CCIX SEDUTA
Mercoledì 6 agosto 1997
Presidenza del Presidente SELIS
La seduta è aperta alle ore 17 e 11.
PIRAS, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 5 luglio 1997, che è approvato.
Risposta scritta ad interrogazioni
PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alle seguenti interrogazioni:
"Interrogazione Sanna Giacomo sull'appalto dei servizi degli edifici della Regione". ( 140)
(Risposta scritta in data 5 agosto 1997.)
"Interrogazione Amadu sulla mancata adozione, da parte delle UU.SS.LL. della Sardegna, della Carta dei Servizi della sanità e sulla necessità di un intervento della Giunta regionale". ( 353)
(Risposta scritta in data 5 agosto 1997.)
"Interrogazione Frau sulla grave situazione nel settore della vigilanza privata a Sassari". ( 639)
(Risposta scritta in data 5 agosto 1997.)
"Interrogazione Amadu sull'esclusione della Sardegna dal piano di assunzioni disposto dall'Ente Poste e sulla necessità di un intervento urgente presso il Ministro delle Poste per nuove assunzioni nel Sassarese". ( 651)
(Risposta scritta in data 5 agosto 1997.)
"Interrogazione Murgia sul trasferimento in Ogliastra del dirigente degli Uffici giudiziari sospettato di molestie sessuali nella sede di Cagliari". ( 677)
(Risposta scritta in data 5 agosto 1997.)
"Interrogazione Cucca sulla corretta applicazione del Piano di vendita degli alloggi di E.R.P. di proprietà dello I.A.C.P. di Nuoro". ( 764)
(Risposta scritta in data 5 agosto 1997.)
Annunzio di interrogazioni
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.
PIRAS, Segretario:
"Interrogazione Bonesu, con richiesta di risposta scritta, su un episodio di non trasparenza amministrativa". (810)
"Interrogazione Vassallo - Montis - Concas, con richiesta di risposta scritta, sull'utilizzo del carbone per l'alimentazione delle centrali termoelettriche di Fiume Santo". (811)
"Interrogazione Amadu, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di risolvere urgentemente i problemi della categoria dei dipendenti del Corpo forestale per non indebolire la portata della campagna antincendio in corso". (812)
"Interrogazione Marteddu, con richiesta di risposta scritta, sul provvedimento del Ministero delle poste e telecomunicazioni che disattiva gli impianti radiotelevisivi dell'emittente Telesardegna di Nuoro". (813)
"Interrogazione Frau, con richiesta di risposta scritta, sulla Chiesa del Rosario di Sassari". (814)
"Interrogazione Frau, con richiesta di risposta scritta, sulla grave crisi della Granitor di Porto Torres". (815)
"Interrogazione Diana, con richiesta di risposta scritta, sul rischio di oscuramento dell'emittente Telesardegna di Nuoro". (816)
Annunzio di interpellanze
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.
PIRAS, Segretario:
"Interpellanza Amadu sulla necessità di revisione dei massimali di mutuo agevolato previsti dalla legge regionale 32/85 sulla prima casa e di un rapporto dettagliato da parte della Giunta regionale sugli effetti economici di rilancio del settore edile prodotti dalla suddetta legge". (369)
"Interpellanza La Rosa - Concas - Montis - Vassallo sul protocollo d'intesa tra Regione e Ministero della Difesa relativo all'installazione di un radar militare a Monte Filau nel Comune di Domus De Maria". (370)
"Interpellanza Bonesu sul mancato rispetto dei termini previsti dalla legge per il riassetto generale delle province". (371)
"Interpellanza Montis - Concas - Vassallo sul villaggio Club Med 'La Marmorata'". (372)
"Interpellanza Tunis Marco sull'installazione del radar a Monte Filau (Domus de Maria)". (373)
Dichiarazioni programmatiche del Presidente della Giunta regionale
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca le dichiarazioni programmatiche del Presidente della Giunta regionale.
Ha facoltà di parlare l'onorevole Palomba, Presidente.
