frau - Ghirra - Giagu - La Rosa - Lippi - Loddo - Lorenzoni - Macciotta - Manchinu - Marrocu - Montis - Murgia - Obino - Onida - Piras - Sanna Salvatore - Sassu - Schirru - Secci - Serrenti - Usai Pietro - Vassallo - Zucca.)
Passiamo all'articolo 15 sexies. Se ne dia lettura.
PIRAS, Segretario:
Art. 15 sexies
Modalità di accesso
1. Alla lettera b) del comma 1 dell'articolo 52 della legge regionale n. 31 del 1998 sono aggiunte in fine le seguenti parole: "è in facoltà dell'Amministrazione e degli enti, per l'assunzione in profili che richiedono il possesso di specifici requisiti di professionalità, deliberare motivatamente il ricorso al concorso pubblico, limitando l'accesso al concorso a coloro che siano in possesso, oltre che del requisito della scuola dell'obbligo, anche degli ulteriori specifici requisiti attinenti al profilo professionale del personale da assumere;".
2. All'inizio del comma 4 del medesimo articolo sono inserite le parole: "Nel rispetto del principio di contrattualizzazione della disciplina del rapporto di lavoro pubblico,".
PRESIDENTE. All'articolo 15 sexies sono stati presentati i seguenti emendamenti 74 soppressivo totale, 10 aggiuntivo, 14 aggiuntivo, 15 aggiuntivo, 19 aggiuntivo, 20 aggiuntivo, 21 aggiuntivo, 37 aggiuntivo, 40 aggiuntivo, 50 aggiuntivo, 51 aggiuntivo, 52 aggiuntivo, 53 aggiuntivo, 65 aggiuntivo, 75 aggiuntivo, 76 aggiuntivo.
E` stato aggiunto anche il 41 aggiuntivo, che è stato spostato da un'altra collocazione che aveva perché è più logico che sia un emendamento relativo a questo articolo, anziché al 15 undecies. Si dia lettura degli emendamenti.
PIRAS, Segretario:
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il consigliere Pittalis.
PITTALIS (F.I.). Presidente, siccome come lei ha ricordato è una serie numerosa di emendamenti, la preghiera è di leggere integralmente il testo dell'emendamento, perché per la chiarezza il collega Piras la sta già assicurando.
PRESIDENTE. Si dia lettura integrale degli emendamenti.
(Viene data lettura integrale degli emendamenti.)
PRESIDENTE. Per illustrare l'emendamento numero 74 ha facoltà di parlare il consigliere Bertolotti.
BERTOLOTTI (F.I.). Con l'emendamento 74 proponiamo l'abolizione dell'articolo 15 sexies, ritenendo che quanto in esso contenuto sia quanto di più ambiguo esista in questo complesso di norme che stiamo esaminando in quest'Aula. E` una norma ambigua, fautrice in futuro di situazioni di estrema disparità perché non dà alcuna certezza di nessun genere, è in deroga all'articolo 52, secondo il criterio della collega relatrice dovrebbe essere non ricevibile, secondo quello che è il giudizio che sta esprimendo su tutti quanti gli emendamenti che l'opposizione sta facendo, in questo caso dovrebbe essere questo articolo non proponibile in quest'ambito di proposta di legge; deroga l'articolo 52 della legge 31, e non una deroga, una tantum che consenta una sistemazione definiva e di fatto a situazioni che sono create, ma è una deroga che si protrarrà nel futuro e che quindi creerà ulteriori situazioni di disparità e di trattamento nella gestione del personale e che come tale non la possiamo accettare.
Inoltre è una norma che viola le norme sul collocamento e, come tale, potrebbe inficiare ed essere motivo di rilievo da parte del Governo, per cui l'emendamento 74 tende proprio ad abolire un dispositivo, o meglio, a chiedere la soppressione di un dispositivo che può creare sicuramente notevoli problemi sia nell'ambito del personale, ma anche alla possibilità che questo testo di legge possa essere approvato dal Governo.
PRESIDENTE. Poiché non è presente il presentatore dell'emendamento numero 10, l'emendamento si dà per illustrato.
Per illustrare l'emendamento numero 14, che è perfettamente coincidente anche nella forma all'emendamento numero 40, ha facoltà di parlare consigliere Diana.
DIANA (Progr.Fed.). E` coincidente in parte, mi preme farlo presente.
PRESIDENTE. Quindi coincidono per una parte?
DIANA (Progr.Fed.). Sì, invece per una parte non coincide. Lo illustro brevemente; con questo emendamento abbiamo inteso sottoporre all'attenzione dell'Aula un problema che ci sembra rilevante. In Sardegna esiste una scuola per la formazione di operatori della pubblica amministrazione, che è sostenuta fra l'altro dall'amministrazione regionale, e che provvede a formare operatori che, con un diploma universitario, dovrebbero trovare sbocco nelle pubbliche amministrazioni.
