CCXXIII SEDUTA
Martedì, 21 ottobre 1997
Presidenza del Presidente Selis
La seduta è aperta alle ore 10 e 08 .
PIRAS, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana di mercoledì 1° Ottobre 1997 (219), che è approvato.
Annunzio di rinvio di legge regionale
PRESIDENTE. Comunico che il Governo, in data 16 ottobre 1997, ha rinviato a nuovo esame di questo Consiglio la legge regionale 12 settembre 1997: "Norme per la disciplina delle professioni di istruttore subacqueo e di guida subacquea con autorespiratori a scopo ricreativo e turistico". La legge rinviata è stata trasmessa alla sesta Commissione.
Annunzio di presentazione di disegni di legge
PRESIDENTE. Comunico che sono pervenuti alla Presidenza i seguenti disegni di legge:
"Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 8 marzo 1997, n. 8 (Legge finanziaria 1997) e disposizioni varie". (359)
(Pervenuto il 2 ottobre e assegnato alla terza Commissione.)
"Variazione ai bilanci di previsione della Regione per l'anno finanziario 1997 e per gli anni 1997-1999 e variazione al bilancio di previsione dell'Azienda Foreste Demaniali della Regione sarda per l'anno 1997". (360)
(Pervenuto il 2 ottobre e assegnato alla terza Commissione.)
"Approvazione del rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 1996 e del rendiconto dell'Azienda Foreste Demaniali della Regione per lo stesso anno". (362)
(Pervenuto il 17 ottobre e assegnato alla terza Commissione.)
Annunzio di presentazione di proposte di legge
PRESIDENTE. Comunico che sono pervenute alla Presidenza le seguenti proposte di legge:
dai consiglieri Vassallo - Montis - Concas - Aresu:
"Modifica alla legge regionale 30 dicembre 1985, n. 32: "Fondo per l'edilizia abitativa". (358)
(Pervenuta il 2 ottobre 1997 ed assegnata alla quarta Commissione.)
dai consiglieri Busonera - Ladu - Lombardo - Amadu - Balia - Cucca - Dettori Ivana - Giagu - Liori - Macciotta - Marracini - Nizzi - Sanna Nivoli - Montis:
"Interventi in favore dei soggetti affetti dalla sindrome di Alzheimer. Integrazione alla legge regionale 24 dicembre 1991, n. 39 "Finanziamenti in favore di diversi settori e disposizioni varie" già modificata dalla legge regionale 1° agosto 1996, n. 34 "Integrazione alla legge regionale 24 dicembre 1991 n. 39 (Finanziamenti in favore di diversi settori e disposizioni varie) riguardante le prestazioni sanitarie-protesiche straordinarie". (361)
(Pervenuta il 9 ottobre 1997 ed assegnata alla settima Commissione.)
Risposta scritta ad interrogazioni
PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alle seguenti interrogazioni:
"Interrogazione CONCAS sui finanziamenti previsti per la presentazione di progetti in materia di sanità". (370)
(Risposta scritta in data 6 ottobre 1997.)
"Interrogazione SANNA NIVOLI sul miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori nelle strutture sanitarie ed ospedaliere della Sardegna". (535)
(Risposta scritta in data 6 ottobre 1997.)
"Interrogazione FRAU - CADONI - LIORI sulla gestione della Casa di riposo per anziani di Thiesi (ex IPAB)". (541)
(Risposta scritta in data 6 ottobre 1997.)
"Interrogazione LIORI - MASALA - BIGGIO - BOERO - CADONI - CARLONI - FRAU - LOCCI - SANNA NIVOLI - USAI Edoardo sui disguidi provocati dall'interpretazione della legge regionale 5 dicembre 1995, n. 33, nella parte riguardante le provvidenze per l'agalassia contagiosa". (737)
(Risposta scritta in data 6 ottobre 1997.)
"Interrogazione CADONI sulla realizzazione dei locali del Centro regionale di formazione professionale di Bosa". (793)
(Risposta scritta in data 6 ottobre 1997.)
"Interrogazione GRANARA sull'affidamento di incarichi di progettazione relativi alle opere pubbliche". (795)
(Risposta scritta in data 6 ottobre 1997.)
"Interrogazione BIANCAREDDU sulla paventata soppressione dell'ufficio postale di Nuchis (Tempio Pausania)". (801)
(Risposta scritta in data 6 ottobre 1997.)
"Interrogazione LIORI - MASALA sulle travi lignee scomparse durante i lavori di ristrutturazione delle torri pisane di Cagliari". (803)
(Risposta scritta in data 6 ottobre 1997.)
"Interrogazione AMADU sulla necessità di risolvere urgentemente i problemi della categoria dei dipendenti del Corpo forestale per non indebolire la portata della campagna antincendio in corso". (812)
(Risposta scritta in data 6 ottobre 1997.)
"Interrogazione MARTEDDU sul provvedimento del Ministero delle poste e telecomunicazioni che disattiva gli impianti radiotelevisivi dell'emittente Telesardegna di Nuoro". (813)
(Risposta scritta in data 6 ottobre 1997.)
"Interrogazione FRAU sulla Chiesa del Rosario di Sassari". (814)
(Risposta scritta in data 6 ottobre 1997.)
"Interrogazione DIANA sul rischio di oscuramento dell'emittente televisiva Telesardegna di Nuoro". (816)
(Risposta scritta in data 6 ottobre 1997.)
"Interrogazione BONESU sull'utilizzazione in compiti impropri di appartenenti al Corpo forestale e di vigilanza ambientale". (818)
(Risposta scritta in data 6 ottobre 1997.)
"Interrogazione VASSALLO - CONCAS - LA ROSA - MONTIS - ARESU sull'incontro tra il Sindaco di Santa Teresa di Gallura e Vittorio Emanuele". (820)
(Risposta scritta in data 6 ottobre 1997)
"Interrogazione MARTEDDU sulla situazione del commercio a Nuoro e sull'apertura in città di un nuovo grande centro commerciale". (821)
(Risposta scritta in data 6 ottobre 1997.)
Comunicazioni del Presidente
PRESIDENTE. Comunico che il consigliere Matteo Marteddu è stato eletto, in data 15 ottobre 1997, Capogruppo del Gruppo dei Popolari.
Designazione di un componente del Consiglio direttivo dell'IRRSAE-Sardegna
PRESIDENTE. Comunico di aver designato, nell'esercizio dei poteri sostitutivi di cui all'articolo 4 della legge 15 luglio 1994, numero 444, la dottoressa Angela Testone, quale rappresentante della Regione nel Consiglio direttivo dell'IRRSAE Sardegna, in sostituzione del dottor Giampiero Liori che ha rinunciato alla designazione.
Annunzio di interrogazioni
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.