PALOMBA (Progr. Fed.), Presidente della Giunta. Onorevoli colleghe, colleghi, le forze politiche del centro, sardista e delle sinistre hanno dato vita ad un serrato confronto volto a definire un nuovo quadro politico, con nuovi assetti. Hanno anche lavorato intensamente per un accordo programmatico, raggiungendo un avanzato grado di consenso. I tempi politici, relativi a ciascuna forza, non si sono finora rivelati compatibili con quelli necessari per garantire il raggiungimento di una piena intesa e per dare rapidamente un Governo alla Sardegna. Considerata peraltro la comune volontà di perseguire un quadro strategico con le predette forze politiche che vada oltre la legislatura in corso, si è ritenuto opportuno di accettare la proposta di ripresentare la Giunta al Consiglio per consentire in tempi brevi il perseguimento dell'obiettivo del nuovo quadro politico. Nel contempo potranno espletarsi alcune essenziali attività che richiedono continuità di azione, quali la manovra economico-finanziaria, alcune essenziali riforme in avanzato stato di attuazione, la partecipazione ai lavori della Bicamerale per la riforma dello Stato, la terapia d'urto per l'occupazione secondo un programma già concordato con tutte le predette forze politiche.
Queste valutano che tale situazione, volta adesso a garantire subito un Governo alla Sardegna, non comporti affatto una rottura dei rapporti con Rifondazione Comunista; che il Presidente, a nome delle forze politiche e per sua convinzione, considera tuttora strategica, ma anzi serva a favorire un più stabile quadro politico che comprenda: Partito Democratico della Sinistra e Gruppo Progressista Federativo, Partito e Gruppo Popolare Italiano, Federazione Democratica, Patto dei Democratici, Rifondazione Comunista, Rinnovamento Italiano e Partito Sardo d'Azione. Pertanto continueranno la consultazione con Rifondazione Comunista anche in questa fase transitoria, volta a conseguire il predetto obiettivo strategico.
Il nostro Statuto non contempla l'istituto del rinvio del Governo alle Camere, come invece è previsto nella nostra Costituzione, perciò occorre procedere alla nuova nomina degli Assessori, pur nella conferma dei precedenti incarichi. Per questa ragione io chiedo che il Consiglio regionale voglia rinominare gli Assessori in carica: professor Antonio Sassu, Assessore della programmazione, bilancio e assetto del territorio; onorevole Ballero, Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione; professor Antonello Paba, Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale; onorevole Paolo Fadda, Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale; onorevole Luca Deiana, Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale; onorevole Alberto Manchinu, Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica; professor Paolo Fadda, Assessore dei lavori pubblici; dottor Antonio Costantino, Assessore del turismo, artigianato e commercio; onorevole Efisio Serrenti, Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport; onorevole Giacomo Sanna, Assessore dei trasporti; professor Mario Pinna, Assessore dell'industria.
(Applausi dai banchi della destra)
PRESIDENTE. I lavori del Consiglio riprenderanno domani mattina alle ore 9 e 30.
La seduta è tolta alle ore 17 e 21.
Allegati seduta
Testo delle interpellanze e interrogazioni annunziate in apertura di seduta.
Interpellanza Amadu sulla necessità di revisione dei massimali di mutuo agevolato previsti dalla legge regionale 32/85 sulla prima casa e di un rapporto dettagliato da parte della Giunta regionale sugli effetti economici di rilancio del settore edile prodotti dalla suddetta legge.
Il sottoscritto,
PREMESSO che la legge regionale 32/85, che prevede agevolazioni creditizie per l'acquisto, la costruzione e la ristrutturazione della prima casa, dalla sua approvazione ad oggi, in molte zone della Sardegna ha rappresentato per il settore dell'edilizia abitativa un volano in controtendenza con la crisi presente nel settore edilizio nel suo complesso, creando sviluppo economico e occupazionale grazie alla mobilità di capitali pubblici e privati;
CONSIDERATO che, grazie alla suddetta legge funzionante a sportello, in questi dodici anni un grande numero di cittadini ha presentato domanda per usufruire delle agevolazioni previste dalla normativa in questione, movimentando così oltre al contributo regionale pubblico anche una buona percentuale di capitali privati, con un giro finanziario di centinaia di miliardi;
RILEVATO che, comunque, l'attuale massimale di 100 milioni di mutuo agevolato deve essere rivisto e adattato ai parametri economici attuali quali il rincaro dei materiali e delle prestazioni d'opera, aumento del costo della vita, ecc., per far sì che il mercato edilizio continui ad espandersi con notevoli benefici per l'economia isolana e per l'occupazione,
chiede di interpellare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore dei lavori pubblici affinché si attivino al più presto per predisporre un incremento dei massimali di mutuo assistito previsti dalla legge regionale 32/85.