Risulta tuttavia che nessuna pubblica amministrazione fino ad ora abbia avuto la possibilità di far accedere queste persone che vengono formate con corsi universitari, con diplomi universitari nei loro organici. Il problema è semplicemente questo, per il resto credo che l'emendamento si illustri da sé.
PRESIDENTE. Per illustrare l'emendamento numero 15 ha facoltà di parlare il consigliere Lippi.
LIPPI (F.I.). Si dà per illustrato.
PRESIDENTE. Per illustrare l'emendamento numero 19 ha facoltà di parlare il consigliere Cugini.
CUGINI (Progr. Fed.). Si dà per illustrato.
PRESIDENTE. L'emendamento numero 20 si dà per illustrato.
Per illustrare l'emendamento numero 21 ha facoltà di parlare la consigliera Schirru.
SCHIRRU (Progr. Fed.), relatore. Si dà per illustrato.
PRESIDENTE. Uno dei presentatori dell'emendamento numero 37 ha facoltà di illustrarlo.
AMADU (Gruppo Misto). Si dà per illustrato.
PRESIDENTE. Uno dei presentatori dell'emendamento numero 40 aggiuntivo, che era in gran parte coincidente col 14 già illustrato, ha facoltà di illustrarlo.
BIANCAREDDU (F.I.). Si dà per illustrato.
PRESIDENTE. Per illustrare gli emendamenti numero 50, 51, 52 e 53 ha facoltà di parlare l'Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione.
LODDO (Gruppo Misto), Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione. Sia l'emendamento 50 che l'emendamento 51 prevedono che nelle more nella riorganizzazione dei servizi rimangano vigenti le norme precedenti: nell'emendamento 50 è previsto per gli enti e nell'emendamento 51 è previsto anche per l'amministrazione regionale.
Per la verità per gli enti l'Assessorato e la Giunta hanno già fatto una direttiva applicativa in questo senso; questo emendamento si limita a rafforzare il senso di quella direttiva, estendendo le norme precedenti nelle more della riorganizzazione dei servizi ai dipendenti che sono preposti alle strutture organizzative dell'amministrazione.
L'emendamento numero 52 è puramente tecnico, perché prevede che nell'articolo 54 al comma 6 si sopprimano le parole "comandati o distaccati", che è stata probabilmente un'incertezza di scrittura all'atto in cui è stato comunicato all'aula il testo della legge, perché i comandi e i distacchi sono già disciplinati diversamente da altro articolo di legge, quindi non è necessario inserirlo in questo punto.
L'emendamento numero 53 infine concerne una fattispecie che si è verificata e che non era prevedibile all'atto della promulgazione e della emanazione della 31, perché si è verificato il caso che all'interno del Corpo forestale non vi siano sufficienti dirigenti che possano ricoprire gli incarichi di coordinatore di servizio degli Ispettorati forestali dislocati nel territorio regionale. Poiché la legge 26 stabilisce che i dirigenti del Corpo siano del Corpo, quindi non possono essere quei servizi ricoperti con altri dirigenti, che pure risultano presenti all'interno dell'Amministrazione regionale proprio perché non fanno parte del Corpo forestale. Quindi con questo emendamento si dice praticamente che in caso di carenza di dirigenti appartenenti al Corpo forestale e fino all'espletamento dei relativi concorsi le funzioni di direttore di servizio o di dirigente di servizio del Corpo forestale sono svolte da funzionari che appartengono al Corpo medesimo. Quindi è un emendamento che tende a salvaguardare la prosecuzione delle attività degli ispettorati forestali nelle more dell'individuazione di dirigenti del Corpo dotati appunto della qualifica dirigenziale.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il consigliere Schirru per illustrare l'emendamento numero 65.
SCHIRRU (Progr. Fed.), relatore. L'emendamento numero 65 sostituisce il 20 e 21, ed è a firma della Commissione.
Questo emendamento prevede la possibilità di inserire tra le modalità diverse di accesso alla pubblica amministrazione quello che è previsto dall'articolo 12 del 468, in particolar modo riguarda la disciplina transitoria prevista per i lavoratori impegnati in lavori socialmente utili da parte dell'amministrazione degli enti, dove è previsto al comma 3 che l'utilizzazione di lavori socialmente utili costituisce per i lavoratori stessi titolo di preferenza nei pubblici concorsi, qualora naturalmente sia richiesta quella professionalità. Nel comma 4 si dice che gli enti possono utilizzare una riserva pari al 30 per cento dei posti da ricoprire attraverso selezione pubblica.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bonesu. Ne ha facoltà.
BONESU (P.S.d'Az.). Dichiaro di far proprio l'emendamento 20, perché in effetti il 65 non assorbe il 20 avendo effetti su un diverso articolo della legge 31.
PRESIDENTE. Quindi rimane ritirato solo il 21, invece il 20 rimane vigente avendolo fatto proprio il consigliere Bonesu.
Ha facoltà di parlare il consigliere Bertolotti per illustrare gli emendamenti numero 75 e 76.