PIRAS, Segretario:
"Interrogazione FRAU, con richiesta di risposta scritta, sulla soppressione di varie classi, in scuole di ogni ordine e grado, nel Goceano". (848)
"Interrogazione AMADU, con richiesta di risposta scritta, sulla difficoltà da parte delle categorie protette di accedere alle assunzioni obbligatorie presso gli enti pubblici". (849)
"Interrogazione VASSALLO - CONCAS - MONTIS, con richiesta di risposta scritta, sul mancato rimborso alle aziende in merito alle domande di contributi in conto occupazione previsti dalla legge regionale 33/88 per l'anno 1994". (850)
"Interrogazione GHIRRA - MARROCU - BUSONERA - CUCCA - DETTORI Ivana, con richiesta di risposta scritta, sulle procedure seguite in alcune nomine e comandi nella ASL n. 6". (851)
"Interrogazione BONESU, con richiesta di risposta scritta, sulla ricapitalizzazione della Greensar S.p.A.". (852)
"Interrogazione AMADU, con richiesta di risposta scritta, sulla soppressione della classe quarta - indirizzo biologico sperimentale Brocca dell'Istituto tecnico femminile di Sassari". (853)
"Interrogazione PETRINI, con richiesta di risposta scritta, sul problema riguardante alcuni ospedali della Sardegna privi di impianto di climatizzazione". (854)
"Interrogazione CUCCA, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione di emergenza sanitaria che si è creata al Centro tumori di Nuoro". (855)
"Interrogazione FRAU, con richiesta di risposta scritta, sulla soppressione della prima classe della scuola media di Mara (Sassari)". (856)
"Interrogazione AMADU, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di coprire i posti vacanti presso le Aziende Sanitarie Locali della Sardegna e, in particolare, delle ASL n. 1 e 2 della provincia di Sassari, con assunzioni riservate alle categorie protette". (857)
"Interrogazione AMADU, con richiesta di risposta scritta, sui ritardi registrati nel potenziamento e nel miglioramento delle strutture medico-sportive in Sardegna e sulla necessità di immediati provvedimenti". (858)
"Interrogazione USAI Edoardo, con richiesta di risposta scritta, sulla gestione dell'Ente lirico di Cagliari". (859)
Annunzio di interpellanze
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.
PIRAS, Segretario:
"Interpellanza LA ROSA - AMADU - ARESU CONCAS - MURGIA - TUNIS Marco Fabrizio sulla situazione della fabbrica di biciclette di Iglesias". (389)
"Interpellanza CASU - PITTALIS - BALLETTO - BIANCAREDDU - BERTOLOTTI sulla situazione economico finanziaria delle società del gruppo EMSA". (390)
"Interpellanza BALLETTO - PITTALIS - CASU - LOMBARDO sull'utilizzo dei fondi stanziati con la legge regionale 2 settembre 1997, n. 23 a favore dell'Ente Minerario Sardo". (391)
"Interpellanza MARRACINI - BIANCAREDDU - BALLETTO - LOMBARDO - TUNIS Marco sulla Casa di cura Sant'Elena". (392)
Annunzio di mozioni
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenute alla Presidenza. Chiedo che al momento della lettura della mozione numero 137, questa venga letta per intero.
PIRAS, Segretario:
"Mozione BONESU - DETTORI Bruno - PITTALIS - LADU - CADONI - FERRARI - FOIS Pietro - LA ROSA - ARESU - FANTOLA sulla dismissione delle strutture carcerarie nell'isola dell'Asinara". (136)
"Mozione PITTALIS - MASALA - AMADU - LIPPI - BERTOLOTTI - USAI Edoardo - LOCCI - BOERO - BIGGIO - BIANCAREDDU sulla richiesta di dimissioni dell'Assessore dei lavori pubblici da parte del Presidente della Giunta regionale". (137)
Sull'ordine del giorno
PRESIDENTE. Comunico che ai sensi dell'articolo 116 del Regolamento, la mozione Pittalis e più verrà discussa venerdì mattina, giorno nel quale sarà riconvocato il Consiglio alle ore 10.
Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis. Ne ha facoltà.
PITTALIS (F.I.). Brevemente, Presidente, per chiarire sin da ora il senso di questa mozione, che non è una mozione di sfiducia nei confronti della Giunta. Questo lo chiarisco anche perché nel corso del dibattito della giornata di venerdì, che si chiuderà con una votazione, sono differenti anche le modalità. Lo dico sin da ora perché è una mansione, come dice chiaramente il testo, di censura per l'operato del Presidente della Giunta regionale. E' un invito per il Presidente a riferire sui fatti di cui abbiamo appreso notizia attraverso i mezzi di informazione, giornali e televisioni. Questo lo chiarisco sin da ora, perché non sorgano equivoci e perché il Polo non vuol certo prestarsi con questa mozione, a levare le castagne dal fuoco a questa maggioranza ed al suo Presidente.
PRESIDENTE. Naturalmente l'onorevole Pittalis ha inserito un problema che verrà valutato; io annuncio a fine seduta la convocazione dei Presidenti di Gruppo, anche per definire l'ordine del giorno dei lavori.
Commemorazione dell'onorevole Renzo Floris
PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, devo ora adempiere alla commemorazione dell'onorevole Renzo Floris, un collega che ci ha lasciato, che è scomparso lo scorso mese di settembre, all'età di ottant'anni. E' stato componente del Consiglio regionale dal 1956 al 1969; era originario di Lunamatrona e i suoi impegni professionali di direttore didattico e la sua attività politica in seno alla Democrazia Cristiana lo avevano portato a stabilire la propria residenza dapprima ad Ales, poi a Terralba e quindi a Cagliari. Quanti lo hanno conosciuto e hanno avuto l'opportunità di lavorare al suo fianco hanno potuto apprezzare le sue doti umane, unite ad un impegno e a una tensione morale e politica non comune. Candidato nella lista della Democrazia Cristiana nella seconda legislatura, Renzo Floris entrò a far parte del Consiglio regionale nel gennaio del 1956, subentrando all'onorevole Luigi Crespellani. Fu quindi rieletto nella terza, quarta e quinta legislatura. Gran parte del proprio impegno politico e istituzionale fu dedicato, dall'onorevole Floris, alle problematiche della sanità e dello sviluppo economico e industriale. A questi due settori si dedicò con grande energia, sia come Presidente della Commissione consiliare della sanità, sia come componente della Commissione industria. Nel 1966 fu anche Presidente della Commissione speciale rinascita e, in seguito, componente della Commissione speciale di indagine, Etfas. L'onorevole Floris ha legato il proprio nome a numerose e significative iniziative legislative regionali, da quella che ha portato all'istituzione della cattedra di urologia all'Università di Cagliari, alle leggi di riorganizzazione e di riassetto dell'industria mineraria, al sostegno per gli studenti universitari meno abbienti, agli interventi in favore delle organizzazioni di portatori di handicap. Intensissima è stata la sua attività ispettiva, concretizzatasi in un gran numero di interrogazioni, interpellanze e mozioni che hanno spaziato su ogni settore economico e sociale dell'Isola. Tutto ciò non ha impedito all'onorevole di Floris di dedicarsi, con grande spirito di servizio, all'attività più specificatamente politica all'interno del Gruppo consiliare che lo annoverava fra le sue fila e di cui è stato, prima vicepresidente e poi presidente. Il suo impegno non si è esaurito in ambito istituzionale avendo egli, fin da giovane, svolto con passione e spirito di dedizione un'intensa attività nel sociale. Stimato dirigente dell'azione cattolica e del sindacato, per tanti anni, a tutti i livelli ha speso una gran parte delle sue energie a favore delle fasce più deboli della società, conquistando enormi apprezzamenti in tutti coloro che lo hanno conosciuto e hanno potuto condividere l'esperienza dei primi anni dell'autonomia sarda. Alla famiglia dell'onorevole Renzo Floris, al Gruppo politico del quale ha fatto parte, giunga il cordoglio del Consiglio regionale e mio personale.