Il sottoscritto chiede inoltre che la Giunta regionale predisponga, altresì, un rapporto dettagliato sugli effetti sortiti dalla legge regionale 32/85 nei dodici anni dalla sua approvazione in termini economici, di occupazione e di sviluppo nelle aree dell'Isola, in particolare a Sassari e provincia, zone in cui tale settore è stato uno dei pochi a godere di un incremento in una economia tendenzialmente in crisi. (369)
Interpellanza La Rosa - Concas - Montis - Vassallo sul protocollo d'intesa tra Regione e Ministero della Difesa relativo all'installazione di un radar militare a Monte Filau nel Comune di Domus De Maria.
I sottoscritti,
APPRESO dai mezzi di informazione che è stato firmato in data 29 luglio 1997 un protocollo d'intesa tra Regione e Ministero della Difesa col quale si dà via libera all'installazione di un radar militare sul Monte Filau nel Comune di Domus De Maria già previsto a Capo Spartivento a pochi chilometri di distanza;
CONSIDERATO che contro la volontà dell'aeronautica militare e del Governo decisi ad installare un potente radar militare nella zona di Guardia Manna a Capo Spartivento vi è stata un'ampia e forte mobilitazione popolare e sindacale ed una chiara e netta presa di posizione delle istituzioni a cominciare dal Consiglio regionale;
VERIFICATO che le prime reazioni sono contrastanti e vanno dalla soddisfazione del Presidente della Giunta regionale alle riserve dei Sindaci di Teulada e Domus De Maria alla protesta delle organizzazioni sindacali;
SOTTOLINEATO che per l'importanza della questione e per il forte impegno e coinvolgimento democratico che su di essa si è realizzato, qualunque ipotesi di accordo sarebbe dovuta esser sottoposta preliminarmente ad una verifica democratica e istituzionale;
AFFERMATO, infine, che è quanto mai urgente riferire in Consiglio sui termini dell'accordo sottoscritto per verificarne in particolare la congruità rispetto all'ordine del giorno approvato all'unanimità il 29 novembre 1995,
chiedono di interpellare il Presidente della Giunta regionale per conoscere:
a) come si è svolta la trattativa e come si è giunti all'accordo;
b) quali i contenuti precisi dell'accordo medesimo;
c) a che punto è il confronto tra Regione e Governo su tutta la tematica delle servitù militari di cui all'ordine del giorno del Consiglio sopra citato;
d) quando è prevedibile la conclusione di tale confronto. (370)
Interpellanza Bonesu sul mancato rispetto dei termini previsti dalla legge per il riassetto generale delle province.
Il sottoscritto,
PREMESSO che:
- a seguito dell'approvazione della legge regionale n. 4 del 1997 si sono tenute le conferenze provinciali previste dall'articolo 4. L'ultima di tali conferenze si è tenuta ad Oristano il 14 aprile 1997. Conseguentemente entro il 14 luglio 1997 (entro tre mesi dallo svolgimento dell'ultima conferenza) la Giunta regionale doveva proporre al Consiglio, corredato dai pareri dei consigli delle esistenti province, lo schema di nuovo assetto provinciale;
- sta di fatto che ad oggi la Giunta non ha deliberato tale schema, e tanto meno lo ha inviato al Consiglio, e anzi non ha richiesto alcun parere ai consigli provinciali, violando il dettato della legge e imponendo una stasi presumibilmente lunga della procedura;
- il fatto desta notevoli preoccupazioni in quanto l'Assessore degli enti locali ha più volte dichiarato di voler promuovere una conferenza regionale, non prevista da alcuna norma, allungando ulteriormente e ingiustificatamente i tempi certamente non rapidi previsti per il nuovo assetto provinciale;
- non può sostenersi che l'adozione della delibera in materia da parte della Giunta sarebbe atto eccedente l'ordinaria amministrazione;
- a parte il fatto che il problema non si è posto per atti di programmazione, ove con ampia discrezionalità sono stati distribuiti centinaia di miliardi, il provvedimento di riassetto degli ambiti provinciali, che ha un termine fissato per legge, è un provvedimento fortemente vincolato, dovendo tener conto dei risultati delle conferenze provinciali e della volontà espressa dai comuni;
- il compito appare peraltro estremamente facilitato essendo emersa chiara la volontà di dar vita alle nuove province della Gallura, dell'Ogliastra, del Sulcis-Iglesiante e del Medio Campidano e il desiderio di un certo numero di comuni di cambiare provincia;
- in questo quadro emergono forti dubbi sulla volontà di attuare la legge rispettando le procedure e i termini stabiliti,
chiede di interpellare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica per sapere quali azioni si intendano svolgere per recuperare il tempo perduto e accelerare le procedure per la realizzazione del nuovo assetto provinciale che, ricordiamo, è solo il primo passo per una radicale riforma della pubblica amministrazione in Sardegna, che rafforzerebbe il ruolo degli enti locali e faciliterebbe, con l'attuazione del principio dell'unicità dell'amministrazione, il rapporto con i cittadini. A meno che le preoccupazioni siano quelle di conservare gli attuali assetti provinciali sino alle prossime elezioni regionali, al fine di non turbare i collegi elettorali e i sogni di conferma di alcuni consiglieri uscenti. (371)
Interpellanza Montis - Concas - Vassallo sul villaggio Club Med "La Marmorata".