BERTOLOTTI (F.I.). Gli emendamenti 75 e 76 trattano una situazione comune e sono in subordine, cioè, preannuncio che se dovesse essere approvato il 75, ritirerei il 76.
Si tratta delle norme riguardanti il precariato; vogliamo dare un indirizzo un po' più chiaro a quello che è stato scelto dalla Commissione e dalla maggioranza, risolvendo il problema che pone la legge 22 in tutta trasparenza, senza creare norme ambigue, quale quella che invece è stata proposta, che possano essere utilizzate in futuro chissà in quale modo e sotto quale aspetto, e sulla base di norme specifiche nazionali, quindi con richiamo a norme nazionali, che sono state già utilizzate sia per il personale dello Stato che degli enti locali.
Infine, con questa norma tendiamo a evitare un doppio onere da parte del personale che ha già sostenuto una prova se non di concorso comunque di selezione nell'ambito delle selezioni fatte dall'Ufficio di collocamento, e non si capirebbe perché un personale già selezionato sulla base di dette prove debba sostenere uguali prove di nuovo per poter entrare nei ruoli della Regione. Nel momento in cui abbiamo accettato la selezione da parte dell'Ufficio di Collocamento per poterlo assumere a tempo indeterminato, non si comprende perché questo personale, dopo che ha fatto esperienza di lavoro nell'ambito dei ruoli regionali, debba sostenere ulteriori prove per dimostrare che cosa? Che sa lavorare? Credo lo abbia già dimostrato!
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il consigliere Masala per illustrare l'emendamento numero 41.
MASALA (A.N.). L'Amministrazione regionale e gli enti pubblici strumentali della Regione hanno realizzato, se la notizia è esatta, 27 progetti di lavori socialmente utili, e ciò ai sensi del decreto legge 1° ottobre 1996, numero 510, convertito nella legge 28 ottobre '96 numero 608.
Sono state impegnate nella realizzazione di tali progetti 224 persone, 66 presso l'Assessorato agli enti locali, 9 presso l'Assessorato dell'industria, 11 presso il CRAS di Cagliari, 2 presso il CRAS di Nuoro, uno presso il CRAS di Oristano, 60 presso l'EAF e 75 presso l'ERSAT.
Tutte le amministrazioni interessate hanno espresso giudizi lusinghieri sulla professionalità e sull'impegno dei lavoratori interessati e valutazioni assai interessanti sulla convenienza che la realizzazione dei progetti ha avuto per le attività di loro competenza, sia sotto il profilo economico, sia sotto il profilo funzionale. Tutto questo induce a ritenere l'opportunità di favorire l'integrazione nei ruoli dell'Amministrazione regionale e degli enti di tutte le persone che sono state impiegate continuativamente nella realizzazione di tali progetti.
Annuncio che di questo emendamento chiederò la votazione per parti in quanto l'ultimo periodo del primo comma da "nonché tra i dipendenti..." va separato dal resto.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Schirru, relatore.
SCHIRRU (Progr. Fed.), relatore. L'emendamento 74 non si accoglie in quanto è stata prevista nell'articolo una opportunità per l'Amministrazione regionale che può utilizzare solo quando lo ritiene importante e necessario per acquisire professionalità che sono maturate all'interno dell'Amministrazione, non prevista dalla legge "31".
L'emendamento numero 10 è stato ritirato?
VASSALLO (Gruppo Misto). Ritirato.
SCHIRRU (Progr.Fed.), relatrice. L'emendamento numero 10 è stato ritirato. Circa l'emendamento numero 14, la Commissione condivide lo spirito e il principio contenuto in questo emendamento, ma la cosa da tenere a mio parere in considerazione è che questo tipo di diploma, così come altri diplomi, possono essere presi in considerazione dall'Amministrazione al momento in cui vengono fatti i bandi di concorso e, soprattutto a noi è sembrato più un contenuto da trasformare in raccomandazione per la Giunta, che chiarisca, che dia un'indicazione alla Giunta perché, ripeto, quando si fanno i concorsi si tenga conto anche di quello che c'è realmente nell'ambito della professionalità, compresi i diplomi universitari della pubblica amministrazione. Per questo motivo chiediamo il ritiro di questo emendamento.
Lo stesso ragionamento vale per l'emendamento numero 40, che è simile.
Sull'emendamento numero 15 il parere della Commissione è contrario, anche se anche qui vale il discorso che si riconosce l'importanza, l'esigenza quando l'Amministrazione deve indire concorsi per determinate figure, chiarire e specializzare sempre di più il tipo di professionalità che deve entrare nella pubblica amministrazione, però anche questo è un contenuto da mettere in un bando quando si fanno i bandi di concorso. Il parere è negativo.
Sull'emendamento numero 19 il parere della Commissione è negativo, il parere del relatore è quello di rimettersi all'Aula dal momento che è uno dei punti che è stato messo all'attenzione anche dell'Assemblea, del Consiglio, che indica una strada per poter sanare situazioni di rapporti di lavoro precario; è una strada, quella del concorso pubblico, anche per titoli, che può essere utilizzata qualora l'Amministrazione ritenga opportuno arrivare anche a provvedimenti di sanatoria.