Sospendo la seduta per cinque minuti in segno di lutto.
(La seduta, sospesa alle ore 10 e 22, viene ripresa alle ore 10 e 32.)
Fissazione di termini ex articolo 100 del Regolamento
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bonesu. Ne ha facoltà.
BONESU (P.S.d'Az.). Signor Presidente, a norma dell'articolo 100 del Regolamento, chiedo che vengano fissati i termini alla prima Commissione per l'esame della proposta di legge nazionale numero 13 "Istituzione dell'Assemblea costituente del popolo sardo". Faccio notare la particolarità, è una proposta di iniziativa popolare, il popolo non può essere espropriato dal Consiglio di una sua facoltà di ottenere comunque una decisione sulla proposta che ha avanzato. Ritengo congruo il termine di novanta giorni.
PRESIDENTE. Ha domandato di intervenire sull'argomento il consigliere Pittalis. Ne ha facoltà.
PITTALIS (F.I.). Per esprimere, a nome del Gruppo di Forza Italia, parere favorevole.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Scano. Ne ha facoltà.
SCANO (Progr. Fed.). Anche noi esprimiamo parere favorevole; naturalmente sul merito, invece, quando sarà il momento esprimeremo parere contrario.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Marteddu. Ne ha facoltà.
MARTEDDU (Popolari). Io sono d'accordo, naturalmente questo va coniugato con la possibilità che la prima Commissione ha di poter affrontare tutti gli argomenti e il carico di lavoro che ha in queste prossime settimane. Quindi presumo che si possano fare queste cose e dare corso alle richieste che fa il Consiglio, naturalmente concordandole con la Commissione che ha un carico di lavoro abbastanza pesante per i prossimi mesi.
PRESIDENTE. Credo comunque che anche i termini proposti di novanta giorni siano dei termini che tengano conto di questa esigenza. Siccome io prendo atto che c'è da parte dei colleghi una volontà comune, se non ci sono contrarietà, (naturalmente poi, nel merito, ognuno deciderà le proprie posizioni) i termini vengono fissati secondo la proposta del proponente.
Il Consiglio verrà riconvocato venerdì 24 alle ore 10.
La seduta è tolta alle ore 10 e 42.
Allegati seduta
Risposta scritta ad interrogazioni
Testo delle interpellanze, interrogazioni e mozioni annunziate in apertura di seduta
Interpellanza La Rosa - Amadu - Aresu - Concas - Murgia - Tunis Marco Fabrizio sulla situazione della fabbrica di biciclette di Iglesias.
I sottoscritti,
PREMESSO CHE:
1) l'azienda di biciclette nata ad Iglesias con sede nello stabilimento ex ISEL di proprietà della Regione, finanziata con la Legge n. 221 del 1990 per la riconversione delle aree minerarie dismesse, rischia di chiudere prima di decollare;
2) da tre mesi i primi lavoratori, tredici, impegnati dalla fine del 1996, sono fuori dall'azienda, senza che si abbiano notizie ufficiali sulla sorte di questi e sulle prospettive aziendali;
3) le ultime voci raccolte parlano di gravissima situazione finanziaria della società Girardengo, titolare della fabbrica di biciclette di Iglesias, tanto che, secondo notizie di stampa, sarebbe stata posta in amministrazione controllata;
4) si tratta di una delle pochissime aziende pronte a decollare e sulla quale erano state riposte le aspettative di ex minatori e giovani disoccupati;
5) l'area mineraria, dopo la chiusura delle miniere, attende ancora che si dia corso alla realizzazione della riconversione industriale e produttiva sulla base delle leggi e degli accordi sottoscritti tra Governo, Regione e sindacati;
6) senza prospettive concrete di una nuova fase di sviluppo non ci sono le premesse necessarie neppure per una riforma del settore minerario,
chiedono di interpellare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore competente per conoscere:
I. quali iniziative siano state assunte e/o intendano assumere per assicurare la ripresa dell'attività della fabbrica di biciclette di Iglesias;
II. come e quando ritengano di mettere in atto concretamente le misure necessarie a garantire l'avvio di una nuova fase di sviluppo nelle aree minerarie dismesse. (389)
Interpellanza Casu - Pittalis - Balletto - Biancareddu - Bertolotti sulla situazione economico finanziaria delle società del gruppo EMSA.
I sottoscritti,
VISTA la delibera della Giunta regionale del 10/05/1997‑(21/33) con la quale l'Assessore dell'industria informa la Giunta regionale che è pervenuta, al suo Assessorato, la deliberazione n. 39 adottata dal consiglio di amministrazione dell'EMSA in cui si chiede alla Giunta regionale il benestare, ai sensi dell'articolo 4 della L.R.14/1995, all'esecutività della stessa per il ripianamento delle perdite.
PRESO ATTO che le perdite subite nell'anno 1996 dal Gruppo EMSA delle Società: BarioSarda SPA‑ Progemisa SPA ‑ Rimisa SPA ‑ Isgra SPA ‑ GranitSarda SPA ‑ SalSarda SPA ‑ Sarda Bauxiti SPA ‑ F. GoldSardinia SPA ‑ Piombo Zincifera Sarda SPA ‑ Miniere Iglesiente SPA ammontano all'enorme cifra di £ 84.770.703.995;
TENUTO CONTO che il Consiglio di Amministrazione della citata EMSA non ha indicato, neanche su richiesta dell'assessore competente, elementi di valutazione che consentano di esprimere un giudizio sostanziale sull'amministrazione e gestione delle Società del Gruppo. Infatti dalle risposte dell'EMSA si evince ‑ questo è il termine usato dalla Giunta ‑ che in mancanza di approvazione della delibera si incorre nei rigori dell'articolo 2448 e 2449 del Codice Civile (scioglimento delle società);
CONSIDERATO CHE:
u la risposta fornita dall'EMSA alla richiesta di elementi di valutazione fatta dall'Assessore non indica una qualche causa delle perdite subite; si limita a dire che il Codice Civile, in assenza della copertura delle perdite, prevede lo scioglimento delle società;
u l'Assessore dopo queste informazioni , molto generosamente, conclude che il benestare suddetto costituisce un atto obbligato
chiedono di interpellare il Presidente della Giunta regionale, l'Assessore dell'Industria, la Giunta nella sua completezza:
a) per sapere quali azioni intendano intraprendere per conoscere non solo formalmente che le perdite subite ammontano a £.84.770.703.995, ma per chiedere in termini perentori perché il conto economico delle società succitate è così scombinato da produrre le enormi perdite non più sopportabili.