I sottoscritti,
RILEVATO che:
u nel 1982 il Club Med subentrava alla gestione Scano nel villaggio turistico di La Marmorata;
u il villaggio è stato rilevato in affitto con l'intenzione di acquistarlo con diritto di prelazione;
u sino ad oggi sono state trascurate le opere di manutenzione e ristrutturazione necessarie a rendere il villaggio confortevole e soprattutto sicuro nella struttura muraria;
CONSTATATO che dal punto di vista occupativo è emersa, e continua ad emergere, la presenza di lavoratori stagionali penalizzando quelli locali ed aggravando la situazione sociale del territorio interessato;
RILEVATA la preoccupazione dei lavoratori nel settore turistico che sono costretti ad accettare: lavoro nero e precariato, remunerazioni contrattuali non rispettate, lavoro straordinario non retribuito, assicurazioni parziali, etc.;
APPRESO che:
u i dipendenti del Club Med lamentano il loro disagio a lavorare in un'azienda che non rispetta le condizioni di sicurezza sul lavoro e d'igiene e sanità;
u sono stati segnalati scarichi di dubbia provenienza che si ripetono periodicamente e sistematicamente anche all'esterno del villaggio nei pressi della spiaggia di La Marmorata;
u viene violata persino la normativa antincendio in vari reparti del villaggio e le uscite di sicurezza sono ormai bloccate da ingombri di ogni genere;
u una parte delle strutture in muratura sono rivestite in amianto e quindi assai nocive e pericolose per la salute,
chiedono di interpellare gli Assessori del turismo, del lavoro, dell'igiene e sanità e della difesa dell'ambiente affinché si attivino al più presto:
1) per verificare all'interno del succitato complesso turistico:
u le condizioni di lavoro del personale;
u la situazione igienico sanitaria;
u la funzionalità dei sistemi di sicurezza;
u il funzionamento dell'impianto di depurazione, lo scarico e l'utilizzo delle acque reflue;
u le eventuali modifiche strutturali del progetto iniziale eseguite in tempi recenti;
u l'individuazione specifica delle strutture in muratura con rivestimento in amianto;
2) per sapere quale sarà il futuro di detto villaggio compresi gli esigui posti di lavoro riservati ai lavoratori locali;
per convocare, con scadenza immediata, un incontro urgente tra i dirigenti del complesso turistico e tutti gli enti interessati al problema per trovare soluzioni accettabili e garantendo i diritti delle popolazioni e l'integrità dell'ambiente circostante. (372)
Interpellanza Tunis Marco Fabrizio sull'installazione del radar a Monte Filau (Domus de Maria).