L'emendamento numero 20 che, giustamente, l'onorevole Bonesu ha riproposto all'attenzione, si accoglie perché si dà la possibilità di prevedere ciò che è contenuto nella legge numero 468 all'articolo 12, in particolar modo al comma 4.
Sull'emendamento numero 37 il parere della Commissione è contrario in quanto si introduce l'elemento del concorso interno non previsto dalla legge numero 31.
Sugli emendamenti numero 50, 51, 52 e 53 si accolgono le osservazioni fatte dall'Assessore all'atto della presentazione.
L'emendamento numero 65 si accoglie perché prevede l'applicazione dell'articolo 12 del "468".
L'emendamento numero 75 non si accoglie in quanto prevede in modo automatico la trasformazione dei rapporti di lavoro a tempo determinato in quello a tempo indeterminato, non previsto tra le modalità della "31".
Lo stesso vale per quanto riguarda l'emendamento "76", anche perché poi sia il "75" che il "76" non troverebbero la copertura finanziaria, anche volendo approvarlo.
Sull'emendamento numero 41, in parte il problema posto dall'onorevole Masala per quanto riguarda i lavori socialmente utili, a mio parere, sono stati ricompresi nell'emendamento numero 65 e in quello numero 20, per l'altro comunque la Commissione ha espresso parere negativo.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione.
LODDO (Gruppo Misto), Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione. Per quanto riguarda l'emendamento numero 74, il parere della Giunta è negativo perché l'articolo 15 sexies introduce motivatamente, come detto nel testo, il ricorso al concorso pubblico in caso in cui si debba assumere personale che abbia un profilo professionale assolutamente specifico. Quindi eliminare questo articolo significherebbe genericizzare le assunzioni limitando i requisiti di professionalità.
L'emendamento numero 10 mi pare che sia superato e ritirato.
Sull'emendamento numero 14 naturalmente si condivide lo spirito dell'emendamento ma, concordemente a quanto ha fatto il relatore, se ne chiede il ritiro e si consiglia di trasformarlo in risoluzione. Si ricorda peraltro che l'articolo 53 della "31" stabilisce che ci sia una riserva di regolamento che stabilisce il titolo di studio, quindi è inopportuno farlo per legge.
Lo stesso discorso vale anche per l'emendamento numero 40, sul quale si esprime, come per il "14", parere negativo, poiché coincide sostanzialmente col precedente.
Parere negativo si esprime anche sull'emendamento numero 15, per il quale ugualmente si chiede il ritiro e si consiglia di trasformarlo eventualmente in risoluzione o in ordine del giorno. Comunque il parere della Giunta è ugualmente negativo. Si apprezza anche qui la necessità di specializzare, però pare non sia opportuno farlo nel modo in cui è fatto nell'emendamento.
Per quanto riguarda l'emendamento numero 19, la Giunta è del parere che si introduca una riserva un po' troppo eccessiva a favore di particolari categorie, e pertanto, pur apprezzando lo spirito, si esprime un parere molto dubitevole e quindi si rimette all'Aula.
Per quanto riguarda l'emendamento numero 20, il parere della Giunta è positivo.
Per quanto riguarda l'emendamento numero 21, va ugualmente riscritto perché è stato ricompreso in un altro emendamento.
Per quanto riguarda l'emendamento numero 37, il parere della Giunta è negativo perché introdurrebbe un meccanismo di nuovi concorsi interni, che è esattamente quello di cui l'Amministrazione regionale oggi non ha bisogno.
Gli emendamenti 50, 51, 52 e 53 sono già stati illustrati dalla Giunta; il parere non può che essere positivo.
L'emendamento numero 65 la Giunta lo accoglie perché applica una riserva di posti previsti dalla legislazione nazionale.
Circa l'emendamento numero 75 si esprime un parere negativo perché prevede degli automatismi nella trasformazione del rapporto di lavoro che contrastano con divieti espressi dalla "31". Inoltre, come già è stato fatto rilevare dal relatore, manca la copertura finanziaria.
Identico parere, perché sostanzialmente coincidono, per l'emendamento numero 76, per il quale pure manca la copertura finanziaria; parere negativo perché anche qui si tende a trasformare rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato, cosa che non appare in questo momento opportuna.
La Giunta esprime parere negativo sull'emendamento numero 41; la Giunta, pur avendo esaminato lungamente e dettagliatamente questo problema, ha scelto un'altra procedura prevedendo la riserva dei posti e quindi l'applicazione integrale della "486", e quindi si rimanda per la risoluzione di questo problema a quanto contenuto negli emendamenti 65 e 20. Quindi il parere della Giunta è negativo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bertolotti. Ne ha facoltà.
BERTOLOTTI (F.I.). Signor Presidente, io che non sono dubitevole ma perplesso per queste considerazioni che vengono fatte sia dalla relatrice che dice che non può accettare, secondo il parere della Commissione, questi emendamenti perché non sarebbero in linea con lo spirito e i dispositivi della 31.