b) per conoscere l'intenzione del Governo regionale in merito alla necessità di un dibattito consiliare sulla inefficienza delle società del Gruppo EMSA; esse, infatti, non fanno altro che distruggere, accumulando centinaia di miliardi di perdite anno dopo anno, le risorse che più proficuamente potrebbero essere destinate all'occupazione e allo sviluppo economico;
c) se il Governo regionale si ritiene nella capacità giuridica di destinare risorse così imponenti, anche sotto forma di diminuzione di credito, per coprire la perdita delle società a partecipazione regionale senza investire il Consiglio regionale unico organo avente il potere di stabilire la destinazione delle risorse finanziarie della Regione;
d) se non ritenga improcrastinabile la convocazione del Consiglio regionale perché venga informato della situazione economica e finanziaria catastrofica di tutte le Società a partecipazione regionale del Gruppo EMSA summenzionate, perché si adottino i provvedimenti del caso. (390)
Interpellanza Balletto - Pittalis - Casu - Lombardo sull'utilizzo dei fondi stanziati con la legge regionale 2 settembre 1997, n. 23 a favore dell'Ente Minerario Sardo.
I sottoscritti,
PREMESSO CHE:
- con la legge regionale 2 settembre 1997, n. 23, a conclusione di un iter assai travagliato, il Consiglio regionale ha stanziato a favore dell'EMSA fondi straordinari per l'ammontare di venticinque miliardi, destinati in parte a sostenere le spese correnti del gruppo e, in parte, per dare avvio, anticipandone gli effetti, alla riforma del comparto minerario;
- proprio per realizzare detta esigenza in data 7 agosto 1997 è stato approvato da parte del Consiglio regionale un ordine del giorno con il quale s'impegnava la Giunta regionale ad utilizzare il nuovo stanziamento "per il pagamento delle retribuzioni, per il collocamento in lista di mobilità lunga, nonché per l'esodo volontario incentivato dei dipendenti di società controllate";
CONSIDERATO CHE:
- così come si apprende da notizie apparse in data 26 settembre scorso sul quotidiano L'Unione Sarda e, quindi, a poco meno di due mesi dal provvedimento normativo di che trattasi, parrebbe che gran parte delle somme messe a disposizione dell'EMSA sia stata già utilizzata, residuando solamente sei miliardi degli iniziali venticinque;
- in relazione a questo fatto, non essendo le residue somme assolutamente sufficienti a finanziare neanche le spese correnti della deficitaria gestione dell'EMSA sino alla fine dell'anno (1997), i sindacati di categoria hanno proclamato, per l'ennesima volta, lo stato d'agitazione delle maestranze;
RILEVATO, altresì, che:
- il disegno di legge n. 350 della Giunta regionale sulla riforma dell'Ente Minerario Sardo è in carico presso la Commissione competente dal 23 luglio 1997, ma non è stato posto ancora in discussione;
- questa circostanza costituisce gravissimo ritardo da parte della maggioranza ulivista e denota la volontà esistente al suo interno di evitare la riforma dell'Ente o, quanto meno, di ritardarne sine die la sua esecuzione,
chiedono di interpellare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore dell'industria per sapere:
1) perché, pur essendo loro facoltà, non è stata richiesta la procedura d'urgenza per sollecitare l'esame del disegno di legge di riforma dell'Ente;
2) quale destinazione hanno avuto i 19 miliardi sino ad oggi utilizzati e se sono state rispettate le prescrizioni della citata Legge n. 23 e dell'ordine del giorno del 7 agosto 1997 che ne riproponeva i contenuti;
3) quanto è stato spese per retribuzioni, quanto per il collocamento in lista di mobilità lunga e quanto, infine, per l'esodo volontario incentivato per il personale del gruppo in esubero;
4) cosa intenda fare la Giunta regionale per dare finalmente avvio e impulso al risanamento del comparto minerario, specificando i tempi d'attuazione e i costi relativi a carico delle esauste casse regionali;
5) se non ritenga, preso atto del gravissimo stato di dissesto finanziario ed economico dell'EMSA, che sia opportuno portare all'attenzione del Consiglio regionale le problematiche evidenziate affinché siano individuate le cause dello sfascio, le relative responsabilità e vengano posti in essere i rimedi che il caso impone. (391)
Interpellanza Marracini - Biancareddu - Balletto - Lombardo - Tunis Marco sulla Casa di cura S. Elena.
I sottoscritti,
VISTO che la Casa di Cura polispecialistica S. Elena, che opera in un bacino d'utenza che raggiunge con Quartu e i comuni già appartenenti all'ex USL 22 oltre 100.000 abitanti, tutti carenti di molti dei servizi essenziali per la tutela della salute, ha ottenuto fin dal novembre 1995 l'autorizzazione ad esercitare l'attività di ricovero mediante 90 posti-letto;
VISTO inoltre che la predetta Casa di cura è già in possesso della convenzione per l'attività di radiologia e laboratorio e che è dotata di moderne apparecchiature della più avanzata tecnologia sanitaria e dispone di personale altamente qualificato nelle discipline per le quali ha ottenuto l'autorizzazione;
CONSIDERATO il consenso di cui tale Casa di cura gode presso la popolazione di Quartu (come attestato dallo stesso Sindaco della città) e presso quella di comuni vicini ed anche di altre provincie dell'isola, come attestano le richieste di prestazioni diagnostiche e di ricovero;
CONSTATATO che il Tribunale civile di Cagliari ha riconosciuto per ben due volte il buon diritto della Casa di cura S. Elena di Quartu ad operare attività di ricovero in regime di day hospital e di degenza, fin dal I° gennaio 1987, per conto degli assistiti dal Servizio Sanitario Nazionale, ingiungendo, a chi vi è tenuto, il pagamento immediato delle prestazioni effettuate da tale data agli aventi diritto;
CONSTATATO inoltre che dalle notizie di stampa emerge l'intenzione della società proprietaria della Casa di cura di chiedere un congruo risarcimento relativo al ritardato pagamento ed al grave danno di immagine e di avviamento dell'impresa, risarcimento che è ipotizzabile possa essere quindi di rilevante entità;
PRESO ATTO del fatto che l'Assessore Paolo Fadda in prima persona potrebbe essere chiamato a rispondere in solido di quanto sopra e preso atto inoltre che lo stesso Assessore Fadda, già gravato da un procedimento in atto presso la Corte dei Conti di Cagliari, potrebbe non essere in grado di far fronte ad una eventuale condanna di risarcimento ai privati danneggiati ed a quanti altri, compreso il personale della Casa di cura, in forza della citata sentenza, potrebbero vantare il risarcimento del danno patito dal comportamento dell'Assessore Fadda;
CONSIDERATO infine che comunque vadano le cose, qualcuno dovrà pagare le spese sia dei procedimenti giudiziari sia dei danni emergenti e che una quota parte di tale onere potrebbe ricadere sull'amministrazione regionale della Sardegna;
chiedono di interrogare l'Assessore dell'igiene, sanità e assistenza sociale per sapere:
1) se onde evitare ulteriori danni al prestigio ed alle finanze della Regione Sarda con una ulteriore ed ingiustificata discriminazione abbia già provveduto a regolarizzare la posizione amministrativa ed economica della Casa di cura S. Elena
2) se intenda o meno provvedere con urgenza ad emanare i provvedimenti di sua competenza. come hanno già fatto altre Regioni, previsti dal D.P.R. del 14 gennaio 1997. (392)
Interrogazione Frau, con richiesta di risposta scritta, sulla soppressione di varie classi, in scuole di ogni ordine e grado, nel Goceano.