Il sottoscritto,
PREMESSO che in data 29 novembre 1995 il Consiglio regionale della Sardegna votò all'unanimità un ordine del giorno sul problema delle servitù militari esistenti nel territorio regionale nel quale, tra l'altro, si impegnava la Giunta regionale e il suo Presidente ad "acquisire preliminarmente che ogni ulteriore insediamento militare nella nostra Regione deve essere compatibile con il programma di tutela e di sviluppo dei territori...";
DENUNCIATO che l'accordo sottoscritto in data 29 luglio 1997 dal Sottosegretario di Stato, On. Brutti, e dal Presidente della Regione, On. Palomba, incautamente avallato dai Sindaci di Domus de Maria e Teulada, prevede l'installazione di un radar a Monte Filau (Domus de Maria) e istituisce così una nuova servitù militare certamente penalizzante i cittadini del comune sopra citato e l'intero sud ovest sardo, già gravato dalle servitù militari più estese d'Italia;
SOTTOLINEATO che la vicenda del radar di Capo Spartivento, ora diventata la vicenda di Monte Filau, interessa non solo i comuni di Domus de Maria e Teulada, ma l'intera Sardegna, per cui è giusto sostenere che il Presidente della Regione ha sicuramente disatteso quanto previsto dall'ordine del giorno del 29 novembre 1995;
RITENUTO altresì che l'aver accettato tale imposizione militare costituisce una sconfitta per il movimento di tutti i cittadini sardi i quali, uniti fra loro da un comune ideale, avevano chiesto che tale servitù venisse installata nei territori già gravati da insediamenti militari;
OSSERVATO inoltre che il Consiglio regionale avrebbe dovuto esprimere un parere in merito qualora si fosse adottato un indirizzo diverso,
chiede di interpellare il Presidente della Giunta regionale per sapere quali siano (se esistono) le ragioni che lo hanno indotto ad accettare l'istituzione della nuova servitù militare di Monte Filau. (373)
Interrogazione Bonesu, con richiesta di risposta scritta, su un episodio di non trasparenza amministrativa.
Il sottoscritto,
PREMESSO che la società giovanile Delogu Mura, con sede in Scano Montiferro, ha realizzato con i finanziamenti della legge regionale n. 28 del 1984 un impianto per l'allevamento di selvaggina e che il 16 novembre 1987 detta società ha inoltrato istanza all'Assessorato della difesa dell'ambiente per essere autorizzata a detenere, acquistare e porre in commercio selvaggina viva per il ripopolamento;
CONSIDERATO che a tutt'oggi la società non ha avuto alcuna risposta, nonostante numerosi solleciti e nonostante l'intervento del Difensore civico, che pur avendo inoltrato tre richieste non ha avuto parimenti alcun riscontro e che l'unico segno di vita dell'Amministrazione regionale è stato il sopralluogo effettuato dai tecnici dell'ufficio regionale della fauna, che hanno espresso parere favorevole per l'autorizzazione all'allevamento della pernice sarda e del germano reale;
PRESO ATTO che l'azienda Delogu Mura è perciò ormai da dieci anni impedita dall'esercitare l'attività principale, per cui era stato concesso il finanziamento regionale e di fronte alla gravità di un simile comportamento,
chiede di interrogare il Presidente della Giunta regionale e gli Assessori della difesa dell'ambiente e degli affari generali per sapere:
u quali siano i motivi , e se ve ne siano di confessabili, delle mancate risposte alla società Delogu Mura ed al Difensore civico;
u quali siano i motivi della mancata autorizzazione ad allevare selvaggina;
u se intendano assumersi le responsabilità politiche o, nel caso vogliano sostenere trattarsi di pura negligenza amministrativa adottare provvedimenti adeguati alle gravi responsabilità emerse;
u se il tutto si inquadri nella politica di sostegno dell'imprenditoria, in particolare giovanile, in cui l'intervento attivo, tempestivo ed efficace della pubblica amministrazione regionale contribuisce a creare condizioni di sviluppo economico;
u se nella ricorrenza del decennale della domanda, il prossimo 16 novembre, intendano organizzare festeggiamenti con l'organizzazione di un convegno sulla "Regione sarda al servizio dei cittadini" e se in tale convegno intendano far intervenire quale relatore il Dr. Nicola Grauso. (810)
Interrogazione Vassallo - Montis - Concas, con richiesta di risposta scritta, sull'utilizzo del carbone per l'alimentazione delle centrali termoelettriche di Fiume Santo.