Ma perché, l'articolo 15 sexies è in linea con i principi della legge 31? Francamente non riesco a capire. Come se solo per il fatto che certe cose sono contenute in questo testo e non in emendamento, automaticamente qua siamo secondo lo spirito della legge e negli altri no.
Hanno lo stesso grado e lo stesso ordine di attenzione sia quanto scritto da consiglieri negli emendamenti, sia quanto stabilito nei testi che vengono fatti in termini di proposta in questo articolo. Questa è la prima contraddizione, la più grande che sta nascendo in quest'Aula su questo testo. E poi, Assessore, lei dice "non si vogliono trasformare rapporti di lavoro a tempo determinato in rapporti di lavoro a tempo indeterminato", perché, i comandi cosa sono? Il fatto di dover, così come è contenuto regolarmente in questa legge, praticamente sancire di fatto uno spostamento definitivo di personale da un'amministrazione a un'altra, cioè quella regionale, non è trasformare un tempo di lavoro a tempo determinato in tempo di lavoro a tempo indeterminato? E` la stessa cosa! I principi sono sempre gli stessi! La realtà è che qua stiamo facendo figli e figliastri, come sempre, stiamo facendo e prendendo decisioni sulla base di logiche che si ancorano al passato, legate a scelte e a selezioni effettuate sulla base di tessere e di appartenenze a partiti, probabilmente per sistemare anche casi di ex segretari particolari che poi non trovavano più collocazione nell'ambito dell'Amministrazione regionale. Voi siete certamente padroni di seguire queste scelte. Noi siamo certamente nel dovere di mettere in risalto queste situazioni e queste scelte e di doverle portare all'attenzione dell'opinione pubblica, dei sindacati e dei dipendenti.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Macciotta. Ne ha facoltà.
MACCIOTTA (Gruppo Misto). Signor Presidente, vorrei brevemente intervenire dapprima sull'articolo e consequenzialmente anche sull'emendamento numero 74 proposto dall'onorevole Bertolotti.
L'emendamento che propone di sopprimere tutto l'articolo 15 sexies crea, probabilmente per una svista, una complicazione se approvato, in quanto di fatto si riferisce, nelle motivazioni esposte dal presentatore, al comma primo dello stesso articolo di cui viene contestata la validità. Però il secondo comma è una cosa diversa, cioè porta una integrazione ad una norma della legge 31 del '68 che accoglie un rilievo mosso dal Governo in occasione dell'esame della legge 31 stessa e che la Commissione, ritenendo corretto questo rilievo del Governo, intende mettere rimedio con questo comma.
Le possibilità sono due, e chiedo all'onorevole Bertolotti se è disponibile in questo, o correggere oralmente il suo emendamento limitandolo alla soppressione del primo comma dello stesso articolo, ovvero procedere in sede di approvazione dell'articolo ad una votazione per parti.
Vorrei rassicurare anche - giacché appunto sto parlando su tutto l'argomento che è venuto ora in discussione - l'onorevole Bertolotti che neanche per i membri della Commissione obbligatoriamente questo testo è un libro sacro, almeno per quanto mi riguarda personalmente, perché personalmente condivido la critica al comma 1 dell'articolo, a cui ho votato contro in Commissione e a cui voterò contro in Aula, in una forma o nell'altra, perché questo comma mette alla mia responsabilità di legislatore problemi che vanno attentamente meditati, cioè problemi di tener conto di categorie di precariato, in qualunque forma espresso, a cui si cerca di dare una definitiva sistemazione nell'ambito di quello che le leggi nazionali consentono.
Peraltro, nella serie di emendamenti che abbiamo esaminato or ora, tutto quello che era possibile nell'ambito delle disposizioni nazionali è stato recepito e può venire, se approvato, utilizzato.
Inserire delle norme ulteriori che mirino a dare al potere esecutivo una discrezionalità che può essere usata, qualche volta motivatamente, molte altre volte immotivatamente, secondo me crea o può creare delle sperequazioni che non credo nessuno di noi voglia tra il personale che è stato occupato in maniera precaria ma che comunque ha goduto, per il tempo in cui ne ha potuto godere, del diritto del lavoro, e il personale che non è stato mai occupato. Le persone nelle liste di collocamento rischierebbero di venire superate dall'utilizzo di strumenti che noi dessimo per dare all'amministrazione una discrezionalità del genere.
Su questo punto, anche toccato da altri emendamenti, mi esprimerò col mio voto contrario perché non ritengo sia giusto creare una disparità di questo genere.