I sottoscritti,
PREMESSO CHE:
1) il Provveditore agli Studi di Sassari - in nome della razionalizzazione scolastica - continua a sopprimere classi rendendo di fatto impossibile a molti il poter continuare gli studi, mettendo pertanto in forse un diritto costituzionale;
2) fra le zone più colpite da questa mannaia burocratica e ragionieristica è certamente il Goceano, che vede assottigliarsi sempre più - anno dopo anno - il numero delle scuole di ogni ordine e grado in attività;
3) fra le classi soppresse due classi (seconda e quarta) interessano l'Istituto Professionale per l'Agricoltura e l'Ambiente di Bono, nonchè la prima classe della scuola media di Bultei ed una prima della scuola media di Bono;
4) per quanto concerne le due classi dell'Istituto Professionale, si rimarca la necessità della formazione e dell'istruzione professionale agraria in un territorio dove l'agricoltura è l'unica risorsa economica;
5) queste soppressioni selvagge tendono ad impoverire anche culturalmente un territorio di per se stesso colpito da una disoccupazione tremenda,
chiede di interrogare l'Assessore della pubblica istruzione per sapere quali passi intenda intraprendere sia nei riguardi del Provveditore agli Studi di Sassari, che direttamente presso il Ministro Berlinguer, al fine di bloccare la non più tollerabile soppressione di classi e di scuole, in un territorio con problemi di vario genere, col rischio che, allontanando i giovani dalla scuola, li si getti in mano alla criminalità.
Si rimarca che - se il Ministero dovesse avvallare la soppressione della due classi - con molta probabilità l'Istituto Professionale per l'Agricoltura e l'Ambiente di Bono rischia di scomparire nel giro di due anni. (848)
Interrogazione Amadu, con richiesta di risposta scritta, sulla difficoltà da parte delle categorie protette di accedere alle assunzioni obbligatorie presso gli enti pubblici.
Il sottoscritto,
PREMESSO che la legge finanziaria 1996 prevedeva, in deroga al blocco delle assunzioni presso gli enti pubblici, un certo numero di assunzioni all'interno delle categorie protette, ai sensi della Legge n. 482 del 1968 e successive modificazioni e integrazioni;
RILEVATO che le previste modalità di assunzione sono state modificate dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 246 del 18 giugno 1997, il quale, all'articolo 4, prevede testualmente che "...le richieste a carattere regionale e nazionale devono essere rivolte alla competente Direzione provinciale del lavoro" ma che "...tali richieste devono essere rese pubbliche mediante avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica - 4a serie speciale "Concorso ed Esami";
RITENUTA contraddittoria e difficoltosa per le stesse Direzioni provinciali del lavoro, nonché dispendiosa in termini economici e temporali, la pubblicazione delle suddette richieste di assunzione nella Gazzetta Ufficiale che complicherebbe notevolmente tutto l'iter burocratico delle assunzioni in questione;
CONSIDERATO che, invece, le procedure di assunzione dovrebbero essere snellite e facilmente accessibili anche per assicurare alle categorie protette posti di lavoro preziosi e importanti, eliminando pertanto la farraginosità dell'iter burocratico,
chiede di interrogare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore del lavoro per conoscere quali iniziative intendano assumere presso i Ministri del lavoro e del tesoro, al fine di assicurare agli appartenenti alle categorie protette una semplificazione dell'iter burocratico delle suddette richieste di assunzioni, evitando la complicata pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale da parte delle Direzioni provinciali del lavoro e restituendo ad esse la competenza in materia. (849)
Interrogazione vassallo - concas - montis, con richiesta di risposta scritta, sul mancato rimborso alle aziende in merito alle domande di contributi in conto occupazione previsti dalla legge regionale 33/88 per l'anno 1994.
I sottoscritti,
CONSIDERATO che con la legge regionale 33/88, sulla politica attiva del lavoro, la Regione ha promosso la progettazione e la realizzazione di misure volte a facilitare l'accesso al lavoro;
RILEVATO CHE:
u in merito alle domande di contributi in conto occupazione le istruttorie sono state espletate fino al 20 settembre 1993;
u la copertura finanziaria risulta insufficiente per completare il 1993 e insussistente per l'intero 1994;
ACCERTATO che la mancata definizione di migliaia di pratiche penalizza notevolmente le aziende interessate e vanifica lo stesso spirito attuativo previsto dalla legge succitata;
chiede di interrogare l'Assessore del lavoro e l'Assessore della programmazione, bilancio per sapere quali azioni intendano adottare in sede di assestamento di bilancio per garantire la totale copertura finanziaria al fine di assicurare il rimborso delle pratiche insolute da oltre quattro anni dalla presentazione. (850)
Interrogazione Ghirra - Marrocu - Busonera - Cucca - Dettori Ivana, con richiesta di risposta scritta, sulle procedure seguite in alcune nomine e comandi nella ASL n. 6.
I sottoscritti,
PREMESSO che l'istituzione della ASL del Medio Campidano è stata decisa dal Consiglio regionale per garantire le capacità di autogoverno delle popolazioni di quell'area dell'Isola nel settore della sanità,
CHIEDONO di interrogare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere se sia a conoscenza del fatto che alcune misure adottate dal Direttore generale dell'Azienda ASL n. 6 di Sanluri siano ispirate a una logica poco rispettosa del criterio dell'autonomia e della valorizzazione delle professionalità interne alla ASL n. 6.