I sottoscritti,
APPRESO che venerdì 1° agosto, presso il porto industriale di Porto Torres, è previsto l'arrivo di alcune chiatte che trasportano le enormi gru atte alla movimentazione del carbone per la centrale termoelettrica di Fiume Santo;
CONSIDERATO che ciò avviene vanificando le aspettative delle popolazioni del nord Sardegna, che indicano nel metano l'unica fonte energetica a basso impatto ambientale, compatibile con le vocazioni del territorio;
VERIFICATO che:
- la stessa specificazione operativa del programma regionale, ex 402/94 emessa dalla Giunta regionale il 19 luglio 1995, comprende obiettivi concreti per l'utilizzo di tale fonte energetica;
- lo stesso Governo nazionale ha espresso precisi orientamenti, al fine di giungere in tempi brevi alla realizzazione della metanizzazione in Sardegna;
ACCERTATO che l'intendimento dell'ente elettrico è rimasto quello di alimentare a carbone il terzo e il quarto gruppo della centrale di Fiume Santo,
chiede di interrogare il Presidente della Giunta regionale per sapere:
1) quali azioni abbia posto in essere la Giunta regionale al fine di impedire che il carbone venga bruciato nelle centrali di Fiume Santo;
2) qual è il livello e lo stato attuale del confronto con il Governo nazionale per concretizzare programmi esecutivi sulla metanizzazione dell'Isola;
3) se non ritengano opportuno riattivare in tempi brevi un tavolo di confronto anche con l'ente elettrico di Stato (ENEL), al fine di farli recedere da posizioni che, se attuate, danneggerebbero profondamente i processi di sviluppo di interi territori. (811)
Interrogazione Amadu, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di risolvere urgentemente i problemi della categoria dei dipendenti del Corpo forestale per non indebolire la portata della campagna antincendio in corso.
Il sottoscritto,
PREMESSO che il Corpo forestale di vigilanza ambientale della Sardegna ha annunciato uno stato di agitazione a partire dall'11 p.v. e una giornata di sciopero per il giorno 18 p.v. a causa sia di problemi contingenti collegati alla sicurezza del personale, sia di rapporti irrisolti con la Regione;
CONSIDERATO che tale stato di agitazione cade in un momento estremamente delicato per la Sardegna a causa dei numerosi e gravi episodi di incendi che si sono verificati in quest'ultimo periodo;
RILEVATO che, inoltre, l'agitazione sindacale dei forestali contribuirebbe a indebolire la campagna antincendio 1997, in un momento in cui il fenomeno ha raggiunto dimensioni preoccupanti, essendo la Sardegna, quest'anno, la regione più colpita;
RITENUTO necessario un intervento urgente da parte della Giunta regionale per addivenire ad una soluzione immediata dei problemi della citata categoria, affinché a risentirne non sia l'attività antincendio,
chiede di interrogare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per conoscere quali iniziative urgenti intendano adottare per trovare una soluzione alla situazione presentata in premessa e ricomporre i motivi che stanno causando l'agitazione del Corpo forestale di vigilanza ambientale, categoria fondamentale per la prevenzione e per l'intervento immediato in caso di incendi; piaga che, attualmente in modo particolare, sta distruggendo in maniera gravissima gran parte del patrimonio boschivo e agricolo sardo. (812)
Interrogazione Marteddu, con richiesta di risposta scritta, sul provvedimento del Ministero delle poste e telecomunicazioni che disattiva gli impianti radiotelevisivi dell'emittente Telesardegna di Nuoro.
Il sottoscritto chiede di interrogare il Presidente della Giunta regionale per sapere se è a conoscenza del fatto che, a seguito di un discutibile provvedimento degli uffici regionali del Ministero delle poste e telecomunicazioni, l'emittente televisiva Telesardegna di Nuoro sarà oscurata in quanto avrebbe trasmesso su frequenze diverse da quelle assegnate.
Premesso che la drasticità del provvedimento non è assolutamente tollerabile in quanto mina la libertà di informazione e tende a sopprimere una delle emittenti che da più di un decennio è impegnata a fornire un servizio che è al contempo cultura e informazione, il sottoscritto chiede quali siano i provvedimenti che intende adottare il Presidente della Giunta per evitare che criteri ministeriali rigidi, centralistici e centralizzati impoveriscano la cultura sarda e stronchino la possibilità che le nostre emittenti, anche in riferimento al nuovo quadro normativo derivante dalla legge sulle telecomunicazioni approvata di recente dai due rami del Parlamento, possano crescere e sviluppare al meglio le loro opportunità. (813)
Interrogazione Frau, con richiesta di risposta scritta, sulla Chiesa del Rosario di Sassari.