Chiudo come già l'onorevole Bertolotti aveva accennato, soltanto che io lo estendo - mi consenta - a tutta l'Aula, senza fare discriminazioni tra maggioranza e minoranza attuali, un richiamo che spero non cadrà nel vuoto, ancora una volta a quest'Aula che sta sommergendo una legge che porta delle norme, che abbiamo riconosciuto necessarie e utili, di una serie di emendamenti che, mi spiace dirlo, sono emendamenti esclusivamente clientelari, lo riaffermo, che vanno a vantaggio di categorie, di gruppi o addirittura di singoli individui, emendamenti targati, come tali non ammissibili nella nostra responsabilità di legislatori che devono puntare sempre alla valenza generale della legge e non a valenze particolari, e che oltretutto cozzano contro un concetto che, per quanto pervicacemente ci si insista, non viene recepito, evidentemente perché non vuole essere recepito, ma è grave che non sia recepito da noi legislatori, che si tratta, non sempre ma in buona parte, di emendamenti che stravolgono quelle che sono le leggi nazionali, le regole nazionali, che stravolgono quelli che sono principi riaffermati anche di recente dalla Corte Costituzionale, che sono emendamenti che non è che non possano rappresentare delle situazioni, obiettivamente a volte degne di essere rappresentate, ma che non si riesce a far capire che la sede rivendicata ed ottenuta dai sindacati per discutere e, affrontare querele in motivo di rapporti di lavoro è la sede contrattuale, non la sede legislativa, e richiamare infine, ancora una volta, questa Assemblea - mi riferisco all'episodio della prima mattinata - con un emendamento chiaramente targato, che è passato a scrutinio segreto, che questo sarà uno dei motivi per cui questa legge, mi dispiace, probabilmente verrà ancora una volta e definitivamente rinviata dal Governo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bonesu. Ne ha facoltà.
BONESU (P.S.d'Az.). Ancora una volta ho necessità di ribattere l'argomentazione dell'onorevole Bertolotti; evidentemente su questa legge, a differenza di altre, non andiamo molto d'accordo.
E' principio costituzionale che le leggi devono assicurare il buon andamento dell'amministrazione. L'applicazione, senza nessuna modifica, della normativa statale in materia di assunzioni per posti di pianta organica che richiedono la sola scuola dell'obbligo, ha portato nella Regione sarda conseguenze disastrose, perché abbiamo avuto i casi di autisti senza patente, di addetti alla copia che non conoscevano l'ordine cronologico e così via.
Questa norma di legge tende a consentire che la Regione, gli enti regionali possano assumere personale che ha almeno una qualifica perché ha effettuato il lavoro.
Se questo porta a riduzione del precariato che c'è in Regione, negli enti regionali, mi sembra che consegua anche un obiettivo sociale, ma consegue comunque l'obiettivo di far fare un lavoro a chi lo sa fare, perché non possiamo accettare una normativa nuda e cruda che porta a inserire nell'organico regionale chi quel lavoro non lo sa fare. Quindi è una norma che porta a migliorare l'efficienza della pubblica amministrazione, ad evitare pagliacciate come quelle che sono avvenute in passate.
Sotto questo profilo ritengo che anche gli emendamenti che equiparano alla laurea il diploma della scuola di pubblica amministrazione siano emendamenti che tendono ad abbassare il livello della pubblica amministrazione, perché è vero che occorre assicurare uno sbocco professionale a questi diplomati, ma restano diplomati, non hanno, almeno sulla carta, il livello dei laureati per cui è richiesta una facoltà completa, un corso di studi finalizzato.
Chiaramente sono professionalità che l'amministrazione può avere interesse a prendere, anzi, sicuramente ha interesse, ma non devono essere collocate in una posizione impropria. Per cui, in effetti, la proposta della relatrice di trasformare in un ordine del giorno quella norma ricordandoci che il problema delle qualifiche è un problema contrattuale e che quindi imporlo per legge, e per di più, imporlo con una norma sbagliata è decisamente sbagliato a sua volta, chiaramente dovrebbe portare l'ordine del giorno ad una raccomandazione alla Giunta, che nell'ordinamento delle qualifiche e dei requisiti di accesso tenga conto dei diplomi universitari e, in particolare, di quello della scuola di pubblica amministrazione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Diana. Ne ha facoltà.
DIANA (Progr. Fed.). Le ultime parole del collega Bonesu mi convincono che le cose che intendevo dire abbiano ancora un valore. Con un gioco di parole, apprezzo l'apprezzamento che viene espresso sull'emendamento 14 dalla Giunta e dal relatore, ma tuttavia invito ad un'ulteriore riflessione: per quanto mi riguarda, lo spirito non è quello di puntare ad un abbassamento della qualità della pubblica amministrazione, anzi, al contrario, essendo il diploma universitario di operatore della pubblica amministrazione, finalizzato proprio al tema specifico, quindi, un titolo di studio specifico che non trova riconoscimenti.
D'altra parte, l'articolo 53 comma primo della legge 31 numero 98, citato dall'Assessore Loddo, l'articolo che parla di requisiti e di procedure di assunzione, dice testualmente che i titoli di studio sono stabiliti da norme regionali. Ritengo, dunque, che l'emendamento abbia un senso, proprio perché stabilisce in norma regionale e non in una raccomandazione o in un ordine del giorno, che determinati titoli, e in questo caso titolo di operatore della pubblica amministrazione, rappresenta un requisito riconosciuto per l'accesso agli impieghi regionali.