A tal proposito, i sottoscritti chiedono di sapere:
I. se alcune nomine decise dal Direttore generale siano fondate sull'osservanza rigorosa delle norme regionali e sul possesso dei requisiti richiesti da parte dei professionisti chiamati a ricoprire gli incarichi di Direttore sanitario e Direttore amministrativo;
II. se corrisponda al vero, per esempio, che sia stato disposto il comando di un aiuto di ginecologia in servizio presso la ASL n. 8 di Cagliari e se detto comando risponda ai criteri previsti dalla normativa regionale, in particolare l'articolo 44, comma 1, del DPR n. 761 del 1979.
I sottoscritti chiedono inoltre di sapere se la procedura seguita dalla ASL n. 6 risponda all'articolo 15, comma 3, della Legge n. 502 del 1992 per l'accesso alla posizione di primario. (851)
Interrogazione Bonesu, con richiesta di risposta scritta, sulla ricapitalizzazione della Greensar S.p.a.
Il sottoscritto chiede di interrogare l'Assessore regionale dell'industria per conoscere:
u se abbia avuto notizia della decisione della Greensar S.p.a. di azzerare il capitale sociale e conseguentemente di ricostituirlo, ripianando in tal modo le perdite di esercizio al 31.12.1996;
u se abbia determinato, o, comunque, sia a conoscenza delle decisioni prese in merito da parte della SIPAS, ed in particolare se tale società controllata dalla Regione intenda sottoscrivere la sua quota del trenta per cento, anche nella nuova capitalizzazione, ovvero intenda uscire dalla Greensar o voglia invece aumentare la propria partecipazione sottoscrivendo le quote riservate agli azionisti privati, qualora i medesimi rinunzino;
u quali siano i motivi della mancata partecipazione della SIPAS all'assemblea della Greensar ove è stato approvato il bilancio e sono state adottate le delibere in ordine al capitale sociale;
u se la Giunta abbia valutato la necessità di un rapido intervento, considerati i tempi rapidi previsti per la ricostituzione del capitale sociale e la pendenza di una istanza di fallimento, ovvero ritenga ogni intervento inutile poiché a giudizio della Giunta la Greensar non avrebbe la possibilità, per difetti strutturali o altre cause, di una sana e produttiva gestione;
u se sia conoscenza della Giunta l'interesse per la Greensar di società operanti nel settore delle conserve alimentari e quale atteggiamento la Regione, anche attraverso la partecipata SIPAS, intenda assumere in merito;
u come la Giunta, considerate le difficoltà gestionali della Greensar e della ContinentalSarda, intenda promuovere lo sviluppo del settore dell'agro‑industria nell'Oristanese, obiettivo previsto dal Piano di Rinascita, ed elemento essenziale per lo sviluppo della Provincia.
L'interrogante fa presente che in data 18.ó.1997 aveva presentato una interrogazione sulla grave situazione finanziaria e gestionale della Greensar e che tale interrogazione è restata a tutt'oggi senza risposta. (852)
Interrogazione Amadu, con richiesta di risposta scritta, sulla soppressione della classe quarta - indirizzo biologico sperimentale Brocca dell'Istituto tecnico femminile di Sassari.
Il sottoscritto,
PREMESSO che il Provveditore agli studi di Sassari ha disposto la soppressione della classe quarta - indirizzo biologico sperimentale Brocca dell'Istituto tecnico femminile di Sassari;
PRESO ATTO delle vivaci proteste degli studenti interessati, i quali vedono venir meno una giusta aspirazione formativa a suo tempo programmata;
RILEVATA la contrarietà di un provvedimento che, ledendo i legittimi diritti degli alunni e anche dei genitori, interrompe praticamente un ciclo sperimentale di notevole interesse,
chiede di interrogare l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere quali provvedimenti urgenti intenda assumere, con iniziative immediate, presso il Ministro della pubblica istruzione e il Provveditore agli studi di Sassari, al fine di ottenere la revoca della soppressione della classe quarta - indirizzo biologico sperimentale Brocca dell'Istituto tecnico femminile di Sassari. (853)
Interrogazione Petrini, con richiesta di risposta scritta, sul problema riguardante alcuni ospedali della Sardegna privi di impianto di climatizzazione.
Il sottoscritto,
CONSIDERATA la grave situazione sanitaria in cui versano alcuni ospedali della Sardegna, a causa dell'insufficiente o addirittura mancante struttura dell'impianto di climatizzazione;
VISTA anche la notizia apparsa in queste ultime settimane sulla stampa, relativa al cattivo funzionamento dell'impianto di climatizzazione nel reparto di rianimazione del Brotzu,
chiede all'Assessore regionale della sanità se è a conoscenza di tale situazione e se non ritenga opportuno dover adottare i provvedimenti necessari, affinché tali strutture vengano dotate di impianti idonei per evitare in futuro eventuali episodi e che certamente contribuirebbero ad alleviare le sofferenze dei ricoverati. (854)
Interrogazione Cucca, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione di emergenza sanitaria che si è creata al Centro tumori di Nuoro.
Il sottoscritto,
VENUTO a conoscenza da notizie stampa che dal mese di luglio, quando il medico è andato in ferie, nel Centro tumori di Nuoro non vengono effettuate tutte le visite per il seno e per la prevenzione dei tumori;
CONSTATATO che, pur essendo stabilito un orario per le visite dalle ore otto alle ore dieci del mattino, capita spesso che i pazienti debbano presentarsi per svariati giorni prima di essere visitati, in quanto il personale preposto a questo servizio è costretto a sopperire carenze di altri servizi;
CONSIDERATO che le pazienti provengono per la maggior parte da altri centri della provincia e debbono affrontare parecchi disagi compreso quello di essere rimandate a casa senza visita,
chiede di interrogare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere quali atti intenda compiere per porre fine a questa situazione e affinché il Centro tumori di Nuoro venga messo nelle condizioni di poter garantire l'assistenza sanitaria per questa patologia, potenziando il servizio di prevenzione con l'aumento dell'organico in modo da poter soddisfare le richieste degli utenti. (855)
Interrogazione Frau, con richiesta di risposta scritta, sulla soppressione della prima classe della scuola media di Mara (Sassari).
Il sottoscritto chiede di interrogare l'Assessore della pubblica istruzione per sapere:
1) se sia a conoscenza che il Provveditore agli Studi di Sassari ha soppresso ‑ ad anno scolastico iniziato ‑ la prima classe della scuola media di Mara e gli alunni, per ottemperare ai dettami della legge sulla frequenza della scuola dell'obbligo, dovranno emigrare verso altra sede;
2) se questo atto unilaterale e ragionieristico non sia una ulteriore mazzata alla situazione socioeconomica di una zona di per se stessa molto svantaggiata, col rischio anche di un grave impoverimento culturale;
3) se questa decisione assunta dal Provveditore agli Studi non cozzi con le deliberazioni concordate durante i lavori del "tavolo di confronto tecnico Ministero‑Regione‑ enti locali", secondo le quali era necessaria una revisione dei piani di razionalizzazione delle reti scolastiche provinciali sarde, al fine di abbattere lo storico divario esistente tra la realtà scolastica della Sardegna e quelle di gran parte delle altre regioni italiane;
4) quali iniziative intenda intraprendere per salvaguardare la scuola dell'obbligo a Mara, prima che la rabbia degli studenti e delle famiglie, del personale docente e non, e di tutta quella comunità locale possa sfociare in manifestazioni eclatanti. (856)
Interrogazione Amadu, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di coprire i posti vacanti presso le Aziende Sanitarie Locali della Sardegna e, in particolare, delle ASL n. 1 e n. 2 della provincia di Sassari, con assunzioni riservate alle categorie protette.