Il sottoscritto chiede di interrogare il Presidente della Giunta regionale per sapere:
1) se sia a conoscenza che la Chiesa del Rosario, una delle più belle, antiche e caratteristiche della città di Sassari, "affogata" tra i due grattacieli e il palazzone delle Poste, necessita - sia all'interno che all'esterno - di interventi urgenti di manutenzione, prima che i danni irreparabili cancellino per sempre un bene tanto caro ai fedeli sassaresi;
2) per quali motivi alcuni interventi manutentori, programmati anni or sono per sistemare il tetto e impedire le infiltrazioni d'acqua, siano stati inspiegabilmente sospesi, mentre i danni alle cappelle, agli affreschi e alla splendida "pala" dell'altare maggiore si aggravano sempre più;
3) se non sia opportuno programmare - in collaborazione con la Sovrintendenza ai beni culturali - un organico intervento di recupero per ridare splendore a questo luogo di culto risalente al 1600, punto di incontro per centinaia di fedeli durante le funzioni religiose. (814)
Interrogazione Frau, con richiesta di risposta scritta, sulla grave crisi della Granitor di Porto Torres.
Il sottoscritto chiede di interrogare gli Assessori regionali del lavoro e dell'industria per sapere:
1) se siano a conoscenza delle gravissime difficoltà che attraversa la Granitor, una delle più grosse imprese per la lavorazione del granito operante a Portotorres, tanto che i 50 dipendenti sono stati collocati in ferie forzate e si paventa la chiusura dopo l'estate, aggiungendo disoccupazione a disoccupazione;
2) se non sia necessario che con la massima urgenza si apra - presso gli Assessorati competenti - un tavolo di trattative con tutte le parti interessate (Regione, proprietà, maestranze, sindacati e col coinvolgimento della SFIRS) al fine di trovare una qualche soluzione che permetta alla Granitor di continuare ad operare in un settore che non conosce crisi alcuna.
Si rimarca che la sola tempestività degli interventi regionali, oltre a salvaguardare il posto di lavoro ai 50 dipendenti, professionalmente capaci, impedirà che l'azienda possa perdere i mercati nazionali ed esteri da tempo conquistati. (815)
Interrogazione Diana, con richiesta di risposta scritta, sul rischio di oscuramento dell'emittente televisiva Telesardegna di Nuoro.
Il sottoscritto,
AVUTA NOTIZIA che il Tribunale Amministrativo Regionale della Sardegna ha nei giorni scorsi respinto il ricorso, con richiesta di sospensiva, avanzato dall'emittente televisiva "Telesardegna S.r.l." di Nuoro contro il provvedimento del Ministero della poste e telecomunicazioni di disattivazione degli impianti radiotelevisivi in quanto utilizzerebbe frequenze diverse da quelle a suo tempo assegnate con apposito decreto;
tenuto conto che:
- il provvedimento di disattivazione degli impianti di trasmissione, emanato dagli uffici regionali del Ministero delle poste, viene contestato da Telesardegna in quanto ritenuto non motivato;
- l'emittente in questione trasmette sulla base di regolari autorizzazioni e non invade frequenze assegnate ad altre emittenti;
RILEVATO che il provvedimento del Ministero delle poste che ordina la disattivazione degli impianti appare sproporzionato rispetto al fatto contestato, in quanto non viene messa in discussione la legittimità delle trasmissioni bensì solamente l'uso di frequenze diverse da quelle assegnate;
TENUTO CONTO inoltre che l'oscuramento di Telesardegna, per motivi che appaiono più formali che sostanziali, rappresenterebbe, oltreché una perdita sul piano occupazionale, un ulteriore attacco alla pluralità e alla libertà delle fonti di informazione e priverebbe la Sardegna e in particolare le aree del nuorese di un'importante servizio culturale,
chiede di interrogare il Presidente della Giunta regionale per sapere:
1) quali provvedimenti intenda adottare per evitare, in primo luogo, che prevalgano rigidi criteri burocratici e quindi le trasmissioni di Telesardegna vengano sospese;
2) quali iniziative intenda assumere a tutela delle emittenti radiotelevisive di dimensione locale in relazione alla insostituibile funzione di informazione e crescita culturale delle popolazioni raggiunte dal segnale;
3) se intenda accertare, in relazione alle frequenze utilizzate da Telesardegna, l'eventuale esistenza di attuali o passati conflitti e/o richieste di utilizzazione delle stesse frequenze da parte dei potenti network nazionali e in caso affermativo quali. (816)