Invito pertanto la Giunta, il relatore Bonesu e gli altri colleghi, a riconsiderare la richiesta di ritiro e, eventualmente, se ci fosse la possibilità di modificare anche il testo dell'emendamento (se c'è un consenso generalizzato), la possibilità di aggiustarlo se fosse impropria la collocazione stabilita, ma non credo che ci sia altra soluzione.
Invito pertanto il relatore e la Giunta a riconsiderare la richiesta di ritiro, anzi, chiedo che venga modificato il parere espresso, proprio per dare senso compiuto alle loro stesse considerazioni sulla fondatezza del problema.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Masala. Ne ha facoltà.
MASALA (A.N.). Soltanto per annunciare il ritiro dell'emendamento numero 41, in quanto lo stesso effettivamente si riconosce nel 20 e nel 65 che sono stati già presentati.
PRESIDENTE. Viene ritirato il 41. Ha domandato di parlare il consigliere Bertolotti. Ne ha facoltà.
BERTOLOTTI (F.I.). Per accogliere le giuste osservazioni del collega Macciotta, intendere quindi che l'emendamento 74 si riferisca alla soppressione del primo comma dell'articolo 15 sexies, e debba intendersi come il comma primo dell'articolo 15 sexies soppresso e non l'intero articolo. Sopprimerei il primo comma e non il secondo perché, effettivamente, si è trattato di una svista.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Amadu. Ne ha facoltà.
AMADU (Gruppo Misto). Chiedo lo scrutinio segreto in riferimento agli emendamenti 19 e 37.
PRESIDENTE. E` stata richiesta la votazione a scrutinio segreto per gli emendamenti 19 e 37, che avverrà nel pomeriggio. Ha domandato di parlare il consigliere Bertolotti. Ne ha facoltà.
BERTOLOTTI (F.I.). Chiedo la votazione a scrutinio segreto dell'emendamento numero 74.
Votazione a scrutinio segreto
PRESIDENTE Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 74, che, ricordo, sopprime solo il primo comma e non il secondo.
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
Presenti 51
Votanti 51
Maggioranza 26
Favorevoli 20
Contrari 31
(Il Consiglio non approva)
(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Amadu - Aresu - Balia - Ballero - Balletto - Berria - Bertolotti - Biancareddu - Biggio - Bonesu - Busonera - Cadoni - Carloni - Casu - Cherchi - Concas - Cucca - Cugini - Deiana - Dettori Bruno - Dettori Ivana - Diana - Ferrari - Fois Paolo - Frau - Giagu - Granara - La Rosa - Liori - Lippi - Locci - Loddo - Lorenzoni - Macciotta - Manchinu - Marrocu - Marteddu - Masala - Murgia - Obino - Onida - Oppia - Pittalis - Sanna Salvatore - Sassu - Schirru - Tunis Gianfranco - Tunis Marco - Usai Pietro - Vassallo - Zucca.)
L'emendamento numero 10 è stato ritirato.
Metto in votazione l'articolo 15 sexies. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Ha domandato di parlare il consigliere Diana. Ne ha facoltà.
DIANA (Progr. Fed.). Annuncio il ritiro del 14 che verrà sostituito da un ordine del giorno.
Presidente. E` stato ritirato il 14.
Metto in votazione l'emendamento 40. Chi lo approva alzi la mano (Viene richiesta la controprova). Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 15, su cui c'è il parere negativo della Giunta.
Ha domandato di parlare il consigliere Lippi. Ne ha facoltà.
LIPPI (F.I.). Chiedo il voto segreto sull'emendamento numero 15.
Votazione a scrutinio segreto
PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto con procedimento elettronico dell'emendamento numero 15 all'articolo 15 sexies.
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
Presenti 51
Votanti 51
Maggioranza 26
Favorevoli 15
Contrari 36
(Il Consiglio non approva).
(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Amadu - Aresu - Balia - Ballero - Balletto - Berria - Bertolotti - Biancareddu - Biggio - Bonesu - Busonera - Cadoni - Carloni - Casu - Cherchi - Concas - Cucca - Cugini - Deiana - Dettori Bruno - Dettori Ivana - Diana - Ferrari - Fois Paolo - Frau - Giagu - Granara - La Rosa - Liori - Lippi - Locci - Loddo - Lorenzoni - Macciotta - Manchinu - Marrocu - Marteddu - Masala - Murgia - Obino - Onida - Oppia - Pittalis - Sanna Salvatore - Sassu - Schirru - Tunis Gianfranco - Tunis Marco - Usai Pietro - Vassallo - Zucca.)
Il consigliere Amadu ha stato chiesto il voto segreto per l'emendamento numero 19 relativo all'articolo 15 sexies.
Votazione a scrutinio segreto
PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico dell'emendamento numero 19.
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
Presenti 49
Votanti 49
Maggioranza 25
Favorevoli 27
Contrari 21
Nullo: 1
(Il Consiglio approva).