Il sottoscritto,
PREMESSO che, ai sensi della Legge 2 aprile 1968, n. 482, e successive modificazioni e integrazioni, la legge finanziaria 1996 prevedeva lo sbloccarsi delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione per i disoccupati iscritti negli elenchi riservati alle categorie protette;
CONSIDERATO che, allo stato attuale, all'interno degli organici di molte AA.SS.LL. della Sardegna sono vacanti alcune centinaia di posti che potrebbero permettere agli appartenenti alle categorie protette di accedere ad un posto di lavoro;
RILEVATO che, presso le sole AA.SS.LL. n. 1 (Sassari - Alghero - Ozieri) e n. 2 (Gallura), tali posti vacanti sono quasi un centinaio e la loro copertura potrebbe favorire l'inserimento nel mondo del lavoro di altrettanti appartenenti alle categorie protette;
RITENUTO urgente pianificare tali coperture d'organico anche per il mantenimento dell'efficienza delle strutture tecnico - amministrative delle AA.SS.LL. in questione,
chiede di interrogare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per conoscere quali iniziative urgenti intenda assumere al fine di disporre la copertura delle numerose vacanze d'organico presso le AA.SS.LL. della Sardegna e, in particolare, delle AA.SS.LL. n. 1 e n. 2 della provincia di Sassari, assicurando l'assunzione ad altrettanti disoccupati appartenenti alle categorie protette ai sensi della Legge n. 482 del 1968 e favorendo una maggiore efficienza delle strutture tecnico - amministrative delle citate AA.SS.LL.. (857)
Interrogazione Amadu, con richiesta di risposta scritta, sui ritardi registrati nel potenziamento e nel miglioramento delle strutture medico-sportive in Sardegna e sulla necessità di immediati provvedimenti.
Il sottoscritto,
PREMESSO che, nonostante i numerosi casi di decesso durante gare sportive, argomento sul quale lo scrivente presentò circa sei mesi fa' una interrogazione lasciata senza risposta e nonostante l'affermazione dell'Assessore regionale della sanità di voler offrire servizi adeguati alla medicina sportiva di prevenzione, allo stato attuale le strutture nel campo medico-sportivo annaspano sommerse da migliaia di richieste senza potervi fare fronte a causa della loro inadeguatezza;
RILEVATO che nonostante i fatti luttuosi che si sono verificati, non è stato fatto alcun passo in avanti per migliorare le strutture medico ‑ sportive in Sardegna e per fare una stima del carico di richieste per visite di idoneità, sempre più numerose in particolare modo all'avvio della stagione sportiva;
CONSIDERATO necessario un intervento di fatto da parte della Regione, che segua alle tante promesse, per un potenziamento delle strutture pubbliche e per l'accreditamento delle strutture private, anche mediante la diminuzione del ticket sanitario per le visite di prevenzione sportiva, così da razionalizzare il pressante carico a cui sono sottoposte le strutture pubbliche, senza potervi fare fronte;
chiede di interrogare gli Assessori regionali della sanità e dello sport per conoscere se intendono porre fine alla suddetta situazione di caos in cui versano le strutture pubbliche medico-sportive, a causa dell'enorme richiesta di visite di controllo e di idoneità sportiva, con un potenziamento delle stesse strutture, con l'accreditamento delle strutture private che svolgono questo servizio e con l'abbattimento del costo del ticket sanitario spesso oneroso, in modo da permettere alle società sportive e a tutti coloro che vogliono praticare uno sport di essere sottoposti alle necessarie visite di idoneità e di controllo senza il pericolo di nuove tragedie. (858)
Interrogazione Usai Edoardo, con richiesta di risposta scritta. sulla gestione dell'Ente lirico di Cagliari.
Il sottoscritto,
PREMESSO CHE:
- l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport ha dichiarato che nell'Ente lirico di Cagliari è cresciuto il disavanzo che si aggirerebbe - così risulta all'interrogante - sui 14 miliardi di lire;
- la Regione eroga annualmente un contributo di entità pari a 8 miliardi di lire circa;
- a detta dell'Assessore, la Regione è "spesso chiamata a risanare in via straordinaria situazioni deficitarie a cose ormai avvenute al fine di salvaguardare attività essenziali per i cittadini o, peggio, posti di lavoro";
- pertanto l'Assessore ha dichiarato essere indispensabile "attivare le procedure ispettive necessarie al fine di chiarire la reale situazione dell'Ente in relazione agli apporti della Regione";
- l'Assessore ha manifestato perplessità neppure velate in ordine alla "legittimità, opportunità e congruità" delle spese sostenute dall'Ente;
RILEVATO che tale clima di sfiducia della Regione nei confronti dell'Ente si è tradotto in data odierna nella bocciatura da parte del Consiglio regionale di una legge che stanziava oltre due miliardi in favore dell'Ente,
chiede di interrogare l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per conoscere:
1) se abbia formalmente richiesto al Presidente della Giunta regionale di attivare tutte le procedure per promuovere l'ispezione della Regione presso l'Ente;
2) quale sia stata la decisione della Giunta in merito e quali le motivazioni;
3) se comunque abbia ritenuto e ritenga di richiedere al Soprintendente i conti relativi alla sua gestione, a detta del Sovrintendente sempre a disposizione;
4) se non intenda promuovere un dibattito in Consiglio regionale sulla situazione e sulla gestione del più importante ente culturale isolano. (859)
Mozione Bonesu - Dettori Bruno - Pittalis - Ladu - Cadoni - Ferrari - Fois Pietro - La Rosa - Aresu - Fantola sulla dismissione delle strutture carcerarie nell'isola dell'Asinara.