(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Amadu - Aresu - Balia - Ballero - Balletto - Bertolotti - Biancareddu - Biggio - Bonesu - Busonera - Cadoni - Carloni - Casu - Cherchi - Concas - Cucca - Cugini - Deiana - Dettori Bruno - Dettori Ivana - Ferrari - Fois Paolo - Frau - Giagu - Granara - La Rosa - Liori - Lippi - Locci - Loddo - Lorenzoni - Macciotta - Manchinu - Marrocu - Marteddu - Masala - Murgia - Obino - Onida - Oppia - Pittalis - Sanna Salvatore - Sassu - Schirru - Tunis Gianfranco - Tunis Marco - Usai Pietro - Vassallo - Zucca.)
Metto in votazione l'emendamento numero 20. Chi lo approva alzi la mano.
(E` approvato)
Il consigliere Amadu ha chiesto il voto segreto sull'emendamento aggiuntivo numero 37, sul quale c'è il parere negativo della Giunta e del relatore.
Votazione a scrutinio segreto
PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico dell'emendamento aggiuntivo numero 37.
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
Presenti 50
Votanti 50
Maggioranza 26
Favorevoli 13
Contrari 37
(Il Consiglio non approva).
(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Amadu - Aresu - Balia - Ballero - Balletto - Berria - Bertolotti - Biancareddu - Biggio - Bonesu - Busonera - Cadoni - Carloni - Casu - Cherchi - Concas - Cucca - Cugini - Deiana - Dettori Bruno - Dettori Ivana - Diana - Fadda - Ferrari - Fois Paolo - Frau - Giagu - La Rosa - Liori - Lippi - Locci - Loddo - Lorenzoni - Macciotta - Manchinu - Marrocu - Marteddu - Masala - Murgia - Obino - Onida - Oppia - Pittalis - Sanna Salvatore - Sassu - Schirru - Tunis Marco - Usai Pietro - Vassallo - Zucca.)
Metto in votazione l'emendamento numero 50. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 51. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 52. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 53. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 65. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
E` stato chiesto dal consigliere Bertolotti il voto segreto sull'emendamento numero 75, sul quale c'è parere negativo della Giunta e del relatore.
Votazione a scrutinio segreto
PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico dell'emendamento numero 75.
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
Presenti 50
Votanti 50
Maggioranza 26
Favorevoli 16
Contrari 34
(Il Consiglio non approva).
(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Amadu - Aresu - Balia - Balletto - Berria - Bertolotti - Biancareddu - Biggio - Bonesu - Busonera - Cadoni - Carloni - Casu - Cherchi - Concas - Cucca - Cugini - Degortes - Deiana - Dettori Bruno - Dettori Ivana - Diana - Fadda - Ferrari - Fois Paolo - Frau - Giagu - La Rosa - Liori - Lippi - Locci - Loddo - Lorenzoni - Macciotta - Manchinu - Marrocu - Marteddu - Masala - Murgia - Obino - Onida - Oppia - Pittalis - Sanna Salvatore - Sassu - Schirru - Tunis Marco - Usai Pietro - Vassallo - Zucca.)
Rimane (come aveva preannunciato il consigliere Bertolotti, laddove non fosse stato approvato l'emendamento numero 75) l'emendamento numero 76, per il quale è stata chiesta la votazione a scrutinio segreto. Va da sé che la richiesta del consigliere Bertolotti s'intende avallata autorevolmente dal Capogruppo. Se avessi avuto il dubbio non avrei proceduto in questo modo.
Votazione a scrutinio segreto
PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico dell'emendamento numero 76.
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
Presenti 48
Votanti 48
Maggioranza 25
Favorevoli 15
Contrari 33
(Il Consiglio non approva).
(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Amadu - Aresu - Balia - Balletto - Bertolotti - Biggio - Bonesu - Busonera - Cadoni - Carloni - Casu - Cherchi - Concas - Cucca - Cugini - Degortes - Deiana - Dettori Bruno - Dettori Ivana - Fadda - Ferrari - Fois Paolo - Frau - Giagu - Granara - La Rosa - Liori - Lippi - Locci - Loddo - Lorenzoni - Macciotta - Manchinu - Marrocu - Marteddu - Masala - Murgia - Obino - Onida - Oppia - Pittalis - Sanna Salvatore - Sassu - Schirru -Tunis Marco - Usai Pietro - Vassallo - Zucca.)
Dobbiamo votare ancora l'articolo 15 septies poiché non sono stati presentati emendamenti. Si dia lettura dell'articolo 15 septies.
LA ROSA, Segretario:
Art. 15 septies
Dotazioni organiche degli enti regionali
1. Al comma 3 dell'articolo 75 della legge regionale n. 31 del 1998 sono aggiunte in fine le parole: "se la modifica comporta un aumento della spesa complessiva per il personale.".
PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
I lavori riprenderanno alle ore 17.00.
La seduta è tolta alle ore 13 e 53.