IL CONSIGLIO REGIONALE
VISTO il Decreto Legge 23 ottobre 1996 n. 553 ("Disposizione in tema di incompatibilità dei magistrati e di proroga dell'utilizzazione per finalità di detenzione degli istituti penitenziari di Pianosa e dell'Asinara), convertito con Legge 23 dicembre 1996 n. 652, modificando il D.L. 1 settembre 1992 n. 369, che all'art. 6 afferma: " L'utilizzazione per finalità di detenzione, degli istituti penitenziari di Pianosa e dell'Asinara, ristrutturati in esecuzione del presente decreto, ha carattere provvisorio, e cessa, anche gradualmente in relazione alla realizzazione del Parco Nazionale dell'Asinara, Prorogabilmente non oltre il 31 ottobre 1997"
AVENDO APPRESO che durante la Conferenza di servizio del 9 settembre u.s. sarebbe emersa la proposta " di condividere con il Ministero di Grazia e Giustizia, seppur con diverse funzioni, la nuova fase di vita e di utilizzo dell'Isola dell'Asinara", creando, o meglio, mantenendo una struttura carceraria "leggera" .
AVENDO ALTRESI' APPRESO che il ministro della Giustizia il 25 settembre u.s. ha ribadito alla Commissione Giustizia della Camera la volontà di mantenere all'Asinara una colonia agricola, particolarmente destinata a detenuti extracomunitari;
RITENUTO che la presenza di strutture carcerarie costituisca grave turbativa delle funzionalità e delle finalità del Parco, creando vincoli di sicurezza che sovrapponendosi a quelli necessitati dalla salvaguardia dell'ambiente porterebbero all'impossibilità di fruire del Parco, che deve essere una struttura aperta e non una struttura assimilabile a un carcere;
CONSIDERATO che l'esperienza ha dimostrato che la presenza carceraria non ha giovato ad una corretta gestione naturalistica dell'isola;
RITENUTO che i problemi di sorveglianza del Parco non possono essere risolti da un corpo non specializzato in materia come la Polizia Penitenziaria, ma devono essere assicurati dal Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, col concorso degli altri corpi di polizia;
CONSIDERATO che il mantenimento del carcere eluderebbe il dettato dell'art. 14 dello Statuto regionale, mantenendo in capo allo Stato la proprietà dell'isola ed impedendone il trasferimento alla Regione;
impegna la Giunta Regionale
u ad opporsi al permanere di qualsiasi struttura carceraria nell'isola dell'Asinara;
u ad organizzare la struttura del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale per far fronte ai compiti derivanti dalla creazione del Parco dell'Asinara;
u a richiedere, ai sensi dell'art. 14 dello Statuto, il trasferimento alla Regione della titolarità dell'Isola. (136)
Mozione Pittalis - Masala - Amadu - Lippi - Bertolotti - Usai Edoardo - Locci - Boero - Biggio - Biancareddu sulla richiesta di dimissioni dell'Assessore dei lavori pubblici da parte del Presidente della Giunta regionale.
IL CONSIGLIO REGIONALE
APPRESO dalla stampa che:
- nei giorni scorsi il Presidente della Giunta regionale avrebbe revocato dall'incarico di sub-commissario per l'emergenza idrica l'Assessore dei lavori pubblici;
- la revoca - sempre secondo notizie di stampa - non sarebbe imputabile, a detta dell'Assessore, ad inadempienze del medesimo sub-commissario, ma alla sopravvenuta inutilità della figura del sub-commissario;
- nel corso di una conferenza stampa l'Assessore ha illustrato lo stato di attuazione del Programma di opere commissariali e di interventi per fronteggiare l'emergenza idrica in Sardegna, relativi alla gestione del sub-commissario, tra cui il disegno di legge sulle risorse idriche e l'aggiornamento del piano delle acque;
- a seguito di tale conferenza stampa il Presidente - riferisce la stampa - avrebbe invitato l'Assessore dei lavori pubblici a dimettersi dall'incarico di Assessore con la motivazione che "aldilà del tono pacato e comunque positivo, con l'iniziativa assunta dal professor Fadda è stata segnata una distanza incolmabile non solo con il Presidente stesso, ma anche con la maggioranza di governo che ha partecipato alle trattative per la formazione della Giunta nella quale è parso chiaro che egli non si riconosce";
- altresì il Presidente avrebbe dichiarato che la revoca dell'incarico in capo all'Assessore era coerente con la volontà di quest'ultimo di non volere più fare parte del Governo regionale espressa al Presidente e ad altri prima della chiusura dell'ultima crisi regionale;
CONSTATATO che la inclinazione più volte manifestata dal Presidente a privilegiare le colonne dei giornali in luogo delle sedi istituzionali come sede di dibattito politico è divenuta oramai deprecabile abitudine in aperto contrasto con i principi dell'ordinamento e in totale dispregio delle più elementari regole della convivenza politica;
CONSTATATO, ancora, che il Presidente - per sua ammissione - avrebbe affidato l'incarico di sub-commissario all'emergenza idrica all'Assessore dei lavori pubblici soltanto in quanto quest'ultimo espressione della maggioranza, nel rigoroso rispetto pertanto delle regole della lottizzazione e non della dichiarata osservanza della serietà e della competenza;
RILEVATO pertanto che la richiesta di dimissioni - sempre per ammissione del Presidente - non attiene assolutamente all'operato dell'Assessore e del sub-commissario, ma solamente alla sua appartenenza politica, attualmente non in sintonia con la più volte manifestata volontà del Presidente di rimanere tale con qualunque tipo di coalizione;
RIBADITO che il Consiglio regionale rimane - fino ad una modifica statutaria in senso contrario - il titolare della potestà di esprimere il Governo della Sardegna o di negargli la fiducia;
PREOCCUPATO che tale titolarità possa essere rappresentata dalle sedi delle testate giornalistiche o dalle sedi dei partiti, tanto peggio se responsabili della disastrosa situazione economica e sociale nella quale versa la Sardegna,
deplora
l'inqualificabile comportamento del Presidente nell'avere manifestato aperto dispregio per il Consiglio regionale e per le sue prerogative;
impegna il Presidente della Giunta regionale
a riferire immediatamente al Consiglio:
1) quali siano state le dichiarazioni dell'Assessore nel corso della conferenza stampa che abbiano indotto il Presidente a ritenere che l'Assessore "abbia segnato una distanza incolmabile con il Presidente";
2) quali motivazioni - che non rispondano a logiche lottizzatrici - abbiano indotto nel passato il Presidente a nominare l'Assessore dei lavori pubblici sub-commissario all'emergenza idrica;
3) quali motivazioni - che non abbiano attinenza con quelle relative alla richiesta di dimissioni dell'Assessore - abbiano indotto il Presidente a revocare l'incarico di sub-commissario all'Assessore dei lavori pubblici;
4) quali motivazioni - che non siano rappresentate dalla esclusiva aspirazione del Presidente di ricercare maggioranza a tutti i costi o, peggio, dalla sottomissione a ricatti delle forze dell'attuale maggioranza - abbiano indotto il Presidente a richiedere in modo palesemente goffo e certamente volgare le dimissioni di un Assessore designato tale soltanto due mesi fa dal medesimo Presidente;
impegna, altresì, il Presidente della Giunta regionale
a richiedere, comunque, stante il dichiarato mutamento delle condizioni alla base dell'assetto dell'attuale Giunta, la fiducia del Consiglio. (137)